lunedì 9 aprile 2018

Recensione 'All'ombra di Julius' di Elizabeth Jane Howard


Iniziamo questa settimana con una recensione in anteprima! Grazie alla Fazi, ho potuto leggere il bellissimo romanzo di Elizabeth Jane Howard, "All'ombra di Julius", che potrete trovare da oggi in tutte le librerie e che, ovviamente, vi consiglio di recuperare. Il perché ve lo spiego a breve!





All'ombra di Julius
Elizabeth Jane Howard


Editore: Fazi - Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 329 - Prezzo: 20,00 € - eBook: 9,99 €


Londra, anni Sessanta. Sono trascorsi vent’anni da quando Julius è venuto a mancare, ma il suo ultimo gesto eroico ha lasciato un segno indelebile nelle vite di chi gli era vicino. Emma, la figlia minore, ventisette anni, lavora nella casa editrice di famiglia e non mostra alcun interesse verso il matrimonio. Al contrario, Cressida, la maggiore, è troppo occupata a struggersi a causa dei suoi amanti, spesso uomini sposati, per concentrarsi sulla carriera di pianista. Nel frattempo Esme, la vedova di Julius, ancora attraente alla soglia dei sessant’anni, rifugge la solitudine perdendosi nella routine domestica della sua bellissima casa color rosa pesca. E poi c’è Felix, ex amante di Esme e suo unico vero amore, che l’ha lasciata quando il marito è scomparso e torna in scena dopo vent’anni di assenza. E infine Dan, un estraneo. Le tre donne e i due uomini, legati da un filo che solca presente e passato, si ritrovano a trascorrere un fine settimana tutti insieme in campagna: caratteri e personalità, segreti e lati nascosti, emergeranno attimo dopo attimo in queste giornate intense, disastrose e rivelatrici, sulle quali incombe, prepotente, l’ombra di Julius.



Recensione

Scritto nel 1965, oltre un ventennio prima della famosissima saga che vede come protagonista indiscussa la famiglia dei Cazalet, All'ombra di Julius, adocchiato anzitempo e corteggiato a lungo, ha rappresentato per me il primo approccio al mondo della Howard. Un mondo che mi piace, che mi ha convinta e in cui vorrei presto tornare, visto che posseggo gran parte dei volumi della succitata saga che attendono di essere letti.

La prima impressione che ho avuto e che si è consolidata sempre più, man mano che le pagine volavano via, è stata quella di non avere tra le mani un semplice romanzo, sarebbe troppo riduttivo, bensì una vera e propria opera teatrale, ipotesi consolidata dal frequente utilizzo di verbi come uscire ed entrare e dall'alternarsi di scene e personaggi. Il narratore, pertanto, appare come una voce fuoricampo, pronta a scandire il tempo e gli avvenimenti.
Ed in effetti, per rimanere in tema, potremmo affermare che la casa di campagna color rosa pesca, nella storica contea del Sussex, rappresenti il teatro in cui va in scena l'opera, con lo scricchiolante pavimento di legno che funge da palcoscenico e le diverse stanze dell'abitazione a fare da fondale. È qui che si muovono, sospesi nell'arco temporale di un fine settimana, i diversi attori. Nessuno è protagonista più di altri, ma ognuno si racconta a suo modo al lettore che, per l'occasione, si trasforma in uno spettatore silente.

È in questa cornice che conosceremo Cressy, una giovane inquieta e fortemente emotiva, ormai troppo matura per emergere come promessa del pianoforte, incline a struggersi per uomini distaccati e per di più sposati e alla costante ricerca di qualcuno con cui essere se stessa nelle sue varie personificazioni. Emma, lettrice e redattrice nella casa editrice di famiglia, che, a differenza di sua sorella Cressy, non manifesta alcun tipo di interesse per l'amore e per il matrimonio, causa di preoccupazione per la madre che, dal canto suo, si augurava uno sposalizio con un buon partito. Esme, la loro madre, che alla soglia dei sessant'anni è costretta a fare i conti con le rughe, le macchie, i segni della rassegnazione e della fatica, e con quella bellezza, ormai svanita, che ha lasciato dietro di sé solo pallide tracce della sua passata esistenza. Felix, che un ventennio prima era stato il giovane amante di Esme, e forse suo unico vero amore, e Dan, uno scrittore e un estraneo non solo in relazione alle persone ma anche alla magnificenza del loro stile di vita. Infine, l'ombra di Julius, assenza eppure presenza costante, evocata da parole che richiamano alla memoria il suo gesto da eroe che, tuttavia, lo ha visto soccombere e dai pensieri dei suoi cari.

Disseminando indizi che invitano il lettore a porre la giusta attenzione su alcuni aspetti piuttosto che su altri, la Howard intesse legami che si muovono tra passato e presente e lo fa servendosi di una scrittura magnetica che avvolge e coinvolge, riuscendo a scandagliare con profonda sensibilità le diverse sfaccettature dell'animo umano, e di quella teatralità a cui facevo riferimento che si ripercuote nei dialoghi, nelle pose e nelle movenze. 
La riunione diventa il modo per ritrovarsi, riscoprirsi, riordinare i pensieri e rimettere insieme i cocci della propria esistenza. È portatrice di cambiamento, di evoluzione. Le relazioni si trasformano accompagnate da veri e propri cambi di prospettiva, in positivo o in negativo, nell'osservare l'altro. Ed è in questo contesto che emerge prepotente l'attenzione e il rispetto che l'autrice riserva ai suoi personaggi. Si denota la grande capacità di riuscire a tracciare per il lettore dei veri e propri ritratti psicologici che, dall'iniziale bianco e nero, si tingono via via delle diverse sfumature di colore. Personaggi che sulla carta acquisiscono sembianze sempre più umane, che si trascinano dietro il loro bagaglio di vita, pieno di vezzi, solitudini, errori e ripensamenti.

"Le cose ti succedono davvero solo quando cominci a rendertene conto" è la frase che racchiude il senso più profondo de All'ombra di Julius, un romanzo che racconta di incontri inaspettati e di quei fili sottili che legano ma che possono spezzarsi e riannodarsi in nuovi modi, improvvisi ed imponderabili.
Ed allora il mio consiglio è questo: prendetevi un momento per voi, accomodatevi in poltrona e godetevi lo spettacolo magistralmente orchestrato da un'autrice come poche, lasciatevi trascinare dalla bellezza dei paesaggi e dall'incredibile e accurata caratterizzazione di una storia che saprà come sorprendervi.


15 commenti

  1. Ciao Anna!
    Finora ho evitato con cura tutti i post di citazione etc riguardanti questo libro, perché non vedo l'ora di averne una copia tra le mani.
    La tua è, di fatto, la prima recensione che leggo e sono contenta che ti abbia convinta, perché molti estimatori dei Cazalet non riescono ad amare gli altri romanzi; personalmente ho amato anche e forse di più Il lungo sguardo, quindi adesso, data anche la tua bella recensione, sono ancor di più in trepidante attesa.
    Un abbraccio :)

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    1. Ciao Cecilia,
      per me era un vero e proprio salto nel vuoto leggere la Howard e devo ammettere si esserne romasta affascinata. Adesso leggerò la saga dei Cazalet che posseggo per buona parte, ma "Il lungo sguardo" finisce di diritto nel prossimo carrello :)

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  2. Autrice che mi intimorisce un po', ma che devo assolutamente leggere. :)

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    1. Confesso che anche io ero abbastanza intimorita, non sapevo cosa aspettarmi e soprattutto se avrebbe incontrato il mio gusto. Alla fine mi è piaciuto tanto per cui dovresti provarci :)

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  3. Ne ho scritto anch'io stamattina, ti faccio i complimenti perché, al solito, la tua recensione è impeccabile. Ho amato il romanzo, in certi punti amarissimo, ma i Cazalet rimangono intoccabili (almeno nel mio cuore).

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    1. Cara tessa, sono appena passata a leggerti e devo farti i complimenti per le belissime parole che hai usato. Adesso leggerò i Cazalet, mi sembra il minimo :)

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  4. Bellissima recensione! Ho conosciuto la Howard proprio con questo romanzo e ho deciso di leggere la saga dei Cazalet.Sicuramente emozioni e curiosità saranno i miei compagni di lettura :)

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    1. Anche per me è stato il romanzo della conoscenza. Adesso tocca recuperare i Cazalet, ma lo farò a cuor leggero, sapendo ormai cosa aspettarmi :)

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  5. Ciao Anna, proprio in questo giorni sto terminando il primo volume della saga dei Cazalet: all'inizio non mi aveva convinto molto per il ritmo troppo lento, ma poi mi ha preso molto e di sicuro continuerò la serie! Proprio per questo il romanzo che hai recensito mi ispira davvero molto ;-)

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    1. Ciao Ariel, io spero di riuscire a leggerli presto. Dopo "All'ombra di Julius" sono particolarmente motivata :)

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  6. Bellissima recensione! Ora non ti resta che buttarti a capofitto nei Cazalet che, sicuramente, non ti deluderanno :)

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  7. Bellissima l'idea di paragonare il romanzo ad uno spettacolo teatrale! Sempre bello leggerti! Ora non solo devo recuperare altri due volumi della saga dei Cazalet ma aggiungo anche questo! Baci Rosa

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    1. Un'idea che è nata di pari passo con la lettura. Mentre leggevo mi sentivo spettatrice silente :) Bacio

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  8. Bella recensione, Anna, come sempre! Anche io ho letto questo libro e mi è piaciuto tantissimo! Howard ha la capacità di tenerti incollato alle pagine "semplicemente" raccontando di sentimenti e storie di vita.
    Ormai ho letto tutto ciò che Fazi ha pubblicato: non nascondo un po' di invidia nello scoprire che 'All'ombra di Julius' è stato il tuo battesimo con zia Jane bis ;)
    Buone letture :)

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