mercoledì 25 settembre 2019

Recensione 'Royal Wedding: dalla regina Vittoria al principe Harry, i matrimoni che hanno creato il mito della monarchia inglese' di Marina Minelli


Affascinata dalle famiglie reali, in generale, e cresciuta con il mito della Principessa Elisabetta di Baviera, conosciuta ai più con il diminutivo di Sissi, e di Anastasia Romanov, a cui si aggiunge una nonna che ama collezionare ritagli di giornale che ritraggono le royal bride nel giorno più importante della loro vita (perché, a suo dire, potrei forse prendere spunto un giorno, chissà!), ho deciso di dare fiducia ad una email ricevuta, non proprio per caso, questa estate.
Io, che di solito, sono molto diffidente verso le varie proposte che giungono nella mia casella di posta, appartenendo spesso a generi letterari che non sono propriamente di mio gradimento, sono rimasta affascinata dal mondo che gravita attorno alla figura di Marina Minelli e, soprattutto, dal suo immane bagaglio di conoscenze. Ma andiamo con ordine...


ROYAL WEDDING: DALLA REGINA VITTORIA AL PRINCIPE HARRY di Marina Minelli │ Pagine: 370 │ Prezzo: 22,88€


Laureata in Storia Moderna a Bologna e, per una serie di anni, giornalista di diverse testate, Marina Minelli può essere considerata una vera e propria esperta di famiglie reali europee tanto che, nel 2009, ha deciso di creare un suo blog, altezzareale.com, che è il primo e unico sito italiano dedicato ai reali di ieri e di oggi e che è davvero ricco in quanto a materiale, sia scritto che fotografico.
Questa passione è sfociata anche nella pubblicazione di diversi libri, tra cui l'ultimissimo di cui sto per parlarvi.

Royal Wedding non è un romanzo e nemmeno un saggio, piuttosto lo si può definire un testo divulgativo incentrato sui matrimoni dei sovrani inglesi negli ultimi due secoli. A partire dalla regina Vittoria fino ad arrivare al principe Harry, il lettore sarà chiamato a partecipare a ben quattordici matrimoni, fra riti immutabili e grandi innovazioni.
Oggi come oggi, nell'era dei social, la spettacolarizzazione di un evento del genere rappresenta la normalità. I matrimoni reali hanno riscosso una risonanza mediatica tale da raggiungere milioni di spettatori in tutto il mondo e farli sentire partecipi di un giorno tanto importante come se fossero al fianco degli invitati, durante la cerimonia, o degli stessi sposi, durante i preparativi.
Le origini di questa spettacolarizzazione, in verità, risalgono al febbraio del 1840 quando la regina Vittoria, prossima alle nozze con il suo Alberto, intuisce le potenzialità di quella che, almeno fino a quel momento, era stata considerata sempre e solo una celebrazione intima e privata, decidendo di trasformarla in un evento strategico sia per la monarchia che per il regno. Un grande momento celebrativo e di promozione il cui scopo è quello di distrarre i sudditi dagli eventi dell'epoca. 
È alla regina Vittoria che si deve l'introduzione dell'abito bianco riccamente decorato con pizzi e merletti di produzione inglese; è sempre a lei che si devono le cronache dettagliate di un evento tanto importante, a cui far seguire i ritratti dei giovani sposi che vengono diffusi con ogni mezzo disponibile per l'epoca. 
Da quel momento in poi i matrimoni reali diventano il mezzo attraverso cui non solo rinsaldare il popolo alla monarchia ma anche far girare l'economia, il turismo e il commercio di una nazione che risente profondamente dell'influenza di tali eventi che, nel corso degli anni, si arricchiscono sempre di nuovi dettagli dalle fotografie alla radiocronaca, fino alle più recenti trasmissioni in mondovisione.

mercoledì 11 settembre 2019

Recensione 'L'interprete' di Annette Hess


1963, nel mese di dicembre ha inizio quello che è conosciuto ai più come il Processo di Francoforte Auschwitz. Conclusosi poi, nell'agosto del 1965, rappresentò il più grande procedimento giudiziario nella storia tedesca e fu anche il primo a svolgersi dinanzi ad una corte che avrebbe valutato i crimini dell'Olocausto, sensibilizzando l'opinione pubblica nei confronti dei reati del nazismo perpetrati contro gli ebrei e le altre popolazioni perseguitate. 
Ventidue gli imputati accusati delle atrocità commesse nel campo di concentramento di Auschwitz, tra il 1940 e il 1945, fra cui diversi membri della Gestapo e personale medico. Oltre 350 i testimoni chiamati a deporre. Milioni gli echi delle voci delle vittime.

L'INTERPRETE di Annette Hess │ Editore: Neri Pozza │ Pagine: 314 │ Prezzo: 18,00€


È partendo da questo evento storico tanto importante, che costituisce il filo conduttore delle diverse parti che vanno a costituire il romanzo nella sua totalità, che la Hess imbastisce un narrato dalla trama solida e più che plausibile, in cui verità storiche e vicende personali, ed intime, della protagonista si intrecciano alla perfezione, in un continuum di avvenimenti che tengono il lettore ancorato ad una storia potente e reale nella sua disumanità.

L'interprete a cui si fa riferimento già nel titolo del romanzo è la tedesca Eva Bruhns. Traduttrice dal polacco, Eva, che fino a quel momento si è occupata solo ed esclusivamente di cause legali per risarcimento danni, contratti e faccende economiche, viene chiamata in tutta fretta per una traduzione, dato che un problema con il visto non ha permesso all'interprete incaricato di essere presente.
È a questo punto che la giovane protagonista entra in contatto con una realtà inimmaginabile. Josef Gabor, l'anziano polacco a cui deve fare da interprete, inizia a parlare di prigionieri asfissiati dal gas, baracche e campi di reclusione.
Turbata dall'avvenimento e completamente ignara di fatti tanto gravi appartenenti ad una delle pagine più crudeli della storia tedesca, Eva, contro il volere dei familiari e del fidanzato, accetta l'incarico di traduttrice ufficiale dal polacco, che la vedrà in prima linea al banco dei testimoni durante il processo di Francoforte.

Ha inizio così il racconto lucido ed efficace di quelle che possono essere considerate, a tutti gli effetti, delle verità disturbanti. La Hess non solo riesce a sviscerare con grande maestria delle tematiche tanto delicate, che hanno come focus principale la relazione tra i cittadini tedeschi e quanto avvenuto sotto l'egida del nazismo durante il Secondo Conflitto Mondiale, ma correda di un peso specifico i diversi sentimenti che albergano l'animo delle persone coinvolte. L'estraneità iniziale lascia il passo allo sgomento e all'incredulità. Diventa difficile scontrarsi con una realtà che, via via, si trasforma sempre più in verità.

sabato 7 settembre 2019

Sneak Peek Settembre 2019!



Buon sabato lettori! Il fine settimana è alle porte e, mentre cerco di recuperare un paio di recensioni arretrate, in modo da potervene parlare nelle prossime settimane, vi lascio il consueto post dedicato alle uscite del mese. Settembre è molto interessante per quanto riguarda i nuovi titoli che potrete trovare in libreria (per la verità anche Ottobre, visto che ho già adocchiato un po' di romanzi che voglio assolutamente leggere!). Come sempre si tratta di una mia, personalissima, selezione che spero possa soddisfare anche il vostro gusto. Mettetevi comodi e, soprattutto, recuperate carta e penna!






UN DOLORE COSÌ DOLCE
- David Nicholls -
In libreria dal 2 Settembre



È l'estate del 1997 a Londra, l'estate del New Labour, della morte di Lady Diana e della fine della scuola per Charlie Lewis. Cinque anni terminati in un batter d'occhio e suggellati dall'immancabile ballo nella palestra della scuola, coi professori alla consolle che azzardano persino Relax dei Frankie Goes to Hollywood o Girls and Boys dei Blur, i ragazzi che si dimenano selvaggiamente e le ragazze che ancheggiano con malizia. Cinque anni in cui Charlie Lewis si è distinto per non essersi mai distinto in nulla. Né bullo né mansueto, né secchione né ribelle, né amato né odiato, insomma uno di quei ragazzi che, a guardarli nella foto di fine scuola, si stenta a ricordarli, poiché non sono associati ad alcun aneddoto, scandalo o grande impresa. Ora, però, per Charlie è giunta l'ora di definire la propria personalità, il che alla sua età è come cambiare il modo di vestire e il taglio dei capelli. Un'impresa di non poco conto, visto che, dopo aver cominciato a lavorare in nero alla cassa di una stazione di servizio per circa dodici ore la settimana, Charlie non sa che farsene di quella lunga estate. Per giunta, a casa le cose non vanno per niente bene. Sua madre se ne è andata e suo padre, un uomo mite, cade spesso preda della malinconia. Un giorno, il giovane Lewis afferra Mattatoio n. 5 di Kurt Vonnegut, scelto giusto perché c'è la parola mattatoio nel titolo, e se ne va a leggere su un prato vicino casa. Qualche pagina letta e poi si addormenta all'aria aperta, per svegliarsi qualche tempo dopo intontito dal sole e dalla meravigliosa visione di una ragazza dalla carnagione pallida e i capelli neri. È Frances Fisher, detta Fran. Viene dalla Chatsborne, una scuola per ricchi che se la tirano da artisti e indossano vestiti a fiori vintage e magliette che si stampano da soli. Fran fa parte della cooperativa del Bardo, un gruppo teatrale di ragazzi come lei che vogliono mettere in scena «una storia di bande rivali e di violenza, di pregiudizio e amore»: Romeo e Giulietta di Shakespeare. Charlie non è felice né indaffarato, e dunque si innamora perdutamente di Fran. Per stare con lei, tuttavia, deve affrontare una sfida improba: entrare a far parte della compagnia diretta da un tipo paffuto e con gli occhioni da King Charles Spaniel.







È COSÌ CHE SI FA
- Giulia Rossi -
In libreria dal 5 Settembre



Se chiedessimo al professor Federico Gastaldi quando tutto è cominciato, risponderebbe d'istinto: «Quel pomeriggio d'ottobre. Proprio nel momento in cui mia moglie aveva più bisogno di me, io ero fuori casa, avevo altro per la testa, e non ho nemmeno sentito il telefonino che squillava a vuoto. Da allora, mi è andato tutto storto, e io ho commesso fin troppi sbagli...» Questo romanzo, invece, inizia qualche mese dopo, una mattina di maggio, quando a scuola - un liceo classico di una cittadina di provincia - viene trovato un biglietto anonimo che subito viene fotografato e condiviso sulle chat di WhatsApp. È una confessione, uno sfogo, forse una lettera d'addio. L'autore è di sicuro uno studente, ma chi? L'ultimo a sapere dell'accaduto è come al solito Federico, che tornato a casa si accorge di avere il telefono pieno di notifiche. Legge i messaggi allarmati dei colleghi, infila la mano nella tasca dei pantaloni e impreca... Ha perso quello stupido biglietto, scritto di getto all'alba, e proprio nei corridoi della scuola! Nel giro di un paio di giorni, il biglietto diventa virale su Facebook e la storia monta a tal punto da interessare persino giornali e televisione. Ma un risvolto positivo in questa faccenda c'è. Mentre è freneticamente impegnato a proteggere la sua vita privata dalla curiosità dei social, Federico è finalmente costretto ad affrontare tutto ciò che è accaduto da quel famoso pomeriggio di ottobre a quella mattina di maggio. E così anche noi lettori, rivelazione dopo rivelazione, impareremo a conoscere davvero Federico, un brav'uomo che si è scoperto fin troppo fragile, al punto da commettere un ultimo, imperdonabile errore. Vittoria, una moglie allo stesso tempo presente e assente. E Matilde, una studentessa diversa dalle altre: testarda, intelligente e... innamorata. E assieme a loro ci renderemo conto che non c'è più posto per alibi, bugie e scorciatoie. Perché tutti noi sbagliamo nella vita, l'importante è trovare il modo giusto di riscattarci.

martedì 3 settembre 2019

Recensione 'Morte di un giovane di belle speranze' di Jessica Fellowes


Dopo una lunga e rigenerante pausa estiva torno sul blog a parlarvi di libri, e lo faccio con un romanzo che avrei dovuto leggere da tantissimo tempo, ma che appartiene ad un genere letterario a cui mi piace dare spazio soprattutto in estate. Si tratta del secondo volume del ciclo di romanzi che va sotto il nome de "I delitti Mitford".

MORTE DI UN GIOVANE DI BELLE SPERANZE di Jessica Fellowes │ Editore: Neri Pozza │ Pagine: 359 │ Prezzo: 18,00€


Jessica Fellowes è sinonimo di garanzia e, come forse saprete se avete letto la recensione de L'assassinio di Florence Nightingale Shore, ha dato il via ad un progetto molto interessante: scrivere una serie di gialli, ben sei volumi, in cui a giocare un ruolo essenziale nella risoluzione dei diversi casi saranno proprio le famigerate sorelle Mitford.
Infatti, anche in questo secondo capitolo, intitolato Morte di un giovane di belle speranze (che, per inciso, ho continuato a leggere "di una giovane" salvo poi scoprire che a morire fosse, in realtà, un uomo), oltre alla maggiore delle sorelle, Nancy, che abbiamo già conosciuto in precedenza, ci imbattiamo nella secondogenita, Pamela, detta Donna.

Temporalmente parlando sono trascorsi ben cinque anni dai precedenti avvenimenti. Siamo, infatti, nel 1925 e Pamela si appresta a varcare la soglia dei diciotto anni. Ad organizzarle la festa di compleanno, nonché di debutto in società, ci pensa sua sorella Nancy che, conoscendo la "gente giusta", quella che conta, inviterà un nutrito ed eterogeneo gruppo di amici londinesi.
Alice Diamond
Sono quelli che la stampa scandalistica inglese ha soprannominato "giovani aristocratici scapestrati" per via delle loro frequentazioni e per le grandiose feste in maschera, con annessa caccia al tesoro, che sono soliti organizzare.
Ed in effetti, durante i festeggiamenti presso Ashtall Manor, residenza della famiglia Mitford, nel cimitero di fianco alla dimora, si perpetra l'omicidio del giovane e arrogante Adrian Curtis, il cui cadavere viene rinvenuto dalla cameriera personale di sua sorella, Dulcie Long. Come la vita stessa le ha insegnato, le prime ad essere sospettate sono proprio le cameriere ed infatti Dulcie viene accusata dell'omicidio, poiché in possesso del movente giusto, e incarcerata.
Louise Cannon, cameriera addetta alla nursery per la famiglia Mitford, crede fermamente nell'innocenza di Dulcie ed è per questo che inizia la sua personalissima indagine, affiancata da Nancy e Pamela a cui, in un secondo momento si unirà anche Guy Sullivan.
Guy non è più un semplice agente della polizia ferroviaria, ma è diventato sergente di quella metropolitana della città di Londra e, per far colpo sul capo, si offre volontario per catturare una pericolosa criminale, Alice Diamond, e la sua banda, specializzata in furti, che si scoprirà avere dei legami con la stessa Dulcie.