mercoledì 4 aprile 2018

Recensione 'Il matrimonio di mia sorella' di Cinzia Pennati


Buongiorno lettrici e lettori! Ancora una volta è tempo di recensioni in anteprima, infatti eccomi qui a parlarvi del romanzo di Cinzia Pennati, pubblicato dalla casa editrice Giunti, che ringrazio per la copia omaggio, e che da oggi potrete trovare in tutte le librerie.





Il matrimonio di mia sorella
Cinzia Pennati


Editore: Giunti - Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 240 - Prezzo: 14,90 € - eBook: 8,99 €


Bellissima, sognatrice, piena di energia, da sempre Celeste è la prediletta della famiglia, adorata dagli amici e dai numerosi corteggiatori. Finalmente è arrivato il giorno che tutti aspettavano: le nozze con Roberto, l'uomo ideale, solido e affidabile. Un matrimonio in grande stile, ben diverso dalla rapida cerimonia con cui si è sposata la sorella maggiore Agnese. D'altronde, Agnese è la figlia concreta e responsabile, quella su cui si può sempre contare, che non riserva sorprese. Eppure, a quasi quarant'anni, con due bambine, un lavoro estenuante e un marito con cui forse la magia non c'è mai stata, Agnese comincia a vacillare: è veramente questa la vita che desiderava? E quando perfino Celeste, così sicura e perfetta, viene messa in crisi da un ritorno del tutto inaspettato, Agnese non può che ricorrere all'aiuto delle donne di famiglia: la madre Ines, in eterno conflitto con la nonna; la cugina Fiamma, che porta dentro un segreto inconfessabile; e l'eccentrica zia Rosa, che non si è mai sposata ma nasconde nel suo passato una passione mai rivelata... Nell'arco di un solo giorno molto speciale, tra ricordi, intrighi, confessioni e colpi di scena, Agnese scoprirà che ogni matrimonio ha i suoi scricchiolii, che ogni passione ha il suo carico di dolore e che, forse, non è mai troppo tardi per dare una svolta alla propria vita.



Recensione

Per iniziare al meglio questa recensione è bene precisare che Il matrimonio di mia sorella, nonostante un titolo fuorviante, rappresenta quanto di più lontano possa esistere dal romanzo rosa. L'amore, di cui pure si parla, non è quello idilliaco, principesco, che trionfa sul male come nelle migliori fiabe che ci vengono lette da bambini, ma è un sentimento che costa fatica, dolore, sacrificio e lacrime. Piuttosto potremmo dire che si tratta di un romanzo famigliare e tutto al femminile, e questo è già un punto a suo favore.
L'intera vicenda si svolge nell'arco temporale di una sola, lunga ed estenuante giornata, che coincide con il matrimonio di Celeste. Un tale episodio amoroso, però, diventa il pretesto per osservare il singolo in relazione a se stesso e al gruppo famiglia perché, nello specifico, matrimonio farà rima con pandemonio ed in effetti, quello che avrebbe dovuto essere un lieto evento, si trasformerà nel giorno in cui tutti i nodi vengono al pettine per colpa di quella vita che sbatte in faccia ai singoli la sua imprevedibilità.

Attraverso confessioni inaspettate che danno la terribile sensazione di trovarsi sulle sabbie mobili, ricordi del passato e colpi di scena imprevisti, conosceremo le diverse donne che calcano il palcoscenico della famiglia: Celeste ed Agnese, rispettivamente sposa e sorella, che sono un po' come il giorno e la notte; Ines, la mamma, e Norma, la nonna, legate da "...una sorta di odio arrampicato all'amore..."; zia Rosa, sorella di Norma; Fiamma, la cugina. Un'intera famiglia basata sui giochi di equilibrio tra donne. Sono loro a decidere i pesi sui singoli piatti della bilancia.

Tra tutte le figure, però, emerge prepotente, perché narratrice e perno attorno al quale si muovono le altre, quella di Agnese, la sorella della sposa. Agnese, sin da subito, manifesta un atteggiamento di insofferenza verso se stessa e verso ciò che la circonda, non ce la fa più ad accontentarsi ed ha un bisogno disperato di essere amata. Lei che ha una casa da mandare avanti, un lavoro, una madre che rompe, una sorella che è il suo esatto contrario, un marito da accudire, due figlie divenute il metro con cui misurare le sue scelte ed i pensieri che non la lasciano mai in pace. Pian piano però emerge, sempre più insistente, il quadro di una donna che nella vita si è accontentata delle varie situazioni che le si sono presentate, del cosiddetto compromesso, piuttosto che decidere di compiere delle scelte consapevoli e ponderate. Il tutto già a partire da quel marito che non solo l'ha costretta ad un matrimonio per avere dei figli, ma che con l'andare del tempo ha perso quel fascino che l'aveva conquistata, trasformandosi in una presenza quasi estranea e per giunta denigrante. Una donna consapevole, ormai, che la distanza tra ciò che desidera e la realtà sta diventando incolmabile. 

Ed è attraverso la storia di Agnese, ma anche di tutte le altre donne, sulla cui caratterizzazione fisica, gestuale e psicologica l'autrice ha eseguito un lavoro certosino, che si innescano una serie di riflessioni: sull'essere figlie, prima, mogli e madri, poi, e su come la vita subisca una brusca sterzata quando si verifica un tale cambiamento; sull'incapacità, molto spesso, di tracciare un destino che ci appartenga affidandoci, piuttosto, al progetto o alle aspettative altrui; su come il dondolarsi nell'infelicità rischi di trasformarsi in un'abitudine difficile da estirpare perché è più facile essere infelici che combattere per la felicità.

In maniera attenta, acuta e precisa, la Pennati costruisce un romanzo che racconta di un matrimonio da celebrare, di legami famigliari da rinsaldare, di vite da ricomporre e del coraggio di prendere in mano le redini del proprio presente, piuttosto che del proprio futuro, per dare una svolta di un certo peso alla propria esistenza.
Un romanzo che invita a vivere la vita, quella vera, quella che si nasconde nelle intercapedini, nelle esitazioni, e che conduce alla propria felicità. "Non piegatevi ai compromessi. Se lo fate una volta rischiate di farlo per sempre, come un'abitudine. Cercate ciò che vi rende felici, fatelo fino in fondo, non accontentatevi di una vita tiepida".

2 commenti

  1. Un romanzo che avevo sottovalutato, colpa del titolo che fa pensare a un romanzo dalle tinte rosa e invece dalla tua recensione leggo qualcosa di più profondo! Mi fa piacere e lo segno! Grazie cara Anna!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credo possa piacerti!
      Titolo e copertina assolutamente fuorvianti :)

      Elimina