Aglio, olio e assassino
Pino Imperatore
Editore: DeA Planeta - Genere: Giallo
Pagine: 368 - Prezzo: 15,00 € - eBook: 8,99 €
Pagine: 368 - Prezzo: 15,00 € - eBook: 8,99 €
Nell’affascinante quartiere di Mergellina, Francesco e Peppe Vitiello gestiscono la premiata trattoria Parthenope, dispensando buoni piatti e aneddoti ancor più saporiti. L’ispettore Gianni Scapece, amante della cucina non meno che delle donne, lavora nel commissariato appena aperto di fronte al locale e dove si racconta che viva il fantasma di una vedova allegra. Per lui è un ritorno a casa, perché in quel quartiere ci è nato, e nell’ospitalità dei Vitiello ritrova il calore e la veracità che aveva perduto. Nelle settimane che precedono il Natale, però, Napoli è scossa dall’omicidio di un ragazzo, il cui corpo viene letteralmente “condito” dall’assassino con aglio, olio e peperoncino. Perché un rituale così macabro? Quale messaggio nasconde? Per trovare la risposta, l’ispettore dovrà scavare tra simboli, leggende e credenze della cultura partenopea, aiutato dalla tenacia del suo capo, il commissario Carlo Improta, e dalle scoppiettanti intuizioni dei Vitiello. In un romanzo che mescola con sapienza la commedia e l’indagine poliziesca, Pino Imperatore dirige un formidabile coro di passioni e allegria, di bassezze e colpi di genio. Un’avvincente corsa contro il tempo, con uno straordinario, pirotecnico finale.
Recensione
La ricetta per scrivere un giallo appetitoso consta di una serie di passaggi e di ingredienti necessari affinché il piatto risulti essere perfettamente armonioso in termini di gusto e sapore.
In primo luogo è essenziale l'ambientazione in cui si verificano i fatti delittuosi; a seguire i personaggi, che siano vittime, carnefici, investigatori o semplici spettatori; ancora il linguaggio, indispensabile a garantire il coinvolgimento del lettore, con un lessico influenzato dai luoghi in cui si svolge la vicenda e ricco di discorsi diretti; il ritmo, serrato e che non perde mai mordente; la tecnica narrativa nel suo complesso, carica di suspense, imprevisti e colpi di scena inaspettati.
Ecco, tutti questi sono gli elementi che permettono di far precedere al termine giallo l'aggettivo buono. Aglio, olio e assassino di Pino Imperatore, non mancando di nessuno di essi, può essere considerato, quindi, un buon giallo. E come tale, anche dal punto di vista dell'intreccio si sviluppa tenendo presente un ordine ben preciso: un crimine in apertura, l'indagine investigativa nel corpo che conduce alla risoluzione del caso sul finale.
Ecco, tutti questi sono gli elementi che permettono di far precedere al termine giallo l'aggettivo buono. Aglio, olio e assassino di Pino Imperatore, non mancando di nessuno di essi, può essere considerato, quindi, un buon giallo. E come tale, anche dal punto di vista dell'intreccio si sviluppa tenendo presente un ordine ben preciso: un crimine in apertura, l'indagine investigativa nel corpo che conduce alla risoluzione del caso sul finale.
E infatti a Mergellina, uno dei quartieri di Napoli, viene ritrovato il cadavere di Amedeo Caruso. La particolarità riguarda la coreografia realizzata dall'assassino che ha "condito" il corpo della vittima con aglio, olio e peperoncino.
Ad indagare sui fatti è l'ispettore Gianni Scapece, ritornato a casa dopo anni di peregrinazioni nei diversi commissariati d'Italia. A fargli da spalla, oltre al commissario Improta e alla sua squadra, una chiassosa combriccola, la famiglia Vitiello, proprietaria della trattoria Parthenope, luogo di delizie e rocambolesche avventure, dove gustare piatti di mare e di terra della cucina partenopea e mediterranea, nel pieno rispetto della tradizione.
Uno dei termini chiave del romanzo giallo è il verbo guardare ed è per questo che tra un omicidio e l'altro, serate in trattoria, interrogatori e succulente quanto pericolose pietanze, recapitate sugli zerbini da loschi individui, verremo catapultati in una Napoli che trabocca di simboli ed evocazioni, con sacro e profano chiamati a mescolarsi.
Una città abitata da eroi normali, personaggi memorabili, dal cuore buono e dalle sfaccettature tutte umane a partire da Nonno Ciccio, napoletano doc, passando per suo figlio Peppe Braciola, tanto in carne quanto buono, per approdare all'ispettore Gianni Scapece. Lui è sicuramente il personaggio con il quale ho empatizzato grandemente.
Amante di gialli, thriller, noir e polizieschi, Scapece deve la sua scelta professionale di investigatore a Conan Doyle e al suo celebre Sherlock Holmes. Un maschio latino attratto dal crimine, caparbio e volitivo, inflessibile e pacato. Il bisogno di sperimentare esperienze sempre nuove lo ha condotto a non intessere relazioni stabili. Le gabbie affettive sono fonte di inquietudine per uno che è innamorato della propria indipendenza. Nel suo essere investigatore è l'intuizione a giocare un ruolo fondamentale, quella che gli permette di capire al volo ogni tipo di situazione.
A stemperare l'atmosfera del giallo le piccole incursioni nella realtà familiare della trattoria Parthenope, dove "...cucinare è come vivere una storia d'amore fatta di dolcezze, di cordialità e gesti affettuosi...". Un piacevole ritrovarsi, un luogo dove si respira armonia e napoletanità; un luogo dove lo stesso lettore non può far altro che sentirsi di casa, accolto e coccolato quasi fosse uno degli avventori che ha imparato a conoscere nel corso della lettura.
Con una scrittura essenziale, arricchita da dialoghi ed espressioni tipiche, da umorismo ed ironia, Imperatore ci racconta di storia e religione, arte e leggende, misteri e superstizioni e delle bassezze dell'animo umano perché, in fondo, Aglio, olio e assassino non è altro che un'investigazione sul male.
Un romanzo che sa intrattenere il lettore e che consiglio a chi ha voglia di passare qualche ora spensierata sotto l'ombrellone.
Un libro per me. Ambientato nella mia città e con una trama molto nelle mie corde. La tua recensione e la ciliegina sulla torta!
RispondiEliminaLeggilo Chicca, ti piacerà :)
EliminaBene bene, ora lo voglio anch'io!
RispondiEliminaCredo sia molto nelle tue corde :)
EliminaCarissima...lo sai vero? Mi è piaciuto tanto e sono contenta che abbia fatto lo stesso effetto anche a te :-)
RispondiEliminaAutore che non conosco ma che mi incuriosisce.
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