mercoledì 20 giugno 2018

Recensione 'Il tatuatore' di Alison Belsham


Buongiorno lettori, rieccomi qui con una nuova recensione! Nell'ultimo periodo il blog è piuttosto silenzioso, e me ne rammarico, ma gli esami universitari sono rientrati prepotentemente nella mia vita. Per questo motivo è necessario stare al passo e il tempo per leggere è davvero ridotto all'osso per cui, almeno per il momento, dovrete (e dovrò) accontentarvi di fugaci apparizioni. Oggi vi parlo di un romanzo che ho ricevuto a sorpresa dalla casa editrice Newton Compton, che ringrazio per la copia omaggio. Vediamo come è andata...





Il tatuatore
Alison Belsham


Editore: Newton Compton - Genere: Thriller
Pagine: 378 - Prezzo: 12,00 € - eBook: 0,99 €


Brighton. L’ispettore Francis Sullivan, giovane e ambizioso, è stato appena promosso, e questo è il suo primo caso importante. Marni Mullins, una tatuatrice di Brighton, ha trovato un corpo orribilmente scuoiato. Dalle prime indagini sul cadavere risulta chiaro che non si tratta di un omicidio isolato ma dell’opera di un serial killer. Il modus operandi e la firma sono agghiaccianti: mentre la vittima era ancora in vita, l’assassino ha rimosso intere porzioni di pelle, presumibilmente tatuate. Questa pista porta Sullivan a credere che una come Marni, che conosce il mondo dei tatuaggi come le sue tasche, sia l’unica persona in grado di aiutarlo. Ma lei ha tante ragioni per non fidarsi della polizia. E quando riuscirà a identificare il prossimo bersaglio del killer, lo dirà a Sullivan o si metterà da sola alla ricerca del “Ladro di Tatuaggi”?



Recensione

Si dice che l'eccezione confermi la regola e, nonostante Il tatuatore, romanzo d'esordio di Alison Belsham, non sia un'eccezione, una regola la conferma ed è quella di diffidare dei libri che, già in copertina, millantano di essere dei grandi qualcosa, nel caso specifico un grande thriller.

Nonostante le pregresse esperienze mi abbiano spesso lasciato l'amaro in bocca, mi sono predisposta alla lettura con tutte le buone intenzioni e con quel pizzico di curiosità che non guasta mai.

Siamo a Brighton e la cittadina viene sconvolta da una serie di omicidi, sulla cui connessione ci sono forti dubbi e perplessità da parte della polizia. Alle vittime, ancora in vita, vengono sottratti, in maniera certosina, lembi di pelle tatuata. Ad indagare sul caso sarà il neo ispettore, Francis Sullivan, ventinovenne fresco di promozione e in cerca dell'approvazione della sua squadra, affiancato dalla tatuatrice Marni Mullins, esperta conoscitrice di un mondo, quello dei tatuatori, in cui nomi illustri e tecniche di disegno faranno la differenza tra chi potrà essere la prossima vittima e chi invece no.

sabato 9 giugno 2018

Sneak Peek Giugno!



Buon sabato lettori! Se avete letto il titolo di questo nuovo post e ve lo state chiedendo la risposta è sì, vi sto scrivendo con un giorno d'anticipo rispetto alla consueta tabella di marcia. Gli articoli dedicati alle uscite del mese spuntano, solitamente, di domenica ma domani sarò impegnata tutto il giorno con le elezioni amministrative nel mio comune. Tra l'altro io e le programmazioni dei post su blog e social non ci prendiamo per nulla quindi, onde evitare che l'appuntamento possa saltare (come già avvenuto per la rubrica Monthly Recap, ma la recupererò!), eccomi qui.
Comunque, che io vi scriva un giorno prima o un giorno dopo, ritengo che i giretti virtuali (e non) in libreria, a noi lettori piacciono tanto per cui carta, penna ed occhi puntati su questa piccola selezione di nuove uscite!






TUTTO QUELLO CHE NON MI ASPETTAVO
- Valentina Sagnibene -
In libreria dal 6 Giugno



Francesco, neolaureato insicuro e intellettualoide, eternamente deluso in amore e incapace di trovare un lavoro, ha un unico grande successo: attraverso un alter ego donna, scrive su un blog femminile raccogliendo uno stuolo di fan adoranti, tanto che le responsabili del sito lo contattano per assumerlo, ma scoprono con orrore la sua identità maschile. Decidono però di dargli una chance e lo mettono in competizione con altre voci del blog: chi consegnerà la miglior storia avrà il posto. Matilde, tosta e all'apparenza scontrosa, indurita dall'assenza della madre che la abbandonò inspiegabilmente quando era una bambina e lacerata dalla recente morte del padre cui era legatissima, nasconde la propria fragilità ma sempre più spesso è preda di attacchi di panico. Matilde comprende che, se vuole liberarsi dal peso che la opprime e andare avanti, deve prima far pace con il passato. Francesco e Matilde non potrebbero essere più diversi, ma quando i loro destini casualmente si incrociano, Francesco intuisce che il passato di Matilde potrebbe dargli lo spunto per la storia che cerca e decide di accompagnarla nel viaggio alla ricerca della madre... Un viaggio che riserverà loro tutto quello che non avevano previsto.







LA LETTERA D'AMORE
- Lucinda Riley -
In libreria dal 12 Giugno



Joanna, giovane reporter del Morning Mail, viene mandata dal suo giornale ai funerali del famoso attore Sir James Harris. All'improvviso, nella chiesa gremita, un'anziana signora vicino a lei è colta da un malore e Joanna non può far altro che offrirle il suo aiuto e accompagnarla a casa. Dopo qualche giorno Joanna riceve una strana busta: all'interno, una vecchia lettera d'amore e un biglietto dalla grafia tremolante in cui la donna chiede di vederla. Incuriosita, Joanna corre immediatamente alla sua porta, e scopre con grande sorpresa che l'anziana signora è morta qualche giorno prima. Il suo istinto le dice che non si è trattato di un banale incidente domestico e, quando il suo appartamento viene messo sottosopra, Joanna capisce che ha tra le mani una storia scottante. La sua unica via d'uscita è scoprire la verità sui misteriosi amanti della lettera. Chi erano? E perché è così importante che nessuno sappia di loro?

lunedì 4 giugno 2018

Recensione 'L'atlante dell'invisibile' di Alessandro Barbaglia





L'atlante dell'invisibile
Alessandro Barbaglia


Editore: Mondadori - Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 202 - Prezzo: 17,00 € - eBook: 8,99 €


Ismaele, Dino e Sofia hanno quarantadue anni in tre quando nel 1989, in una sera di fine estate, rapiscono la luna in segno di protesta. Vivono a Santa Giustina, un lontanissimo paese fatto di baite di legno ai piedi delle Dolomiti che sta per essere sommerso da un lago artificiale, portandosi dietro tutti i loro ricordi, le gare con le lumache, il prato del castagno, i primi baci. Il progetto della diga risale al 1946. Ai tempi, gli abitanti di Santa Giustina non accettarono di abbandonare le loro case per trasferirsi al "paese nuovo" e rinunciarono ai benefici promessi nel caso di una resa immediata. Si avvicina però il momento dell'esproprio definitivo. Proprio negli anni Quaranta si sono conosciuti Elio e Teresa, e precisamente il 19 marzo 1946, in un bar Sport gremito di una folla accalcata per seguire la cronaca radiofonica della prima Milano-Sanremo del dopoguerra. Senza essersi mai visti né incontrati, Elio e Teresa - ormai anziani e da sempre innamorati l'uno dell'altra e del loro paese vicino a Milano - e i quattordicenni Dino, Ismaele e Sofia sono tormentati dalle stesse domande: "dove vanno a finire le cose infinite?", "dove si nascondono l'infanzia, l'amore o il dolore quando di colpo svaniscono?". E se Elio, per rispondere, costruisce mappamondi dalle geografie tutte inventate e sbagliate - descrivendo così la terra magica dove abita l'invisibile e costringendo Teresa a correggere tutto con puntiglioso realismo -, i bimbi di Santa Giustina via via che crescono si allenano a non smettere di scorgere l'invisibile tra le pieghe del reale e a conservarlo a modo loro, in una sorta di gioco segreto. In una danza fatta di immaginazione, ricordo ed elaborazione del lutto, Teresa incontrerà i bambini diventati adulti nella notte più incredibile delle loro vite: quella durante la quale, per pochi istanti di eternità, riemergerà il paese sommerso di Santa Giustina. E con lui l'amore, il dolore, l'infanzia e tutta la meraviglia che si nasconde nell'invisibile.



Recensione

Alessandro Barbaglia ha una bellissima capacità, che in quanto lettrice ammiro grandemente e che invece invidierei se di mestiere facessi la scrittrice, ovvero riuscire a pescare, nell'universo delle storie, quelle più singolari. Storie che hanno bisogno di quiete e di silenzio per essere lette. Storie tanto gentili quanto delicate. Ecco, lui le afferra, le trasforma in pensiero e le trasferisce a noi con quel lessico ricercato, quella prosa tanto poetica e raffinata che già mi aveva conquistata ne La locanda dell'ultima solitudine, romanzo che porto ancora nel cuore, parimenti a L'Atlante dell'invisibile.

In questo nuovo lavoro, l'autore ha scelto di percorrere un filo sottilissimo, quello che separa il visibile dall'invisibile, con quest'ultimo che potrebbe essere inteso come un leggere tra le righe del primo. Allo stesso tempo invisibile non fa rima con sparire, perché a sparire sono bravi tutti, basta un po' di debolezza, chiudere gli occhi e voltare le spalle. No, l'invisibile è frutto del coraggio e per vederlo bisogna aprirli bene gli occhi, guardare oltre il visibile, andare oltre le apparenze per afferrare l'essenziale. Un po' come accade ai protagonisti di questa storia, che sono tanti e tutti diversi.