domenica 30 dicembre 2018

Un anno se ne va...



Credo che l'espressione più corretta per intitolare questo post sia 'un altro anno se ne va...' perché, a ben vedere, questo è il terzo anno in cui mi accomodo dinanzi al computer a cercare di tirare le somme e fare bilanci per l'anno uscente.
E non crediate che sia facile, questo è uno di quei post che richiede giorni e giorni per essere scritto, in diretta, a braccio, senza una scaletta da seguire, ma comunque zeppo di cancellature, di cursori che tornano indietro, parole che appaiono e scompaiono o che, quasi per magia, cambiano posizione trasmigrando da un rigo all'altro. Insomma ogni volta è difficile, e lo diventa sempre più, ed io spero di riuscirci anche quest'anno.

Dopo un inizio scoppiettante questo 2018 non mi ha vista, da un certo punto dell'anno in poi, particolarmente attiva nella blogosfera e i motivi sono tanti e diversi: 
  • conciliare lettura e studio (al quale non ero più abituata) è stato per certi versi esasperante;
  • sono incappata in romanzi che, anziché permettermi di viaggiare verso nuovi mondi e storie, non hanno fatto altro che rendere la mia voglia di lettura pari a zero;
  • il famigerato blocco del lettore, avvertendo la mia mancanza, ha deciso di farmi una visita inaspettata (tranquilli, è stato già rispedito a casuccia!);
  • non avendo il tempo, ma soprattutto la voglia, rinviavo la scrittura dei post per il blog senza poi recuperarli.
L'ingranaggio generale si è un tantino inceppato, di conseguenza non ho potuto nemmeno sfiorare, lontanamente, il traguardo delle 100 letture fissato su Goodreads, facendomi così fermare a sole 60. Ma, come dico sempre, è più importante la qualità della quantità per cui ecco giunto il momento che voi tutti aspettate ma che io, puntualmente, temo. Temo perché non sono in grado di compilare una lista delle letture "migliori", nonostante il numero ridotto di quelle di quest'anno è sempre difficilissimo scegliere alcune più di altre. Per questo motivo farò nuovamente mio l'escamotage dello scorso anno presentandovi le letture del cuore. Ovviamente si tratta di quei romanzi che hanno e avranno sempre un posto speciale nella mia biblioteca; accanto ad ognuna, come al solito, troverete un piccolo stralcio della mia recensione con l'intento di invogliarvi, nell'anno che verrà, a dargli una piccola chance, se ancora non l'aveste fatto.
E allora mettetevi comodi così che io possa cominciare:






"La storia di Stefano e Alice è una di quelle storie che lascia indifesi, proprio per il semplice fatto che Fusari riesce a raccontare la vita reale, quella fatta di scelte, giuste o sbagliate che siano, di delusioni, di rimpianti, di abbandoni, di paure. Una storia dolceamara, che profuma di ricordi sbiaditi, lacrime versate ed amori perduti. Una storia difficile da narrare, o anche solo da immaginare. Sono stata spettatrice silente di quelle presenze eteree, ballerini incatenati in un passo a due che è il sentimento d'amore. È un romanzo che mi ha destabilizzata e conquistata perché racconta una storia che è parte di noi, che ci riguarda molto più di quello che crediamo. Una ricerca di se stessi, un voler riprendere in mano le redini del proprio essere perdendosi perché '...certe volte perdersi diventa l'occasione unica e imperdibile per ritrovarsi..'."






giovedì 20 dicembre 2018

Recensione 'Inquisizione Michelangelo' di Matteo Strukul


Buongiorno lettori! Come procedono le vostre giornate in vista del Natale? Io sono alle battute finali prima delle vacanze e mentre leggerete questo post, molto probabilmente, starò ripetendo in preda all'ansia per l'esame che dovrò sostenere questo pomeriggio. Ma non voglio tediarvi con questo. Oggi sono qui per lasciarvi il mio parere sull'ultimo libro letto. Un romanzo che sento di poter consigliare a coloro che amano il personaggio che ne è protagonista, a chi ama l'arte e a chi, più in generale, apprezza il genere storico proprio come la sottoscritta.





Inquisizione Michelangelo
Matteo Strukul


Editore: Newton Compton - Genere: Narrativa storica
Pagine: 384 - Prezzo: 12,90 € - eBook: 2,99 €


Roma, autunno 1542. All'età di 68 anni, Michelangelo è richiamato ai suoi doveri: deve completare la tomba di Giulio II, opera ambiziosa ma rinviata per quasi quarant'anni. Guidobaldo II, erede dei Della Rovere, non accetterà altre scuse da parte dell'artista. Ma Michelangelo si trova nel mirino dell'Inquisizione: la sua amicizia con la bellissima Vittoria Colonna non è passata inosservata. Anzi, il cardinale Gian Pietro Carafa, a capo del Sant'Uffizio, ha ordinato di far seguire la donna, con lo scopo di individuare il covo degli Spirituali, la setta eretica capeggiata da Reginald Pole, che propugna il ritorno alla purezza evangelica e alla semplicità della vita in una città in cui la vendita delle indulgenze è all'ordine del giorno. Proprio la Roma divorata dal vizio e violata dai Lanzichenecchi sarà il teatro crudele e magnifico in cui si intrecceranno le vite di Malasorte, giovane ladra incaricata di riferire sugli Spirituali, del capitano Corsini, capo dei birri della città, di Vittoria Colonna, marchesa di Pescara, e di Michelangelo Buonarroti, tra i più grandi geni del tempo. Tormentato dai committenti, braccato dagli inquisitori, il più grande artista della cristianità concepirà la versione finale della tomba di Giulio II in un modo che potrebbe addirittura condannarlo al rogo...



Recensione

Michelangelo Buonarroti è stata una delle figure storiche più controverse, un uomo dalla personalità irrequieta ed un genio in campo artistico. Michelangelo aveva sempre creduto di potersi avvicinare a Dio attraverso le sue opere. Cercava le figure nella pietra per soddisfare l'urgenza bruciante di svelare le forme celate, esplorando la materia con alla base una conoscenza solida riguardo lo studio dei corpi, dei muscoli e delle espressioni. La facilità con cui dipingeva, disegnava e scolpiva la perfezione lasciava i suoi ammiratori senza parole. 

Ed è proprio lui il protagonista del nuovo romanzo storico di Matteo Strukul, un'opera non tanto atta a celebrare la sua indiscussa magnificenza, quindi l'artista, quanto il suo essere uomo.

martedì 18 dicembre 2018

[GDL: 'La città di sabbia' di Laini Taylor] - Recensione


Buon martedì lettori! Si conclude oggi il GDL dedicato al secondo volume della trilogia fantasy scritta da Laini Taylor e portata in Italia dalla Fazi Editore nella collana LainYA. Per questo motivo è tempo di tirare le somme, rimettere in ordine tutti gli appunti presi negli ultimi mesi di lettura e postarvi la mia recensione.





La città di sabbia
Laini Taylor


Editore: Fazi - Genere: Fantasy
Pagine: 472 - Prezzo: 14,50 € - eBook: 6,99 €


Dopo aver viaggiato nello straordinario mondo de La chimera di Praga e aver scoperto i segreti di Karou, allieva di uno stregone e talentuosa disegnatrice, chimera dai capelli blu che si innamora pericolosamente di Akiva, un serafino bellissimo, ecco il secondo tempo di questa grandiosa avventura, figlia della penna di una scrittrice già finalista al prestigioso National Book Award. La studentessa d’arte Karou ha finalmente le risposte che ha sempre cercato. Sa chi è e cosa è. Ma, insieme a questa scoperta, un’altra verità affiora in superficie, una realtà che la ragazza farebbe di tutto pur di ignorare: ha amato un ragazzo che le è nemico, lui l’ha tradita e per questo il suo mondo è sconvolto. Ora, in una kasbah dimenticata nel deserto del Marocco, Karou e i suoi alleati si preparano a uno scontro definitivo contro l’armata dei serafini e sotto la luce delle stelle plasmano creature di potente forza distruttiva. Akiva, legato dall’appartenenza all’esercito degli angeli, ma gravato da un profondo conflitto interiore, inizia a progettare un altro tipo di battaglia: quella per il riscatto. Per la speranza. Costellato da scene drammatiche e scenografie impossibili, La città di sabbia porta i due protagonisti sui fronti opposti di una guerra antichissima che ha acquistato nuovo vigore. In una dimensione fantastica descritta nei minimi particolari, Laini Taylor dà vita a un mondo intero dove la combattuta storia d’amore tra Karou e Akiva diventa il simbolo della lotta per la pace universale. Ma la speranza può rinascere dalle ceneri dei sogni infranti?



Recensione

Con La Chimera di Praga ci eravamo fermati, forzatamente, ad un punto cruciale. La città di sabbia riprende le mosse esattamente dall'ultima interruzione.
Akiva ha confessato la verità circa la morte delle chimere alla giovane Karou, leggendo il dolore nel suo sguardo per essere stato la causa della distruzione della sua famiglia. In lui la sete di vendetta è stata sostituita dal dolore, dalla vergogna e dall'infelicità. Soldato degli Illegittimi ed eroe della guerra con le chimere, consumato dai rimorsi e ritornato dai suoi fratelli, il serafino dalle ali di fiamma è consapevole di essere stato cambiato dall'incontro con la ragazza dai capelli blu della quale si è persa ogni traccia.

martedì 11 dicembre 2018

[GDL 'La città di sabbia' di Laini Taylor] - Discussione capitoli da 71 a 77




Buon martedì lettori! Oggi sul blog, come avrete intuito, trovate un post molto speciale. Tocca a me, infatti, ospitare la penultima, movimentata, tappa del GDL organizzato per la lettura del secondo volume della trilogia fantasy scritta da Laini Taylor e pubblicata da Fazi Editore nella collana LainYA.

La città di sabbia, nonostante un inizio in sordina per il quale abbiamo patito in molte a causa della poca azione, dei continui salti temporali e dell'introduzione di una miriade di nuovi personaggi con annesse le loro storie, si sta rivelando carico di patos in questi capitoli finali. In maniera del tutto casuale, mi è toccata in sorte una tappa ricca di avvenimenti che cercherò di raccontarvi nella maniera più lineare possibile per poter fare, insieme a voi, il punto della situazione. Perciò, da questo momento in poi, occhio agli SPOILER!



DISCUSSIONE CAPITOLI DA 71 A 77


Karou ha svelato il sacrificio delle Chimere le cui anime giacciono nella cattedrale in attesa di essere riportate in vita. Donne e bambini, famiglie da riconciliare e speranza per un futuro migliore, un futuro in cui riporre le armi e ricominciare a vivere.
La rivelazione ha generato uno scompiglio tale per cui alcune chimere si sono schierate con la giovane protagonista ed altre sono rimaste fedeli a Thiago e alla smania di sangue e vendetta nei confronti dei Serafini.
Le prime, tra cui Amzallag, Tangris e Bashees, che hanno osato sfidare l'autorità del lupo bianco e che per questo sono state condotte alla cava, giacciono, ormai senza vita, all'arrivo di Karou. Thiago e la ragazza ingaggiano una lotta nella quale il lupo cerca di usarle violenza ma, grazie al coltello nascosto in uno degli stivali, Karou riesce a sfuggire alle reali intenzioni del lupo conficcando la lama, fino all'elsa, nella gola del rivale che, privato del suo solito sorriso, esala l'utimo respiro. (E forse ce ne siamo liberati!)


"'Ed ecco a voi il grande eroe delle chimere, assassino dei suoi stessi soldati'.
'A quanto pare non erano miei soldati', replicò lui. 
'Errore loro'."

lunedì 3 dicembre 2018

Recensione 'Teodora: la figlia del circo' di Mariangela Galatea Vaglio


Buongiorno lettori! Apriamo il mese di dicembre, qui sul blog, con la recensione di un romanzo storico che, se come me amate il genere, non potete assolutamente perdervi, sia per storia che per ambientazione. Sì, si tratta del primo volume di una trilogia, e so che molti lettori non amano particolarmente le serie di libri, ma vale davvero la pena cimentarsi con un ciclo di romanzi di un tale spessore e a breve ve ne spiego il motivo.





Teodora: la figlia del circo
Mariangela Galatea Vaglio


Editore: Sonzogno - Genere: Narrativa storica
Pagine: 380 - Prezzo: 17,00 € - eBook: 9,99 €


Costantinopoli, VI secolo d.C. Nella sfavillante capitale dell'Impero romano d'Oriente, travagliata dagli scontri religiosi e dalla corruzione, i giovani Giustiniano e Teodora sembrano destinati a un'esistenza oscura. Lei è la bellissima figlia di un guardiano del Circo, e di mestiere fa l'attrice, barcamenandosi fra teatri e amanti ricchi e maneschi. Lui è il nipote del generale Giustino, un rozzo militare analfabeta che non riesce ad avere peso a corte. Il destino, però, ha altri piani per loro. Giustiniano, implicato in una serie di rivolte per rovesciare l'imperatore Anastasio, da politico consumato riesce a far salire al trono lo zio Giustino, diventando il più potente ministro dell'Impero. Teodora, invece, sfuggita alla vendetta di un governatore suo ex amante, diventa confidente del patriarca eretico di Alessandria e viene inviata come spia e mediatrice a Costantinopoli, proprio per contattare Giustiniano, alle prese con una complicata e pericolosa trattativa con il papa. Nella capitale di un impero che si estende dalla Persia al Mediterraneo, solo e unico erede di Roma, fra complotti, violenze, intrighi e tradimenti, ha inizio una travolgente storia d'amore e potere sullo sfondo di una delle epoche più complesse e misteriose della storia.



Recensione

Chi mi conosce sa che ho sempre amato la Storia, sin da quando ero una paffuta scolaretta con gli occhiali inforcati sul naso e la frangetta sempre troppo lunga. "Da grande voglio fare l'archeologa" diceva la me bambina ma, negli anni del liceo, la chimica e la biologia hanno preso il sopravvento e ho dovuto riarrangiare, in corsa, la mia rotta. 
Nonostante le nostre strade si siano divise, lavorativamente parlando, la mia propensione per la storia continua a sortire un effetto ammaliatore a cui do libero sfogo leggendo, per l'appunto, romanzi storici che mi permettano di aprire la mente e calcare il palcoscenico del passato.

venerdì 16 novembre 2018

Recensione 'Addio fantasmi' di Nadia Terranova


Buongiorno lettori! Eccomi di nuovo qui, dopo qualche tempo, con una recensione prima del weekend. Oggi vi parlo del nuovo, bellissimo, romanzo di Nadia Terranova, Addio fantasmi, pubblicato dalla casa editrice Einaudi.





Addio fantasmi
Nadia Terranova


Editore: Einaudi - Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 196 - Prezzo: 17,00 € - eBook: 6,99 €


Ida è appena sbarcata a Messina, la sua città natale: la madre l'ha richiamata in vista della ristrutturazione dell'appartamento di famiglia, che vuole mettere in vendita. Circondata di nuovo dagli oggetti di sempre, di fronte ai quali deve scegliere cosa tenere e cosa buttare, è costretta a fare i conti con il trauma che l'ha segnata quando era solo una ragazzina. Ventitre anni prima suo padre è scomparso. Non è morto: semplicemente una mattina è andato via e non è piú tornato. Sulla mancanza di quel padre si sono imperniati i silenzi feroci con la madre, il senso di un'identità fondata sull'anomalia, persino il rapporto con il marito, salvezza e naufragio insieme. Specchiandosi nell'assenza del corpo paterno, Ida è diventata donna nel dominio della paura e nel sospetto verso ogni forma di desiderio. Ma ora che la casa d'infanzia la assedia con i suoi fantasmi, lei deve trovare un modo per spezzare il sortilegio e far uscire il padre di scena.



Recensione

Addio fantasmi, il nuovo romanzo di Nadia Terranova, racconta l'ossessione di una perdita, di un lutto impossibile da elaborare per l'assenza di un corpo su cui piangere e di come un tale evento abbia poi influenzato l'esistenza di una madre, che non è più moglie, e la crescita di una figlia, Ida, che è tale solo per metà.

Quando la conosciamo, Ida è una donna di trentasei anni che abita un altro tempo e nuove giornate, in una città diversa da quella natia, e che ama un uomo, Pietro, nel modo in cui due persone possono ancora amarsi dopo più di dieci anni di relazione, sulla soglia di un desiderio inafferrabile e perduto. Scrive, per un programma alla radio, storie immaginarie, che in realtà attribuisce ai diversi ascoltatori, disseminandole di tracce che richiamano la sua di vita, la sua scuntintizza, della sé ventenne, fuggita dalla Sicilia e da una famiglia monca e colma di silenzi, ma soprattutto della sé tredicenne, chiamata a fare i conti con l'improvvisa scomparsa del padre, una parola così dolorosa da pronunciare.

sabato 3 novembre 2018

Recensione 'L'amica geniale' di Elena Ferrante


Buon sabato lettori e lettrici! Come state trascorrendo questo lungo ponte? Io sto approfittando di questi giorni per rilassarmi in compagnia di un buon libro, mettermi in pari con le serie tv e portarmi avanti con la programmazione del blog. Oggi, però, ho deciso di lasciarvi il mio pensiero circa l'ultimo romanzo letto. Ve ne parlo a breve dopo qualche generalità.





L'amica geniale
Elena Ferrante


Editore: Edizioni e/o - Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 327 - Prezzo: 18,00 € - eBook: 11,99 €


L’amica geniale comincia seguendo le due protagoniste bambine, e poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso con attenta assiduità. L’autrice scava intanto nella natura complessa dell’amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo passo passo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto. Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l’Italia, in più di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame. E tutto ciò precipita nella pagina con l’andamento delle grandi narrazioni popolari, dense e insieme veloci, profonde e lievi, rovesciando di continuo situazioni, svelando fondi segreti dei personaggi, sommando evento a evento senza tregua, ma con la profondità e la potenza di voce a cui l’autrice ci ha abituati... Non vogliamo dirvi altro per non guastare il piacere della lettura. Dicevamo che L’amica geniale appartiene a quel genere di libro che si vorrebbe non finisse mai. E infatti non finisce. O, per dire meglio, porta compiutamente a termine in questo primo romanzo la narrazione dell’infanzia e dell’adolescenza di Lila e di Elena, ma ci lascia sulla soglia di nuovi grandi mutamenti che stanno per sconvolgere le loro vite e il loro intensissimo rapporto. La storia si dipana nei volumi successivi, per raccontarci la giovinezza, la maturità, la vecchiaia incipiente delle due amiche.



Recensione

Non credo ci siano momenti giusti o sbagliati per leggere un libro. Credo, piuttosto, si debba parlare di maturità. O almeno questo è quello che penso, visto che, nel corso degli anni, ho sentito l'esigenza di tramutare le mie abitudini di lettrice per avvicinarmi a nuovi generi e a nuovi tipi di storie.
Ecco, con L'amica geniale, di cui ho scoperto di possedere la prima edizione, non ci siamo presi per una questione di maturità. Comprato nell'ormai lontano 2011, iniziato e abbandonato dopo neanche un centinaio di pagine, ripreso e continuato con la speranza di sormontare la difficoltà iniziale, il romanzo ha atteso sullo scaffale dei libri da leggere per ben sette anni, silenziosamente, come solo i libri sanno fare, con quella capacità tutta loro di saper aspettare.
L'ho ripreso tra le mani qualche settimana fa, le pagine un po' ingiallite e quella fragranza tipica del tempo passato. Ho iniziato a leggerlo continuando a ripetermi di saltare l'ostacolo con decisione. Ma sapete qual è la verità? Io quell'ostacolo che mi aveva fatto desistere a suo tempo non l'ho incontrato, anzi, paradossalmente, non sono più riuscita a staccarmene se non, di mala voglia, voltata l'ultima pagina. 

martedì 30 ottobre 2018

[Presentazione GDL]: 'La città di sabbia' di Laini Taylor




Buon martedì lettori! Eccomi qui con un post che non vi è del tutto nuovo. Lanciatami, ormai, nel mondo del fantasy e in quello dei GDL, insieme alle mie colleghe, si è deciso di proseguire con la lettura della trilogia nata dalla penna di Laini Taylor. La città di sabbia, infatti, è il secondo volume con protagonisti Karou, Akiva, Sulphurus, Thiago e tanti altri, di cui vi ho abbondantemente parlato nella mia recensione (qui).
Così come vi ho anche raccontato che quel 'continua', parola con cui si è barbaramente concluso il capitolo finale de La chimera di Praga, mi è un tantino rimasto sullo stomaco. Insomma, tanta la curiosità e tanta la voglia di rimmergermi nel mondo dell'Altrove per aggiungere nuovi tasselli a quanto è già stato raccontato.

Ora, prima di spiegarvi come sarà strutturato questo secondo GDL, che non sarà molto diverso dal precedente, vi lascio alcune generalità sul romanzo:





LA CITTÀ DI SABBIA
Laini Taylor

Fazi (LainYA) - 462 pp. - 14,50€



Dopo aver viaggiato nello straordinario mondo de La chimera di Praga e aver scoperto i segreti di Karou, allieva di uno stregone e talentuosa disegnatrice, chimera dai capelli blu che si innamora pericolosamente di Akiva, un serafino bellissimo, ecco il secondo tempo di questa grandiosa avventura, figlia della penna di una scrittrice già finalista al prestigioso National Book Award. La studentessa d’arte Karou ha finalmente le risposte che ha sempre cercato. Sa chi è e cosa è. Ma, insieme a questa scoperta, un’altra verità affiora in superficie, una realtà che la ragazza farebbe di tutto pur di ignorare: ha amato un ragazzo che le è nemico, lui l’ha tradita e per questo il suo mondo è sconvolto. Ora, in una kasbah dimenticata nel deserto del Marocco, Karou e i suoi alleati si preparano a uno scontro definitivo contro l’armata dei serafini e sotto la luce delle stelle plasmano creature di potente forza distruttiva. Akiva, legato dall’appartenenza all’esercito degli angeli, ma gravato da un profondo conflitto interiore, inizia a progettare un altro tipo di battaglia: quella per il riscatto. Per la speranza. Costellato da scene drammatiche e scenografie impossibili, La città di sabbia porta i due protagonisti sui fronti opposti di una guerra antichissima che ha acquistato nuovo vigore. In una dimensione fantastica descritta nei minimi particolari, Laini Taylor dà vita a un mondo intero dove la combattuta storia d’amore tra Karou e Akiva diventa il simbolo della lotta per la pace universale. Ma la speranza può rinascere dalle ceneri dei sogni infranti?




lunedì 22 ottobre 2018

Recensione 'La stanza della tessitrice' di Cristina Caboni


Buon inizio di settimana miei cari lettori! Come procedono le vostre letture? Io ho finalmente ripreso un certo ritmo che, lo ammetto, mi era mancato ed è per questo che oggi sono qui per parlarvi dell'ultimo romanzo letto. Si tratta del nuovo lavoro di Cristina Caboni, pubblicato dalla Garzanti, dal titolo "La stanza della tessitrice".





La stanza della tessitrice
Cristina Caboni


Editore: Garzanti - Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 300 - Prezzo: 18,60 € - eBook: 9,99 €


Bellagio è il luogo dove Camilla si è rifugiata per iniziare una nuova vita. Solo qui è libera di realizzare i suoi abiti capaci di infondere coraggio, creazioni che sono ben più di qualcosa da indossare e mostrare. Ma ora è costretta ad abbandonare tutto perché Marianne, la donna che l'ha cresciuta come una madre, ha bisogno del suo sostegno. È lei a mostrarle il contenuto di un antico baule, un abito che nasconde un segreto: vicino alle cuciture interne c'è un sacchetto che custodisce una frase di augurio per una vita felice. È l'unico indizio per ritrovare la sorella che Marianne non ha mai conosciuto. Camilla non ha mai visto nulla di simile, ma conosce la leggenda di Maribelle, una stilista che, all'epoca della seconda guerra mondiale, era famosa come «Tessitrice di sogni». Nei suoi capi erano nascosti i desideri e le speranze delle donne che li portavano. Maribelle è una figura che la affascina da sempre: si dice che sia morta nell'incendio del suo atelier parigino, circondata dalle sue creazioni. Camilla non sa quale sia il legame tra Maribelle e la sorella che Marianne vuole ritrovare. Ma sa che è disposta a fare di tutto per scoprirlo. Sente che la sua intuizione è giusta: Parigi è il luogo da dove iniziare le ricerche; stoffe, tessuti e bozzetti la strada da seguire. Una strada tortuosa, come complesso è ogni filo di una trama che viene da lontano. Perché i misteri da svelare sono a ogni angolo. Perché Maribelle ha lottato per affermare le proprie idee. Perché seguirne le orme significa per Camilla scavare dentro sé stessa, dove batte un cuore che anche l'ago più acuminato non può scalfire.



Recensione

Camilla Sampietro possiede un dono, ovvero quello di ridare nuova vita ai capi considerati ormai vecchi, il cosiddetto new style. Camilla ama i tessuti, li interroga e loro le rispondono ed in effetti è negli abiti che riesce a proiettare la sua immaginazione. Smontare e ricucire un vestito vuol dire, per lei, unire le esistenze di chi lo ha realizzato, di chi lo ha già indossato e di chi lo indosserà in seguito all'accomodamento. Camilla è in grado di cogliere le emozioni, i sogni e i desideri costuditi negli occhi e nel cuore delle clienti in modo da confezionare abiti capaci di donare gioia, protezione, sicurezza e coraggio.

lunedì 15 ottobre 2018

Recensione 'Il ladro gentiluomo' di Alessia Gazzola


Ebbene ci siamo, il momento tanto atteso per i fan di Alice Allevi e Alessia Gazzola è arrivato. Oggi si torna in libreria con una nuova avventura, l'ottava per l'appunto, ed io grazie alla casa editrice Longanesi ho potuto trascorrere il weekend in compagnia di uno dei personaggi letterari che più adoro. Prima di cominciare, però, ci tengo a dire a quanti di voi passeranno a leggermi che, se siete digiuni di questa serie di romanzi e avete intenzione di cominciarla o magari l'avete interrotta tempo fa e vi siete persi alcuni passaggi essenziali, sarebbe meglio per voi non proseguire perché, inevitabilmente, si farà riferimento a quanto accaduto in precedenza.





Il ladro gentiluomo
Alessia Gazzola


Editore: Longanesi - Genere: Giallo
Pagine: 304 - Prezzo: 18,60 € - eBook: 9,99 €


Alice Allevi, finalmente specialista in Medicina legale, ha dovuto affrontare scelte difficili sia sul piano professionale che su quello sentimentale. Dopo un lungo e burrascoso corteggiamento, sembrava che tra lei e Claudio Conforti, l'affascinante e imprevedibile medico legale con il quale ha condiviso ogni disavventura dai tempi della specializzazione, fosse nato qualcosa. Per un attimo, Alice ha creduto finalmente di aver raggiunto un periodo di serenità, almeno al di fuori dell'Istituto di Medicina legale. Ma in un momento di smarrimento sentimentale chiede un trasferimento. E lo ottiene: a Domodossola. Per sua fortuna, o suo malgrado, Alice non avrà molto tempo per indugiare sul proprio destino, perché subito un nuovo caso la travolge. Durante quella che credeva essere un'autopsia di routine, Alice ritrova un diamante nello stomaco del cadavere. Una pietra di notevole caratura e valore, ma anche una prova materiale importante per il caso. Per questo, Alice si premura di convocare un ufficiale giudiziario a cui consegnarlo in custodia. L'ufficiale che si presenta da lei è un uomo distinto ed elegante, dai modi cortesi ed impeccabili, e Alice non esita ad affidargli il diamante. Ed è a quel punto che il fantomatico ufficiale sparisce nel nulla e i guai per Alice iniziano a farsi enormi...



Recensione

Se esistesse una realtà parallela, in cui io vivessi nel mondo di Alice o viceversa, credo proprio che noi due saremmo migliori amiche. Certo, con tutta probabilità ci saremmo contese lo stesso uomo, perché, diciamocela tutta, CC farebbe perdere la testa a qualsiasi donna, ma saremmo state migliori amiche perché, ogni volta che l'attesa si tramuta in un nuovo romanzo e, a fine lettura, ne volto l'ultima pagina, sento forte il senso della perdita. Non vorrei mai lasciarla andare, conscia del fatto che un giorno potrei non ritrovarla lì, con la mano tesa, pronta ad afferrarmi.

Come accennato nell'introduzione a questa recensione, siamo giunti all'ottava avventura della finalmente specialista in Medicina Legale più famosa della narrativa italiana e la Gazzola è riuscita, ancora una volta, a farmi fare le ore piccole, intessendo una trama ricca di colpi di scena e cambi di rotta che non hanno riguardato solo il giallo in sé ma anche la vita sentimentale della giovane protagonista.

domenica 14 ottobre 2018

Sneak Peek Ottobre!



Buona domenica lettori e ben arrivati sul mio blog! Oggi, per quel che mi riguarda, è giornata di relax e letture. I libri sul mio comodino aumentano a vista d'occhio ma, fortunatamente, tengo il giusto passo.
In questa domenica di metà Ottobre, però, è il momento di fare il nostro consueto giretto virtuale in libreria. Le uscite sono davvero tante e, nella mia selezione, ho cercato di focalizzarmi su quelle che mi sono sembrate più interessanti. Detto questo, cominciamo!






L'ACQUAIOLA
- Carla Maria Russo -
In libreria dal 2 Ottobre



Maria ha quindici anni, vive in un paesino dell'Appennino centro meridionale d'Italia e mantiene se stessa e l'anziano padre malato facendo la bracciante nei campi dei signori, un lavoro incerto e molto gravoso, fino a quando non viene assunta come acquaiola nella casa di don Francesco, il signorotto del paese, con il compito di recarsi più volte al giorno e con qualunque tempo alla fonte, che dista tre chilometri dal paese, per rifornire la famiglia di acqua. A don Francesco, infatti, è nato il quinto figlio, Luigi, il quale rivela fin dall'infanzia una natura ribelle, precoce e assetata di libertà. I destini di Maria e Luigi, così diversi fra loro, si intrecceranno in una serie di vicende dolorose ma, nello stesso tempo, intense e salvifiche per entrambi. Intorno a loro, una umanità umile, legata alla terra e alle antiche tradizioni, assuefatta a una vita di miseria, sacrifici e secolari soperchierie sopportate con fatalistica rassegnazione e per questo spesso dura e inflessibile, ma anche capace di pietà e umana solidarietà.







IL RUMORE DEL MONDO
- Benedetta Cibrario -
In libreria dal 2 Ottobre



L'ufficiale piemontese Prospero Carlo Carando di Vignon, di stanza a Londra, sposa Anne Bacon, figlia di un ricco mercante di seta. Quando, dopo essere stata vittima del vaiolo, arriva a Torino, Anne è molto diversa. La vita coniugale si annuncia come un piccolo inferno domestico, ma il suocero Casimiro la invita a occuparsi della proprietà del Mandrone, il cui futuro soltanto a lui - conservatore di ferro - sembra stare a cuore. Tra i due si stabilisce un'imprevedibile complicità e Anne matura amore e dedizione per la vita appartata e operosa che vi conduce. La storia della famiglia Vignon si intreccia ai fili dello spirito del tempo, e non di meno a quelli della seta. Anne Bacon scopre come conquistarsi un posto nella storia di un paese non ancora nato, di un orizzonte ideale che infiamma il mondo. Progressisti e conservatori, al di là degli schieramenti politici, si trovano davanti alla necessità di rispondere al cambiamento e lo fanno agendo - nell'economia, nel costume, nella morale, nella cultura. E l'Italia appare, vista da lontano (complici anime migranti come Anne, e il suo entourage femminile), vista come utopia e come sfida.

venerdì 12 ottobre 2018

[GDL: 'La chimera di Praga' di Laini Taylor] - Recensione


Buon venerdì lettori! Si conclude oggi il GDL dedicato al primo volume della trilogia fantasy nata dalla penna di Laini Taylor, dal titolo La chimera di Praga.  Questo vuol dire che è tempo di tirare le somme e fare un po' il punto della situazione per cui eccomi qui con la mia recensione. Ovviamente troverete i pensieri post lettura anche su tutti gli altri blog partecipanti. Intanto mettetevi comodi in modo che possa raccontarvi come è andata...





La chimera di Praga
Laini Taylor


Editore: Fazi - Genere: Fantasy
Pagine: 383 - Prezzo: 14,50 € - eBook: 6,99 €


Karou ha diciassette anni, è una studentessa d’arte e per le strade di Praga, la città in cui vive, non passa inosservata: i suoi capelli sono di un naturale blu elettrico, la sua pelle è ricoperta da un’intrigante filigrana di tatuaggi, parla più di venti lingue e riempie il suo album da disegno di assurde storie di mostri. Spesso scompare per giorni, ma nessuno sospetta che quelle assenze nascondano un oscuro segreto. Figlia adottiva di Sulphurus, il demone chimera, la ragazza attraversa porte magiche disseminate per il mondo per scovare i macabri ingredienti dei riti di Sulphurus: i denti di ogni razza umana e animale. Ma quando Karou scorge il nero marchio di una mano impresso su una di quelle porte, comprende che qualcosa di enorme e pericoloso sta accadendo e che tutto il suo universo, scisso tra l’esistenza umana e quella tra le chimere, è minacciato. Ciò che si sta scatenando è il culmine di una guerra millenaria tra gli angeli, esseri perfetti ma senz’anima, e le chimere, creature orride e grottesche solo nell’aspetto esteriore; è il conflitto tra le figure principi del mito cristiano e quelle dell’immaginario pagano. Nel disperato tentativo di aiutare la sua “famiglia”, Karou si scontra con la terribile bellezza di Akiva, il serafino che per amore le risparmierà la vita.



Recensione

Premetto che sono molto contenta di aver preso parte a questo GDL e che si sia deciso di proseguire anche con il secondo volume della trilogia. Quel continua che troneggia a conclusione dell'ultima pagina ancora non l'ho mandato giù. Ma soprattutto sono felice di aver tentato nuovamente l'impresa con il fantasy, genere che fino a qualche tempo fa non avrei mai preso in considerazione e con il quale, ora, mi sento molto più affine.

La chimera di Praga, infatti, è un contemporary fantasy, un sottogenere letterario del fantasy che mescola a quest'ultimo caratteristiche proprie del mondo reale, ad esempio la presenza di creature fantastiche o mitologiche in un centro urbano o in un ambiente che sia comunque contemporaneo. Devo dire che questa definizione calza a pennello con quello che è il romanzo, in cui l'atmosfera tutta praghese con le alte case color oro, carminio e azzurro pastello, ornate di stucchi e tetti rossi, le stradine acciottolate e serpeggianti come ruscelli, pervase dal suono dei violini degli artisti di strada, viene turbata dalla comparsa di strane creature. E qui concedetemi un plauso all'autrice che è riuscita, con la sua scrittura evocativa, a rendere giustizia all'incantevole e favolistica Praga, permettendomi di rievocare tutta una serie di ricordi che ho di questa città.

mercoledì 10 ottobre 2018

Recensione 'L'acquaiola' di Carla Maria Russo


Buon mercoledì miei cari lettori! Ottobre pian piano avanza ed io oggi torno da voi per parlarvi del nuovo romanzo di Carla Maria Russo, pubblicato la scorsa settimana dalla casa editrice Piemme, che ringrazio per la copia inviatami. Se dovessi trovare un aggettivo che rappresenti al meglio l'esperienza di lettura sceglierei sicuramente coinvolgente. Ma vi spiego tutto più giù!





L'acquaiola
Carla Maria Russo


Editore: Piemme - Genere: Narrativa storica
Pagine: 246 - Prezzo: 17,90 € - eBook: 9,99 €


Maria ha quindici anni, vive in un paesino dell'Appennino centro meridionale d'Italia e mantiene se stessa e l'anziano padre malato facendo la bracciante nei campi dei signori, un lavoro incerto e molto gravoso, fino a quando non viene assunta come acquaiola nella casa di don Francesco, il signorotto del paese, con il compito di recarsi più volte al giorno e con qualunque tempo alla fonte, che dista tre chilometri dal paese, per rifornire la famiglia di acqua. A don Francesco, infatti, è nato il quinto figlio, Luigi, il quale rivela fin dall'infanzia una natura ribelle, precoce e assetata di libertà. I destini di Maria e Luigi, così diversi fra loro, si intrecceranno in una serie di vicende dolorose ma, nello stesso tempo, intense e salvifiche per entrambi. Intorno a loro, una umanità umile, legata alla terra e alle antiche tradizioni, assuefatta a una vita di miseria, sacrifici e secolari soperchierie sopportate con fatalistica rassegnazione e per questo spesso dura e inflessibile, ma anche capace di pietà e umana solidarietà.



Recensione

Sospeso tra le pieghe del tempo, un po' come avviene per lo stesso romanzo, in terre impervie e dimenticate, tra le montagne dell'Appennino centro meridionale, sorge un paesino del quale, nel corso di tutta la narrazione, non conosceremo mai il nome.

Qui, al Travucco, ovvero la parte alta del paese, destinata ai poveri e raggiungibile solo percorrendo gli scalini pavimentati da lisce, vive Maria. 
Maria ha quindici anni e gli occhi azzurri come il cielo. Ultima di quattro sorelle, nata quando i genitori erano ormai avanti con l'età e non credevano di poter avere altri figli, vive nella casa di famiglia insieme al padre malato.

martedì 2 ottobre 2018

Recensione 'So che un giorno tornerai' di Luca Bianchini


Buongiorno lettori e benvenuti nel mio angolino! Questo martedì, per voi, la recensione di un romanzo in uscita proprio oggi per la casa editrice Mondadori, che ringrazio per avermi dato la possibilità di leggere una storia bellissima in anteprima. Luca Bianchini torna in libreria, lo fa in grande stile ed io ve ne parlo tra pochissimo...





So che un giorno tornerai
Luca Bianchini


Editore: Mondadori - Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 264 - Prezzo: 18,00 € - eBook: 9,99 €


Angela non ha ancora vent'anni quando diventa madre, una mattina a Trieste alla fine degli anni Sessanta. Pasquale, il suo grande amore, è un "jeansinaro" calabrese, un mercante di jeans, affascinante e già sposato. Lui le ha fatto una promessa: "Se sarà maschio, lo riconoscerò". Angela fa tutti gli scongiuri del caso ma nasce una femmina: Emma. Pasquale fugge immediatamente dalle sue responsabilità, lasciando Angela crescere la bambina da sola insieme alla sua famiglia numerosa e sgangherata. I Pipan sono capitanati da un nonno che rimpiange il dominio austriaco, una nonna che prepara le zuppe e quattro zii: uno serio, un playboy e due gemelli diversi che si alternano a fare da babysitter a Emma. Lei sarà la figlia di tutti e di nessuno e crescerà così, libera e anticonformista, come la Trieste in cui vive, in quella terra di confine tra cielo e mare, Italia e Jugoslavia. Fino al giorno in cui deciderà di mettersi sulle tracce di suo padre, e per lui questa sarà l'occasione per rivedere Angela, che non ha mai dimenticato.



Recensione

"Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano", così cantava Antonello Venditti agli inizi degli anni '90 e a questo ci ha abituati Luca Bianchini con le sue storie. Ricorderete certamente Ninella e Don Mimì del celebre Io che amo sole te, la poesia del loro amore fatto di soli sguardi, di occhiate fugaci e sorrisi a mezz'aria. 
Anche in So che un giorno tornerai c'è una potente storia d'amore a fare da colonna sonora all'intera narrazione. È quella di Angela e Pasquale. Una storia destinata a compiere dei giri immensi nel vero senso della parola: da Trieste a Bassano, per poi attraversare l'intera penisola italica fino a San Severina, comune della Calabria.

venerdì 28 settembre 2018

Recensione 'Cercasi amore vista lago' di Virginia Bramati


Buon venerdì lettori! Come state? Il fine settimana è alle porte, le temperature hanno subito un repentino quanto brusco abbassamento e l'autunno, sgomitando, sta pian piano prendendo il posto dell'estate. Negli ultimi giorni sono riuscita a ritagliarmi un po' più di tempo per la lettura per cui eccomi qui con la recensione prima del weekend...





Cercasi amore vista lago
Virginia Bramati


Editore: Giunti - Genere: Narrativa rosa
Pagine: 240 - Prezzo: 14,90 € - eBook: 8,99 €


Bianca Maffei: 33 anni, una laurea in architettura e una passione per i cantieri. Nonostante lavori in uno studio importante, non perde tempo in riunione con i capi, ma adora mettersi scarponcini e caschetto e andare dove le gru lavorano e i carpentieri danno forma allo spazio. Lei riesce a sentire la forma che la casa prenderà, a vederla quando ancora è fatta di pochi segni tracciati sul terreno, e questo la rende felice. Fino a che, con la crisi, non capita anche a lei di essere vittima di una “riorganizzazione”… Il solo lavoro che riesce a trovare è in un’agenzia immobiliare fuori città, nel paesino di Verate. Lascia così Milano per mettersi alle dipendenze del geometra Volpe, pittoresco individuo dalle cravatte sgargianti e dall’etica discutibile. Eppure, appena arrivata a Verate, Bianca trova per sé un incantevole abbaino con vista sul fiume, proprio sopra la mitica Osteria Moretti dove le oche bianche chiacchierano con gli avventori e basta ascoltare attentamente per sapere tutto quello che accade in paese. Sarà proprio lì, all’ombra della plumbago in fiore, che Bianca scoprirà che cosa cercano davvero le persone, quando “cercano casa”: e quanto pericoloso sia giocare senza scrupoli con i loro desideri. Armata solo del suo “fiuto” specialissimo, dovrà fare i conti con monolocali all’apparenza tristissimi, grandi metrature cui nessuno sembra interessato e con la terribile sensazione di essere finita in un vicolo cieco. Senza rendersi conto di essere invece partita per una grande avventura che la condurrà fino alla casa più meravigliosa che potesse immaginare…



Recensione

All'incirca un anno fa vi raccontavo di come mi accingessi, per la prima volta, a leggere qualcosa di Virginia Bramati. Il romanzo in questione era Tutta colpa della mia impazienza (e di un fiore appena sbocciato), titolo indimenticabile per lunghezza e contenuto, del quale vi ho abbondantemente parlato. Memore della piacevolissima lettura ho deciso di lanciarmi nella nuova avventura nata dalla penna della Bramati (con copertina meravigliosa!) anch'essa facente parte del ciclo di romanzi che va sotto il nome de Le ragazze di Verate.
Attenzione però, pur trattandosi di una sorta di serie, i singoli titoli sono autoconclusivi ed indipendenti tra loro quindi, se non avete letto tutti i precedenti, come per altro accaduto alla sottoscritta, potete tranquillamente iniziare dalla storia di Bianca, la nostra protagonista.

martedì 25 settembre 2018

Recensione 'Isola di Neve' di Valentina D'Urbano


Buon martedì lettori! Ultimo giro di boa per il mese di Settembre con temperature che, almeno dalle mie parti, hanno ben poco della stagione autunnale. In attesa che qualche timida pioggerellina decida di affacciarsi anche qui, agevolandomi non poco nella lettura, vi lascio la recensione dell'ultimo romanzo di Valentina D'Urbano, autrice che corteggio da diverso tempo e con la quale mi cimento per la prima volta.





Isola di Neve
Valentina D'Urbano


Editore: Longanesi - Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 500 - Prezzo: 19,90 € - eBook: 9,99 €


Un'isola che sa proteggere. Ma anche ferire. Un amore indimenticabile sepolto dal tempo. 2004. A ventotto anni, Manuel si sente già al capolinea: un errore imperdonabile ha distrutto la sua vita e ricominciare sembra impossibile. L'unico suo rifugio è Novembre, l'isola dove abitavano i suoi nonni. Sperduta nel mar Tirreno insieme alla sua gemella, Santa Brigida - l'isoletta del vecchio carcere, abbandonato -, Novembre sembra il posto perfetto per stare da solo. Ma i suoi piani vengono sconvolti da Edith, una giovane tedesca stravagante, giunta sull'isola per risolvere un mistero vecchio di cinquant'anni: la storia di Andreas von Berger - violinista dal talento straordinario e ultimo detenuto del carcere di Santa Brigida - e della donna che, secondo Edith, ha nascosto il suo inestimabile violino. L'unico indizio che Edith e Manuel hanno è il nome di quella donna: Tempesta. 1952. A soli diciassette anni, Neve sa già cosa le riserva il futuro: una vita aspra e miserabile sull'isola di Novembre. Figlia di un padre violento e nullafacente, Neve è l'unica in grado di provvedere alla sua famiglia. Tutto cambia quando, un giorno, nel carcere di Santa Brigida viene trasferito uno straniero. La sua cella si affaccia su una piccola spiaggia bianca e isolata su cui è proibito attraccare. È proprio lì che sbarca Neve, spinta da una curiosità divorante. Andreas è il contrario di come lo ha immaginato. È bellissimo, colto e gentile come nessun uomo dell'isola sarà mai, e conosce il mondo al di là del mare, quel mondo dove Neve non è mai stata. Separati dalle sbarre della cella, i due iniziano a conoscersi, ma fanno un patto: Neve non gli dirà mai il suo vero nome. Sarà lui a sceglierne uno per lei.



Recensione

Sembra persa tra le pieghe del passato ma è ancora viva e vibrante la storia che, come un mare in tempesta, nasce dalla fantasia di Valentina D'Urbano per abbattersi sulle pagine di questo romanzo ed impregnarle di sentimenti contrastanti: amore e dolore, due facce della stessa medaglia, entrambe necessarie. 

Paradossalmente, però, Isola di neve è un romanzo che inizia piano, quasi senza pretese e con una piccola parvenza di ovvietà, salvo poi tramutarsi in una escalation di emozioni e colpi di scena che lasciano davvero il segno. Una scarica di adrenalina che prende piede a mano a mano che gli sguardi si cercano, le mani si sfiorano e i destini si intrecciano. Perché sì, nel nuovo lavoro della D'Urbano, sono i destini, o meglio le vite, ad intrecciarsi. Sono quella di Manuel e di Edith, nel 2004, e quella di Neve e di Andreas, nel 1952. Esistenze intessute l'una all'altra e impossibili da slegare.

martedì 18 settembre 2018

[GDL: 'La chimera di Praga' di Laini Taylor] - Discussione capitoli da 19 a 24




Buongiorno lettori e ben approdati sul blog! Oggi, martedì 18 Settembre, sono qui a lasciarvi un post molto speciale. Come vi accennavo nella presentazione di questo bellissimo Gruppo di Lettura (qui), sto partecipando, a questa nuova avventura, non solo come lettrice ma anche come blogger e questo vuol dire che oggi è il giorno in cui, insieme alla dolce Chicca del blog Librintavola, vi presenterò la mia tappa. Trattasi della primissima esperienza per cui spero di procedere come si dovrebbe!

Intanto, piccolo punto della situazione: La chimera di Praga, primo volume della trilogia fantasy scritta da Laini Taylor e pubblicata da Fazi Editore nella collana LainYA, si sta rivelando una lettura avvincente, sorprendente e davvero emozionante. Siamo ancora all'inizio se consideriamo il numero totale di capitoli che compongono l'opera, eppure è stata messa tanta carne al fuoco.
Molti gli interrogativi che ci stanno accompagnando capitolo dopo capitolo (tra tutti: a cosa servono questi benedetti denti?). Molte le strade percorribili, così come le possibili supposizioni su chi sia davvero Karou.
In questi primi 24 capitoli la storia sta prendendo piede e sembra proprio che abbia un gran bel potenziale, cosa che mi rende davvero felice. Grazie a Chiara mi sono avvicinata al mondo del fantasy e ogni volta rimango piacevolmente sorpresa.



DISCUSSIONE CAPITOLI DA 19 A 24


Il capitolo 19 si apre con l'urlo di Karou che, essendosi spinta al di là della porta che conduce all'Altrove, luogo in cui alla giovane protagonista è sempre stato vietato l'accesso da parte di Sulphurus, viene attaccata da una delle tante Chimere, apparentemente morte, adagiate sulle lastre di pietra che riempiono la cattedrale di roccia.
Si tratta di un uomo giovane e canuto con le gambe ricoperte per metà da pelo altrettanto bianco e artigli canini al posto dei piedi e delle mani. Una chimera-lupo che risponde al nome di Thiago. Il contatto tra i due viene interrotto da un irato Sulphurus accorso alle grida della sua protetta.


"Le pupille da coccodrillo erano ridotte a nere fessure, come succedeva sempre quando era arrabbiato, ma, se Karou pensava di averlo già visto arrabbiato, questa sarebbe stata una lezione sulla rabbia. Il tempo si fermò per lui che cercava di dominare il suo shock nel vederla lì, mentre per Karou passò un'eternità nello spazio di due battiti."


Dinanzi alle insistenze di Thiago che non solo vuole sapere chi sia la giovane dai capelli blu ma chiede di poterla avere per sé, Sulphurus si offre di occuparsene personalmente riportandola in negozio. Il ritorno al proprio mondo non è dei migliori. Karou confessa, a quello che fino a quel momento è stato un padre per lei, che la chimera-lupo ha scorto gli hamsa sui palmi delle sue mani. Accecato dalla rabbia e con fare animalesco, Sulphurus spinge la giovane per strada, sbattendole la porta in faccia.
Accasciata nella neve, incredula, a piedi nudi e sanguinante, stordita e gemente, Karou fissa la porta incapace di credere a quanto accaduto. Quando, però, si rende conto di essere stata abbandonata, semplicemente, inizia ad arrancare verso il suo appartamento.

domenica 16 settembre 2018

Sneak Peek Settembre!



Buona domenica lettori! Siamo alla metà del mese e questo vuol dire che, riprendendo le buone, vecchie e sane abitudini, è tempo di Sneak Peek.
La rubrica è stata silente durante la pausa estiva ma oggi eccoci qui, pronti per il nostro consueto giretto virtuale in libreria alla ricerca delle uscite più interessanti del mese di Settembre.
Bando alle ciance, prendete carta e penna, riempite i vostri portafogli, o le carte di credito se preferite, e portate a casa tanti nuovi libri. Fidatevi, gli scaffali della vostra libreria ne hanno un disperato bisogno!






LA DISTANZA TRA ME E IL CILIEGIO
- Paola Peretti -
In libreria dal 4 Settembre



Mafalda ha nove anni, indossa un paio di spessi occhiali gialli e conosce a memoria "II barone rampante" di Italo Calvino. Scappa dai professori arrampicandosi sul ciliegio all'entrata della scuola insieme a Ottimo Turcaret, il fedele gatto che la segue ovunque. Su quel ciliegio, sogna perfino di andarci a vivere, ma tra pochi mesi non lo potrà più vedere perché i suoi occhi si stanno spegnendo e un po' alla volta, giorno dopo giorno, diventerà cieca. È una bambina curiosa e l'idea di rimanere al buio la spaventa: per questo tiene un diario in cui annota le cose che non potrà più fare, come contare le stelle e giocare a calcio con Filippo, il bullo della classe che parla solo con lei. Grazie all'aiuto della sua famiglia e dei suoi amici, Mafalda capisce che un altro modo di vedere è possibile. Impara a misurare la distanza dal ciliegio accompagnata dal profumo dei fiori e comincia a scrivere un nuovo elenco: quello delle cose a cui tiene e che riesce ancora a fare. Questa è la storia di Mafalda, ma è anche quella di Paola Peretti, una scrittrice dalla forza contagiosa, che ha voluto scrivere il suo primo romanzo quando ha saputo di avere una grave malattia agli occhi. Un libro che ci insegna a vedere ciò che ancora non esiste, a lottare per i propri sogni.







OGNI RICORDO UN FIORE
- Luigi Lo Cascio -
In libreria dal 6 Settembre



È un viaggiare lento, quello dell'Intercity che da Palermo conduce a Roma, un viaggiare d'altri tempi, interrotto dalle frequenti fermate alle stazioni, dai passeggeri che salgono e scendono, chiacchierano e bisticciano, si addormentano o, nella traversata dello Stretto, lanciano gli oggetti vecchi in mare. È per questa lentezza che Paride Bruno ha scelto di tornare con il treno che prendeva vent'anni prima, da ragazzo, per godersi la vita che turbina intorno a quei viaggi lunghi - la coppia siciliana che litiga per le parole crociate, la ragazza spaventata e sola che cerca compagnia, il ragazzino dallo sguardo intelligente -, e soprattutto per prendersi il tempo di rileggere la pesante cartellina che porta con sé. Contiene i suoi molti tentativi di romanzo, tutti interrotti al primo punto fermo, perché Paride Bruno ha cercato di cimentarsi in ogni genere e stile, senza però mai riuscire a sceglierne uno, a portare a termine l'opera e potersi così dire scrittore. "Sono un tipico esempio di come agisca in maniera diffusa lo spirito incerto e schizoide dei tempi, per cui, mentre sto appena vivendo un'esperienza, mi sento accerchiato da tutte le cose che in quello stesso istante sto perdendo. E migro. Trasmigro." Ma proprio questi tanti cominciamenti finiscono per disegnare con precisione la figura del protagonista: in ognuno degli incipit è contenuta una scheggia della sua vita, delle sue ossessioni, delle sue paure e dei suoi desideri. Ogni ricordo un fiore. Tappa dopo tappa, fra una chiacchierata e un sogno, incipit dopo incipit, Paride Bruno sembra riconciliarsi con la sua incompiutezza, con quello "svolazzo di pagine sparse" che è, in fondo, la vita stessa.

venerdì 14 settembre 2018

Recensione 'La sposa italiana' di Adriana Trigiani


Buon venerdì lettori! Torna la recensione prima del weekend ed oggi vi parlo di un romanzo che, nonostante la mole e i miei tempi di lettura piuttosto ridotti per via di una serie di impegni lavorativi, mi ha strappato un pezzetto di cuore. La bellissima voce della Trigiani e l'emozionante storia racchiusa tra le pagine de La sposa italiana sono gli elementi che, a mio avviso, fanno la differenza, rendendo la lettura tanto unica quanto preziosa.





La sposa italiana
Adriana Trigiani


Editore: Tre60 - Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 516 - Prezzo: 18,60 € - eBook: 7,99 €


Bergamo, 1910. C'è tutta la gioia del primo amore nel legame che unisce Enza e Ciro: bellissima e volitiva lei, energico e riflessivo lui, già immaginano la loro vita insieme, a onta delle difficoltà concrete, quotidiane, del loro villaggio tra i monti. Ma il destino ha deciso diversamente: Ciro scopre un segreto troppo grande per il suo animo semplice e viene costretto ad andarsene lontano, addirittura al di là dell'oceano. Finirà per lavorare come apprendista nella bottega di un calzolaio a New York, a Little Italy. E in quel mondo nuovo, frenetico e pieno di possibilità, il pensiero di Enza pare sempre più lontano, sempre più sfumato... È la povertà che spinge la famiglia di Enza a compiere lo stesso viaggio verso l'America. Ferita dall'abbandono di Ciro, la ragazza si dedica anima e corpo al suo lavoro di ricamatrice e, ben presto, inizia a lavorare al Metropolitan, dove realizza abiti lussuosi per le star dell'opera lirica. Ed è lì che incontra un ricco e affascinante americano, deciso a farle dimenticare quell'amore che appartiene a un altro tempo e a un altro continente... Non sapendo di vivere nella stessa città, Enza e Ciro s'incamminano su strade sempre più divergenti: il successo negli affari per lui e la promessa di una vita agiata per lei. Il passato è dimenticato, il presente è sereno, il futuro sembra tracciato. Poi, un giorno, Enza e Ciro si incontrano di nuovo. E tutto cambia.



Recensione

All'ombra del Pizzo Camino, lungo il passo della Presolana, il valico solitario che collega Schilpario a Vilminore di Scalve, attraversando l'Atlantico per raggiungere New York e poi più a ovest verso il Minnesota. La sposa italiana ci racconta di un viaggio lungo una vita. Un viaggio che, nei primi anni del '900, ha visto coinvolti molti nostri connazionali; fermate diverse ma un unico intento: trovare fortuna e speranza nella lontana America.

martedì 4 settembre 2018

[Presentazione GDL]: 'La chimera di Praga' - Laini Taylor




Buongiorno lettori! Oggi sul blog ospito un post molto speciale che, come avrete intuito a partire dal titolo, ha a che fare con i gruppi di lettura. Non è la prima volta che prendo parte ad una lettura di questo tipo, condividere pensieri ed impressioni con altri lettori, in tempo reale, è sempre molto divertente e stimolante. Tuttavia, se fino ad ora ho sempre partecipato solo ed esclusivamente come lettrice, in questa occasione ho deciso di mettermi in gioco cimentandomi anche come blogger e ospitando una delle tante tappe che, pezzo dopo pezzo, comporranno il puzzle di questo lungo viaggio dalle tinte fantasy.

In ogni GDL che si rispetti viene scelto il titolo da leggere insieme a tutti i membri che, ovviamente, hanno deciso di prenderne parte. Nello specifico la scelta è ricaduta sul primo volume della trilogia scritta da Laini Taylor, La Chimera di Praga, di cui vi lascio qualche dettaglio:





LA CHIMERA DI PRAGA
Laini Taylor

Fazi (LainYA) - 383 pp. - 14,50€



Karou ha diciassette anni, è una studentessa d’arte e per le strade di Praga, la città in cui vive, non passa inosservata: i suoi capelli sono di un naturale blu elettrico, la sua pelle è ricoperta da un’intrigante filigrana di tatuaggi, parla più di venti lingue e riempie il suo album da disegno di assurde storie di mostri. Spesso scompare per giorni, ma nessuno sospetta che quelle assenze nascondano un oscuro segreto. Figlia adottiva di Sulphurus, il demone chimera, la ragazza attraversa porte magiche disseminate per il mondo per scovare i macabri ingredienti dei riti di Sulphurus: i denti di ogni razza umana e animale. Ma quando Karou scorge il nero marchio di una mano impresso su una di quelle porte, comprende che qualcosa di enorme e pericoloso sta accadendo e che tutto il suo universo, scisso tra l’esistenza umana e quella tra le chimere, è minacciato. Ciò che si sta scatenando è il culmine di una guerra millenaria tra gli angeli, esseri perfetti ma senz’anima, e le chimere, creature orride e grottesche solo nell’aspetto esteriore; è il conflitto tra le figure principi del mito cristiano e quelle dell’immaginario pagano. Nel disperato tentativo di aiutare la sua “famiglia”, Karou si scontra con la terribile bellezza di Akiva, il serafino che per amore le risparmierà la vita.




lunedì 3 settembre 2018

Recensione 'Il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey' di Mary Ann Shaffer & Annie Barrows


Buon primo lunedì di Settembre lettori! Come promesso il blog oggi riapre i battenti, dopo una lunga pausa estiva, ed io sono pronta a lasciarvi le mie impressioni su ogni singola lettura. 
Oggi vi racconto di un romanzo dal titolo che è un po' uno scioglilingua e del quale, sicuramente, avrete sentito molto parlare nell'ultimo periodo (per via della trasposizione cinematografica sulla piattaforma Netflix). Non vi anticipo nulla di più ma vi invito a proseguire con me...





Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey
Mary Ann Shaffer & Annie Barrows


Editore: Astoria - Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 283 - Prezzo: 17,00 € - eBook: 9,99 €


È il 1946 e Juliet Ashton, giovane giornalista londinese di successo, è in cerca di un libro da scrivere. All'improvviso riceve una lettera da Dawsey Adams - che per caso ha comprato un volume che una volta le era appartenuto - e, animati dal comune amore per la lettura, cominciano a scriversi. Quando Dawsey le rivela di essere membro del Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, in Juliet si scatena la curiosità di saperne di più e inizia un'intensa corrispondenza con gli altri membri del circolo. Mentre le lettere volano avanti e indietro attraverso la Manica con storie della vita a Guernsey sotto l'occupazione tedesca, Juliet scopre che il club è straordinario e bizzarro come il nome che porta. Una commedia brillante (anche se nel corso della narrazione emergono tradimenti, bassezze, vigliaccherie) che parla di amore per i libri, di editori, scrittori e lettori, e poi di coraggio di fronte al male, di lealtà e amicizia, e di come i libri ti possano salvare la vita.



Recensione

Il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey è un romanzo a misura di lettore, una celebrazione del potere dei libri, quel potere capace di unire persone tanto diverse tra loro, di intessere legami di amicizia duraturi, affinché tutti si sentano parte di un unico grande Club del Libro.
I libri sono trampolini di lancio verso nuovi mondi, finestre aperte su altre epoche, vie di fuga dalla realtà. I libri sono gli amici che scegliamo di avere con noi nel momento del bisogno, ancore di salvezza capaci di infondere coraggio nelle ore più buie, proprio come avviene ai personaggi di questa storia.

Il romanzo, della Shaffer prima e della Barrows dopo (nipote che l'ha aiutata nella stesura finale quando ormai la zia era impossibilitata dalla malattia), racconta di distruzione, di guerre che non finiscono mai, che siano fisiche o mentali, di resistenza, di amicizia, di coraggio, di forza di volontà, di voglia di vivere, di libertà, di emancipazione. Ve lo confesso, non mi aspettavo di trovare tutto ciò.

mercoledì 8 agosto 2018

Recensione 'Aglio, olio e assassino' di Pino Imperatore





Aglio, olio e assassino
Pino Imperatore


Editore: DeA Planeta - Genere: Giallo
Pagine: 368 - Prezzo: 15,00 € - eBook: 8,99 €


Nell’affascinante quartiere di Mergellina, Francesco e Peppe Vitiello gestiscono la premiata trattoria Parthenope, dispensando buoni piatti e aneddoti ancor più saporiti. L’ispettore Gianni Scapece, amante della cucina non meno che delle donne, lavora nel commissariato appena aperto di fronte al locale e dove si racconta che viva il fantasma di una vedova allegra. Per lui è un ritorno a casa, perché in quel quartiere ci è nato, e nell’ospitalità dei Vitiello ritrova il calore e la veracità che aveva perduto. Nelle settimane che precedono il Natale, però, Napoli è scossa dall’omicidio di un ragazzo, il cui corpo viene letteralmente “condito” dall’assassino con aglio, olio e peperoncino. Perché un rituale così macabro? Quale messaggio nasconde? Per trovare la risposta, l’ispettore dovrà scavare tra simboli, leggende e credenze della cultura partenopea, aiutato dalla tenacia del suo capo, il commissario Carlo Improta, e dalle scoppiettanti intuizioni dei Vitiello. In un romanzo che mescola con sapienza la commedia e l’indagine poliziesca, Pino Imperatore dirige un formidabile coro di passioni e allegria, di bassezze e colpi di genio. Un’avvincente corsa contro il tempo, con uno straordinario, pirotecnico finale.



Recensione

La ricetta per scrivere un giallo appetitoso consta di una serie di passaggi e di ingredienti necessari affinché il piatto risulti essere perfettamente armonioso in termini di gusto e sapore. 
In primo luogo è essenziale l'ambientazione in cui si verificano i fatti delittuosi; a seguire i personaggi, che siano vittime, carnefici, investigatori o semplici spettatori; ancora il linguaggio, indispensabile a garantire il coinvolgimento del lettore, con un lessico influenzato dai luoghi in cui si svolge la vicenda e ricco di discorsi diretti; il ritmo, serrato e che non perde mai mordente; la tecnica narrativa nel suo complesso, carica di suspense, imprevisti e colpi di scena inaspettati.

mercoledì 1 agosto 2018

[Estate 2018] Di confessioni e di libri che mi faranno compagnia



Buongiorno lettori! Oggi diamo il benvenuto ad Agosto che, tecnicamente, dovrebbe essere anche l'ultimo mese più caldo dell'anno (felicità!). Se mi conoscete un po' saprete che sono un'amante dei climi freschi (per non dire polari) e non vedo l'ora che arrivi Settembre e poi Ottobre e Novembre e così via.
Capirete, dunque, come il titolo di questo post, in cui troneggia la parola estate, un tantino d'ansia me la metta. Ma procediamo perché oggi sono qui a scrivervi un po' di cose oltre che a presentarvi le letture che mi faranno compagnia nella breve pausa estiva. A tal proposito vi comunico che il blog, nel mese di Agosto, ospiterà le recensioni dei romanzi che leggerò per le challenge a cui sto partecipando. Le pubblicazioni, pertanto, saranno sporadiche e l'ultima settimana del mese sarò fuori dall'Italia per cui ci rileggeremo con grandissima probabilità i primi di Settembre con le recensioni dei titoli che a breve vi mostrerò.

Ora, approfitto di questo post per farvi una piccola confessione perché mi piace raccontarmi e farvi capire quello che frulla nella mia testolina.

Durante la pausa esami, quando il tempo per leggere era davvero poco e mi trascinavo dietro romanzi senza riuscire a dedicargli la giusta attenzione (la mia mente vagava per altri lidi) mi sono resa conto che qualcosa non andava. La voglia di scrivere qui sul blog stava pian piano scemando. Allora mi sono fermata, ho respirato profondamente e ho iniziato a riflettere sul senso che ha per me questo angolino disperso nell'infinito mare della blogosfera.  
Appunti di una giovane reader è nato prima di tutto per soddisfare i bisogni del mio io lettrice e non quelli altrui, case editrici comprese. Pertanto, per riafferrare le redini di una situazione che mi stava sfuggendo di mano, ho ripensato alla Anna prima del blog, a quella che si lasciava guidare dall'istinto, che recuperava storie passate, senza badare necessariamente alle novità, che ci metteva passione, quella stessa passione che avevo riversato sul blog fino a qualche mese fa e che, via via, stavo perdendo.

Spero che Settembre, miei cari lettori, rappresenti una sorta di rinascita. Senza dubbio, d'ora in avanti le scelte, in fatto di letture, saranno dettate esclusivamente dal bisogno che un determinato titolo, al solo guardarlo, genererà in me. Probabilmente vi parlerò molto meno di romanzi appena pubblicati, tranne i casi in cui saranno in grado di soddisfare il bisogno a cui accennavo precedentemente, ma più in generale saranno volumi che rispecchieranno me nel preciso momento della scelta. 
Confido che un tale aggiustamento di rotta non vi allontani da qui, che continuiate a seguirmi come avete sempre fatto, in caso contrario è stato bello aver percorso un pezzo di strada insieme a voi. Qualore sentiate il bisogno di tornare sarete riaccolti come se non ve ne foste mai andati, presi per mano da me e da chi ha deciso di restare, o si è aggiunto cammin facendo. 
Non era mia intenzione annoiarvi ma era giusto farvi comprendere quanto stava accadendo e quanto accadrà. Ora prometto di tornare al motivo principale per cui nasce questo post. Intanto, se avete letto fino a qui, vi ringrazio per avermi ascoltata.

venerdì 27 luglio 2018

Recensione 'I bambini delle Case Lunghe' di Corrado Peli





I bambini delle Case Lunghe
Corrado Peli


Editore: Fanucci - Genere: Noir
Pagine: 281 - Prezzo: 13,00 € - eBook: 4,99 €


1985. A Case Lunghe, località della piccola frazione di San Felice nella Bassa bolognese, la vita scorre lenta e i bambini crescono giocando nei campi e nei casolari abbandonati. Ma quei silenzi, quegli orizzonti bassi, quelle nebbie che sembrano non diradarsi mai custodiscono segreti inconfessabili, violenze soffocate nel perbenismo, passioni proibite consumate e rinnegate, silenzi ottenuti col ricatto... Finché un gruppo di bambini si ribella tragicamente all’ipocrisia e alla violenza degli adulti, ristabilendo un nuovo ordine destinato in apparenza a durare. Ma trentun anni dopo, quando don Stefano Vitali viene inviato a San Felice per curare i particolari burocratici di un ingente lascito alla parrocchia della frazione, dietro a quella realtà riemerge un dramma ormai dimenticato, pronto a reclamare che il cerchio venga chiuso una volta per tutte.



Recensione

San Felice, né Emilia né Romagna; né Bologna né Ferrara. Nel mezzo di tutto e fuori da tutto. A San Felice, nella Bassa bolognese, c'è una strada a senso unico con uno o due svincoli al massimo, una strada che conduce ad una frazione nella frazione, Case Lunghe. 
A San Felice il sole non c'è quasi mai e, se pure dovesse esserci, non scalda. A chiudere la vista sono la nebbia e l'argine di un fiume. Ed è proprio dalla cima del Sillaro che, nei pomeriggi d'estate, si possono vedere cinque biciclette lanciate a tutta velocità. Sono quelle di Carlo, Eleonora, Davide, Laura e Nunzio, i bambini delle Case Lunghe. Con le croste alle ginocchia, l'incoscienza della giovane età, i capelli scompigliati dal vento, la polvere dei campi appena arati che secca la gola e il frinire delle cicale tutt'intorno, i cinque bambini inseguono i loro sogni, tra esplorazioni e prove di coraggio, fuggendo, allo stesso tempo, dalle realtà familiari in cui vivono.