martedì 3 settembre 2019

Recensione 'Morte di un giovane di belle speranze' di Jessica Fellowes


Dopo una lunga e rigenerante pausa estiva torno sul blog a parlarvi di libri, e lo faccio con un romanzo che avrei dovuto leggere da tantissimo tempo, ma che appartiene ad un genere letterario a cui mi piace dare spazio soprattutto in estate. Si tratta del secondo volume del ciclo di romanzi che va sotto il nome de "I delitti Mitford".

MORTE DI UN GIOVANE DI BELLE SPERANZE di Jessica Fellowes │ Editore: Neri Pozza │ Pagine: 359 │ Prezzo: 18,00€


Jessica Fellowes è sinonimo di garanzia e, come forse saprete se avete letto la recensione de L'assassinio di Florence Nightingale Shore, ha dato il via ad un progetto molto interessante: scrivere una serie di gialli, ben sei volumi, in cui a giocare un ruolo essenziale nella risoluzione dei diversi casi saranno proprio le famigerate sorelle Mitford.
Infatti, anche in questo secondo capitolo, intitolato Morte di un giovane di belle speranze (che, per inciso, ho continuato a leggere "di una giovane" salvo poi scoprire che a morire fosse, in realtà, un uomo), oltre alla maggiore delle sorelle, Nancy, che abbiamo già conosciuto in precedenza, ci imbattiamo nella secondogenita, Pamela, detta Donna.

Temporalmente parlando sono trascorsi ben cinque anni dai precedenti avvenimenti. Siamo, infatti, nel 1925 e Pamela si appresta a varcare la soglia dei diciotto anni. Ad organizzarle la festa di compleanno, nonché di debutto in società, ci pensa sua sorella Nancy che, conoscendo la "gente giusta", quella che conta, inviterà un nutrito ed eterogeneo gruppo di amici londinesi.
Alice Diamond
Sono quelli che la stampa scandalistica inglese ha soprannominato "giovani aristocratici scapestrati" per via delle loro frequentazioni e per le grandiose feste in maschera, con annessa caccia al tesoro, che sono soliti organizzare.
Ed in effetti, durante i festeggiamenti presso Ashtall Manor, residenza della famiglia Mitford, nel cimitero di fianco alla dimora, si perpetra l'omicidio del giovane e arrogante Adrian Curtis, il cui cadavere viene rinvenuto dalla cameriera personale di sua sorella, Dulcie Long. Come la vita stessa le ha insegnato, le prime ad essere sospettate sono proprio le cameriere ed infatti Dulcie viene accusata dell'omicidio, poiché in possesso del movente giusto, e incarcerata.
Louise Cannon, cameriera addetta alla nursery per la famiglia Mitford, crede fermamente nell'innocenza di Dulcie ed è per questo che inizia la sua personalissima indagine, affiancata da Nancy e Pamela a cui, in un secondo momento si unirà anche Guy Sullivan.
Guy non è più un semplice agente della polizia ferroviaria, ma è diventato sergente di quella metropolitana della città di Londra e, per far colpo sul capo, si offre volontario per catturare una pericolosa criminale, Alice Diamond, e la sua banda, specializzata in furti, che si scoprirà avere dei legami con la stessa Dulcie.

È a questo punto che finzione e realtà si fondono. La Fellowes infatti si prefigge un altro obiettivo, quello di introdurre nel corso della narrazione avvenimenti storici realmente accaduti, in modo tale da contestualizzare in maniera più precisa la narrazione e portare alla luce episodi poco conosciuti. Nello specifico se l'omicidio di Adrian Curtis è frutto dell'immaginazione, come l'autrice stessa spiega nelle note finali, non lo è tutto ciò che riguarda Alice Diamond e la banda delle Quaranta Ladrone che per oltre quindici anni terrorizzarono la bella società londinese con il taccheggio organizzato.

Non un fatto, dunque, ma un periodo storico in cui ambientare le vicende. Sono gli anni '20 del Novecento, quelli dell'emancipazione. Gli anni ruggenti in cui, a ritmo di shimmy, foxtrot e jazz, la mondanità assume un ruolo centrale. Sono gli anni del cambiamento, della prosperità economica e dell'evoluzione della femminilità. Il ruolo della donna subisce i primi mutamenti andando sempre più incontro ad un senso di indipendenza e di libera scelta, tanto da poter ambire a carriere fino a quel momento impensabili, come indossare la divisa da poliziotto. E tutto questo ben si percepisce grazie ai personaggi femminili che popolano la scena, a partire dalla stessa Louisa per arrivare a Nancy e Pamela.

Pamela Mitford
Le sorelle Mitford protagoniste di questa lettura incarnano perfettamente questi anni di mutamento e l'autrice ne descrive, in maniera impeccabile, le diversità. Nancy, ormai adulta, ha lasciato la nursery da qualche tempo ed inizia a sentirsi oppressa dalla bellezza e dagli spazi sconfinati della campagna, desiderosa, invece, della libertà che si respira sulle affollatissime piste da ballo di qualche squallido locale notturno della capitale. Pamela, dall'altra parte, si trova in quella fase in cui è ancora incerta se varcare la soglia che, dall'adolescenza, la condurrà all'età adulta.

Il giallo, che per certi aspetti strutturali e organizzativi ricorda molto quelli della Christie, diventa il pretesto per snellire un intreccio molto più complesso ed evitare di appesantire la trama. L'unica pecca che, purtroppo, ho riscontrato, riguarda proprio la risoluzione del caso. L'ho trovata piuttosto complicata e non di così facile lettura tanto da dovermi soffermare su alcuni passaggi davvero poco chiari, costretta, alle volte, a tornare indietro per cercare di completare il quadro generale ed incastrare i vari tasselli.

Servendosi di uno stile ammaliante ed efficace, dai contorni netti e ben definiti e sfruttando quella che è la sua grande capacità narrativa, la Fellowes conduce il lettore in un determinato contesto storico, culturale e sociale facendogli respirare la trascinante aria di mondanità e cambiamento e il fascino di una famiglia davvero sopra le righe. Inoltre, offre una miriade di spunti inerenti quello che potrà accadere nel prosieguo, alcuni legati ad uno dei miei personaggi preferiti: la cameriera Louisa Cannon.
Non resta che attendere la prossima avventura che, con molta probabilità, avrà per protagonista la terza delle sorelle Mitford, l'affascinate Diana.

7 commenti

  1. Ciao Anna! Serie che mi attira. :)

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    1. Ciao Michele! Credo proprio che possa piacerti. Poi l'intreccio realtà/finzione è davvero geniale e permette di conoscere fatti di cronaca del passato ;)

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  2. Ciao Anna ben ritornata! Una recensione impeccabile la tua, come sempre è un piacere leggerti! Amo questa serie e attendo impaziente il seguito... baci!

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    1. Ciao Rosa, anch'io non vedo l'ora. Molto probabilmente saremo accontentate in questo autunno. Chissà! Baci :)

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  3. anche a me questa serie attira ma per ora non credo di riuscire a leggerla. troppi arretrati.

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