Buon venerdì miei cari lettori! Conciliare studio e blog diventa sempre più complicato, soprattutto quando devo ritagliarmi del tempo per scrivere qualche recensione, ma non demordo. Infatti oggi sono qui per lasciarvi il mio pensiero circa l'ultimo romanzo di Chiara Moscardelli, che ho potuto leggere grazie alla collaborazione con la casa editrice Giunti che, ovviamente, ringrazio per la copia omaggio. Ebbene, vi racconto tutto tra pochissimo!
Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli
Chiara Moscardelli
Editore: Giunti - Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 301 - Prezzo: 14,90 € - eBook: 8,99 €
Pagine: 301 - Prezzo: 14,90 € - eBook: 8,99 €
Superati i quaranta un uomo diventa interessante, una donna zitella. Ma Teresa Papavero non se ne cruccia, ha ben altre preoccupazioni. Dopo avere perso l'ennesimo lavoro in circostanze a dir poco surreali decide di tornare a Strangolagalli, borghetto a sud di Roma nonché suo paese nativo, l'unico posto dove ricominciare in tranquillità. E invece la tanto attesa serata romantica con Paolo, conosciuto su Tinder, finisce nel peggiore dei modi: mentre Teresa è in bagno, il ragazzo si butta dal terrazzo. Suicidio? O piuttosto, omicidio? Il maresciallo Nicola Lamonica, il primo ad accorrere sul luogo, è abbastanza confuso al riguardo. Non lo è invece Teresa che, dotata di un intuito fuori del comune, capisce alla prima occhiata che qualcosa non va. Il fatto è che non le crede nessuno. Tantomeno Leonardo Serra, l'affascinante quanto arrogante poliziotto arrivato per indagare sulla morte del giovane. A peggiorare la situazione la misteriosa scomparsa di Monica Tonelli, una delle ospiti del B&B che Teresa ha aperto nella casa paterna con la complicità di Gigia, la sua amica del cuore. Tutto il paese è in subbuglio perché la sparizione della donna viene addirittura annunciata nel famoso programma "Dove sei?" e a indagare sulla Tonelli arriva proprio l'inviato di punta, Corrado Zanni. Per Teresa davvero un periodo impegnativo, coinvolta in indagini dai risvolti inaspettati e perseguitata dalle ombre del passato: la scomparsa della madre e il burrascoso rapporto col padre, il noto psichiatra Giovan Battista Papavero. E così, tra affascinanti detective, carabinieri di paese, reporter d'assalto e misteriosi sconosciuti, Teresa si trova risucchiata in una girandola di intrighi, in un susseguirsi di imprevedibili colpi di scena. Tanto a Strangolagalli non succede mai niente!
Recensione
Chiara Moscardelli torna in libreria e lo fa con un romanzo coloratissimo, non solo esteticamente ma anche per contenuto, in pieno stile moscardelliano (avrò coniato un nuovo termine ma tant'è!).
Non so come spiegarlo ma questa autrice ha la capacità di mettermi di buon umore già solo guardando le copertine dei suoi romanzi o leggendo con attenzione i titoli scelti. Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli è tutto un programma già di per sé, a primo impatto, senza contare che quanto si nasconde tra le sue pagine è ancor più esilarante.
Ma andiamo con ordine: chi sarà mai Teresa Papavero?
Teresa è una donna che ha superato da qualche anno la quarantina. Zitella, un po' per caso un po' per scelta, a tratti svampita, a tratti uscita dall'Unità di analisi comportamentale per i crimini violenti, Teresa si sente una fallita. Con alle spalle un master in Psicologia applicata all'analisi criminale e un'esperienza come commessa in un sexy shop, la Papavero non ha un uomo, né tantomeno un lavoro, nonostante abbia cercato di emulare le gesta del padre psicologo, conosciuto ai più come il Professore.
Segnata dalla scomparsa della madre, fuggita senza lasciare traccia al suo dodicesimo compleanno, cresciuta con quello stesso padre di cui vi parlavo poc'anzi, che è un po' il suo tallone d'Achille e la considera una cretina a tutti gli effetti, Teresa si porta dietro, in eredità, la convinzione che non ci si può fidare di nessuno perché, in fondo, la fiducia non è altro che fragilità, salvo poi scoprire che, in realtà, Teresa è una donna che ha paura di tutto. "Paura di amare, paura di lasciarsi andare, paura delle sue capacità mnemoniche e del suo intuito".
Segnata dalla scomparsa della madre, fuggita senza lasciare traccia al suo dodicesimo compleanno, cresciuta con quello stesso padre di cui vi parlavo poc'anzi, che è un po' il suo tallone d'Achille e la considera una cretina a tutti gli effetti, Teresa si porta dietro, in eredità, la convinzione che non ci si può fidare di nessuno perché, in fondo, la fiducia non è altro che fragilità, salvo poi scoprire che, in realtà, Teresa è una donna che ha paura di tutto. "Paura di amare, paura di lasciarsi andare, paura delle sue capacità mnemoniche e del suo intuito".
Con l'aria svagata, un abbigliamento inqualificabile e la caparbietà che la contraddistingue, Teresa Papavero, in piena crisi esistenziale, decide di fuggire dalla capitale per rifugiarsi nella casa natia a Strangolagalli, stramba cittadina a forma circolare abitata da 2600 anime. Un luogo dove tutti si conoscono e si aiutano a vicenda, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, un luogo dove non accade mai nulla, o quasi visto che, nel giro di poche settimane dal suo arrivo, il piccolo paesino diventerà teatro di un suicidio che sa di omicidio e della scomparsa improvvisa di una donna.
Ancora una volta Chiara Moscardelli colpisce nel segno regalandoci un romanzo che si lascia leggere con estrema godibilità, complice la
spontaneità, la semplicità e la briosità dello stile tipico
dell'autrice e la sua capacità nel tratteggiare personaggi
indimenticabili con i quali si instaura una forte empatia che regala al lettore un senso di serenità.
Nonostante l'impianto strutturale della vicenda sia per molti versi simile al precedente lavoro, ovvero un giallo da risolvere che, tuttavia, passa in secondo piano per lasciare ampio spazio ad una protagonista sui generis che è un po' il romanzo stesso, anche questo nuovo lavoro mi è piaciuto moltissimo.
In Teresa ho ritrovato quelle movenze caricaturali e macchiettistiche che tanto mi piacciono e che l'autrice riesce a rendere perfettamente nelle esilaranti descrizioni e nei dialoghi ben congegnati che strappano più di una risata al lettore.
L'impatto con la protagonista, poi, è dei più divertenti e l'immagine di lei, priva di qualsivoglia freno alla lingua, la si ritrova a partire dal prologo, da quella sala interrogatori in cui Teresa, unica indiziata per la morte di Paolo Barbieri, racconta di averlo conosciuto su Tinder e di essersi recata a casa sua per un appuntamento. Di come l'aria condizionata le abbia provocato una congestione che l'ha costretta a rifugiarsi in bagno per più di un'ora e di come non si sia accorta assolutamente della morte del giovane uomo gettatosi dal quarto piano dello stabile.
Non mancherà, come è giusto che sia, la parte prettamente amorosa che vede coinvolti ben due personaggi: da una parte Corrado Zanni con il suo sorriso smagliante e gli inconfondibili occhi verdi, dall'altra Leonardo Serra, un cliché ambulante, "...uno che nasconde le proprie debolezze dietro un distintivo, che fa il duro per tenere lontane le persone...".
Spesso si ha bisogno di romanzi che trasmettano al lettore leggerezza, che siano in grado di divertire e far sorridere. La Moscardelli è ormai per me un porto sicuro che mi consente di rifugiarmi ad occhi chiusi tra le sue storie che virano dal drammatico al comico in men che non si dica. Teresa papavero e la maledizione di Strangolagalli è un romanzo di questo tipo.
A quanto pare ci troviamo di fronte al primo volume di una serie, cosa che mi rende estremamente felice perché ho tutta la voglia di tornare a Strangolagalli per imbattermi nuovamente in questi strambi figuri che, ormai, considero degli amici a tutti gli effetti, soprattutto Teresa.
Ne avevo letto uno dell'autrice anni fa, Quando meno te lo aspetti, e lo avevo trovato proprio brutto: anch'io, che eppure sono diplomatico e faccio di due pesi, due misure. Libro sbagliato? Sbagliato io?
RispondiEliminaPrima o poi, riprovo. :)
Ammetto di non averlo letto e, conseguentemente, di non poter rispondere ai tuoi interrogativi in merito. Fatto sta che Agata, in Volevo solo andare a letto presto, e Teresa, in quest'ultimo, mi hanno conquistata e fatta ridere, ridere e ancora ridere :)
EliminaDovrò darle una seconda possibilità. Voglio ridere pure io.
RispondiElimina;-)
Lea
eccomi! iniziato proprio stamattina sull'onda delle belle parole che sto leggendo su questo romanzo! è il mio primo approccio con la Moscardelli vedremo come andrà a finire!
RispondiEliminaIo non ho ancora letto nulla di questa autrice ma mi incuriosisce molto. La cercherò.
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