venerdì 13 marzo 2020

Recensione 'Insegnami la tempesta' di Emanuela Canepa


INSEGNAMI LA TEMPESTA di Emanuela Canepa │ Editore: Einaudi │ Pagine: 237 │ Prezzo: 17,50€


Un titolo altamente evocativo, che in un certo senso si prefigge l'obiettivo di anticipare al lettore cosa dovrebbe aspettarsi da una lettura del genere, Insegnami la tempesta è un romanzo introspettivo ed intimistico che scandaglia tutta una serie di tematiche tra le quali spicca, in primis, quella della genitorialità, nello specifico il burrascoso rapporto madre-figlia, seguita da altre, sempre importanti, quali la maternità e il valore dell'amicizia.
È certo che la Canepa sondi un territorio ampiamente esplorato in ambito letterario ma, nonostante questo, riesce a farlo senza risultare mai stucchevole, tediosa o ripetitiva.

Per di più, è anche un romanzo tutto al femminile dove a fronteggiarsi sono appunto tre donne: Emma, la madre, Matilde, la figlia, e Irene, una suora nonché amica d'infanzia della genitrice.
A mio avviso, il punto di forza di Insegnami la tempesta, risiede nella ricostruzione ed analisi di un rapporto, quello tra Emma e Matilde, sul quale la scrittrice riversa la propria attenzione e la cura del particolare, presentandoci due personaggi autentici ed in conflitto tra loro.
Ci offre uno spaccato di una relazione fatta di chiaroscuri, di alti e bassi, di detto e taciuto invitando il lettore ad avanzare, in questo territorio irto, in sordina, ad osservare il tutto in controluce e in religioso silenzio almeno fino a quando non imparerà a conoscere le diverse psicologie che connotano le protagoniste.

È davvero scarno il lessico familiare che intercorre tra madre e figlia, una figlia che, agli occhi della genitrice, è sempre sfuggente, ancorata a quel desiderio di ignorare la madre e facendo sentire quest'ultima superflua nel suo ruolo, sotto la costante minaccia dello sguardo indagatore della figlia.
Da sempre autonoma e solitaria, per Matilde l'isolamento è l'unica dimensione che riesce ad occupare con slancio. Puntuale, precisa e studentessa capace, Matilde non ha nulla dell'adolescente irrequieta, eppure è insita in lei quella sensazione disturbante di non aver alcun bisogno della genitrice. Matilde dice pochissimo di sé, l'indispensabile, con quell'aria introversa mista a sarcasmo e il desiderio di diventare grandi altrove.

sabato 7 marzo 2020

Sneak Peek Marzo 2020!



La prima settimana di Marzo volge al termine, ed anche se il periodo per tutti noi non è dei migliori, credo che un giretto virtuale in libreria possa sempre essere utile per noi lettori. Chissà, magari tra queste poche proposte, che fanno parte delle nuove uscite del mese, potreste trovare la lettura che vi farà compagnia in queste lunghe e complicate giornate. Come sempre si tratta di una mia personalissima selezione che spero possa soddisfare anche i vostri gusti. Buona lettura!






ARIA DI NOVITÀ
- Carmen Korn -
In libreria dal 2 Marzo



È il 1970 e Henny, che ha «l’età del secolo» ed è concentrata sui preparativi per il suo settantesimo compleanno, chiede divertita all’amica di sempre: «Hai mai tradito tuo marito?». Guardarsi allo specchio è più difficile, ma dentro si sente ancora una ragazzina; perché cos’è il tempo, in fin dei conti? A festeggiare con lei, insieme alle immancabili amiche, al marito e ai figli, ci sarà una nuova generazione appena entrata nell’età adulta: Katja, una fotografa che decide di mettere in secondo piano la sua vita per documentare con le immagini quel che accade nei focolai di guerra sparsi per il mondo; Florentine, modella di fama internazionale tornata a sorpresa ad Amburgo con una notizia che lascerà parenti e amici a bocca aperta; e poi Ruth, giornalista e militante, che fatica a liberarsi dalla travagliata relazione con un uomo violento pericolosamente vicino alle frange più estreme. Fra le tre giovani donne si ricrea lo stretto sodalizio che ha unito le loro madri e nonne e, con grande felicità di Henny, la generazione successiva alla sua porta avanti la tradizione: condivide felicità e sfortune, i momenti insignificanti e quelli importanti. A fare da sfondo, le grandi vicende politiche e sociali degli anni Settanta e Ottanta: la Germania divisa, la guerra in Vietnam, il terrorismo, l’immigrazione; e poi gli scandali della Casa Bianca visti dall’Europa, lo scioglimento del blocco orientale e infine l’evento risolutore per eccellenza: il crollo del Muro nel 1989. Ma prima che la storia intervenga ad abbattere questa barriera, chiudendo un’epoca e aprendone una nuova, le vite delle protagoniste subiranno diversi scossoni.







CARLO È USCITO DA SOLO
- Enzo Gianmaria Napolillo -
In libreria dal 5 Marzo



Carlo ha trentatré anni e non esce mai da solo. Non rivolge la parola agli sconosciuti e conta tutto ciò che lo circonda: le briciole sul tavolo, le gocce di pioggia sulla finestra, le stelle in cielo. "Una linea retta è una serie infinita di punti", così gli ha detto anni prima la professoressa delle medie, ma non l'ha avvisato che alcune rette possono essere interrotte. Come la linea rassicurante della sua vita, che un giorno è andata in pezzi e da allora non è più stato possibile aggiustarla. Per questo ora Carlo si circonda di abitudini e di persone fidate, come i suoi genitori e sua sorella Giada: ha costruito un muro tra lui e il mondo esterno. Finché una mattina incontra Leda, la nuova ragazza del bar dove fa sempre colazione con il padre, ed è lei a creare una crepa nel muro, a ridargli un raggio di speranza. Nelle loro durezze, nei loro spigoli, riconoscono il reciproco dolore, stringono una tacita alleanza e cercano la forza per affrontare i ricordi e camminare liberi verso il futuro. Il racconto di un ragazzo e una ragazza danneggiati dalla vita, la storia tenace di un uomo che non si arrende e di una donna che potrebbe aiutarlo a rinascere, a darsi una possibilità. A uscire da solo, per non essere più solo.

lunedì 2 marzo 2020

Recensione 'E avrai sempre una casa' di Piero Malagoli


E AVRAI SEMPRE UNA CASA di Piero Malagoli │ Editore: Edizioni Spartaco │ Pagine: 328 │ Prezzo: 14,00€


Ambientato tra le sperdute alture dell'Ozark, nell'Arkansas più rurale e profondo, con in sottofondo il lontano echeggiare della Guerra di Secessione, E avrai sempre una casa è un romanzo forte, capace di raccontare, senza sconti, la difficile ed estenuante lotta alla sopravvivenza, in ottemperanza a quel principio di autoconservazione, quella volontà di vivere, che è insita in ogni singola specie.

Malagoli, che, per inciso, non ha nulla da invidiare agli scrittori della letteratura americana, è in grado di sondare gli aspetti più crudeli ed inafferrabili dell'essere umano, quelle bassezze che, nel tentativo di non soccombere, lo rendono capace di qualsiasi azione, paragonabile, in tutto e per tutto, alle bestie. Senza troppi giri di parole, con una prosa ammaliante e potente, l'autore ci racconta la fiaccante esistenza dei fittavoli, la cui vita è scandita dai tempi della semina e della raccolta del cotone, disposti a spezzarsi la schiena per un ricavo annuale che gli permetta di non morire di stenti durante la fredda stagione invernale e di conservare la propria terra, quel piccolo frammento di mondo domestico incastonato in un'immensità aliena e selvaggia.

Per farlo si serve dei McMath, una famiglia senza aspettative, se non quella di rimanere vivi. Una famiglia per la quale il domani è rappresentato dalle settimane che scandiscono i lavori nei campi ed il futuro solo dal susseguirsi delle stagioni, nel ciclo interminabile del tempo che contempla la presenza dell'essere umano finché è vivo, in piedi, a fare la sua parte.