I sei romanzi finalisti del Premio Bancarella 2017 |
Sì, se ve lo state chiedendo sua Maestà on the road sarei io. Alla base del nomignolo c'è tutta una storia che non vi sto a raccontare, vi basti sapere che la giustificazione che è stata data a Dario Vergassola e a quanti ci hanno seguito in streaming e nella piazza di Pontremoli riguarda il colorito del mio incarnato definibile con un termine assoluto: diafano.
E sì, in questo post dovrei anche raccontarvi la mia esperienza in quel di Pontremoli, ma ora che sono qui mi domando: come si fa a dare corpo alle emozioni, ad imprimerle su carta, o su uno schermo nel caso specifico? Come si fa a spiegarvi cosa è stato per me vivere in prima linea il Premio Bancarella?
Amanda Colombo, the Boss, che non finirò mai di ringraziare per questa fantastica opportunità, ha detto che chi vive di, con e per i libri resta ammaliato dal fascino di Pontremoli. Ebbene io ve lo confermo! Non riesco ancora a riprendermi da quel 16 Luglio, dai sorrisi, dai battiti accelerati, dai sospiri, dagli sguardi.
Per non parlare dell'atmosfera, dell'aria pura che si respira, dei raggi del sole che scaldano e abbracciano, dei tornanti micidiali, della boscaglia, della natura. Sembra di essere sospesi in una bolla, fuori dal tempo, in un luogo dove tutto può succedere, perfino avvistare un capriolo come nel mio caso!
Con Valeria Benatti |
Ma torniamo alla serata e procediamo con ordine. La manifestazione ha avuto inizio alle 21:30 ma prima di tutto ciò c'è stata la possibilità di salutare le mie colleghe e Amanda, conoscere Dario Vergassola (che è spassosissimo e ha allietato la lunghissima serata con battute esilaranti!), incontrare gli autori (io e Lea ci siamo fiondate sul nostro amato Jung-myung Lee, meglio conosciuto come il coreano), scattare foto con loro e farsi autografare i romanzi, e infine prendere posto in platea, proprio su quelle sedute dove, un cartello recitava "riservato". Una cosa del genere non mi era mai capitata, quel posto era tutto per me!
Insomma la serata ha avuto inizio. Dopo i convenevoli e i saluti di rito, la cara Laura è dovuta salire sul palco per spiegare cosa è stato il progetto #bancarellablogger, qual è stato il nostro ruolo nel corso di questi mesi e come si sarebbe concluso, ovvero sul palco. Come anticipatovi poco fa, ho avuto il piacere di presentare la dolcissima Valeria Benatti con il suo romanzo "Gocce di Veleno". Durante i saluti, quando abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere mi ha detto: "Ma tu sei Maestà! Sono molto emozionata e non vedo l'ora di sentire il tuo discorso". Bene a quanto pare il mio discorso le è piaciuto, al punto da volerlo condividere sulla sua pagina ed è per questo motivo che ve lo ripropongo:
Presentando "Gocce di veleno" di Valeria Benatti In Gocce di veleno viene affrontata una tematica molto importante e, purtroppo, anche molto attuale, ovvero la violenza sulle donne. Violenza fisica ma soprattutto psicologica. Ciò che colpisce è lo stile graffiante, diretto, a volte crudo e privo di filtri, con cui l’autrice, senza giri di parole, ci racconta di un legame morboso, ossessivo e violento. Un amore, se così si può definire, malato in cui persino le dichiarazioni sanno di morte. Un amore che prende, si sazia e non concede nulla in cambio.Ma, grazie alla divisione strutturale in quattro grandi sezioni, tutte diverse, che fungono da porti di attracco, il romanzo appare agli occhi di chi legge come un vero e proprio viaggio interiore, un processo di guarigione, di rinascita, che ha per protagonista Claudia, una donna malandata con le ossa rotte e i pensieri storti.Oggi come oggi le storie di violenza sono all’ordine del giorno e il romanzo di Valeria Benatti racchiude una profonda denuncia ad aprire gli occhi su una realtà che non deve e non può lasciare indifferenti, ad ascoltare le voci silenti di chi soffre, ma allo stesso tempo racchiude un invito per tutte quelle donne maltrattate, che hanno subito e continuano a subire, affinché quella voce silenziosa diventi un grido di aiuto e di speranza per ritrovare il coraggio di tornare ad amarsi, il coraggio di sentirsi nuovamente libere, pronte ad affrontare un cambiamento, proprio come un bruco che, chiuso dentro ad un bozzolo piccolo ed angusto, torna a nuova vita trasformandosi in una bellissima farfalla.
Con il vincitore del Premio Bancarella 2017 Matteo Strukul |
Il vincitore della 65^ Edizione del Premio Bancarella è stato, quindi, Matteo Strukul. Non posso nascondervi però che, avendo letto tutti i sei romanzi finalisti, il mio cuore di lettrice è sempre stato puntato, totalmente, verso il giallo coreano "La guardia, il poeta e l'investigatore" di Jung-myung Lee e nella mia neutralità esteriore ho sempre sperato, dentro di me, che gli fosse concessa una possibilità.
Bene, siamo giunti alle battute finali e questo vuol dire che è tempo di provare a tirare le somme e raccontarvi cosa è stato per me il progetto #bancarellablogger. Partendo dal presupposto che le parole non bastano in situazioni come queste, conoscere il dietro le quinte di un premio tanto prestigioso che, da lettrice prima che da blogger, ho sempre rimirato da lontano è stato pazzesco (non trovo termine migliore per descrivere il tutto)!
#bacarellablogger con Alberto Zuccalà |
Senza la fiducia di Laura, di Amanda e di tutto il direttivo, questa esperienza non si sarebbe potuta realizzare ed è proprio per questo motivo che il mio immenso grazie va soprattutto a loro che hanno creduto in noi. Infine vorrei ringraziare anche i miei compagni di viaggio, il cuore pulsante di questo progetto. Grazie per l'entusiasmo, i sorrisi, le gioie condivise anche in una semplice chat di gruppo. Per me è stato un onore aver fatto parte della squadra per cui grazie a Laura La Libridinosa, Lea e Stefania di Due lettrici quasi perfette, Chiara La lettrice sulle nuvole, Laura de La biblioteca di Eliza, Cristina di Leggere in silenzio, Deborah alias Scheggia tra le pagine, Grazia La spacciatrice di libri, Michele alias Mr Ink: diario di una dipendenza e Amanda Colombo, il nostro unico e solo capitano!
(Il reportage completo dell'evento lo trovate qui)
LO SBANCARELLA
Ma davvero credevate che il nostro compito di #bancarellablogger fosse terminato così, all'improvviso senza esprimere il nostro parere? E no! Prima di lasciarvi, come è giusto che sia, abbiamo deciso di votare inter nos e dare vita a quello che è stato chiamato, molto carinamente, Lo Sbancarella in modo da decretare il nostro vincitore. Ebbene per maggioranza, il risultato è:
*rullo di tamburi*
"Magari domani resto"
di Lorenzo Marone
brave brave e ancora brave! sono così felice per te e per tutte le bancarellablogger, so quanto impegno ci avete messo e il successo che avete avuto è tutto strameritato
RispondiEliminaBravissime! E così abbiamo anche il premio interno, mi piace!
RispondiEliminaUn'esperienza unica!
RispondiEliminaBacioni,
Stefi
Che serata, che emozioni!
RispondiEliminaDalle tue parole, si capisce perfettamente quanto ti sia piaciuta questa esperienza; quanto sia stata stancante, "ansiolitica" ma soprattutto gratificante e soddisfacente. Complimenti per il tuo discorso: casualmente sono riuscita a seguire in diretta facebook!
RispondiEliminaBrava, come sempre, Queen Anna ;)
Bravi tutti!
Ps. Simpaticissima l'idea dello Sbancarella! :)
Complimenti Anna!!!!
RispondiEliminaSe penso che non ho neanche fatto una foto con Lee!
RispondiEliminaUn'esperienza unica, piena di emozioni.
RispondiEliminaBaci,
Scheggia