Ambientato tra le sperdute alture dell'Ozark, nell'Arkansas più rurale e profondo, con in sottofondo il lontano echeggiare della Guerra di Secessione, E avrai sempre una casa è un romanzo forte, capace di raccontare, senza sconti, la difficile ed estenuante lotta alla sopravvivenza, in ottemperanza a quel principio di autoconservazione, quella volontà di vivere, che è insita in ogni singola specie.
Malagoli, che, per inciso, non ha nulla da invidiare agli scrittori della letteratura americana, è in grado di sondare gli aspetti più crudeli ed inafferrabili dell'essere umano, quelle bassezze che, nel tentativo di non soccombere, lo rendono capace di qualsiasi azione, paragonabile, in tutto e per tutto, alle bestie. Senza troppi giri di parole, con una prosa ammaliante e potente, l'autore ci racconta la fiaccante esistenza dei fittavoli, la cui vita è scandita dai tempi della semina e della raccolta del cotone, disposti a spezzarsi la schiena per un ricavo annuale che gli permetta di non morire di stenti durante la fredda stagione invernale e di conservare la propria terra, quel piccolo frammento di mondo domestico incastonato in un'immensità aliena e selvaggia.
Per farlo si serve dei McMath, una famiglia senza aspettative, se non quella di rimanere vivi. Una famiglia per la quale il domani è rappresentato dalle settimane che scandiscono i lavori nei campi ed il futuro solo dal susseguirsi delle stagioni, nel ciclo interminabile del tempo che contempla la presenza dell'essere umano finché è vivo, in piedi, a fare la sua parte.
Capitolo dopo capitolo impareremo a conoscere ogni singolo membro di questa famiglia fino a quando, per forza di cose, o a causa di un destino beffardo, l'attenzione non si concentrerà sui due figli minori Kayla e Lucas. Sarà sulle loro spalle che graverà tutto il peso della narrazione e sarà su di loro che Malagoli svolgerà un certosino lavoro di caratterizzazione.
Tra i due, indubbiamente, il personaggio più bello, ma anche più complesso, è quello di Kayla. Vera, intensa, con una volontà incrollabile ed una forza interiore come poche, la giovane protagonista sarà chiamata ad una crescita improvvisa e forzata, dettata da una serie di scelte deprecabili ma necessarie per proteggere quel che rimane delle loro esistenze ed imparare a combattere il dolore della perdita.
Capitolo dopo capitolo impareremo a conoscere ogni singolo membro di questa famiglia fino a quando, per forza di cose, o a causa di un destino beffardo, l'attenzione non si concentrerà sui due figli minori Kayla e Lucas. Sarà sulle loro spalle che graverà tutto il peso della narrazione e sarà su di loro che Malagoli svolgerà un certosino lavoro di caratterizzazione.
Tra i due, indubbiamente, il personaggio più bello, ma anche più complesso, è quello di Kayla. Vera, intensa, con una volontà incrollabile ed una forza interiore come poche, la giovane protagonista sarà chiamata ad una crescita improvvisa e forzata, dettata da una serie di scelte deprecabili ma necessarie per proteggere quel che rimane delle loro esistenze ed imparare a combattere il dolore della perdita.
Assisteremo, impotenti, al lento declino di questa umile famiglia, saremo condotti nei meandri di uno stile di vita in cui, a farla da padrone, è il profondo senso di miseria e povertà e il suo gravare sulle esistenze dei vari personaggi, arrivando ad infettarle fino al midollo, insieme alla morte che, come una cara e vecchia amica, aleggia nell'aria, costantemente, impregnando il romanzo in ogni sua parte.
L'autore, inoltre, ha dalla sua una grandissima capacità, ovvero quella di riuscire a raccontare ogni singola emozione in maniera tangibile. Che si tratti di paura, delusione, rammarico, amore o solitudine, egli riesce a farne un fagotto e lo consegna, anzitempo, al lettore obbligandolo a portarlo con sé, in un viaggio che lo vedrà disperso in una valle immersa in un calamaio d'inchiostro accompagnato dal continuo salmodiare di Kayla, una litania che pervade mente e cuore dalla prima all'ultima riga.
E avrai sempre una casa è un romanzo meraviglioso ed inaspettato. Una di quelle letture che, con compostezza e solerzia, è in grado di soddisfare anche il lettore più esigente aprendogli dinanzi una miriade di strade che conducono ad un mondo sconosciuto e ad un'epoca in cui, per sopravvivere si è chiamati, con una buona dose di coraggio, a compiere scelte inaspettate tenendo saldamente in una mano un libro di salmi e nell'altra un fucile.
L'autore, inoltre, ha dalla sua una grandissima capacità, ovvero quella di riuscire a raccontare ogni singola emozione in maniera tangibile. Che si tratti di paura, delusione, rammarico, amore o solitudine, egli riesce a farne un fagotto e lo consegna, anzitempo, al lettore obbligandolo a portarlo con sé, in un viaggio che lo vedrà disperso in una valle immersa in un calamaio d'inchiostro accompagnato dal continuo salmodiare di Kayla, una litania che pervade mente e cuore dalla prima all'ultima riga.
E avrai sempre una casa è un romanzo meraviglioso ed inaspettato. Una di quelle letture che, con compostezza e solerzia, è in grado di soddisfare anche il lettore più esigente aprendogli dinanzi una miriade di strade che conducono ad un mondo sconosciuto e ad un'epoca in cui, per sopravvivere si è chiamati, con una buona dose di coraggio, a compiere scelte inaspettate tenendo saldamente in una mano un libro di salmi e nell'altra un fucile.
Che bello! Non lo conoscevo affatto!
RispondiEliminaEccomi qui, con un po' di ritardo ma si tratta di un periodo frenetico!
EliminaUna bellissima scoperta che credo possa piacerti ;)
anche io non ne avevo mai sentito parlare ma sembra davvero bello!
RispondiEliminaBello e minuzioso nelle varie descrizioni, soprattutto degli stati d'animo dei vari personaggi!
EliminaUn titolo confortante e una recensione che ha confermato questa idea
RispondiEliminaE una lettura particolarmente bella :)
EliminaInteressante.
RispondiEliminaConsigliatissimo ;)
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