giovedì 29 marzo 2018

Recensione 'Non si uccide per amore' di Rosa Teruzzi


Buongiorno lettrici e lettori! In questo ultimo giovedì di Marzo è tempo di tornare tra le pagine di una delle serie a cui sono più affezionata, una serie nata dalla penna di una grande giallista, Rosa Teruzzi. Per la copia omaggio ringrazio immensamente la casa editrice Sonzogno che mi ha permesso di leggere il tutto in anteprima per poter pubblicare la recensione proprio oggi in occasione della sua uscita in libreria. Ebbene, mettetevi comodi in modo che possa raccontarvi com'è andata!





Non si uccide per amore
Rosa Teruzzi


Editore: Sonzogno - Genere: Giallo
Pagine: 176 - Prezzo: 14,00 € - eBook: 9,99 €


Un biglietto, ormai ingiallito, trovato in una vecchia camicia a quadri nel fondo di un armadio, riporta la memoria di Libera, la fioraia del Giambellino, all'episodio più doloroso della sua vita. Quella camicia è del marito, ucciso vent'anni prima senza che mai sia stato trovato il colpevole, e quel biglietto sembra scritto da una donna. Ma tanto tempo è passato: perché riaprire antiche ferite? Libera ha sempre cercato di dimenticare, piano piano ha messo su un'attività che funziona, se la cava abbastanza bene, altri uomini la sfiorano e la corteggiano. Eppure, quel buco nero della sua esistenza continua a visitare le sue notti insonni, tanto più che - ora lo vede bene - alcuni particolari, nell'archiviazione del caso, la convincono sempre meno. E così, dopo essersi improvvisata detective, nei romanzi precedenti, per risolvere i casi degli altri, questa volta Libera vuole trovare il coraggio per rivangare le vicende del suo passato. Con l'aiuto della madre, eccentrica insegnante di yoga dalla battuta facile e dai costumi spregiudicati, e di una giovane cronista di nera con un sesto senso per i misteri - e nonostante la vana opposizione della figlia poliziotta - Libera si spingerà dalla sua Milano fino in Calabria, per trovare una risposta alle domande che l'opprimono da vent'anni e per guardare in faccia l'amara verità. E per scoprire che forse il nemico si nasconde molto più vicino di quanto avesse mai immaginato.



Recensione

Era il lontano 2016 quando, nel mese di Settembre, conquistata da una copertina meravigliosa e da una trama ben congegnata, mi imbattevo in quello che poi è divenuto il primo romanzo di una serie avente come protagoniste delle detective improvvisate e sui generis ma capaci di conquistare il lettore per simpatia e determinazione. Tre donne. Tre generazioni molto diverse: Iole, la nonna, Libera, la mamma, e Vittoria, la figlia.
Da quel momento attendere la pubblicazione di un nuovo romanzo è diventato un vero e proprio appuntamento annuale perché la penna di Rosa, dalla sua, ha la capacità di trascinare nel vortice di parole generato dalle sue storie tinte di giallo.

giovedì 22 marzo 2018

Recensione 'Fai piano quando torni' di Silvia Truzzi





Fai piano quando torni
Silvia Truzzi


Editore: Longanesi - Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 272 - Prezzo: 16,40 € - eBook: 9,99 €


Margherita ha trentaquattro anni e un lavoro che ama. È bella, ricca ma disperatamente incapace di superare sia la scomparsa dell’adorato papà, morto all’improvviso otto anni prima, sia l’abbandono del fidanzato che l’ha lasciata senza troppe spiegazioni. Dopo un grave incidente d’auto si risveglia in ospedale. Qui incontra una signora anziana che da poco è stata operata al femore. Anna, oggi settantaseienne – nata poverissima, «venduta» come sguattera da bambina – ha trascorso la vita in compagnia di un marito gretto e di una figlia meschina, eppure ha conservato una gioia di vivere straordinaria. Merito delle misteriose lettere che, da più di mezzo secolo, scrive e riceve ogni settimana. I mondi di queste due donne sono lontanissimi: non fossero state costrette a condividere la stessa stanza, non si sarebbero mai rivolte la parola. Dopo i primi tempestosi scontri, però, fuori dall’ospedale il cortocircuito scatenato dalla loro improbabile amicizia cambierà in meglio la vita di entrambe.



Recensione

La resilienza, in psicologia, è la capacità di reagire in maniera positiva alle difficoltà o agli eventi traumatici che molto spesso si frappongono al nostro cammino; è la capacità di riorganizzare positivamente la propria esistenza; è un sapersi ricostruire. Resilienza è proprio il termine che meglio descrive il romanzo d'esordio di Silvia Truzzi, il fine ultimo cui tutti i suoi personaggi auspicano.

Fai piano quando torni è un racconto tutto al femminile: donna è la scrittrice, donna è la narratrice e donne sono le protagoniste principali. Margherita e Anna rappresentano quanto di più lontano possa esistere. La prima, trentaquattrenne, di buona famiglia e con una carriera avviata, ha visto svanire la felicità insieme al suo ex, Francesco. La seconda, ultrasettantenne e di umili origini, dedita al lavoro sin da giovanissima, si gode lo stato di vedovanza che la vede finalmente libera dalle grinfie di quel marito gretto che l'ha vessata per buona parte della vita.

lunedì 19 marzo 2018

Recensione 'Le tartarughe tornano sempre' di Enzo Gianmaria Napolillo





Le tartarughe tornano sempre
Enzo Gianmaria Napolillo


Editore: Feltrinelli - Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 216 - Prezzo: 9,00 € - eBook: 6,99 €


Salvatore è nato quando in pochi conoscevano il nome della sua isola: un luogo di frontiera posto alla fine del mondo, con il mare blu e la terra arsa dal sole. È cresciuto sulle barche, vicino alle cassette di alici, con lo sguardo nell'azzurro, sopra e intorno a lui. Forse è lì che tutto è cominciato, tra ghirigori nell'acqua e soffi nel vento. Di sicuro è lì che ha conosciuto Giulia, anche se lei vive a Milano con i genitori emigrati per inseguire lavoro e successo. Da sempre Giulia e Salvatore aspettano l'estate per rivedersi: mani che si intrecciano e non vogliono lasciarsi, sussurri e promesse. Poi, d'inverno, tante lettere in una busta rosa per non sentirsi soli. Finché, una mattina, nell'estate in cui tutto cambierà, Giulia e Salvatore scoprono il corpo di un ragazzino che rotola sul bagnasciuga come una marionetta e tanti altri cadaveri nell'acqua, affogati per scappare dalla fame, dalla violenza, dalla guerra. Gli sbarchi dei migranti cominciano e non smettono più. L'isola muta volto, i turisti se ne vanno, gli abitanti aiutano come possono. Quando Giulia torna a Milano, il filo che la lega a Salvatore si allenta. La vita non è più solo attesa dell'estate e amore sincero, corse in spiaggia e lanterne di carta lanciate nel vento. La vita è anche uno schiaffo, un risveglio, la presa di coscienza che al mondo esistono dolore e differenze. Una scoperta che travolge i due ragazzi e che darà valore a tutte le loro scelte, alla loro distanza e alla loro vicinanza.



Recensione

L'elemento che più colpisce chi si appresta ad immergersi tra le pagine de Le tartarughe tornano sempre è la capacità dell'autore di affrontare una tematica, quella degli sbarchi clandestini, il suo spessore e la sua drammaticità, attraverso gli occhi attenti di due ragazzini chiamati a fare i conti, molto presto, con qualcosa che credevano lontano da loro, qualcosa che ha a che fare con altri occhi, quelli vitrei di un giovane migrante che rotola sul bagnasciuga come una marionetta.

Salvatore e Giulia sono solo alcuni dei protagonisti di questa storia che, sì, parla d'amore ma anche di dolore, di sofferenza e di paura. Il primo vive su un'isola che è libertà e allo stesso tempo prigione, la seconda, invece, nella frizzante ed evoluta Milano, dove suo padre, originario di quella stessa terra di Salvatore, ha deciso di trasferirsi anni addietro.

mercoledì 14 marzo 2018

Recensione 'Mezzanotte alla libreria delle Grandi Idee' di Matthew Sullivan





Mezzanotte alla Libreria delle Grandi Idee
Matthew Sullivan


Editore: Longanesi - Genere: Thriller
Pagine: 356 - Prezzo: 17,60 € - eBook: 8,99 €


Lydia è una ragazza schiva e introversa. Ama nascondersi fra i suoi adorati libri e fra gli scaffali della Libreria delle Grandi Idee presso cui lavora, nel cuore di Denver, Colorado. Una libreria che, in particolare nelle ore di apertura serali, si popola di bizzarri bibliomani che fra i volumi passano lunghe ore. Una sera, poco dopo la chiusura, a Lydia tocca una sconcertante, terribile sorpresa. Uno degli abituali frequentatori, il giovane Joey, si è impiccato fra gli scaffali del piano superiore. Prestandogli i primi soccorsi, Lydia fa una scoperta che cambierà la sua esistenza: dalla tasca dei jeans di Joey spunta una foto. Una foto che ritrae lei da bambina. Perché Joey si è suicidato proprio in libreria? Per quale motivo teneva in tasca quella foto? E perché Lydia ha l'impressione che sia solo il primo di una serie di messaggi che Joey le ha lasciato prima di morire, affidandoli ai libri? Nel tentativo di scoprire la verità, Lydia rievoca immagini di una terribile notte della sua infanzia, dettagli sepolti da tempo nella memoria. E insieme ai ricordi riemergono presenze che pensava di aver lasciato ormai nel passato, come quella di suo padre. "Mezzanotte alla Libreria delle Grandi Idee" è un thriller ambientato nel mondo degli amanti dei libri, fra personaggi che alla passione per la lettura e per il sapere hanno votato la propria vita, fino alle conseguenze più estreme...



Recensione

Mezzanotte alla libreria delle Grandi Idee, inquadrabile come appartenente al genere thriller, nasce con una promessa di base: riservare al lettore un'ambientazione, che potremmo definire perfetta, in quello che è il mondo degli amanti dei libri. Questa affermazione è vera solo in parte perché, anche se la libreria rappresenta il palcoscenico per il suicidio del giovane Joey e i libri da decifrare costituiscano la pista da perseguire per arrivare ad uno dei due capi del filo, dall'altro lato di quello stesso filo si dipana una storia molto più forte, una storia che affonda le radici nel passato, in un luogo che ovviamente non ha nulla a che vedere con la libreria, capace di mettere in ombra quella stessa ambientazione e facendo sfumare quell'idea di protagonismo che si era fatta largo nel lettore al momento di cominciare. È per questo che, a mio avviso, il ruolo di libreria e libri lascia un po' il tempo che trova, diventando quasi marginale e di nessuna importanza ai fini dell'intera narrazione. È semplicemente un luogo che avrebbe potuto essere qualsiasi altro posto vi venga in mente.

domenica 11 marzo 2018

Sneak Peek Marzo!



Buona domenica lettori! Come state? Siete tra i fortunati che quest'anno hanno potuto fare una capatina in quel di Milano in occasione di Tempo di Libri. Per me, come avrete potuto capire, non è stato per nulla possibile se consideriamo anche la ripresa delle lezioni universitarie. Nonostante ciò, oggi ho deciso di farvi compagnia con una serie di belle proposte che potete già trovare, o troverete presto, in libreria. Come sempre si tratta di una mia personalissima selezione che spero possa incontrare anche il vostro gusto. Prendete carta e penna!






L'AMORE CAPOVOLTO
- Corrado Fortuna -
In libreria dal 6 Marzo



Firenze, fine degli anni Novanta. Giacomo ha diciotto anni e si è appena trasferito in città con Marta, la sua fidanzata di sempre, per studiare Scienze Politiche. Giacomo e Marta vengono dalla lontana Basilicata, e subito sono travolti dall'effervescenza degli ambienti studenteschi e di un mondo inaspettato. Un giorno, però, Giacomo scopre che Marta non è la ragazza che aveva tanto idealizzato. Il sogno d'amore che credeva eterno si infrange e lui si consola a suon di bevute e lunghissime confidenze notturne con Momi, il coinquilino egiziano. Sarà proprio Momi a consegnare a Giacomo un vecchio carteggio in cui è racchiusa una storia speciale: cinquant'anni prima, due ragazzi, Tino e Adele, si abbracciano agli angoli delle strade di uno dei quartieri più antifascisti di Firenze, la stessa zona in cui ora vive Giacomo. C'è la guerra, una città occupata dai nazisti. Sembra che gli americani non arrivino mai, così come una vita insieme per loro due: costretti a separarsi, si scrivono lettere mentre partecipano con coraggio alla Resistenza. Giacomo impara presto a conoscere questi due suoi coetanei che appartengono a un'epoca che non aveva mai sentito così vicina prima di allora. Tra quelle righe, cura le proprie ferite e ritrova la bellezza dei vent'anni e dell'amore romantico e senza tempo che solo a quell'età si prova.







UNA VITA DA LIBRAIO
- Shaun Bythell -
In libreria dal 6 Marzo



Si può avere una vita avventurosa anche seduti su uno sgabello. Un paesino di provincia sulla costa scozzese e una deliziosa libreria dell'usato. Centomila volumi spalmati su oltre un chilometro e mezzo di scaffali, in un susseguirsi di stanze e stanze zeppe di erudizione, sogni e avventure. Un paradiso per gli amanti dei libri? Be', piú o meno… Dal cliente che entra per complimentarsi dell'esposizione in vetrina, senza accorgersi che le pentole servono a raccogliere la perdita d'acqua dal tetto, alla vecchietta che chiama periodicamente chiedendo i titoli piú assurdi, alle mille, tenere vicende di quanti decidono di disfarsi dei libri di una vita. The Book Shop, la libreria che Shaun Bythell contro ogni buonsenso ha deciso di prendere in gestione, è diventata un crocevia di storie e il cuore di Wigtown, villaggio scozzese di poche anime. Con puntuta ironia, Shaun racconta i battibecchi quotidiani con la sua unica impiegata perennemente in tuta da sci, e le battaglie, tutte perse, contro Amazon.

mercoledì 7 marzo 2018

Recensione 'La posta del cuore della señorita Leo' di Ángeles Doñate





La posta del cuore della señorita Leo
Ángeles Doñate


Editore: Feltrinelli - Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 249 - Prezzo: 15,00 € - eBook: 9,99 €


Ogni sera, alla stessa ora, l'intero paese si ferma e si mette in ascolto davanti alla radio. Mentre nelle case si diffondono le prime note della sigla musicale, nel piccolo studio di calle Caspe, a Barcellona, cala il silenzio, una luce comincia a lampeggiare e due labbra dipinte di rosso si avvicinano al microfono per augurare la buona notte agli ascoltatori. Sono le labbra di Aurora, la presentatrice di uno dei programmi radiofonici più popolari nella Spagna degli anni settanta: "La posta della señorita Leo". Quando Aurora inizia la sua collaborazione con la radio, non può certo immaginare quanto quel lavoro le cambierà la vita. Per molte persone la señorita Leo è una vera e propria ancora di salvezza, una confidente, un'amica via etere. Persone come Germán, un rappresentante di biancheria intima che ogni sera ascolta quella voce calda e rassicurante sognando di trovare l'amore; Sole, che non ha il coraggio di affrontare il marito violento; ed Elisa, un'adolescente solitaria e tormentata. Nelle lettere che riceve, Aurora trova sogni, speranze e paure, ma quando scopre che l'emittente censura la maggior parte delle missive perché il programma deve mantenere un tono frivolo e scanzonato, decide di fare di testa propria. Dopo anni di remissiva ubbidienza e anonimato, avrà una missione nella vita: salvare le lettere della gente comune e dare voce alle storie del cuore, che meritano tutte di essere ascoltate.



Recensione

Quando ho iniziato a leggere La posta del cuore della señorita Leo, il nome dell'autrice non mi era del tutto nuovo. In effetti ho poi scoperto di possedere il suo precedente romanzo, acquistato durante una di quelle giornate in cui indosso i panni di accumulatrice compulsiva, che tuttavia non ho ancora avuto modo di leggere. Ma tornando sul pezzo, il romanzo di cui vi parlo oggi ha due protagoniste che, in qualche modo, si contendono il primato: la radio da una parte e la voce della señorita Leo, che altri non è se non la giovane Aurora, dall'altra. Apparentemente lontane ma, alla resa dei conti, strettamente interconnesse tra loro.

La radio è stata uno dei primi mezzi di comunicazione utilizzato dall'uomo, capace di trasmettere contenuti sonori da una parte all'altra del pianeta. Come la stessa autrice racconta nelle note antecedenti il romanzo, le onde radio si intrecciarono con la vita di diverse persone e, ancora oggi, continuano a farlo. Ed è proprio questo, tra le tante cose, ciò che il romanzo si prefigge: celebrare la radio e rendere omaggio a tutte quelle persone che hanno avviluppato il loro cammino con tale strumento.

lunedì 5 marzo 2018

Recensione 'Affidati a me' di Serge Joncour


Buongiorno lettori! Iniziamo la settimana davvero in bellezza perché sono qui per lasciarvi il mio parere circa un romanzo terminato da qualche giorno e pubblicato proprio nel mese di Febbraio dalla casa editrice Edizioni e/o che ringrazio per la copia omaggio. Oltre al fatto che il libro sia incredibilmente curato e la copertina ancor più magnetica dal vivo, con quei suoi toni acquamarina, devo ammettere che non mi aspettavo una lettura così trascinante. Il romanzo mi è piaciuto davvero molto e a breve ve ne spiego il motivo!





Affidati a me
Serge Joncour


Editore: Edizioni e/o - Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 333 - Prezzo: 18,00 € - eBook: 9,99 €


Ludovic è grosso, alto due metri, ex giocatore di rugby; Aurore è minuta e delicata. Ludovic fa un lavoro misero, recupero crediti di casa in casa; Aurore è un'apprezzata creatrice di moda, titolare di un marchio che porta il suo nome. Ludovic, figlio di contadini del sud della Francia, è un po' rozzo; Aurore è una giovane signora borghese di gran classe. Ludovic è solo; Aurore è sposata con Richard, rampante imprenditore americano e ha due bei bambini. Due mondi completamente diversi. Niente li accomuna, se non il fatto che a Parigi vivono uno di fronte all'altra, divisi da un cortile in mezzo al quale troneggiano due alberi. Entrambi consapevoli della propria posizione sociale, istintivamente si evitano, quasi diffidano l'una dell'altro, fino a che il caso, sotto forma di due corvi minacciosi, li porta a un non richiesto incontro ravvicinato che per entrambi si rivela una scoperta meravigliosa. Divampa un amore. Lei vede in lui solidità, sicurezza e soprattutto schiettezza, virtù terribilmente latitante nell'infido mondo della moda. Lui trova in lei una femminilità ardente e raffinata insieme che non aveva mai neanche osato sognare. Ma l'intrecciarsi delle loro vite suscita una reazione a catena di eventi inaspettati che li porteranno dove mai avrebbero immaginato.



Recensione

Affidati a me è un esempio di come, alle volte, la semplicità degli eventi narrati ben si amalgami alla capacità di saper raccontare, di come un semplice episodio possa dare vita ad un intero romanzo.

Teatro della vicenda è una palazzina situata in un quartiere più periferico di Parigi, lontano dal centro della città. Un mondo fatto di vecchie pietre e vie silenziose che si affacciano sulla Senna, unico elemento naturale che nella città si impone, che non si può deviare in alcun modo. Ed è in questo palazzo, separati da un cortile che sembra un angolo di campagna in piena capitale, che vivono i protagonisti di questa storia, Ludovic e Aurore, due persone così distanti e così diverse che rappresentano, l'una per l'altra, quanto di più lontano dal loro ideale di persona da frequentare.

venerdì 2 marzo 2018

Monthly Recap Febbraio!



Buongiorno lettori! Febbraio è giunto al termine portando con sé, in questi ultimi giorni, neve e freddo, tanto che, anche dalle mie parti, i termometri sono vorticosamente scivolati sotto zero accompagnati da qualche candida spruzzatina che ha imbiancato strade, tetti e giardini. Ma oggi siamo qui perché è tempo di ricapitolare quanto accaduto nel mese più corto dell'anno. Devo ammettere che, nei primi quindici giorni, procedevo molto a rilento in fatto di letture ma poi c'è stata una ripresa più che soddisfacente. Come è andata? Scopriamolo insieme!



LETTURE E RECENSIONI


A fine Gennaio avevo stilato una sorta di TBR che, come vi avevo detto, si sarebbe estesa anche ai mesi a venire motivo per cui ho spuntato solo una parte dei titoli che mi era prefissata. Di seguito le mie letture, cliccando sulle copertine sarete reindirizzari alle singole recensioni:


Testo Alternativo Testo Alternativo Testo Alternativo
Testo Alternativo Testo Alternativo Testo Alternativo


Per quanto riguarda il libro del mese, questa volta non ho nessun dubbio nel dire che si tratta sicuramente di "Sentimi" di Tea Ranno che reputo una delle migliori letture di questo 2018, nonostante siamo solo agli inizi del nuovo anno.