Buongiorno miei cari lettori! Avete terminato le vostre vacanze? Come sono andate? Cosa avete letto?
Io sono tornata la scorsa settimana e il blog già pullula di tante recensioni, salvate tra le bozze, riguardanti tutti i romanzi che mi hanno fatto compagnia in queste ferie all'insegna del relax!
Oggi scaldo i motori e riapro il blog parlandovi di un romanzo che ho terminato prima della pausa estiva. Siamo di fronte ad un genere ben preciso, quello del romanzo storico, e posso affermare che "Ross Poldark" di Winston Graham, non ha deluso le mie alte aspettative. A questo punto vi auguro una buona lettura!
Ross Poldark
Winston Graham
Editore: Sonzogno - Genere: Romanzo Storico
Pagine: 431 - Prezzo: 18,50 € - eBook: 9,99€
(OMAGGIO CE)
Pagine: 431 - Prezzo: 18,50 € - eBook: 9,99€
(OMAGGIO CE)
Cornovaglia, 1783. Ross Poldark, figlio di un piccolo possidente morto da poco, torna a casa, esausto e provato, dopo aver combattuto per l’esercito inglese nella Rivoluzione americana. Ora è un uomo maturo, non più l’avventato ed estroverso ragazzo che aveva dovuto abbandonare l’Inghilterra per problemi con la legge. Desidera soltanto lasciarsi il passato alle spalle e riabbracciare la sua promessa sposa, la bella Elizabeth. La sera stessa del suo arrivo, però, scopre che, anche a causa di voci che lo davano per morto, la donna sta per convolare a nozze con un altro uomo. Non solo: Nampara, la casa avita, si trova in uno stato di abbandono, cui ha contribuito anche una coppia di vecchi servi, fedeli ma ubriaconi. Devastato dalla perdita del suo grande amore, Ross decide di rimettere in sesto Nampara e di concentrarsi sugli affari che il padre ha lasciato andare a rotoli, tornando a coltivare le terre e lanciandosi nell’apertura di una nuova miniera. Viene aiutato dall’affezionata cugina Verity, dai due servi e da Demelza, una rozza ma vivace ragazzina che ha salvato da un pestaggio e che, impietosito, ha preso a lavorare con sé come sguattera. Nella terra ventosa di Cornovaglia – aspra quanto la vita dei suoi minatori, percorsa dai fremiti di nuove sette religiose e afflitta da contrasti sociali – si intrecciano i destini dei membri della famiglia Poldark, primo fra tutti il forte e affascinante Ross, ma anche della gentile Verity, di Elizabeth, tormentata da segrete preoccupazioni, e di Demelza che, diventata una bellissima donna, è determinata a conquistare il cuore dell’uomo che le ha cambiato la vita.
"Si domandò se il mondo reale fosse quello in cui gli uomini lottavano per convinzioni politiche e ideali e morivano e vivevano con onore - o più spesso miserevolmente - in nome di parole astratte come patriottismo o indipendenza, o se fosse quello della gente umile e della terra."
Il romanzo di Winston Graham rappresenta una vera e propria chicca tra i romanzi storici. Un romanzo molto maturo, per stile, per concretezza dei fatti narrati e per costruzione dei singoli personaggi.
Tra tutti, è indubbio, spicca la figura del protagonista ed il percorso di evoluzione, per nulla scontato e mai banale, al quale viene sottoposto. Un uomo dall'espressione tanto controllata, imperturbabile, ma dietro la quale si agita un mondo di emozioni; un uomo che preferisce avere delle occupazioni piuttosto che passare intere giornate a deprimersi; un uomo che considera ogni essere vivente suo pari, che non permette alla diversa appartenenza sociale di rappresentare un ostacolo insormontabile; un uomo che passerà dal forte senso di solitudine e di distanza dagli altri, dall'incapacità di scendere a patti con gli stessi, all'essere nuovamente in grado di amare.
Particolare attenzione viene poi posta nei confronti del mondo femminile e nella sua descrizione: quelle donne così incantevoli, se prese singolarmente, ma che non potevano fare a meno di studiarsi e soppesarsi a vicenda al momento dell'incontro.
Tra tutte, che saranno tante e diverse tra loro, vorrei soffermarmi su Elizabeth, la cui fragile bellezza lascia Ross sempre a corto di parole al punto tale da costringerlo ad interpretare la parte dell'innamorato respinto, del villano, amaro e sarcastico. A lei si contrappone Demelza, personaggio che ho adorato. Una ragazzina, orfana di madre e picchiata selvaggiamente dal padre ubriaco, che si trasformerà in una vera e propria donna che, con la sua natura umana, coglierà Ross alla sprovvista facendogli sussultare il cuore.
Seguiremo lo scorrere del tempo insieme a tutti i cambiamenti che riguarderanno il giovane protagonista e non solo. La presenza di più punti di osservazione nella narrazione permetterà il coinvolgimento dei tanti personaggi: diverse storie, dalla fitta trama, saranno intessute fino ad intrecciarsi, irrimediabilmente, tra loro e al quadro più generale, andando a muovere i diversi fili che ne costituiscono la trama.
Unico punto sfavorevole, anche se poi rispetto alla bellezza della storia romanzata rappresenta una bazzecola, la presenza di parti poco scorrevoli che fanno riferimento alle miniere, ai calcoli della vendita del rame e ad altri aspetti non proprio interessanti all'occhio del lettore.
In definitiva un romanzo che è uno spaccato della vita dell'epoca dove, all'immagine dei mercati e della vita campestre, si contrappongono quelle di ricevimenti e balli sfarzosi. Un'epoca nella quale "...un gentiluomo può ubriacarsi a patto che riesca a comportarsi in modo decoroso, e che finisca svenuto sotto il tavolo".