lunedì 10 luglio 2017

Recensione 'La guardia, il poeta e l'investigatore' di Jung-myung Lee


Ha inizio oggi una settimana decisiva ed emozionante per la sottoscritta che si concluderà domenica 16 Luglio, a Pontremoli, con la finale della 65^ Edizione del Premio Bancarella. Per questo motivo, oggi, vi parlo di uno dei sei romanzi finalisti, l'ultimo da recensire per l'esattezza. Un romanzo in cui, in tutta sincerità, non mi sarei mai imbattuta se non fosse stato per il suddetto premio. Fortunatamente ciò è successo perché altrimenti avrei perso per strada una lettura che aggettivare semplicemente come meravigliosa è riduttivo.






La guardia, il poeta e l'investigatore
Jung-myung Lee


Editore: Sellerio - Genere: Giallo
Pagine: 386 - Prezzo: 16,00 € - eBook: 9,99€

FINALISTA PREMIO BANCARELLA 2017


Nel 1944 la Corea è sotto l'occupazione giapponese, e nella prigione di Fukuoka non si permette ai detenuti coreani di usare la propria lingua. Un uomo, una guardia carceraria, viene trovato brutalmente assassinato, e un giovane collega dall'animo sensibile e letterario viene incaricato di condurre l'indagine e trovare il colpevole. La vittima era temuta e odiata per la sua brutalità, ma quando l'improvvisato investigatore avvia la sua inchiesta interrogando custodi e detenuti, ricostruendo poco a poco i movimenti degli ultimi mesi, un diverso e sorprendente scenario si impone alla sua attenzione. Dall'inchiesta sull'uomo emerge il passato di un povero analfabeta orfano dei genitori, il faticoso riscatto attraverso il lavoro, la carriera nella prigione, la scoperta di una passione inaspettata, il ruolo di "censore" con l'incarico di controllare la corrispondenza in entrata e in uscita dal carcere. E soprattutto il legame con un detenuto particolare, un famoso poeta coreano, autore di scritti sovversivi. E proprio attorno al poeta ruota l'intera vicenda: nel corso dei suoi interrogatori il giovane si trova a parlare sempre di più con il prigioniero e, come prima di lui la guardia assassinata, a immergersi in un dialogo fatto di letteratura, d'arte, di libertà. Si scopre a desiderare la bellezza dei suoi versi clandestini, a subire il potere eccitante e al tempo stesso rasserenante della parola poetica.



Ci sono romanzi che saziano la mente, che abbeverano l'anima assetata nei giorni di arsura. Sono quei romanzi che si fanno strada sotto la pelle, che incantano gli occhi e imbrigliano il cuore. Romanzi che conoscono i modi più segreti per provocare quell'incessante formicolio in pancia. Romanzi di una bellezza disarmante, corredati da un registro di voci sublimi e che, se si ha la fortuna di incontrarli, sanno come ripagare il lettore, anche il più esigente. Un po' come è accaduto a me con La guardia, il poeta e l'investigatore.

Per potervi parlare del romanzo, però, è necessario partire da una frase recitata nell'epilogo, a fior di labbra, da Yuichi Watanabe, voce narrante dell'intera vicenda, e che dice quanto segue: "Talvolta la finzione narrativa può dire molto più di una certa realtà che i fatti nudi e crudi. Volevo rivelare la verità, ma non potevo semplicemente riportarla". Una frase emblematica che racchiude a pieno il significato più segreto dell'opera e l'intento dell'autore: raccontare come forma di conoscenza e spunto di riflessione.

Il romanzo, ambientato nello scenario drammatico della prigione di Fukuoka, viene classificato come appartenente al genere giallo. Ed è proprio in ottemperanza a questa classificazione che, nelle prime pagine, ci imbatteremo nell'omicidio di una delle guardie carcerarie, l'integerrimo Sugiyama, uomo disprezzato e capace di incutere timore nei prigionieri. Sarà attorno a questa morte che si aprirà la vera e propria indagine investigativa che, tassello dopo tassello, ed invitando il lettore al ragionamento, condurrà a più di una verità e ad un mare di dubbi. 

Ma questo è solo un pretesto, uno spunto, perché La guardia, il poeta e l'investigatore è molto di più, è un romanzo ad ampio respiro, complesso e sublime, un testo poetico in prosa dotato di rara bellezza e che racchiude in sé tutta una serie di sfaccettature, di gradazioni di colore. 
Un romanzo che si sofferma sul potere delle parole, sul loro significato, su quello che dicono e che tacciono, sul modo in cui mescolandosi o contrapponendosi creano suggestioni dando corpo a pensieri e sentimenti: semplici frasi cambiano non solo le persone ma il mondo intero, diventando appiglio, ancore di salvezza nelle ore più buie.
Un romanzo che celebra la letteratura e la poesia come forma di consolazione per l'anima e sogno di immortalità, la poesia che rassicura, aiuta, salva ed esiste ovunque, anche tra le pareti di una cella di prigionia, la poesia che unisce, che lega persone apparentemente diverse tra loro, come il giorno e la notte. 
Un romanzo che diventa biografia e mezzo attraverso il quale raccontare la storia di un uomo, Yun Dong-ju, nonché vero protagonista. Un poeta tormentato dalla nostalgia delle stagioni ormai passate, incapace di rievocare il proprio passato luminoso e limitatosi alla sofferenza del tempo vuoto. 
Un romanzo che si sofferma sull'importanza dei ruoli, su come appaiamo agli occhi altrui e su quello che siamo veramente, basti pensare alla nuova immagine di Sugiyama che, pagina dopo pagina, si delineerà dando vita ad un uomo sensibile e vittima del suo tempo, imprigionato nella propria divisa e morto in un inferno solitario. Soltanto in seguito alla sua morte ci si renderà conto della sua esistenza. 

Ambientato durante la lotta per l'indipendenza della Corea e per la difesa della propria identità culturale, con un alternarsi di piani temporali ed un intrecciarsi di storie, di vite e di voci, il romanzo non è un semplice scavare tra le pareti di una prigione, ma, e soprattutto, uno scavare nell'animo umano con lo scopo di favorire una sorta di rappacificazione con se stessi
Tanti i significati che si celano dietro il narrato caratterizzato da un stile in cui le parole si inseguono su carta e la punteggiatura curata fa da cornice all'intera opera. La presenza di poesie delicate e toccanti, frutto della capacità creativa di Dong-ju, completa il quadro d'insieme rendendo il romanzo una piccola perla, un sussurro, nel panorama letterario. 
Il poeta Yun Dong-ju

Ho molto apprezzato la capacità dell'autore di sfruttare l'omicidio, il giallo, come un semplice pretesto per condurre il lettore, attraverso una porta secondaria, al cuore pulsante del romanzo. Una storia che nella ferocia, nelle brutture, nel dolore e nella sofferenza della prigionia è in grado di far riaffiorare un sentimento come quello della speranza
La lettura è una vera e propria immersione in acque purificatrici che, anche se quanto sto per dire potrebbe apparire un controsenso se si pensa ai fatti narrati, appaga il lettore donandogli serenità, tranquillità. Proprio in questo risiede il potere delle parole di cui si parla dalla prima all'ultima riga.
Ho sperato che il sentiero, che pure è già tracciato, deviasse dal percorso prestabilito che ci fosse un senso di giustizia che rimettesse ogni cosa nel giusto ordine ma, ho imparato, che la storia non si può cambiare. 

Vi ingannerei se dicessi che si tratta di una lettura semplice adatta a chiunque. Credo fermamente, invece, che questa sia una storia per pochi. Complessa e bellissima, nonostante l'atrocità di cui è pervasa, sa emozionare facendosi largo nel cuore di chi legge. Allo stesso tempo, però, è uno di quei romanzi a cui tutti dovrebbero concedere una possibilità, quasi fosse una necessità, perché "un libro che ha piantato radici in chi lo legge non può scomparire" e questo è proprio il caso di dirlo. Un romanzo potente e di una bellezza disarmante.




17 commenti

  1. Onestamente, i libri della sestina non mi hanno entusiasmato per nulla.
    Mi dispiace essermi perso questo, tralasciato con la paura di annoiarmi e per colpa del pdf: i libri lunghi, impegnativi, preferisco leggerli su carta. Recensione bellissima, al solito. Lo leggo presto, e spero vinca il migliore.

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    1. Dopo aver letto questo ho dovuto rivalutare tutta la mia scaletta personale. Mi ha proprio emozionata e sono felice di averlo letto :)

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  2. che belle parole Anna, mi fai venire voglia di rileggerlo! Dai che sabato si avvicina

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    1. Grazie Chiara, non sai quante volte ho dovuto limare la recensione perché avevo voglia di cambiare e inserire frasi nuove affinché rendesse un po' di giustizia alla bellezza del romanzo. Manca pocoooo!:)

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  3. Una bellissima recensione e un romanzo che devo leggere, assolutamente. Mi spiace non averlo ancora fatto, ma rimedierò.
    Bacio e...a sabato!

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    1. Stefi, assolutamente sì! Leggilo, leggilo, leggilo.
      A sabato, bacio!

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  4. Mi hai emozionata Anna e mi hai fatto rivivere le emozioni provate mentre leggevo questo grandissimo libro.
    Una recensione bellissima e toccante.
    Un abbraccio (e ci sta tutto) da Lea

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    1. Non vedevo l'ora che la leggessi perché, avendo tu amato il libro come me, era importante prima di tutto capire cosa ne pensassi e se secondo te fossi riuscita a raccontarlo come merita. Un abbraccio grande e tienimi il posto per domenica ;)

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    2. Sei riuscita a raccontarlo in modo sublime. Da bridivi...come il libro merita.
      <3

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  5. Wow che recensione! Metti voglia di leggerlo! Spero di farlo a breve, anche perché non essendo una lettura semplice, immagino serva anche tanta concentrazione.
    Complimenti per le tue parole!

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    1. Grazie! In realtà sì, occorre una certa concentrazione, però una volta che ci sei dentro difficilmente riesco a uscirne ;)

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  6. Molto interessante! Non lo conoscevo, ma credo proprio che lo leggerò!

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    1. Ed io sono contenta di ciò. Un libro che merita all'ennesima potenza :)

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  7. Questa tua recensione mi ha lasciata senza parole. Bravissima. Del libro mi aveva parlato Lea, ne ho un po' paura, ma lo leggerò sicuramente.

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    1. Ti ringrazio Tessa!! Non posso che associarmi a Lea nel consigliarti di leggerlo, leggerlo, leggerlo. Anche io non sapevo cosa aspettarmi, inizialmente, poi però sono stata travolta dalle parole e, in casi come questi, non si ha scampo :)

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    2. concordo con Tessa su tutto, mi sento esattamente allo stesso modo.

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