martedì 18 dicembre 2018

[GDL: 'La città di sabbia' di Laini Taylor] - Recensione


Buon martedì lettori! Si conclude oggi il GDL dedicato al secondo volume della trilogia fantasy scritta da Laini Taylor e portata in Italia dalla Fazi Editore nella collana LainYA. Per questo motivo è tempo di tirare le somme, rimettere in ordine tutti gli appunti presi negli ultimi mesi di lettura e postarvi la mia recensione.





La città di sabbia
Laini Taylor


Editore: Fazi - Genere: Fantasy
Pagine: 472 - Prezzo: 14,50 € - eBook: 6,99 €


Dopo aver viaggiato nello straordinario mondo de La chimera di Praga e aver scoperto i segreti di Karou, allieva di uno stregone e talentuosa disegnatrice, chimera dai capelli blu che si innamora pericolosamente di Akiva, un serafino bellissimo, ecco il secondo tempo di questa grandiosa avventura, figlia della penna di una scrittrice già finalista al prestigioso National Book Award. La studentessa d’arte Karou ha finalmente le risposte che ha sempre cercato. Sa chi è e cosa è. Ma, insieme a questa scoperta, un’altra verità affiora in superficie, una realtà che la ragazza farebbe di tutto pur di ignorare: ha amato un ragazzo che le è nemico, lui l’ha tradita e per questo il suo mondo è sconvolto. Ora, in una kasbah dimenticata nel deserto del Marocco, Karou e i suoi alleati si preparano a uno scontro definitivo contro l’armata dei serafini e sotto la luce delle stelle plasmano creature di potente forza distruttiva. Akiva, legato dall’appartenenza all’esercito degli angeli, ma gravato da un profondo conflitto interiore, inizia a progettare un altro tipo di battaglia: quella per il riscatto. Per la speranza. Costellato da scene drammatiche e scenografie impossibili, La città di sabbia porta i due protagonisti sui fronti opposti di una guerra antichissima che ha acquistato nuovo vigore. In una dimensione fantastica descritta nei minimi particolari, Laini Taylor dà vita a un mondo intero dove la combattuta storia d’amore tra Karou e Akiva diventa il simbolo della lotta per la pace universale. Ma la speranza può rinascere dalle ceneri dei sogni infranti?



Recensione

Con La Chimera di Praga ci eravamo fermati, forzatamente, ad un punto cruciale. La città di sabbia riprende le mosse esattamente dall'ultima interruzione.
Akiva ha confessato la verità circa la morte delle chimere alla giovane Karou, leggendo il dolore nel suo sguardo per essere stato la causa della distruzione della sua famiglia. In lui la sete di vendetta è stata sostituita dal dolore, dalla vergogna e dall'infelicità. Soldato degli Illegittimi ed eroe della guerra con le chimere, consumato dai rimorsi e ritornato dai suoi fratelli, il serafino dalle ali di fiamma è consapevole di essere stato cambiato dall'incontro con la ragazza dai capelli blu della quale si è persa ogni traccia.

Karou, infatti, dopo aver raggiunto Eretz insieme a Razgut e aver trovato solo devastazione e desolazione, un mondo fatto di cenere, angeli sentinella e chimere in catene, è tornata tra gli umani in Marocco. Con la sensazione che in Akiva non ci sia niente di giusto, ha deciso di abbracciare la causa delle chimere superstiti trasformandosi nel nuovo resuscitatore. Conscia che il destino delle razze chimeriche e la loro sopravvivenza dipenda unicamente da lei, ignora completamente quale sia il vero piano di Thiago.

Thiago, il lupo bianco, ha un unico obiettivo: riformare un grande esercito per ripagare i serafini con la stessa moneta che loro hanno usato nei confronti delle chimere. Resuscitate da Karou, le Ombre viventi iniziano a sterminare i serafini appendendoli ad alberi e ponti e stampando sui loro volti sorrisi di scherno, frutto del lavoro delle loro lame. Gli attacchi si fanno via via più vicini ad Astrea, abbattendo la comune percezione di sacralità dell'impero.

Ad Astrea, intanto, la lotta fratricida tra Joram, l'imperatore, e suo fratello Jael, vedrà coinvolti in prima linea gli stessi Akiva, Liraz e Hazael che scopriranno il vero intento degli uomini: ingaggiare una nuova guerra contro gli Steliani, il popolo nativo dello stesso Akiva.

Inutile dire che la mente della Taylor è estremamente complessa e variegata. La storia in questo secondo romanzo è ingarbugliata e spesso e volentieri prevale la tendenza a procedere a rotta di collo nella narrazione per poi introdurre capitoli ambientati nel passato che, nonostante debbano avere un ruolo esplicativo, portano con sé grande confusione. Questo è un aspetto che avevo già notato nel primo volume della serie e che, come già vi raccontavo, necessita di un certo grado di attenzione da parte del lettore.

La città di sabbia poi, inizia in sordina, anche troppo se si considera che l'azione vera è propria la si ritrova solo nell'ultimo terzo di libro. Ho patito grandemente questa monotonia e il suo protrarsi per buona parte della lettura, in relazione anche ai salti temporali di cui vi accennavo prima, non ha aiutato per nulla. Se, oltre al finale, ci fossero stati episodi movimentati anche nella prima parte del romanzo sicuramente avrei apprezzato il tutto maggiormente.

Oltre al finale, altamente adrenalinico e coinvolgente, ciò che ho piacevolmente ritrovato è stata l'attenzione posta nei confronti dei personaggi, reali e contraddittori quanto la natura umana, preda di conflitti interiori che scavano il loro animo.
Come già riscontrato ne La chimera di Praga, nel mondo della Taylor non ci sono buoni o cattivi secondo i canoni a cui siamo abituati, ma tutto dipende dalla prospettiva con cui si guarda alle cose. Nonostante ciò, però, Thiago rimane, almeno per quel che mi riguarda, il cattivo per eccellenza anche se, la situazione venutasi a creare nel finale mi ha fortemente destabilizzata (plauso alla Taylor per l'idea!).

E il lupo bianco, infatti, è uno dei personaggi a cui viene lasciato grande spazio nel corso della narrazione. Umano alla prima occhiata e bestiale nei dettagli, Thiago ha l'anima vecchia di centinaia di anni e il corpo nel fior della giovinezza. Interessante la scelta dell'autrice di voler rimarcare l'abissale differenza tra la piccola, debole e terribilmente umana Karou in confronto alla bestia, anche se, c'è da ammetterlo, la giovane protagonista non subisce quel percorso di crescita che invece mi aspettavo.

Ho apprezzato anche l'introduzione di molti nuovi personaggi con annesse le loro storie. Una situazione per certi aspetti destabilizzante, in principio, ma coerente con il progetto imbastito dalla Taylor per permettere al lettore di avere una visione a tutto tondo, una coralità di punti di vista. Un voler gettare le basi per tracciare un nuovo percorso da perseguire nell'ultimo romanzo.

Si parla tanto di conflitto interiore, di voglia di riscatto, di speranza per un futuro migliore, di coesistenza piuttosto che di divisione, tutte tematiche a cui la Taylor ha dimostrato di essere molto legata e che sicuramente troveranno spazio anche nel prosieguo. A questo punto non mi resta che iniziare il conto alla rovescia per il prossimo GDL e prepararmi a resistere ai colpi d'ascia che ci verranno sicuramente riservati!

6 commenti

  1. Spero che nel prossimo la Taylor aggiusti il tiro e liberi la narrazione dei molti dei fardelli che hanno rallentato il ritmo del libro

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  2. Io proprio Thiago non riesco a sopportarlo! Sono diventata Karou negli ultimi capitoli mentre lo odiava e non riusciva a guardarlo negli occhi!!

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  3. io ho patito tanto la lettura di questo romanzo. come dici tu troppa confusione, una karou che somiglia troppo a madrigal che è praticamente l'ombra di se stessa, troppi i personaggi introdotti. lento ad oltranza. non sono riuscita a trarre il meglio da questo libro a differenza di chiara e desiree. infatti spero che il prossimo mi riservi molte sorprese in positivo

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  4. anche per me l'idea finale di Thaigo è geniale. Sempre molto contenta della tua partecipazione

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  5. La lettura mi ha appassionato, ma si fatica ad entrare nella storia. La Taylor è talmente complessa da prendere il giro largo XD
    Ci rileggiamo col terzo libro!

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  6. Ciao, bella recensione!
    Finalmente ho letto questo libro (<a href="https://raggywords.blogspot.com/2019/10/recensione-la-citta-di-sabbia-daughter.html”>qui la mia recensione!</a>), dopo secoli dalla sua uscita e da quando ho iniziato la serie, ups!
    Sicuramente il punto di forza della serie è Karou, forte e determinata (e intelligentemente obiettiva quando pensa al sentimento che lega lei e Akiva), l’unica cosa che mi ha permesso di andare avanti e superare la prima parte un po’ noiosa e priva di avvenimenti - a mio parere.
    Per fortuna poi il ritmo si riprende da metà in poi e il libro cambia completamente, diventando molto più gradevole.
    Insomma, bello, ma speriamo il terzo sia sensazionale!
    Un abbraccio, <i>Rainy</i>

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