lunedì 29 agosto 2016

Recensione 'Ross Poldark' di Winston Graham


Buongiorno miei cari lettori! Avete terminato le vostre vacanze? Come sono andate? Cosa avete letto?
Io sono tornata la scorsa settimana e il blog già pullula di tante recensioni, salvate tra le bozze, riguardanti tutti i romanzi che mi hanno fatto compagnia in queste ferie all'insegna del relax!
Oggi scaldo i motori e riapro il blog parlandovi di un romanzo che ho terminato prima della pausa estiva. Siamo di fronte ad un genere ben preciso, quello del romanzo storico, e posso affermare che "Ross Poldark" di Winston Graham, non ha deluso le mie alte aspettative. A questo punto vi auguro una buona lettura!




Ross Poldark
Winston Graham


Editore: Sonzogno - Genere: Romanzo Storico
Pagine: 431 - Prezzo: 18,50 € - eBook: 9,99€
(OMAGGIO CE)


Cornovaglia, 1783. Ross Poldark, figlio di un piccolo possidente morto da poco, torna a casa, esausto e provato, dopo aver combattuto per l’esercito inglese nella Rivoluzione americana. Ora è un uomo maturo, non più l’avventato ed estroverso ragazzo che aveva dovuto abbandonare l’Inghilterra per problemi con la legge. Desidera soltanto lasciarsi il passato alle spalle e riabbracciare la sua promessa sposa, la bella Elizabeth. La sera stessa del suo arrivo, però, scopre che, anche a causa di voci che lo davano per morto, la donna sta per convolare a nozze con un altro uomo. Non solo: Nampara, la casa avita, si trova in uno stato di abbandono, cui ha contribuito anche una coppia di vecchi servi, fedeli ma ubriaconi. Devastato dalla perdita del suo grande amore, Ross decide di rimettere in sesto Nampara e di concentrarsi sugli affari che il padre ha lasciato andare a rotoli, tornando a coltivare le terre e lanciandosi nell’apertura di una nuova miniera. Viene aiutato dall’affezionata cugina Verity, dai due servi e da Demelza, una rozza ma vivace ragazzina che ha salvato da un pestaggio e che, impietosito, ha preso a lavorare con sé come sguattera. Nella terra ventosa di Cornovaglia – aspra quanto la vita dei suoi minatori, percorsa dai fremiti di nuove sette religiose e afflitta da contrasti sociali – si intrecciano i destini dei membri della famiglia Poldark, primo fra tutti il forte e affascinante Ross, ma anche della gentile Verity, di Elizabeth, tormentata da segrete preoccupazioni, e di Demelza che, diventata una bellissima donna, è determinata a conquistare il cuore dell’uomo che le ha cambiato la vita.






Il romanzo storico è uno dei miei generi di lettura preferiti: dove c'è tale genere c'è Anna e dove c'è Anna c'è tale genere, un rapporto di diretta proporzionalità quindi.
In passato leggevo molti più romanzi storici, negli ultimi anni la scelta dei libri è unicamente dettata da quello che è il periodo e soprattutto da quello che cerco in quel determinato periodo. Per questo motivo l'inizio di agosto si è rivelato essere il momento propizio per fare la conoscenza di Ross Poldark.

Posso subito dirvi che a differenza di altri romanzi appartenenti al medesimo genere, in questo caso, la storia prende piede sin da subito, non bisogna farsi largo per entrare all'interno della stessa, ingranare la giusta marcia e via di seguito, no, ci si trova immersi con tutte le scarpe. 
Riesco ancora a percepire la brezza marina che carezza la pelle, l'infrangersi delle onde sugli scogli, l'odore del mosto nelle cantine. Vedo le capre che pascolano nella brughiera, le baracche di legno delle miniere, le case di ardesia e argilla, i volti delle giovani donne sotto le ampie tese dei cappelli, i nasi umidi e scintillanti dei cavalli. 
Tutto questo rappresenta la Cornovaglia, quella terra così affascinante e misteriosa, che fa da scenografia alle vicende che vi prendono piede.

Siamo alla fine del '700 e nel suddetto romanzo, che rappresenta il primo capitolo della saga, le vicende narrate investono un arco temporale che va dal 1783 al 1787.
Ross Poldark, figlio di un piccolo possidente morto da poco, ritorna dal Nuovo Mondo, dove ha preso parte con l'esercito inglese alla rivoluzione americana. Non è una terra facile quella a cui fa ritorno, tra il grande scontento generale, le tasse alte a cui si contrappongono le paghe ridotte all'osso e una campagna incapace di produrre proprio a causa delle tante guerre. Tutto ciò emerge anche dal grande stato di abbandono e degrado in cui si trova la stessa casa natia, a Nampara, lasciata nelle mani di due servi fedeli, ma ubriaconi. Come se non bastasse la donna che lui ama, Elizabeth, credendo alle voci che lo davano per morto, è in procinto di convolare a nozze con qualcuno che lo stesso Ross conosce, ed anche molto bene. Ma si sa che quando si chiude una porta si apre un portone ed è quello che avverrà al nostro protagonista che intreccerà il suo cammino con tante nuove figure e forse con quello che sarà l'amore della sua vita.


"Si domandò se il mondo reale fosse quello in cui gli uomini lottavano per convinzioni politiche e ideali e morivano e vivevano con onore - o più spesso miserevolmente - in nome di parole astratte come patriottismo o indipendenza, o se fosse quello della gente umile e della terra."


Il romanzo di Winston Graham rappresenta una vera e propria chicca tra i romanzi storici. Un romanzo molto maturo, per stile, per concretezza dei fatti narrati e per costruzione dei singoli personaggi
Tra tutti, è indubbio, spicca la figura del protagonista ed il percorso di evoluzione, per nulla scontato e mai banale, al quale viene sottoposto. Un uomo dall'espressione tanto controllata, imperturbabile, ma dietro la quale si agita un mondo di emozioni; un uomo che preferisce avere delle occupazioni piuttosto che passare intere giornate a deprimersi; un uomo che considera ogni essere vivente suo pari, che non permette alla diversa appartenenza sociale di rappresentare un ostacolo insormontabile; un uomo che passerà dal forte senso di solitudine e di distanza dagli altri, dall'incapacità di scendere a patti con gli stessi, all'essere nuovamente in grado di amare. 

Particolare attenzione viene poi posta nei confronti del mondo femminile e nella sua descrizione: quelle donne così incantevoli, se prese singolarmente, ma che non potevano fare a meno di studiarsi e soppesarsi a vicenda al momento dell'incontro. 
Tra tutte, che saranno tante e diverse tra loro, vorrei soffermarmi su Elizabeth, la cui fragile bellezza lascia Ross sempre a corto di parole al punto tale da costringerlo ad interpretare la parte dell'innamorato respinto, del villano, amaro e sarcastico. A lei si contrappone Demelza, personaggio che ho adorato. Una ragazzina, orfana di madre e picchiata selvaggiamente dal padre ubriaco, che si trasformerà in una vera e propria donna che, con la sua natura umana, coglierà Ross alla sprovvista facendogli sussultare il cuore. 

Seguiremo lo scorrere del tempo insieme a tutti i cambiamenti che riguarderanno il giovane protagonista e non solo. La presenza di più punti di osservazione nella narrazione permetterà il coinvolgimento dei tanti personaggi: diverse storie, dalla fitta trama, saranno intessute fino ad intrecciarsi, irrimediabilmente, tra loro e al quadro più generale, andando a muovere i diversi fili che ne costituiscono la trama.

Unico punto sfavorevole, anche se poi rispetto alla bellezza della storia romanzata rappresenta una bazzecola, la presenza di parti poco scorrevoli che fanno riferimento alle miniere, ai calcoli della vendita del rame e ad altri aspetti non proprio interessanti all'occhio del lettore. 

In definitiva un romanzo che è uno spaccato della vita dell'epoca dove, all'immagine dei mercati e della vita campestre, si contrappongono quelle di ricevimenti e balli sfarzosi. Un'epoca nella quale "...un gentiluomo può ubriacarsi a patto che riesca a comportarsi in modo decoroso, e che finisca svenuto sotto il tavolo".






venerdì 5 agosto 2016

Monthly Recap Luglio!



Rubrica a cadenza mensile per riepilogare quanto avvenuto nel mese appena trascorso



Buongiorno miei cari lettori! Non avevo affatto dimenticato di postare il riepilogo del mese appena trascorso, anzi ne ho volutamente protratto la pubblicazione per far sì che fosse l'ultimo post sul blog, prima della pausa estiva. A tale proposito volevo dirvi che il mio piccolo angolino nella blogosfera resterà inattivo dal 6 al 28 Agosto, con ripresa delle normali attività lunedì 29.
Settembre sarà un mese di novità, di iniziative per festeggiamenti vari (primo anniversario della pagina e del blog!) e vedrà la nascita di una nuova rubrica tanto carina, ma ve ne parlerò quando sarà il momento! 
Per ora gustiamoci insieme questo riepilogo e la lunghissima TBR che varrà per Agosto e Settembre. Buona lettura!




LETTURE E RECENSIONI


Come al solito è bene iniziare dai titoli che mi hanno fatto compagnia in questi 31 giorni del mese di Luglio. Ognuna delle immagini rimanda alla recensione per cui, se ve la siete persa, vi basterà cliccare sulla copertina per conoscere il mio parere post lettura.



Testo Alternativo Testo Alternativo Testo Alternativo
Testo Alternativo Testo Alternativo Testo Alternativo



Un mese davvero proficuo in termini di belle letture tanto che ho avuto serie difficoltà ad eleggere la lettura per eccellenza. Alla fine mi sono lasciata guidare dalla mia valutazione sul profilo Goodreads e il romanzo con più stelline, nonché libro del mese di Luglio, è "Cade la terra" di Carmen Pellegrino.

Luglio è stato anche il mese in cui ho avuto il piacere di conoscere e ascoltare, nella suggestiva Locorotondo, un autore come pochi: Lorenzo Marone. Trovate il mio resoconto dettagliato qui.


martedì 2 agosto 2016

Recensione 'Girano le stelle - L'amore nonostante l'oroscopo' di Darcy Woods





Girano le stelle
L'amore nonostante l'oroscopo
Darcy Woods


Editore: Mondadori - Genere: Contemporary Romance
Pagine: 300 - Prezzo: 17,00 €
(OMAGGIO CE)


Wilamena è figlia di un’astrologa, fin da bambina le è stato insegnato che il suo futuro è scritto nelle stelle e che le scelte importanti vanno fatte consultando gli astri. Si sta per aprire un momento molto speciale nella sua vita, un allineamento planetario che non si verificherà più per anni e che riguarda la sua quinta casa: quella dell’amore. Wilamena ha esattamente ventun giorni per sfruttare la posizione favorevole di Saturno e incontrare l’uomo della sua vita. Perché l’amore sbocci e duri a lungo il fortunato deve essere del Sagittario e perché l’incontro non si trasformi in una catastrofe non deve essere nato sotto il segno dei Pesci. “Non un uomo dei Pesci” le ha sempre ripetuto la madre. Con il quadro astrale a portata di mano e gli insegnamenti materni ben impressi in testa Wilamena parte per la sua missione, peccato però che le stelle girino e gli oroscopi non abbiano sempre ragione. Girano le stelle è una commedia d’amore e d’oroscopo, per tutti coloro che credono nelle stelle ma si affidano al cuore.





Sapevate che la luna in fase di novilunio rappresenta una condizione ideale per affrontare nuove imprese? O ancora, sapevate che ognuno di noi possiede una carta astrale che non è altro che la fotografia celeste della propria nascita redatta considerando le posizioni planetarie al momento esatto di tale evento? Non guardatemi con gli occhi sbarrati, non sono impazzita, almeno non ancora, ma con questo romanzo ho avuto modo di esplorare territori a me sconosciuti.

Carte astrali, segni zodiacali, forze cosmiche e quant'altro sono gli argomenti preferiti della nostra Wilamena, Wil per gli amici, Mena per l'unico familiare vivente, sua nonna, un generale di brigata.
Wil ha diciassette anni e, a suo dire, un gravissimo problema: solo ventidue giorni di allineamento planetario per trovare l'anima gemella, l'amore della sua vita, e non essere più vittima di quella che considera una vera e propria maledizione sentimentale.
Inizierà così la sua ricerca, ricerca che la spingerà tra le braccia di due fratelli con cui ha la massima e la minima sensibilità astrale: Seth, Sagittario compatibile con quella che è la sua carta astrale e Grant, un Pesci, segno zodiacale dal quale stare lontani e che per tale motivo deve diventare invisibile ai suoi occhi. 
Inizierà così un'avventura tutta sentimentale nella quale la giovane Wil dovrà fare i conti con il forte attaccamento all'astrologia, che rappresenta l'unico legame rimasto con il fantasma della figura materna, in quanto nelle stelle è insito quel vincolo sacro che trascende la morte, e il cuore perché, in amore, la linea che separa la scelta giusta da quella sbagliata è pericolosamente sottile. 


"Non puoi costringerti a innamorarti di qualcuno! Non funziona così! L'amore non può essere misurato o quantificato come le stelle. È caotico e imprevedibile. Cielo, a volte è persino sbagliato. E a volte quello che è sbagliato è giusto."


Quando ho adocchiato e richiesto questo romanzo alla casa editrice Mondadori, che ringrazio per la copia omaggio, la trama aveva tutti gli ingredienti per far sì che mi immaginassi di trovarmi di fronte ad una rocambolesca commedia romantica alla Bridget Jones, quindi una storia sì divertente, ma matura, con personaggi che lo fossero altrettanto. In realtà i protagonisti di questo romanzo sono degli adolescenti investiti da una serie di eventi che prendono una piega un po' scontata. 

Per questo motivo non dovete aspettarvi nemmeno dei personaggi di carattere che lasciano un segno indelebile nel cuore del lettore, tuttavia ritengo che ci sia stata una focalizzazione e quindi una maggiore caratterizzazione di alcuni personaggi rispetto ad altri facendoli apparire gli unici veri e propri protagonisti, a mio avviso lo stesso Seth potrebbe essere considerato una semplice comparsa utile in alcuni punti della narrazione.
Ovviamente, mi riferisco a Wil, personaggio che non ho propriamente digerito, e Grant, che rappresentano i due opposti. Lei con il suo forte attaccamento all'astrologia, che ripone tutta la sua fiducia nelle stelle che si presentano come l'appiglio al quale aggrapparsi per navigare, uno strumento per comprendere il mondo che la circonda, per avere una percezione più ampia di quello che è il proprio scopo.
Grant, invece, non condivide affatto l'idea di basare scelte di vita importanti sulla casualità delle configurazioni astrali scansandosi così tutta la responsabilità. Proprio per tale concezione lui rappresenta la causa del suo essersi persa, dello smarrimento di quell'orientamento recuperato solo grazie all'astrologia ritrovandosi così "...strattonata senza via di scampo verso tutti i punti cardinali".
Nonostante queste diversità i due sono accomunati dal senso di perdita che è causa di quello svuotamento interiore che caratterizza il loro essere.

Lo stile dell'autrice l'ho trovato molto semplice, a volte anche troppo, senza fronzoli, e al contempo ricco di modi di dire prettamente legati al mondo dell'astrologia, per fare un esempio vi ritroverete dinanzi ad imprecazioni del tipo 'corna di Toro'.

In definitiva un romanzo che si legge davvero in poche ore e che consiglio ad una fascia d'età prettamente adolescenziale. Un romanzo la cui morale è semplice e lineare e la giovane Wil capirà che non si può prendere una scorciatoia per vivere ma bisogna sempre essere consapevoli delle proprie scelte.