Buon venerdì lettori! Si conclude oggi il GDL dedicato al terzo ed ultimo volume della trilogia fantasy scritta da Laini Taylor e portata in Italia dalla Fazi Editore nella collana LainYA. Come di consueto è tempo di raccontarvi cosa ne penso e, da questo punto di vista, posso anticiparvi che non ne esco propriamente convinta.
Sogni di mostri e divinità
Laini Taylor
Editore: Fazi - Genere: Fantasy
Pagine: 570 - Prezzo: 14,50 € - eBook: 5,99 €
Pagine: 570 - Prezzo: 14,50 € - eBook: 5,99 €
La misteriosa Karou è una chimera unica nel suo genere: al contrario dei suoi simili, l’eroina della trilogia La chimera di Praga ha sembianze umane, impreziosite da meravigliosi capelli blu. È innamorata di Akiva, un angelo dalla bellezza eterea. Angeli e chimere sono però nemici naturali, in lotta da secoli. C’è solo un modo per ristabilire la pace: tentare un’alleanza fra le chimere e quegli angeli che, come Akiva, hanno deciso di ribellarsi al loro imperatore. In questo terzo e conclusivo capitolo della saga entriamo subito nel vivo dell’azione: l’esercito degli angeli discende sulla Terra, in pieno giorno, in una Roma sfolgorante di sole, con uno stuolo di telecamere intente a riprendere e un pubblico sbalordito a osservare la scena. Nel frattempo, dopo il tradimento che ha portato la sua specie allo stremo, Karou sta ricostruendo l’esercito delle chimere e, grazie a un inganno ingegnoso, è ora alla guida della ribellione contro gli angeli. Il futuro della sua specie dipende da lei, ed è giunto il momento dello scontro finale. Riusciranno Karou e Akiva a realizzare il sogno di una realtà in cui i loro popoli smettano di distruggersi e in cui, forse, potrebbe esserci spazio per il loro amore?
Recensione
Leggere la Taylor e, nello specifico questa trilogia, è stato prima di tutto un voler mettere alla prova me stessa con un genere che ho iniziato a scoprire da un annetto all'incirca. Io, che ero digiuna di fantasy e che, pian piano, ho iniziato ad apprezzarlo, mi aspettavo in questo caso, però, qualcosa di diverso.
Se il primo romanzo, La chimera di Praga, mi aveva affascinata e convinta per l'idea di base su cui sviluppare l'intera vicenda, tanto da ritenere necessario proseguire con la lettura, già con il secondo, La città di sabbia, la situazione ha iniziato, un tantino, ad incrinarsi, come vi accennavo anche nella recensione. Questa incrinatura si è ingigantita nel terzo ed ultimo volume, trasformandosi in una vera e propria crepa, e ora mi tocca spiegarvi il perché.
Sogni di mostri e divinità è il capitolo conclusivo della trilogia e, di conseguenza, considerando i precedenti una sorta di preparazione al romanzo finale, il lettore si aspetta di imbattersi in qualcosa di epico. Anche perché, diciamocelo chiaramente, questa famosa battaglia tra il Dominio e l'esercito di Serafini/Chimere viene continuamente nominata al punto tale da aspettarsi pagine e pagine di descrizioni di un evento tanto atteso, da fare invidia alla battaglia de Le due torri de Il Signore degli anelli (ok, il paragone è un tantino azzardato ma io mi immaginavo una scena del genere!). Insomma un qualcosa da ricordare. Ebbene un inizio di battaglia su Eretz si intravede ma la Taylor preferisce catapultarci sul pianeta Terra per seguire Karou e Akiva nella loro missione, ponendo il combattimento in secondo piano e sminuendo l'epicità che avrebbe dovuto connotarlo.
Sogni di mostri e divinità è il capitolo conclusivo della trilogia e, di conseguenza, considerando i precedenti una sorta di preparazione al romanzo finale, il lettore si aspetta di imbattersi in qualcosa di epico. Anche perché, diciamocelo chiaramente, questa famosa battaglia tra il Dominio e l'esercito di Serafini/Chimere viene continuamente nominata al punto tale da aspettarsi pagine e pagine di descrizioni di un evento tanto atteso, da fare invidia alla battaglia de Le due torri de Il Signore degli anelli (ok, il paragone è un tantino azzardato ma io mi immaginavo una scena del genere!). Insomma un qualcosa da ricordare. Ebbene un inizio di battaglia su Eretz si intravede ma la Taylor preferisce catapultarci sul pianeta Terra per seguire Karou e Akiva nella loro missione, ponendo il combattimento in secondo piano e sminuendo l'epicità che avrebbe dovuto connotarlo.
Per non parlare poi del ritmo narrativo che, anche in questo volume, è estremamente lento, ricco di informazioni, aneddoti e pensieri che rendono il romanzo estremamente prolisso quando invece la narrazione andrebbe snellita a favore dell'essenzialità. Inoltre, nonostante la miriade di spunti che avrebbero potuto costituire degli appigli ai quali ancorarsi per incrementare quel senso di coinvolgente adrenalina che ci sarebbe dovuto essere, la Taylor smorza ogni cosa. Ho avuto l'impressione che abbia messo molta carne al fuoco e, da un certo momento in poi, non sia più riuscita a destreggiarsi. Un esempio concreto è quello degli Steliani che, presenze evanescenti, fanno la loro comparsa in carne ed ossa sul finale, ma in maniera sbrigativa e per nulla esaustiva. Della serie che inserirli o meno nella storia non ha sortito alcun effetto se non quello di influenzare la relazione tra Akiva e Karou.
Ed ecco la nota dolente, i due protagonisti. La Taylor ci promette mari e monti e poi? Un quasi nulla di fatto. Non posso essere più esplicita per non rovinare la sorpresa a quanti di voi abbiano intenzione di cimentarsi nella lettura della trilogia però io, personalmente, mi aspettavo qualcosa di molto diverso e non un epilogo che sembrerebbe essere una brutta copia del celebre mito di Proserpina.
In ultimo vorrei concentrarmi proprio sul finale che non è tale. Non solo perché è un finale aperto in seguito al quale ognuno è libero di immaginare il prosieguo che preferisce, ma, soprattutto, perché lascia una serie di domande senza risposta e una serie di avvenimenti senza conclusione. Nel gruppo facebook associato al GDL si faceva riferimento al fatto che alcuni elementi che costituiscono questa trilogia vengano ripresi in altri romanzi dell'autrice. Ecco, a mio avviso, ogni serie dovrebbe essere indipendente dall'altra, piuttosto che "obbligare" il lettore a dover leggere altri romanzi per poter trovare dei riferimenti chiarificatori a quanto invece doveva essersi già concluso.
C'è da riconoscere che la Taylor scrive molto bene. Il suo stile è ricco, attento e accurato nelle descrizioni delle scene (ecco perché le recrimino il fatto di non aver osato nella battaglia tanto attesa e tanto a lungo annunciata!) e nella caratterizzazione dei personaggi.
Alla resa dei conti, dunque, dovendo fare un bilancio, a trilogia conclusa posso senz'altro dire che la lettura è stata un'escalation invertita nel senso che ho apprezzato grandemente il primo volume, ho considerato il secondo una via di mezzo e quest'ultimo, invece, del tutto privo di quello che ci si aspettava da un capitolo conclusivo. Un vero peccato, ma tant'è.
Qualche ho subodorato. Infatti, nonostante la bellezza esagerata del primo, un po' per noia, un po' per incostanza, ho sempre avuto paura ad avvicinarmi ai seguiti...
RispondiEliminaMi dispiace, io l'ho adorata. Speriamo nel prossimo gdl
RispondiEliminaPeccato che non ti sia piaciuto, io devo ancora iniziare la trilogia.
RispondiEliminaAnche per me un'esperienza in calando, diciamo cosi: ho il dente avvelenato con la Taylor
RispondiEliminaLa saga a me è piaciuta e mi sarei fermata al primo perché "carino, ma non so..". Invece ho fatto bene a proseguire con voi!
RispondiEliminaAnna sono molto d'accordo con il tuo giudizio. ed è un peccato che sia finita così :(
RispondiEliminaAnna le prime righe di questa tua recensione mi riassumono perfettamente: il primo mi è piaciuto (con alcuni dubbi, ma era carino), il secondo ho faticato, il terzo ho mollato!!!
RispondiEliminaEffettivamente anche io mi aspettavo più spazio per la battaglia finale, ma nel complesso il libro mi è piaciuto. Sarà anche perchè aspettavo così tanto di poter finire la serie?!
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