martedì 20 settembre 2016

Recensione 'Io che amo solo te' di Luca Bianchini






Io che amo solo te
Luca Bianchini


Editore: Mondadori - Genere: Letteratura Italiana
Pagine:  - Prezzo: 16,00 € - eBook: 6,99€


Ninella ha 50 anni ed è la sarta più bella di Polignano, uno dei paesi più amati in Puglia. È una donna affascinante e dura, che ha un conto aperto con il passato e con il suo paese: molti anni prima non aveva potuto sposare Mimi Scagliusi - il re delle patate - perché suo fratello era stato arrestato per contrabbando e la famiglia di lui aveva fatto interrompere il fidanzamento. Ninella sposa così un salentino che non ama, fa due figlie, resta vedova e si chiude in casa a cucire. Ma il destino, dopo vent'anni, le offre una rivincita: Chiara, la sua primogenita, s'innamora proprio del figlio di don Mimi, Damiano, e i due decidono di sposarsi. Il matrimonio di Chiara e Damiano diventa così un matrimonio per interposta persona, perché la tensione (e l'attrazione) più grande è tra i loro genitori. Il tutto sotto gli occhi vigili della suocera, dei figli e del paese. In una tre giorni impregnata di preparativi, parenti, cibo e bomboniere, si svolgerà un matrimonio da favola, tra piccoli drammi, colpi di scena e un grande amore. Nella girandola dei protagonisti, spiccano la sorella della sposa, Nancy (Annunziata all'anagrafe), diciassettenne che deve perdere 5 chili e la verginità, e il fratello gay dello sposo, Orlando, che si presenta alle nozze con una "finta fidanzata" per salvare le apparenze.






Ci sono romanzi che ti mettono a loro agio, ti parlano, ti investono di profumi, emozioni, sensazioni, ti abbagliano con la loro bellezza e tu sei lì che, quasi senza scampo, perché in verità scampo non ne vorresti, ti lasci conquistare, ti lasci persuadere a proseguire, fino a quando non ti rendi conto di esserne diventato completamente dipendente. 
E poi ci sono storie, storie che hanno bisogno del buio e del silenzio, storie che solo dopo il giusto tempo potranno essere narrate e questo Bianchini dimostra di saperlo fare, e lo fa nel rispetto di tutte le figure, principali e non, che calcano meravigliosamente la scena. Ognuno di loro trova il proprio spazio, la propria collocazione. 

Con la mia amata Puglia, che "...è grande, ma è come un Paese. Se scavi un po', si conoscono tutti", a far da cornice e accompagnandoci nella suggestiva ed idilliaca Polignano, la cui colonna sonora è l'infrangersi del mare ululante sugli scogli, il cui odore è quello della salsedine inebriante, sulle cui rocce è difficile camminare ed impensabile correre, a meno che non si sia nati lì, l'autore riuscirà a raccontarci di come il verbo amare non vada spiegato ma vissuto.

Ed è tra la fitta trama di vicoli labirintici che costituiscono il paese vecchio che prenderanno piede due storie d'amore molto diverse tra loro: da una parte Chiara e Damiano, due giovani sposi che in verità non hanno ancora ben compreso il significato profondo del gesto che stanno per compiere, così come non hanno compreso quello che è il vero valore dei sentimenti, di una nuova vita a due, insieme; dall'altra Ninella e Don Mimì, rispettivamente la madre della sposa e il padre dello sposo, legati da un vincolo molto più antico.
Saranno loro i veri protagonisti della storia, sarà il loro amore fatto di sguardi, di occhiate fugaci, di sorrisi a mezz'aria, ad insegnare e segnare i giovani sposi. Un amore impossibile ed idealizzato quello di Ninella per Mimì che l'aveva portata alla solitudine, a trascorrere le pause di silenzio che caratterizzano le sue giornate a fissare il vuoto e il mare. Un amore libero, proibito e passato che colora ulteriormente il ricordo di Ninella anziché sbiadirlo dinanzi agli occhi dell'innamorato. Don Mimì che aveva posto il dovere nei confronti della sua famiglia davanti al piacere, che si era nascosto, lasciando andare via la donna della sua vita, l'amore di gioventù.
Il matrimonio tra i due figli rappresenterà una sorta di riscatto per lei ed un anello di congiunzione per lui, per rinsaldare quel rapporto che in realtà non si è mai spezzato, per porre fine a quel vicendevole mancarsi perché, nonostante quello che si pensi o che si dica "...non potrete mai separare ciò che Dio, purtroppo, non ha unito".


"Ogni amore custodisce almeno un segreto e solo alcuni non ne hanno timore: gli adolescenti, gli anziani e i disperati. Per tutti gli altri, la vita mette sempre trappole in cui è possibile cadere, l'importante è che nessuno ti veda."


"Io che amo solo te" è un romanzo dalla tinte delicate, come la storia d'amore che ne è protagonista, e calde, come la terra che le fa da cornice; è un romanzo che vi travolgerà con la potenza e la bellezza delle sue parole, con i suoi personaggi di carattere, quelle figure che vi sembrerà di conoscere da una vita nonostante la vicenda si svolga in un arco temporale di soli tre giorni: la vigilia delle nozze, il matrimonio e il giorno successivo allo sposalizio. 

La bravura di Bianchini risiede proprio nella capacità di non considerare un periodo di tempo così ridotto limitante. Le sue precise pennellate saranno in grado di presentarci gli attori, principali e non, in modo così completo ed esaustivo da riempire un vuoto di anni, anni di sofferenze, di solitudine e di sentimenti celati. 
Con un'infarinatura generale fatta di imbeccate e piccole anticipazioni, il lettore sarà invogliato a proseguire nella lettura per giungere al giorno tanto atteso. Soffrirà e gioirà con i protagonisti con l'insita curiosità di scoprire se tutto andrà per il meglio, se ognuno avrà recitato la parte che gli spetta sin dal primo atto. 
Il matrimonio, con la sua valenza catartica, rappresenterà un momento di espiazione, di riflessione, di riappacificazione prima con se stessi e poi con gli altri. Rappresenterà un vero e proprio ritrovarsi e, in alcuni casi, un conoscersi.

Da non trascurare anche la vena ironica che si cela dietro le parole dell'autore che racconta in maniera precisa e puntuale quello che è il classico matrimonio del sud dove vige un'unica regola secondo la quale non ci si può arrendere ma bisogna resistere. E allora sarete messi a conoscenza dei segreti più reconditi, a cominciare dalla fatidica disposizione ai tavoli, che non è per nulla semplice, per poi proseguire con il buffet degli antipasti che deve presentare, rigorosamente, il crudo di mare necessario a rendere il matrimonio aulico, con la processione dei parenti per il saluto agli sposi a cui si accompagna il discreto rituale della consegna delle buste che, ogni volta, assomiglia sempre più a un qualcosa di losco, o ancora con il decalogo della bomboniera che deve rispettare dieci aspetti caratteristici per far sì che nessuno abbia da ridire. Insomma, tanto, tanto divertimento!

Un romanzo pieno di cose belle, sentimenti ed emozioni, solare, divertente, colorato. Un romanzo che insegna che c'è sempre un momento nella vita in cui ognuno di noi dovrà vedersela con se stesso e non potrà in alcun modo darsela a gambe. Un romanzo che invita a sperare sempre e comunque. Un romanzo che, se non lo avete ancora fatto, dovete leggere a tutti i costi.






24 commenti

  1. E se dici che devo leggerlo a tutti i costi, io segno!
    Tanto più che ne ho sentito parlare solo bene.
    Un abbraccio, Bacci

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    1. Segna, segna Stefi, così magari la donnina qui sotto non ti minaccia, come invece ha fatto con me :)

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  2. Ehm... ehm... Cito: "Un romanzo che dovete leggere a tutti i costi". Da quanto tempo te lo dico io? Eh? Parla più forte, non sento! Ecco, ora puoi alzarti dai ceci e leggere il seguito!

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    1. Ahahahah, hai ragione! Fortuna che ci sei tu :)
      Comunque aspetto un po' per godermi il seguito e, questa volta, senza minacce! ;)

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  3. l'ho adorato *_*
    anche il seguito!
    fosse per me vorrei che ci fossero altri libri sugli Scagliusi perchè a don mimì, a ninella, a damiano e chiara... ci si affeziona :)))

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    1. Hai detto bene Angela, ci si affeziona :)
      Mi gusterò il seguito un po' più in là!

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  4. Ci sono anch'io tra coloro che devono assolutamente leggere questo romanzo :)

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    1. Aquila devi recuperarlo assolutamente, te lo dice una pugliese che si era persa questa bellezza per troppo tempo!

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  5. Wow Anna mi hai sconvolta con questa valanga di sentimenti profondi, questo libro entra di corsa in wl grazie a te ❤️

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  6. Ninella e Mimì sono personaggi che non dimentichi più, tra le pagine di un libro o sul maxi schermo...Il film, merita tanto quanto il libro, in assoluto uno dei miei preferiti, come il seguito, fantastico anche quello.
    Ho letto anche altro di Luca Bianchini, in realtà ho iniziato a 15 anni con Instant Love, e ogni volta ha saputo travolgermi. Lo amo moltissimo e se ti capitasse di ascoltarlo dal vivo scopriresti un oratore ammaliante.
    Bella, bellissima la tua recensione, bella la tua Puglia che è anche la mia e mi manca da morire. Un abbraccio Anna.

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    1. Ora che ho letto il libro posso recuperare il film, non amo fare il contrario :) Un abbraccio Cuore!

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  7. Ciao, a me invece questo romanzo ha un po' deluso: non sono riuscita a entrare in sintonia con i personaggi e non ho particolarmente apprezzato la loro psicologia

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    1. Ciao Ariel, questo è il bello dei lettori: provare emozioni e sensazioni differenti. Nel tuo caso non è scattata la scintilla a quanto pare :)

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  8. Ciao Anna, su Bianchini ho qualche pregiudizio, non mi convince, lo so non devo fare così ma quando mi ritrovo tra le mani un suo libro fuggooo, non c'è feeling!

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    1. Oh no! Ti capisco però Rosa, ci sono autori che mi fanno lo stesso effetto anche se mi ci avvicino con buoni propositi :)

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  9. Ciao Anna!
    Questo libro non è propriamente il mio genere.... però la tua recensione è talmente sentita che mi hai fatto venire qualche dubbio!!!
    quasi quasi me lo segno ugualmente! ;)

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  10. Sono sempre stata molto propensa a leggere questo libro, non so cosa finora me lo abbia impedito xD Prima o poi lo leggerò, poi la tua recensione è stata così spumeggiante che mi ha messo un sacco di allegria :)

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    1. Grazie Fede! Spero che prima o poi lo legga anche tu, sono curiosa di sapere cosa ne pensi :)

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  11. l'ho amato moltissimo anche io, è un romanzo assolutamente da leggere!

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  12. Ma ... mamma mia quant'è bella questa recensione! Anna, stavolta ti sei veramente superata!
    Per dirla alla Julia Roberts "Mi si sono aggrovigliate le budella".

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    1. Ti ringrazio Rosa! Diciamo che questa recensione l'ho sentita molto, come il romanzo del resto. Ora però sbroglia le budella :D

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