Buon pomeriggio miei cari lettori e buon inizio settimana. Oggi sono qui con una nuova recensione, un giallo tutto italiano, una di quelle letture da affrontare in giornate assolate, magari in spiaggia, accompagnati da una buona bibita fresca, pronti ad immergervi in una indagine coi fiocchi. Perché quello costruito da Antonio Fusco ne "La pietà dell'acqua" è un rompicapo dai mille risvolti.
Allora non vi resta che mettervi comodi, recuperare la vostra bibita e lasciarvi incuriosire da quello che ho da dire!
La pietà dell'acqua
Una nuova indagine del commissario Casabona
Antonio Fusco
Editore: Giunti - Genere: Giallo
Pagine: 224 - Prezzo: 12,90 € - eBook: 6,99€
Pagine: 224 - Prezzo: 12,90 € - eBook: 6,99€
Cinico, umano e amante del jazz, il commissario Casabona torna con un'altra indagine tutta italiana. Il giorno di Ferragosto, sulle montagne ai confini di Valdenza, viene trovato il corpo di un anziano, ucciso con un colpo di pistola alla nuca. Una vera e propria esecuzione. Suo malgrado, Casabona è costretto a rientrare dalle ferie per occuparsi del caso, creando l'ennesima frattura con la moglie Francesca. Accanto al luogo del delitto, c'è il piccolo paesino di Torre Alta, che ha preso il posto del vecchio borgo di Torre Ghibellina, sommerso da un grande lago artificiale, risultato di una diga costruita nel Dopoguerra. Proprio in quei giorni il lago è svuotato per una manutenzione straordinaria e la zona brulica di gente accorsa per vedere il paese sommerso. Casabona inizia a indagare, ma dopo qualche ora il caso gli viene misteriosamente tolto dalla DIA. Non prima però che il commissario sia venuto in contatto con un'affascinante giornalista, in realtà un'agente della polizia francese che sta indagando su un cold case: l'omicidio di un ex inviato di guerra americano, avvenuto a Parigi nel 1968. Ben presto entrambi si renderanno conto che i due delitti sono in qualche modo legati: nel mezzo un'altra morte, quella di un ufficiale delle SS che durante la guerra compì una rappresaglia ai danni di una famiglia contadina proprio nel paese sommerso. Per interrompere la catena di orrore Casabona sarà costretto ad affrontare un terribile dilemma: che cosa è bene salvare? La giustizia o la verità? La risposta sarà un altro grande colpo di scena.
Sapete cosa c'è di bello nel partecipare ad una challenge di lettura? Che permette di conoscere romanzi e generi a cui difficilmente, un tempo, mi sarei accostata. Sono un'amante del thriller per cui i gialli rappresentano per me un terreno non del tutto inesplorato, ma comunque poco conosciuto, e, in questo caso, mi sono sentita un po' Indiana Jones in avanscoperta. Indossando i panni del celebre archeologo mi sono accostata alla lettura di questo romanzo, di cui avevo già letto recensioni più che positive, con quel pizzico di curiosità che non guasta. Fin da subito posso dirvi che questo giallo mi ha proprio convinta e mi è piaciuto, al punto tale che, trattandosi della seconda indagine del commissario Casabona, mi sento in dovere di recuperare anche la precedente.
Ma chi sarà mai questo commissario Tommaso Casabona? So per certo che ve lo state domandando e non la porterò per le lunghe. Lui è il protagonista del romanzo, nonché capo della polizia, nonché marito e padre in ferie. Ma si sa, ai poliziotti non è dato riposare, figuriamoci se a Ferragosto il caro Tommaso poteva starsene in panciolle a godersi un po' di brezza marina e il calore di quel sole che tanto picchia in quel preciso periodo dell'anno. Minato il rapporto di coppia e lasciata la moglie, della quale si perderanno le tracce per qualche giorno, il commissario si reca a Valdenza, dove proprio sotto il castagno dell'impiccato, è stato trovato il cadavere di un uomo. I presupposti per aprire un'indagine ci sono tutti ma la stessa viene affidata alla Direzione Investigativa Antimafia.
Inoltre, in quei giorni, per manutenzione, viene svuotata la diga costruita nel Dopoguerra, diga che ha sommerso una vecchia città, una città fantasma, quella di Torre Ghibellina dove, durante il periodo nazista, si era consumata una strage efferata.
Quando la scia di cadaveri inizia ad aumentare e vecchi casi vengono portati alla luce, il commissario Casabona comprende che per cercare delle risposte bisogna svelare i misteri del passato, risolvere quegli enigmi sui quali sono stati posti enormi macigni, macigni di silenzio, macigni utilizzati per insabbiare la verità ed evitare che venisse fatta giustizia.
"La memoria è una condanna e la verità spesso non s'incontra con la giustizia, nonostante la cerchi disperatamente. Allora bisogna darle una mano, affinché i morti trovino la pace."
'La pietà dell'acqua' è un romanzo intriso di dolore, di voci che gridano vendetta, di mancati sensi di colpa, di ingiustizia e di indifferenza. E saranno tutti questi sentimenti, queste forti emozioni e questi stati d'animo ad accompagnarvi tra le pagine del romanzo, insieme alla bravura dello scrittore non solo nel saper dare vita alle storie, nel costruire intrecci formidabili, ma anche nel riuscire a raccontarli senza mai essere stucchevole.
Grazie ad uno stile fluido, semplice, schietto ed essenziale ripercorreremo l'intera indagine a partire dalle basi, tassello dopo tassello, mettendo in luce quegli aspetti che per molti anni sono stati celati e messi sotto chiave in quello che è l'armadio della vergogna.
Un romanzo vero, sentito, nel quale ben si dispone la figura del commissario Casabona, un uomo che deve fare i conti con la propria vita di coppia, con una moglie ormai insofferente a quello stile di vita, a quel lavoro e a tutto ciò che dipende dallo stesso e che presuppone solo ed esclusivamente un sentimento di accettazione da parte dei propri cari, un dato di fatto. Ma Tommaso è anche un uomo che continua a sognare senza paura di essere preso per idiota perché, come dice lui 'alla base di ogni cambiamento c'è sempre un pizzico di follia'.
Un romanzo che sul mio profilo Goodreads ho valutato 4.5 stelline. Un romanzo forte, un romanzo che si legge tutto d'un fiato, un romanzo che fa riflettere su quello che è il genere umano, sul senso di verità e, soprattutto, sul senso di giustizia.
Ciao Anna, anche io ho letto il libro per il Trivial delle LGS e sono stata molto felice di averlo fatto, su Goodreads gli ho dato 4 stelline e sono d'accordo con ciò che hai scritto. Sicuramente recupererò il primo libro con protagonista il commissario Casabona, sono molto curiosa di leggere qualcos'altro su di lui!
RispondiEliminaCiao Alenixedda! Anche io sto provando a recuperare il primo romanzo. Provando perché non faccio un salto in libreria da un po' e spero di organizzarmi proprio in questi giorni :) Ci aggiorneremo!
EliminaE niente... io dovrei decidermi a leggerlo! ;)
RispondiEliminaSì Dany, su su!
EliminaHo letto "La pietà dell'acqua" un po' di tempo fa e, ancor oggi, lo ricordo con molto piacere. La tua intensa recensione mi ha permesso di rivivere le emozioni che il romanzo regala :)
RispondiEliminaCiao Aquila, hai pienamente ragione! Si tratta di una lettura che si fa ricordare :)
EliminaFelice che sia piaciuto anche a te! Fusco è decisamente una buona penna.
RispondiEliminaBaci, Stefi
Una buona penna, hai detto bene! Semplice ma efficace :)
EliminaBacione
Un romanzo da non perdere!!!Quest' estate come hai suggerito tu ci faccio un pensierino!
RispondiEliminaSì, consigliato per il periodo estivo! Una lettura che si gusta in poche ore ;)
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