martedì 12 febbraio 2019

[GDL 'Sogni di mostri e divinità' di Laini Taylor] - Discussione capitoli da 64 a 71




Buon martedì lettori! Come già avveniva per i precedenti volumi che compongono questa serie fantasy scritta da Laini Taylor, e portata in Italia dalla Fazi Editore nella collana LainYA, oggi tocca a me ospitare il post di discussione di un nutrito gruppo di capitoli. 

Sogni di mostri e divinità è il capitolo conclusivo della trilogia. Quello in cui vedremo nascere una strana alleanza tra Chimere e Serafini, nemici giurati dalla notte dei tempi, che insieme fronteggeranno le truppe del Dominio, capeggiate da un Jael, autoprocalmatosi imperatore, che ha invaso la Terra per impossessarsi delle armi a disposizione degli umani con l'unico intento di sterminare gli steliani, una volta tornato a Eretz.
Questo, grossomodo, il riassunto di quanto ci si aspettava e sta avvenendo. Vedremo un lieto fine? Chi lo sa! Da questo momento in poi, però, occhio agli SPOILER! 



DISCUSSIONE CAPITOLI DA 64 A 71


Razgut, il Caduto, ha scagliato un coltello contro Akiva mirando direttamente al cuore. Tutto avviene in una frazione di secondi, nessuna possibilità d'errore, eppure il Serafino dalle ali di fiamma rimane immobile, senza vacillare. Niente sangue e nemmeno il manico di un coltello a spuntare dal suo petto. La traiettoria del lancio non mente così come il fatto che Akiva non abbia avuto il tempo di compiere alcun movimento. La lama lo ha attraversato da parte a parte, senza ferirlo, come se il suo corpo fosse "Invisibile alla morte".

Scampato al pericolo di una morte davvero certa, Akiva affronta un esterrefatto, e non più sogghignante, Jael intimandogli di tornare ad Eretz con il suo esercito con la promessa di non ridurlo in cenere, almeno per il momento.


"'Io non ti brucerò. 
Questa è l'unica promessa che ti faccio, 
e non significa che tu otterrai la vita. 
Forse avrai una possibilità. 
Forse mi vedrai arrivare. 
Ma probabilmente no.'"


A questo punto la Taylor interrompe la narrazione dei fatti per una piccola digressione in quella che viene definita l'era antica e che ha per protagonisti gli Incantati (tra cui Razgut ed Elazael). Scelti tra i campioni di tutte le tribù di Serafini, eccetto quella degli Steliani che si erano opposti ad una tale chiamata, gli Incantati erano dodici angeli prescelti il cui compito era quello di esplorare tutti i livelli del Continuum con l'obiettivo di conoscere i differenti universi contenuti, mappandoli, aprendo portali tra l'uno e l'altro e, in qualche maniera rivendicandoli con la loro luce. Non tutti i livelli del Continuum, però, erano adatti ad essere aperti perché popolati da strane creature, le Bestie. Queste attraversando i portali e seguendo gli Incantati erano giunte all'eterna Meliz per divorarla. Solo alcuni serafini erano riusciti a fuggire rifugiandosi a Eretz mentre il portale veniva chiuso dagli Steliani per impedire alle bestie di attraversarlo e preservare così il loro mondo e la Terra. Ai quattro Incantati superstiti, accusati di essere responsabili dell'accaduto, erano state strappate via le ali e storpiati. Dopo di che li avevano lanciati dai quattro portali, separandoli per sempre. Nel corso dei secoli erano morti tutti eccetto uno, Razgut, condannato a vivere mille anni in esilio.

Contestualmente la scena si sposta su Mik e Zuzana che, espresso il desiderio di risolvere la situazione di Eliza con la magia, si ritrovano dinanzi ad una creatura completamente diversa, con ali di fuoco vivo sulla schiena e finalmente ridestata dal suo stato catatonico fatto di parole senza senso.

Intanto Akiva, Karou, Virko e Haxaya, lasciato il Palazzo Papale si librano, sotto l'incantesimo dell'invisibilità, nel cielo di Roma. Karou, ancora frastornata da quanto sarebbe potuto accadere ad Akiva, inciampa nella figura del serafino che, prendendola al volo, la avvolge con le sue ali e la porta con sé nell'aria. A questo punto, finalmente (gioia e giubilo!), i due incappano nel bacio (più di uno in verità) tanto atteso. Alle loro spalle l'esercito del Dominio, capeggiato da Jael, inizia a popolare il cielo per intraprendere il viaggio che, attraverso l'Uzbekistan, li riporterà al portale che separa i due mondi e quindi ad Eretz.


"Un bacio cedette il posto all'altro 
e Karou ebbe la sensazione che ogni bacio ne contenesse un altro.
Era allucinante: un bacio dentro un bacio, dentro un bacio,
sempre più profondi e dolci e caldi e inebrianti,
e sperò che fosse l'equilibrio di Akiva a guidarli perché lei aveva smarrito completamente il senso di se stessa."  


Mentre assistono alla definitiva chiusura del portale, Eliza racconta a Zuzana e Mik di essere una discendente di Elazael, uno dei dodici angeli Incantati responsabili della distruzione di Meliz, e di possedere in sé mappe e ricordi di esperienze che non ha vissuto ma che potranno ricondurli ad Eretz.
Un Jael collerico, seguito dal suo plotone, arriva ad Eretz con tutta l'intenzione di vendicarsi del nipote, Akiva, perché non avrebbe avuto pace fino a quando non fosse morto. Prima, però decide di controllare come si sia conclusa la battaglia combattuta ad Eretz mentre il Dominio si trovava sulla Terra. Dalla palizzata dell'accampamento pende il gonfalone del Lupo Bianco, che recita Vittoria e Vendetta. Tutto farebbe presagire la vittoria delle Bestie alleate ai Serafini se non fosse per la presenza di un corpo insanguinato e stroncato appeso con un cappio intorno al collo. Si tratta proprio del Lupo Bianco, o meglio di Ziri.
Anche Karou, assiste impotente alla scena. Mentre fuggivano da Eretz e la battaglia imperversava, i suoi compagni hanno avuto la peggio ma, la cosa peggiore, è che non c'è alcuna anima da salvare per poterla resuscitare.


"'L'assenza, a volte, ha una presenza,
e fu questo quello che sentì Karou. Un'assenza come erba
di un prato schiacciato dove qualcuno si era sdraiato e ormai non c'era più. Assenza dove un filo era stato tirato,
strappato da un arazzo lasciando un buco che non si sarebbe mai potuto rammendare.
Questo fu tutto quello che sentì."


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Fermarsi al capitolo 71 è stato davvero un sacrificio per me. Fino a questo momento ho patito non poco la narrazione per via di una serie infinita di aneddoti, informazioni e pensieri che rallentano un bel po' la lettura. Ho faticato ad andare avanti, non lo nego, ma questi capitoli, in maniera del tutto casuale, hanno ricompensato i miei sforzi. Praticamente è successo di tutto.

Akiva e Karou hanno esaudito il nostro desiderio di rivederli, finalmente, insieme anche se un po' di panico nel momento dell'accoltellamento del Serafino ci ha fatti tremare tutti, credo.
Ecco, ciò che invece mi ha destabilizzata e che pure era già stato anticipato qualche capitolo prima, è la conferma della morte di Ziri. Lui era il mio personaggio preferito dopo Sulphurus (a quanto pare me li scelgo non molto fortunati!) e speravo di potermi sbagliare fino all'ultimo. Ci è stato anche detto, sempre precedentemente, che preso dalla foga della battaglia abbia dimenticato di designare un raccoglitore di anime, il che farebbe presuppore che ogni cosa sia ormai perduta però non so, io confido in Liraz.

Adesso la storia si fa interessante, tutti sono ad Eretz, altri stanno arrivando in soccorso con un bel po' di desideri e Razgut ha trovato un nuovo personaggio da opprimere con il suo peso fino alla fine dei giorni (Esther te lo sei meritato!). Peccato che questa scarica di adrenalina sia, come sempre, concentrata proprio sul finale e non distribuita un po' in tutto il romanzo.

La mia tappa si conclude qui. Aspetto di sapere se anche voi siete stati destabilizzati da quanto avvenuto in questi capitoli. Io vi do appuntamento a venerdì 15 Febbraio con la tappa successiva, come indicato nel calendario. Intanto ora è tempo proseguire nella lettura!




5 commenti

  1. Concordo con te.. Finalmente la narrazione ha subito una svolta. Anche io per Ziri conto su Liraz, visto che la Taylor sta facendo strage di tutti i miei preferiti, Sulphurus, Hazael, Ziri . 🙄

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  2. Anna pienamente d'accordo con te. Su tutto era ora che le cose si movimentassero un po'.
    Adesso sono curiosa di scoprire cosa accadrà.
    Riguardo ziri e sulphurus sono in lutto.

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  3. Sono stati capitoli che mi hanno elettrizzata e ho faticato come te a fermarmi. Per il resto ho capito che questo è il suo stile, inizia lenta e poi succede di tutto e mi piace. Ora sono terrorizzata dal finale

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  4. Questo libro è di gran lunga superiore al precedente e non si riesce a fermarsi!

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  5. Sembro un disco rotto, ma io con la Taylor ho proprio il dente avvelenato, penso che oggettivamente non sappia fare il suo mestiere

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