mercoledì 10 ottobre 2018

Recensione 'L'acquaiola' di Carla Maria Russo


Buon mercoledì miei cari lettori! Ottobre pian piano avanza ed io oggi torno da voi per parlarvi del nuovo romanzo di Carla Maria Russo, pubblicato la scorsa settimana dalla casa editrice Piemme, che ringrazio per la copia inviatami. Se dovessi trovare un aggettivo che rappresenti al meglio l'esperienza di lettura sceglierei sicuramente coinvolgente. Ma vi spiego tutto più giù!





L'acquaiola
Carla Maria Russo


Editore: Piemme - Genere: Narrativa storica
Pagine: 246 - Prezzo: 17,90 € - eBook: 9,99 €


Maria ha quindici anni, vive in un paesino dell'Appennino centro meridionale d'Italia e mantiene se stessa e l'anziano padre malato facendo la bracciante nei campi dei signori, un lavoro incerto e molto gravoso, fino a quando non viene assunta come acquaiola nella casa di don Francesco, il signorotto del paese, con il compito di recarsi più volte al giorno e con qualunque tempo alla fonte, che dista tre chilometri dal paese, per rifornire la famiglia di acqua. A don Francesco, infatti, è nato il quinto figlio, Luigi, il quale rivela fin dall'infanzia una natura ribelle, precoce e assetata di libertà. I destini di Maria e Luigi, così diversi fra loro, si intrecceranno in una serie di vicende dolorose ma, nello stesso tempo, intense e salvifiche per entrambi. Intorno a loro, una umanità umile, legata alla terra e alle antiche tradizioni, assuefatta a una vita di miseria, sacrifici e secolari soperchierie sopportate con fatalistica rassegnazione e per questo spesso dura e inflessibile, ma anche capace di pietà e umana solidarietà.



Recensione

Sospeso tra le pieghe del tempo, un po' come avviene per lo stesso romanzo, in terre impervie e dimenticate, tra le montagne dell'Appennino centro meridionale, sorge un paesino del quale, nel corso di tutta la narrazione, non conosceremo mai il nome.

Qui, al Travucco, ovvero la parte alta del paese, destinata ai poveri e raggiungibile solo percorrendo gli scalini pavimentati da lisce, vive Maria. 
Maria ha quindici anni e gli occhi azzurri come il cielo. Ultima di quattro sorelle, nata quando i genitori erano ormai avanti con l'età e non credevano di poter avere altri figli, vive nella casa di famiglia insieme al padre malato.
Maria è consapevole dei suoi obblighi nei confronti del genitore, "...il senso del dovere è radicato nel suo cuore come le rocce nella terra delle sue montagne...". Per questo motivo la sua vita è scandita da gesti sempre uguali: si alza prima dell'alba, pulisce la casa, coltiva i due piccoli fazzoletti di terra per poi incamminarsi, in compagnia del suo vecchio asino, tra le ripide stradine del paese che la condurranno alla piazza. Qui Maria aspetta che il soprastante le offra un lavoro. Non ha paura Maria, lavora più di un uomo e accetta qualsiasi impiego purché sia onesto.
Quando nella Casa Grande, dimora di Don Francesco e della sua famiglia, nasce Luigi, il quinto figlio, Maria viene assunta come acquaiola. Il suo compito è quello di recarsi alla fonte, a tre chilometri dal paese, più volte al giorno, e riempire i barili dell'acqua necessaria al fabbisogno della casa. 

Quella di Maria è una storia che conquista e avvince il lettore per la sua semplicità. Per la verità il romanzo della Russo non è incentrato solo ed esclusivamente sulla figura dell'acquaiola ma, attorno a lei, prendono piede tutta una serie di storie che rendono la narrazione pregna di coralità. Ogni capitolo, infatti, è dedicato ad un diverso personaggio che reca insito in sé il bisogno di emergere e raccontarsi, il tutto senza mai perdere di vista il filo narrativo che lega tali figure a quella della protagonista, complice anche uno stile suggestivo, fluido e con quel non so che di lirico.

Maria è una donna forte, caparbia e temeraria per l'epoca in cui sono ambientati i fatti. Una lingua sempre silenziosa, la sua, che diventa affilata e tagliente nelle rare volte in cui parla, un fisico pronto ad assorbire le ferite provocate dal tempo e una mente incapace di pensare al futuro come a uno spazio da riempire di sogni e desideri ma solo come a un luogo di dannazione. 
Non mostra nessuna ansia di sistemarsi, inafferrabile e altera, gli uomini provano ammirazione ma temono di non riuscire a dominare una donna tanto libera e indipendente, nonostante la sua bellezza. 

Il suo personaggio, insieme alla precisa ed efficace caratterizzazione a tutto tondo degli altri coprotagonisti che si muovono sulla scena, rappresenta il cuore del romanzo e quindi uno dei suoi punti di forza.
Altri due elementi essenziali sono, infatti, l'ambientazione, una terra brulla e arida quella appenninica, e il tempo, presumibilmente a cavallo tra Ottocento e Novecento perché, anche se non viene mai specificato, sono presenti degli avvenimenti storici che permettono di datare approssimativamente lo svolgersi della vicenda.

E proprio per quanto riguarda tempo e narrazione, il romanzo è ricco di salti che hanno permesso alla scrittrice di coprire un arco temporale di un settantennio circa. Le stagioni si rincorrono, quasi stessero giocando a nascondino con il lettore, da un capitolo all'altro intercorrono a volte giorni, a volte anni. I personaggi bambini e adolescenti diventano presto uomini e donne, se ne aggiungono di nuovi mentre altri lasciano la scena, il tutto per avere un quadro d'insieme chiaro e definito, per non lasciare nulla in sospeso. 

Con poche pennellate, Carla Maria Russo realizza un quadro nei toni del grigio che rappresenta un vero e proprio ritorno ai tempi dei nostri avi. L'acquaiola infatti è questo, una fotografia in bianco e nero, un omaggio all'antico. Una storia intensa, realistica ed estremamente vera ed io non posso fare altro che consigliarvela.

8 commenti

  1. Penso che potrebbe piacermi. Bella recensione Anna.
    Ciao da LEa

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  2. Annaaa questo romanzo mi è sfuggito! Troppo presa in questo periodo dalle letture per ragazzi per la settimana della lettura ho prestato poca attenzione alle nuove uscite. Lo segno e spero di leggerlo! Bella recensione.

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    1. Grazie! Fortuna che te l'ho fatto notare perché merita davvero ;)

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  3. Anche a me incuriosisce parecchio questa storia! Ero già interessata a leggerlo, e adesso ancora di più ☺

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