Esce oggi, per Garzanti, il nuovo lavoro di Federica Bosco, "Ci vediamo un giorno di questi". Un romanzo che parla di vita vera, in ogni sua sfumatura di colore, emozione e sentimento. Ho avuto il piacere e l'onore di poterlo leggere in anteprima ed è per questo che ve ne propongo la recensione proprio nel giorno della sua uscita. Buona lettura!
Ci vediamo un giorno di questi
Federica Bosco
Editore: Garzanti - Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine:310 - Prezzo: 16,90 € - eBook: 9,99€
(OMAGGIO CE)
Pagine:310 - Prezzo: 16,90 € - eBook: 9,99€
(OMAGGIO CE)
A volte per far nascere un'amicizia senza fine basta un biscotto condiviso nel cortile della scuola. Così è stato per Ludovica e Caterina, che da quel giorno sono diventate come sorelle. Sorelle che non potrebbero essere più diverse l'una dall'altra. Caterina è un vulcano di energia, non conosce cosa sia la paura. Per Ludovica la paura è una parola tatuata a fuoco nella sua vita e sul suo cuore. Nessuno spazio per il rischio, solo scelte sempre uguali. Anno dopo anno, mentre Caterina trascina Ludovica alle feste, lei cerca di introdurre un po' di responsabilità nei giorni dell'amica dominati dal caos. Un'equazione perfetta. Un'unione senza ombre dall'infanzia alla maturità, attraverso l'adolescenza, fino a giungere a quel punto della vita in cui Ludovica si rende conto che la sua vita è impacchettata e precisa come un trolley della Ryanair, per evitare sorprese al check-in, un muro costruito meticolosamente che la protegge dagli urti della vita: lavoro in banca, fidanzato storico, niente figli, nel tentativo di arginare le onde. Eppure non esiste un muro così alto da proteggerci dalle curve del destino. Dalla vita che a volte fortifica, distrugge, cambia. E, inaspettatamente, travolge. Dopo un'esistenza passata da Ludovica a vivere della luce emanata dalla vitalità di Caterina, ora è quest'ultima che ha bisogno di lei. Ora è Caterina a chiederle il regalo più grande. Quello di slacciare le funi che saldano la barca al porto e lasciarsi andare al mare aperto, dove tutto è pericoloso, inatteso, imprevisto. Ma inevitabilmente sorprendente.
Nell'Etica Nicomachea Aristotele scriveva che l'amicizia è una virtù che si basa su una libera scelta. Inoltre è cosa necessarissima per la vita, in quanto nessuno sceglierebbe di vivere senza amici anche se avesse tutti gli altri beni. Distinta dall'amore e dalla benevolenza, l'amicizia comporta un rapporto attivo. Nello specifico è caratterizzata dalla reciprocità e dal vivere insieme, cioè dalla comunanza di ideali e di vita. L'amicizia è infatti uno dei legami più profondi che si possano instaurare tra gli esseri umani perché disinteressato.
Ed è proprio sulle fondamenta del sentimento di Amicizia, quella con la maiuscola, quella che condivide, che combatte, che tra alti e bassi supera la tempesta, che la Bosco costruisce una storia come poche, servendosi di due protagoniste coraggiose: Caterina e Ludovica, il giorno e la notte. La prima assolutamente fiduciosa del prossimo, la seconda diffidente della sua stessa ombra. Caterina è il raggio di sole che rischiara il grigiore della vita, Ludovica ne è, invece, la spettatrice, colei che rimane sugli spalti a fare il tifo senza mai prendere parte alla gara perché messa in soggezione dalla vita stessa, come un ospite che non vuole disturbare. Caterina che per valutare l'importanza di un uomo si basa su una semplice lista di pro e contro, al contrario di Ludovica per la quale, invece, contano le sfumature perché non può essere solo bianco e nero.
Una piccola squadra, due facce di una stessa medaglia, tanto diverse tra loro, cocciuta e ostinata la prima, debole ed insicura la seconda, ma che vivono di compensazione.
Con l'ausilio di una prosa fluida, scorrevole, intervallata da dialoghi brillanti e condita di metafore sempre attuali, l'autrice ci invita a fare un viaggio in quella che è la vita vera, un pacchetto completo, senza sconti, fatto di scelte, gioie, dispiaceri, sofferenze e felicità. Il tutto reso su carta con compostezza e leggerezza.
Tutta la narrazione è affidata alla voce di Ludovica, zia appagata, amica devota, lavoratrice indefessa e amante ordinaria, ma questa scelta di ricorrere ad un narratore diretto non va ad inficiare in alcun modo sulla caratterizzazione, soprattutto psicologica, degli altri personaggi. La Bosco in questo è molto brava perché riesce a rendere, ottimamente, il quadro d'insieme. Di pari passo allo scorrere del tempo si ravvisa una maturazione, un'evoluzione, di alcune figure rispetto ad altre. La stessa Ludovica che fino ad un certo momento ha vissuto di luce riflessa, sospinta dalla vitalità di Caterina, si ritroverà a dover fare i conti con quelle onde che aveva sempre cercato di arginare; sarà la vita stessa a costringerla a sbocciare, proprio come un fiore, in tutta la sua pienezza. Ed è questo loro rapporto, questa equazione perfettamente riuscita che prendendoci per mano, ci conduce nel vortice di emozioni magistralmente raccontato.
Oltre all'amicizia che costituisce la tematica portante dell'intera storia, si parla di adolescenza, dei finti adulti "...capaci di installare un'app ancora prima di camminare, ma completamente incapaci di vivere nel mondo reale..."; dell'amore che provoca le farfalle nello stomaco e di quello tossico che controlla, che gestisce, che manipola, che prevarica e incute timore.
Ci vediamo un giorno di questi è un romanzo che si legge nell'arco di 24 ore e che una volta riposto sullo scaffale fa sentire il lettore più consapevole e più pronto ad affrontare il domani. Fiducia, unione, condivisione, adattamento, costruzione, rivincita, speranza, coraggio sono tutte parole chiave che descrivono al meglio le diverse sfaccettature di questa bellissima storia. Un racconto emozionante ed estremamente coinvolgente che spinge a riflettere anche sulla propria condotta di vita.
Ed e per questo che, con il mare di Genova sullo sfondo, quel mare a cui raccontare i propri peccati sperando in una soluzione o in un'assoluzione, imparerete come "nel protocollo dell'amore, in caso di necessità, è previsto di rompere il vetro delle abitudini per far fronte comune", che "quando si è amici per la pelle, lo si è nella buona e nella cattiva sorte" e che bisogna approfittare di ogni momento, senza lasciare nulla in sospeso, perché ogni giorno potrebbe essere l'ultimo.
Con l'ausilio di una prosa fluida, scorrevole, intervallata da dialoghi brillanti e condita di metafore sempre attuali, l'autrice ci invita a fare un viaggio in quella che è la vita vera, un pacchetto completo, senza sconti, fatto di scelte, gioie, dispiaceri, sofferenze e felicità. Il tutto reso su carta con compostezza e leggerezza.
Tutta la narrazione è affidata alla voce di Ludovica, zia appagata, amica devota, lavoratrice indefessa e amante ordinaria, ma questa scelta di ricorrere ad un narratore diretto non va ad inficiare in alcun modo sulla caratterizzazione, soprattutto psicologica, degli altri personaggi. La Bosco in questo è molto brava perché riesce a rendere, ottimamente, il quadro d'insieme. Di pari passo allo scorrere del tempo si ravvisa una maturazione, un'evoluzione, di alcune figure rispetto ad altre. La stessa Ludovica che fino ad un certo momento ha vissuto di luce riflessa, sospinta dalla vitalità di Caterina, si ritroverà a dover fare i conti con quelle onde che aveva sempre cercato di arginare; sarà la vita stessa a costringerla a sbocciare, proprio come un fiore, in tutta la sua pienezza. Ed è questo loro rapporto, questa equazione perfettamente riuscita che prendendoci per mano, ci conduce nel vortice di emozioni magistralmente raccontato.
Oltre all'amicizia che costituisce la tematica portante dell'intera storia, si parla di adolescenza, dei finti adulti "...capaci di installare un'app ancora prima di camminare, ma completamente incapaci di vivere nel mondo reale..."; dell'amore che provoca le farfalle nello stomaco e di quello tossico che controlla, che gestisce, che manipola, che prevarica e incute timore.
Ci vediamo un giorno di questi è un romanzo che si legge nell'arco di 24 ore e che una volta riposto sullo scaffale fa sentire il lettore più consapevole e più pronto ad affrontare il domani. Fiducia, unione, condivisione, adattamento, costruzione, rivincita, speranza, coraggio sono tutte parole chiave che descrivono al meglio le diverse sfaccettature di questa bellissima storia. Un racconto emozionante ed estremamente coinvolgente che spinge a riflettere anche sulla propria condotta di vita.
Ed e per questo che, con il mare di Genova sullo sfondo, quel mare a cui raccontare i propri peccati sperando in una soluzione o in un'assoluzione, imparerete come "nel protocollo dell'amore, in caso di necessità, è previsto di rompere il vetro delle abitudini per far fronte comune", che "quando si è amici per la pelle, lo si è nella buona e nella cattiva sorte" e che bisogna approfittare di ogni momento, senza lasciare nulla in sospeso, perché ogni giorno potrebbe essere l'ultimo.
seconda recensione che leggo del libro della bosco ed entrambe ne parlate in modo entusiasta. io come faccio a non volerlo leggere?
RispondiEliminaecco devo assolutamente.
Anna come sempre recensione sopraffina!
Devi, devi, devi! :)
EliminaUna storia molto vera che merita di essere letta!
Anna davanti alle tue recensioni mi inchino! Complimenti! Ho partecipato al blogtour organizzato dalle bancarelle blogger e spero di vincerlo altrimenti lo compro subito! In realtà dalla copertina mi aspettavo un romanzo più frivolo e invece devo ricredermi...baci Rosa
RispondiEliminaC'è da dire che la copertina inganna se, a posteriori, si pensa alla storia contenuta tra le pagine ma forse è una cosa voluta :)
EliminaDa leggere assolutamente!
Recensione stupenda, complimenti veramente!
RispondiEliminaAvevo già adocchiato questo libro, che aveva in qualche modo stuzzicato la mia curiosità.
Ed ora che ho letto la tua recensione e che ho capito che potrebbe essere una lettura molto riflessiva, credo proprio che lo metterò in Wishlist con la speranza di leggerlo prima possibile.
Baci
Eleonora C
LA BIBLIOTECA DELLA ELE
Grazie Eleonora! In effetti è una lettura molto riflessiva che tocca diversi temi importanti. Te lo consiglio, baci
EliminaHo già apprezzato tantissimo i precedenti le libri di questa autrice e sono molto incuriosita da questa nuova uscita. Mi piace molto l'idea che parli di amicizia e che sia un libro che ha qualcosa da insegnare ♡
RispondiEliminaInvece io non avevo letto nulla di suo quindi mi tocca recuperare :)
EliminaIl bello di questo romanzo è che insegna con gentilezza, nonostante i temi affrontati siano di un certo peso!
Ciao Anna, della Bosco ho letto tempo fa la trilogia di Monica che non mi era dispiaciuta, ma non mi aveva neppure entusiasmato troppo... questo romanzo mi piace per il tema trattato, magari ci farò un pensierino ;-)
RispondiEliminaAssolutamente sì, facci più di un pensierino ;)
EliminaUna delle mie autrici italiane preferite.. non vedo l'ora di leggere questo suo nuovo lavoro, che a quando pare conferma la bravura dell'autrice :)
RispondiEliminaNon ho letto i precedenti ma, a quanto pare, la bravura è confermata!
EliminaFederica Bosco è una delle mie autrici preferite italiane.
RispondiEliminaMa il commento nasce dall'esigenza di farti i complimenti per la bellissima recensione che hai scritto. Sono parole intelligenti e sensate, che avvalorano ancora di più il romanzo e che spingono davvero un lettore o una lettrice all'acquisto del libro.
Bravissima! :)
E la mia risposta nasce dall'esigenza di dirti, semplicemente, grazie :)
EliminaCiao a tutti... ho letto questo libro in pochissimo tempo, mi è piaciuto tantissimo, per gli argomenti trattati e per il messaggio che l'autrice (che io adoro) ha voluto dare a noi lettori...vivere la vita in ogni momento con le persone giuste o sbagliate ma vivere.... che dire bellissimo profondo e coinvolgente. Bellissima anche la recensione che mi ha dato l'imput di iniziare subito il libro. Ciao
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