Buongiorno lettrici e lettori! In questo ultimo giovedì di Marzo è tempo di tornare tra le pagine di una delle serie a cui sono più affezionata, una serie nata dalla penna di una grande giallista, Rosa Teruzzi. Per la copia omaggio ringrazio immensamente la casa editrice Sonzogno che mi ha permesso di leggere il tutto in anteprima per poter pubblicare la recensione proprio oggi in occasione della sua uscita in libreria. Ebbene, mettetevi comodi in modo che possa raccontarvi com'è andata!
Non si uccide per amore
Rosa Teruzzi
Editore: Sonzogno - Genere: Giallo
Pagine: 176 - Prezzo: 14,00 € - eBook: 9,99 €
Pagine: 176 - Prezzo: 14,00 € - eBook: 9,99 €
Un biglietto, ormai ingiallito, trovato in una vecchia camicia a quadri nel fondo di un armadio, riporta la memoria di Libera, la fioraia del Giambellino, all'episodio più doloroso della sua vita. Quella camicia è del marito, ucciso vent'anni prima senza che mai sia stato trovato il colpevole, e quel biglietto sembra scritto da una donna. Ma tanto tempo è passato: perché riaprire antiche ferite? Libera ha sempre cercato di dimenticare, piano piano ha messo su un'attività che funziona, se la cava abbastanza bene, altri uomini la sfiorano e la corteggiano. Eppure, quel buco nero della sua esistenza continua a visitare le sue notti insonni, tanto più che - ora lo vede bene - alcuni particolari, nell'archiviazione del caso, la convincono sempre meno. E così, dopo essersi improvvisata detective, nei romanzi precedenti, per risolvere i casi degli altri, questa volta Libera vuole trovare il coraggio per rivangare le vicende del suo passato. Con l'aiuto della madre, eccentrica insegnante di yoga dalla battuta facile e dai costumi spregiudicati, e di una giovane cronista di nera con un sesto senso per i misteri - e nonostante la vana opposizione della figlia poliziotta - Libera si spingerà dalla sua Milano fino in Calabria, per trovare una risposta alle domande che l'opprimono da vent'anni e per guardare in faccia l'amara verità. E per scoprire che forse il nemico si nasconde molto più vicino di quanto avesse mai immaginato.
Recensione
Era il lontano 2016 quando, nel mese di Settembre, conquistata da una copertina meravigliosa e da una trama ben congegnata, mi imbattevo in quello che poi è divenuto il primo romanzo di una serie avente come protagoniste delle detective improvvisate e sui generis ma capaci di conquistare il lettore per simpatia e determinazione. Tre donne. Tre generazioni molto diverse: Iole, la nonna, Libera, la mamma, e Vittoria, la figlia.
Da quel momento attendere la pubblicazione di un nuovo romanzo è diventato un vero e proprio appuntamento annuale perché la penna di Rosa, dalla sua, ha la capacità di trascinare nel vortice di parole generato dalle sue storie tinte di giallo.