lunedì 30 aprile 2018

Monthly Recap Aprile!



Buon inizio di settimana lettori! Siete tra i fortunati che si stanno godendo questo lungo ponte, magari in compagnia di un buon libro? Per quel che mi riguarda non ho fatto progetti, anche perché, avendo ripreso a studiare forzatamente, nelle ultime settimane il tempo da dedicare a me stessa come lettrice si è notevolmente ridotto. È proprio per questo motivo che anche l'attività del blog procede più lentamente del solito, me ne rammarico ma per un po' sarà così. 
Intanto, approfittando di questi giorni per scrivere qualche post, è tempo di Monthly Recap. Cosa sarà successo durante l'uscente mese di Aprile?



LETTURE E RECENSIONI


Aprile è stato un mese molto soddisfacente in termini di qualità e quantità delle letture. Diversi i titoli che si sono avvicendati sul mio comodino, diverse le storie e diverse le emozioni. Come sempre, cliccando sulle copertine dei romanzi sarete reindirizzati alla mia recensione:


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Recensione su Goodreads
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Recensione il 2 MAGGIO


Nessun dubbio circa il titolo del mese di Aprile, stravince Valentina Farinaccio con "Le poche cose certe" ed il suo Arturo, "...un uomo che ha paura di molte cose: paura di vivere, paura di essere ancora quel bambino che, nel giorno del suo compleanno, soffia sulle candeline con accanto una bottiglia di Vov, paura di mettere un piede davanti all'altro per imparare a camminare, paura di affogare nel mare di possibilità a lui riservate, tanto che preferisce rinunciare...".

giovedì 19 aprile 2018

Recensione 'Vittoria' di Barbara Fiorio





Vittoria
Barbara Fiorio


Editore: Feltrinelli - Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 267 - Prezzo: 15,00 € - eBook: 8,99 €


Vittoria non crede nella spiritualità dei manuali, negli aforismi da calamite e soprattutto non crede nei cartomanti: molto meglio un piatto di trenette al pesto con un'amica che farsi leggere i tarocchi. Fotografa genovese con alle spalle alcune pubblicità di successo, è sempre riuscita a navigare tra le difficoltà della vita grazie a un valido mix di buonsenso e ironia. Credeva anche di aver trovato l'amore ma, quando Federico se ne va, lasciandola sola in una casa piena di ricordi, il mondo le crolla addosso. Disorientata e in profonda crisi creativa, Vittoria si ritrova a quarantasei anni senza compagno, senza lavoro e senza sapere più con quali soldi comprare le crocchette a Sugo, il suo adorato gatto. A soccorrerla arriva un aiuto inatteso, sotto forma di un mazzo di tarocchi che suo malgrado, e nonostante il suo scetticismo, scopre di saper leggere con imprevedibile talento. E così, tra la carta dell'Eremita che le ricorda Obi-Wan Kenobi e la Ruota della fortuna che sembra un party psichedelico, nel suo salotto fanno la loro comparsa tanti volti nuovi, consultanti di ogni età che le portano uova fresche, insalatina a chilometro zero e ratafià in cambio di un vaticinio. Circondata da anime gentili che come lei cercano di rammendare il loro cuore spezzato, e da amici fidati che per mesi la incoraggiano e la proteggono, Vittoria senza rendersene conto tornerà pian piano ad ascoltare il mondo che la circonda ritrovando, insieme alla vena creativa, la forza di credere in se stessa.



Recensione

Ho conosciuto Barbara Fiorio grazie al suo laboratorio di scrittura, gli Scrittori Pigri, dopo di che ho letto il suo romanzo Qualcosa di vero, di cui vi ho parlato proprio sul blog qualche tempo fa, ed ora, grazie alla nuova collaborazione nata con la casa editrice Feltrinelli, che ovviamente ringrazio infinitamente, ho potuto leggere in anteprima il suo nuovo, bellissimo e coloratissimo romanzo intitolato Vittoria.

Vittoria, nella sua accezione di nome proprio di persona, corrisponde, per l'appunto, al nome della protagonista della storia nata dalla magica penna della Fiorio. Tuttavia, in quel Vittoria, io ci vedo altro. Ci vedo l'esclamazione, le grida di giubilo di chi, alla fine di un percorso non proprio roseo, ce l'ha fatta e vuole farlo sapere al mondo intero. Per questo, ritengo, che la scelta di questo titolo non sia del tutto casuale anzi, se avrete modo di leggerlo, ed io ve lo consiglio, si rivelerà, alla resa dei conti, più che azzeccata.

lunedì 16 aprile 2018

Recensione 'Le poche cose certe' di Valentina Farinaccio


Buongiorno lettori! Diamo il via ad una nuova settimana con la recensione di un romanzo che sembrerebbe non far rumore e invece ne fa tanto. Un romanzo bellissimo quello di Valentina Farinaccio per la casa editrice Mondadori che, ovviamente, ringrazio per la copia.





Le poche cose certe
Valentina Farinaccio


Editore: Mondadori - Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 150 - Prezzo: 17,00 € - eBook: 8,99 €


"Arturo si era convinto di potere una vita speciale, ma poi non muoveva passi, verso l'ignoto, per paura di una vita vera. Il risultato era una vita fasulla, come quella delle formiche inoperose." È da dieci anni che Arturo non sale su un tram. L'ultima volta che lo ha fatto era un giovane attore di belle speranze e andava a incontrare una ragazza perfetta e misteriosa, con il nome di un'isola, quella leggendaria di Platone: Atlantide. Ma il destino cancella il loro appuntamento e, da lì in poi, niente andrà come doveva andare. Oggi Arturo è un quarantenne tormentato da mille paure. Mentre attorno tutto si muove, lui resta fermo, immobile, come un divano rimasto con la plastica addosso in quelle stanze in cui non si entra per paura di sporcare. Quando sale sul tram 14, che da Porta Maggiore scandisce piano tutta la Prenestina, ha un cappellino in testa per nascondere i pensieri scomodi e nella pancia il peso rumoroso dei rimpianti. E mentre i binari scorrono lenti, in una Roma che si risveglia dall'inverno, e la gente sale e scende, ognuno con la sua storia complicata appesa al braccio come una ventiquattrore, Arturo, che nella sua vita sbagliata ha sempre aspettato troppo, fa i conti con il passato, cercando il coraggio di prenotare la sua fermata. Perché nel posto in cui sta andando c'è forse l'ultima possibilità di ricominciare daccapo, e di prendersi quel futuro bello da cui lui è sempre scappato.



Recensione

Con Le poche cose certe, per quel che mi riguarda, Valentina Farinaccio stravince. Questo succede per l'intensità e l'emozionalità di una storia struggente, per lo stile di scrittura cristallino, costituito da parole che si rincorrono e si agguantano e da frasi evocative che a tratti si lasciano sottolineare permettendo al lettore di vivere il romanzo nel senso più completo del termine, per quell'Anna e Marco di Lucio Dalla che funge da colonna sonora anche della mia di vita e per l'essere riuscita a mettere a nudo le fragilità e le debolezze del protagonista, di sesso maschile per giunta. 

Ed è per questo motivo che partirei propria da lui, Arturo
Arturo, che del protagonista del celebre romanzo della Morante porta solo il nome perché di diventare uomo, prima o poi, non ne vuole proprio sapere, è un inetto. Arturo, la stazza larga di chi può proteggere e distruggere, non ama nessuno, a cominciare da se stesso. Seduto sul fondo del tram numero 14, il cappello calato in testa a proteggere i pensieri, le mani nelle tasche alla ricerca del nulla, in una Roma che ha il colore dell'inizio di Febbraio, Arturo inizia a raccontarsi.

domenica 15 aprile 2018

Sneak Peek Aprile!



Buona domenica lettori! Eccoci giunti alla metà del mese di Aprile e, conseguentemente, al nostro giretto virtuali in libreria. Ancora una volta l'offerta di nuove pubblicazioni è molto ricca e sceglierne solo alcune è diventato sempre più difficile. Diciamo che ogni mese ci si prova per cui, anche per questa volta, posso dire di esserci riuscita. Oltre al mio gusto personale, avrò accontentato anche il vostro? Chissà, forse sì. Intanto scopriamo insieme alcune delle uscite che potete già trovare, o troverete nei prossimi giorni, in libreria.






ALL'OMBRA DI JULIUS
- Elizabeth Jane Howard -
In libreria dal 9 Aprile



Londra, anni Sessanta. Sono trascorsi vent’anni da quando Julius è venuto a mancare, ma il suo ultimo gesto eroico ha lasciato un segno indelebile nelle vite di chi gli era vicino. Emma, la figlia minore, ventisette anni, lavora nella casa editrice di famiglia e non mostra alcun interesse verso il matrimonio. Al contrario, Cressida, la maggiore, è troppo occupata a struggersi a causa dei suoi amanti, spesso uomini sposati, per concentrarsi sulla carriera di pianista. Nel frattempo Esme, la vedova di Julius, ancora attraente alla soglia dei sessant’anni, rifugge la solitudine perdendosi nella routine domestica della sua bellissima casa color rosa pesca. E poi c’è Felix, ex amante di Esme e suo unico vero amore, che l’ha lasciata quando il marito è scomparso e torna in scena dopo vent’anni di assenza. E infine Dan, un estraneo. Le tre donne e i due uomini, legati da un filo che solca presente e passato, si ritrovano a trascorrere un fine settimana tutti insieme in campagna: caratteri e personalità, segreti e lati nascosti, emergeranno attimo dopo attimo in queste giornate intense, disastrose e rivelatrici, sulle quali incombe, prepotente, l’ombra di Julius.







SARA AL TRAMONTO
- Maurizio De Giovanni -
In libreria dal 10 Aprile



Sara non vuole esistere. Il suo dono è l’invisibilità, il talento di rubare i segreti delle persone. Capelli grigi, di una bellezza trattenuta solo dall’anonimato in cui si è chiusa, per amore ha lasciato tutto seguendo l’unico uomo capace di farla sentire viva. Ma non si è mai pentita di nulla e rivendica ogni scelta. Poliziotta in pensione, ha lavorato in un’unità legata ai Servizi, impegnata in intercettazioni non autorizzate. Il tempo le è scivolato tra le dita mentre ascoltava le storie degli altri. E adesso che Viola, la compagna del figlio morto, la sta per rendere nonna, il destino le presenta un nuovo caso. Anche se è fuori dal giro, una vecchia collega che ben conosce la sua abilità nel leggere le labbra – fin quasi i pensieri – della gente, la spinge a indagare su un omicidio già risolto. Così Sara, che non si fida mai delle verità più ovvie, torna in azione, in compagnia di Davide Pardo, uno sbirro stropicciato che si ritrova accanto per caso, e con il contributo inatteso di Viola e del suo occhio da fotografa a cui non sfugge nulla. Maurizio de Giovanni ha dato vita a un personaggio che rimarrà tra i più memorabili del noir italiano. Sara, la donna invisibile che, dal suo archivio nascosto in una Napoli periferica e lunare, ci trascina nel luogo in cui tutti vorremmo essere: in fondo al nostro cuore, anche quando è nero.

mercoledì 11 aprile 2018

Recensione 'Sara al tramonto' di Maurizio De Giovanni





Sara al tramonto
Maurizio De Giovanni


Editore: Rizzoli - Genere: Giallo/Noir
Pagine: 360 - Prezzo: 19,00 € - eBook: 10,99 €


Sara non vuole esistere. Il suo dono è l’invisibilità, il talento di rubare i segreti delle persone. Capelli grigi, di una bellezza trattenuta solo dall’anonimato in cui si è chiusa, per amore ha lasciato tutto seguendo l’unico uomo capace di farla sentire viva. Ma non si è mai pentita di nulla e rivendica ogni scelta. Poliziotta in pensione, ha lavorato in un’unità legata ai Servizi, impegnata in intercettazioni non autorizzate. Il tempo le è scivolato tra le dita mentre ascoltava le storie degli altri. E adesso che Viola, la compagna del figlio morto, la sta per rendere nonna, il destino le presenta un nuovo caso. Anche se è fuori dal giro, una vecchia collega che ben conosce la sua abilità nel leggere le labbra – fin quasi i pensieri – della gente, la spinge a indagare su un omicidio già risolto. Così Sara, che non si fida mai delle verità più ovvie, torna in azione, in compagnia di Davide Pardo, uno sbirro stropicciato che si ritrova accanto per caso, e con il contributo inatteso di Viola e del suo occhio da fotografa a cui non sfugge nulla. Maurizio de Giovanni ha dato vita a un personaggio che rimarrà tra i più memorabili del noir italiano. Sara, la donna invisibile che, dal suo archivio nascosto in una Napoli periferica e lunare, ci trascina nel luogo in cui tutti vorremmo essere: in fondo al nostro cuore, anche quando è nero.



Recensione

Maurizio De Giovanni torna in libreria e lo fa regalandoci una storia molto particolare, dalle tinte fosche. Una storia imbevuta di tristezza, dolore e malinconia che, per la prima volta, ha come protagonista un personaggio femminile.

Sara Morozzi è una donna provata dalla vita. Brillante graduata della Polizia di Stato, ora in pensione, era entrata giovanissima nell'unità speciale deputata alle intercettazioni non autorizzate. Per tutta la vita il lavoro di Sara è stato quello di ascoltare le storie degli altri grazie alla capacità di interpretare e decifrare segni e linguaggi. Il movimento delle labbra, la postura del corpo, la posizione della testa ed il tono della voce erano indizi fondamentali per il proprio lavoro, una condanna più che un dono che ancora oggi, alla soglia della mezza età, viene a farle visita di tanto in tanto. 
Nonostante abbia lasciato l'unità dopo la morte del suo capo e compagno, Sara, conosciuta nell'ambiente come Mora, viene contattata da una sua ex collega per indagare, come consulente esterno e non come membro attivo della squadra, su un caso di omicidio già risolto, l'assassino infatti è stato assicurato alla giustizia e sta già scontando la sua pena. Ma le ombre di quell'omicidio non sono state del tutto dissipate e tendono a protendersi sul presente e sul futuro di una bambina che, a detta della madre, è gravemente in pericolo. Sara, affiancata dall'ispettore Davide Pardo, dovrà tornare in azione per fare luce su verità scomode ed inaspettate, matasse da sbrogliare e gente pessima, che si protegge tra loro, che alza barriere e depista a suo piacimento.

lunedì 9 aprile 2018

Recensione 'All'ombra di Julius' di Elizabeth Jane Howard


Iniziamo questa settimana con una recensione in anteprima! Grazie alla Fazi, ho potuto leggere il bellissimo romanzo di Elizabeth Jane Howard, "All'ombra di Julius", che potrete trovare da oggi in tutte le librerie e che, ovviamente, vi consiglio di recuperare. Il perché ve lo spiego a breve!





All'ombra di Julius
Elizabeth Jane Howard


Editore: Fazi - Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 329 - Prezzo: 20,00 € - eBook: 9,99 €


Londra, anni Sessanta. Sono trascorsi vent’anni da quando Julius è venuto a mancare, ma il suo ultimo gesto eroico ha lasciato un segno indelebile nelle vite di chi gli era vicino. Emma, la figlia minore, ventisette anni, lavora nella casa editrice di famiglia e non mostra alcun interesse verso il matrimonio. Al contrario, Cressida, la maggiore, è troppo occupata a struggersi a causa dei suoi amanti, spesso uomini sposati, per concentrarsi sulla carriera di pianista. Nel frattempo Esme, la vedova di Julius, ancora attraente alla soglia dei sessant’anni, rifugge la solitudine perdendosi nella routine domestica della sua bellissima casa color rosa pesca. E poi c’è Felix, ex amante di Esme e suo unico vero amore, che l’ha lasciata quando il marito è scomparso e torna in scena dopo vent’anni di assenza. E infine Dan, un estraneo. Le tre donne e i due uomini, legati da un filo che solca presente e passato, si ritrovano a trascorrere un fine settimana tutti insieme in campagna: caratteri e personalità, segreti e lati nascosti, emergeranno attimo dopo attimo in queste giornate intense, disastrose e rivelatrici, sulle quali incombe, prepotente, l’ombra di Julius.



Recensione

Scritto nel 1965, oltre un ventennio prima della famosissima saga che vede come protagonista indiscussa la famiglia dei Cazalet, All'ombra di Julius, adocchiato anzitempo e corteggiato a lungo, ha rappresentato per me il primo approccio al mondo della Howard. Un mondo che mi piace, che mi ha convinta e in cui vorrei presto tornare, visto che posseggo gran parte dei volumi della succitata saga che attendono di essere letti.

La prima impressione che ho avuto e che si è consolidata sempre più, man mano che le pagine volavano via, è stata quella di non avere tra le mani un semplice romanzo, sarebbe troppo riduttivo, bensì una vera e propria opera teatrale, ipotesi consolidata dal frequente utilizzo di verbi come uscire ed entrare e dall'alternarsi di scene e personaggi. Il narratore, pertanto, appare come una voce fuoricampo, pronta a scandire il tempo e gli avvenimenti.
Ed in effetti, per rimanere in tema, potremmo affermare che la casa di campagna color rosa pesca, nella storica contea del Sussex, rappresenti il teatro in cui va in scena l'opera, con lo scricchiolante pavimento di legno che funge da palcoscenico e le diverse stanze dell'abitazione a fare da fondale. È qui che si muovono, sospesi nell'arco temporale di un fine settimana, i diversi attori. Nessuno è protagonista più di altri, ma ognuno si racconta a suo modo al lettore che, per l'occasione, si trasforma in uno spettatore silente.

mercoledì 4 aprile 2018

Recensione 'Il matrimonio di mia sorella' di Cinzia Pennati


Buongiorno lettrici e lettori! Ancora una volta è tempo di recensioni in anteprima, infatti eccomi qui a parlarvi del romanzo di Cinzia Pennati, pubblicato dalla casa editrice Giunti, che ringrazio per la copia omaggio, e che da oggi potrete trovare in tutte le librerie.





Il matrimonio di mia sorella
Cinzia Pennati


Editore: Giunti - Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 240 - Prezzo: 14,90 € - eBook: 8,99 €


Bellissima, sognatrice, piena di energia, da sempre Celeste è la prediletta della famiglia, adorata dagli amici e dai numerosi corteggiatori. Finalmente è arrivato il giorno che tutti aspettavano: le nozze con Roberto, l'uomo ideale, solido e affidabile. Un matrimonio in grande stile, ben diverso dalla rapida cerimonia con cui si è sposata la sorella maggiore Agnese. D'altronde, Agnese è la figlia concreta e responsabile, quella su cui si può sempre contare, che non riserva sorprese. Eppure, a quasi quarant'anni, con due bambine, un lavoro estenuante e un marito con cui forse la magia non c'è mai stata, Agnese comincia a vacillare: è veramente questa la vita che desiderava? E quando perfino Celeste, così sicura e perfetta, viene messa in crisi da un ritorno del tutto inaspettato, Agnese non può che ricorrere all'aiuto delle donne di famiglia: la madre Ines, in eterno conflitto con la nonna; la cugina Fiamma, che porta dentro un segreto inconfessabile; e l'eccentrica zia Rosa, che non si è mai sposata ma nasconde nel suo passato una passione mai rivelata... Nell'arco di un solo giorno molto speciale, tra ricordi, intrighi, confessioni e colpi di scena, Agnese scoprirà che ogni matrimonio ha i suoi scricchiolii, che ogni passione ha il suo carico di dolore e che, forse, non è mai troppo tardi per dare una svolta alla propria vita.



Recensione

Per iniziare al meglio questa recensione è bene precisare che Il matrimonio di mia sorella, nonostante un titolo fuorviante, rappresenta quanto di più lontano possa esistere dal romanzo rosa. L'amore, di cui pure si parla, non è quello idilliaco, principesco, che trionfa sul male come nelle migliori fiabe che ci vengono lette da bambini, ma è un sentimento che costa fatica, dolore, sacrificio e lacrime. Piuttosto potremmo dire che si tratta di un romanzo famigliare e tutto al femminile, e questo è già un punto a suo favore.
L'intera vicenda si svolge nell'arco temporale di una sola, lunga ed estenuante giornata, che coincide con il matrimonio di Celeste. Un tale episodio amoroso, però, diventa il pretesto per osservare il singolo in relazione a se stesso e al gruppo famiglia perché, nello specifico, matrimonio farà rima con pandemonio ed in effetti, quello che avrebbe dovuto essere un lieto evento, si trasformerà nel giorno in cui tutti i nodi vengono al pettine per colpa di quella vita che sbatte in faccia ai singoli la sua imprevedibilità.

martedì 3 aprile 2018

Monthly Recap Marzo!



Un altro mese è giunto al termine portando via con sé anche le festività pasquali. In questi giorni di vacanza mi sono dedicata all'organizzazione degli articoli che, prossimamente, saranno pubblicati sul blog. Oggi, però, è tempo di fare il punto della situazione circa il mese di Marzo, sia in fatto di letture che di nuovi arrivi. Come sarà andata? Ecco il mio Recap!



LETTURE E RECENSIONI


Nel mese di Marzo sono riuscita a rispettare, eccetto per un titolo, la TBR stilata alla fine di Febbraio e devo dire che sono molto soddisfatta di ciò. Ovviamente ho aggiunto qualche titolo in corsa, tra romanzi freschi di stampa e letture da recuperare per le diverse challenge a cui partecipo. Come sempre, cliccando sulla copertina sarete reindirizzati alla mia recensione:


Testo Alternativo Testo Alternativo Testo Alternativo
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Combattuta tra un paio di bei titoli, la mia scelta per il libro del mese è ricaduta sul romanzo di Enzo Gianmaria Napolillo, "La tartarughe tornano sempre", che ci racconta "...nella maniera più semplice e delicata possibile il cambiamento radicale di un'isola, Lampedusa, che da semplice puntino sulla mappa si trasforma, ben presto, nel centro del mondo. Di come quel suolo, che prima sosteneva, possa diventare una vera e propria voragine in cui sprofondare. Di come restare o partire diventi la decisione più difficile da prendere perché l'isola è sinonimo di appartenenza, di radici ben piantate...".