giovedì 5 maggio 2016

Recensione 'Fuga da Villa del Lieto Tramonto' di Minna Lindgren


Buongiorno lettori, oggi sono molto felice di accogliervi nel mio angolino in compagnia di tre simpatiche donnine ultranovantenni. Se sentite un costante tic tac, tic tac, tic tac non preoccupatevi è la dolce Irma che ci rammenta di come il tempo fugga via. Ma a proposito di fughe, qui ce n'è una da organizzare! E che fuga, Lieto Tramonto non è più lo stesso. Non sarà il caso di approfondire? Allora accomodatevi che qui scalpitiamo per aggiornarvi sulla situazione.





Fuga da Villa del Lieto Tramonto
Minna Lindgren


Editore: Sonzogno - Genere: Giallo
Pagine: 317 Prezzo: 17,50 € - eBook: 9,99€
(Omaggio CE)


Pareti abbattute, tubature divelte e trapani che spaccano i timpani. Villa del Lieto Tramonto, la tranquilla residenza per anziani nella periferia di Helsinki, è sottosopra per massicci lavori di ristrutturazione, e alle inseparabili Siiri e Irma non resta che cercare un modo per fuggire. E alla svelta: loschi individui – sono davvero muratori? – si aggirano nell’edificio, e il portagioie della loro compagna Anna-Liisa è scomparso. Tutto sotto gli occhi della direzione della struttura. Perché allora non affittare un appartamento in centro, lontano da disagi, furti e calcinacci? Meglio però allargare l’invito agli amici della canasta: la puntigliosa, cara Anna-Liisa e l’ambasciatore, il suo distinto consorte, oltre all’infelice Margit alle prese con la grave malattia del marito. La convivenza nello stravagante alloggio – raso rosso alle pareti, un letto rotondo e un improbabile palo da lap-dance in soggiorno – in uno dei palazzi più antichi della capitale finlandese, è per il gruppo di anziani un avventuroso nuovo inizio: la spesa al pittoresco mercato coperto, il bucato, i pasti da cucinare, amicizie inaspettate e giri in tram tra vecchi ricordi e scoperte entusiasmanti. Eppure, qualcosa non quadra. Per il fiuto investigativo di Siiri e Irma, la ristrutturazione nasconde ben altre, criminose attività, e quando il mistero comincerà a dipanarsi tra comici passi falsi, inattesi colpi di scena e irriverenti quanto umane opinioni sulla morte, le ostinate vecchiette toccheranno con mano quanto sia facile lasciarsi ingannare dalle apparenze. Anche alla loro non più tenera età.





Come molti di voi sapranno, il mese scorso ho avuto modo di leggere il primo capitolo di questa fantastica ed esilarante trilogia dalle atmosfere nordiche e potete trovarne la recensione qui. In collaborazione con la casa editrice Sonzogno, che ringrazio infinitamente per la copia, ho potuto leggere che piega abbiano preso le avventure delle simpatiche ed arzille Sirii, Irma e Anneli (per gli amici!) in questo secondo capitolo. 
Posso assicurarvi che non sono in grado di fare confronti, non riuscirei a dire se il primo mi è piaciuto più del secondo e viceversa, piuttosto direi che ho apprezzato entrambi, ognuno a suo modo.

Dopo questo doveroso preambolo iniziale vediamo cosa è capitato alla 'ridente' casa di riposo per anziani. Ebbene dimenticatevi della toorta, rigorosamente con la doppia o, delle partite a canasta, dei corsi di bricolage, della mensa, dei mono e bilocali, di tutti gli averi dei poveri anziani e, giacché ci siete anche del silenzio e della pace: a Villa del Lieto Tramonto è in corso la ristrutturazione dell'intero stabile. Le notti insonni si accumulano, la polvere nell'aria la rende irrespirabile, gli operai sfondano pareti, si insinuano nelle camere degli affittuari, sembra quasi che l'Unione Sovietica abbia attaccato Helsinki, usato armi chimiche, sganciato la bomba atomica. Il fracasso è tale da essere paragonato alla Terza guerra mondiale.
Ed è in questo clima surreale che ritroviamo le nostre vecchie conoscenze: Sirii, che tra le tre non sembra aver cambiato le proprie abitudini; Irma che si è ammodernata tanto da andare in giro con le Crocs e con il suo nuovo Ipad, un aggeggio che a suo dire la rende intelligente e dotata di buona memoria; Anna-Liisa, finalmente convolata a nozze con l'ambasciatore ma che sembra essere un tantino insofferente alla vita matrimoniale; infine Margit, per la quale ogni occasione è buona per parlare di eutanasia dato che vorrebbe tanto che suo marito Eino passasse a miglior vita piuttosto che rimanere relegato in un letto di ospedale. 
Proprio quando la situazione sembra oramai invivibile la soluzione viene offerta a Sirii, durante uno dei suoi soliti viaggi in tram, da una ragazza coi capelli verdi: trasferirsi in città e fondare una comune. E se poi l'ambasciatore offre uno dei tanti appartamenti in suo possesso per fare ciò perché non afferrare la palla al balzo e non assecondare questo improvviso desiderio? 
Tra salagadula magicabula bibidi bobidi bù, impianti stereo che suonano musica rock, uno strano palo di acciaio nel bel mezzo del soggiorno, rosso raso sulle pareti ed un letto rotondo inizierà la loro convivenza che forse non sarà solo allegria e divertimento.


"La vecchiaia non è un fenomeno nuovo capitato tra capo e collo nelle società moderne né uno sgradevole fattore di disturbo di cui liberarsi con quattro soldi e alla svelta, ma servizi del genere non fanno che alimentare questa visione [...] Non si riconoscevano nei ritratti dipinti dai mezzi di comunicazione né si sentivano soggetti eccezionali. [...] Siamo rifiuti pericolosi, ecco la verità."


Credo che Minna Lindgren possegga un dono che affianca e completa quella che è la sua capacità di raccontare: riesce ad inserire, nel corso della narrazione, innumerevoli spunti di riflessione, nel caso specifico appartenenti alla sfera dell'anzianità. Parlare di tematiche ostiche come l'eutanasia, i maltrattamenti, la concezione che il mondo ha dell'anziano, non è affatto semplice e lei riesce a farlo tra un sorriso e l'altro. Questa ironia mista alla serietà di certi argomenti avevo avuto modo di apprezzarla già nella precedente avventura ma rappresenta una sorta di connessione anche in questo secondo romanzo. Ironia che, nel finale, lascia spazio ad un registro stilistico diverso, un tono che si adegua alla situazione del momento raccontato.
I personaggi subiscono un mutamento, una evoluzione. Si scopriranno nuove sfaccettature del loro essere persone ed anziani allo stesso tempo. Non mancheranno, anche in questo caso, i viaggi in tram che vi porteranno alla scoperta delle meraviglie di Helsinki in ottemperanza a quello che è uno degli aspetti caratteristici della lettura: viaggiare alla scoperta di nuovi luoghi restando comodamente seduti in poltrona. 
Il mistero che già aveva caratterizzato il romanzo precedente si infittisce sempre più. Sembra esserci un legame tra gli avvenimenti raccontati ma lo si scoprirà passo passo, quando i dubbi si insinueranno anche nella mente del lettore e quelle che erano persone fidate forse nascondono una valanga di segreti.
Se avete amato il primo capitolo potrete capire benissimo di cosa sto parlando, se invece appartenete alla schiera di coloro che non hanno ancora avuto modo di fare un salto a Villa del Lieto Tramonto, credo che sia giunto il momento di conoscere gli spassosi ospiti che la popolano.
Io non posso che attendere la nuova avventura, pronta a salire sul tram 4, sull'8 o sul 6, purché ci siano delle accompagnatrici di eccezione a farmi riflettere con un occhio più critico su tematiche tanto difficili e a guidarmi tra le meraviglie della città. Ovviamente sto parlando di Sirri ed Irma e, chissà, magari mangeremo anche un bel pezzo di toorta fa-vo-lo-sa!






2 commenti

  1. Mi sono procurata il primo volume e sono pronta a salire sull'autobus!
    Ciao da Lea

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    1. Uh, che bellezza!
      Sono curiosa di sapere cosa te ne parrà :)
      Buona lettura Lea... Bacio!

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