lunedì 21 marzo 2016

Recensione 'L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome' di Alice Basso


Felice lunedì miei cari lettori, una nuova settimana ha inizio ed io sono un tantino emozionata perché tra qualche giorno compirò gli anni e, sin da quando ero bambina, è un evento al quale sono particolarmente affezionata, nonostante sia sinonimo dell'avanzare dell'età ma, almeno per ora, poco importa!
Tuttavia oggi sono qui per parlarvi della mia ultima lettura, un romanzo sorprendente che ho divorato nel giro di tre giorni. Volendo ricorrere all'ausilio di tre aggettivi lo definirei fresco, ironico e brillante e per essere un esordio letterario non posso che complimentarmi con Alice Basso per "L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome". Ora mettetevi comodi perché Vani saprà conquistarvi e lei sa bene come farlo!






L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
Alice Basso

Editore: Garzanti - Genere: Letteratura Italiana
Pagine: 262 - Prezzo: 14,90 € - eBook: 9,99€


Dietro un ciuffo di capelli neri e vestiti altrettanto scuri, Vani nasconde un viso da ragazzina e una innata antipatia verso il resto del mondo. Eppure proprio la vita degli altri è il suo pane quotidiano. Perché Vani ha un dono speciale: coglie l’essenza di una persona da piccoli indizi che sembrano insignificanti e riesce a mettersi nei suoi panni, e pensare e reagire come avrebbe fatto lei. Un’empatia profonda, un intuito raffinato, uno spirito di osservazione fuori dal comune sono le sue caratteristiche. E di queste caratteristiche ha fatto il suo mestiere: Vani è una ghostwriter per un’importante casa editrice. Scrive libri per altri. L’autore le consegna la sua idea, il materiale su cui documentarsi, e lei riempie le pagine delle stesse parole che lui avrebbe utilizzato. Un lavoro svolto nell’ombra. E a Vani sta bene così. Anzi, preferisce non incontrare di persona gli scrittori per cui lavora. Fino al giorno in cui il suo editore non la obbliga a fare due chiacchiere con Riccardo, autore di successo in preda a una crisi di ispirazione. I due si capiscono al volo e tra loro nasce una sintonia inaspettata fatta di citazioni tratte da Hemingway, Fitzgerald, Steinbeck. Una sintonia che Vani non credeva possibile. Da tempo ha smesso di credere che potesse capitare anche a lei. Per questo sa di doversi proteggere, perché, dopo aver creato insieme un libro che diventa un fenomeno editoriale senza paragoni, Riccardo sembra essersi dimenticato di lei. E quando il destino mette in atto il suo piano imprevisto e fa incrociare di nuovo le loro strade, Vani scopre che le relazioni, come i libri, spesso nascondono retroscena insospettabili. Proprio ora che ha bisogno di tutta la sua concentrazione, di tutto il suo intuito. Un’autrice per cui sta lavorando è stata rapita e la polizia vuole la sua collaborazione. Perché c’è un commissario che ha riconosciuto il suo talento unico e sa che solo lei può entrare nella mente del sequestratore.






Permettetemi di raccontarvi un piccolo aneddoto che, a quanto pare, mi accomuna a diverse blogger di mia conoscenza. In pratica io il libro della Basso l'ho un po' snobbato, come ogni lettore che si rispetti farebbe dinanzi a copertine che riportano in bella mostra libri o comunque riferimenti al mondo letterario. Mi è capitato di passare più e più volte dinanzi allo scaffale in cui dimorava, in bella vista tra l'altro, la copia del romanzo che osservavo non solo con la coda dell'occhio ma anche con un po' di puzza sotto il naso. Mi ripetevo che non sarebbe stato il caso di imbarcarmi in un'avventura che si sarebbe rivelata un totale fallimento, e questo io lo avevo stabilito a priori!
Ovviamente mi sbagliavo di grosso a farmi influenzare da quello che può essere considerato, senza ombra di dubbio, un pregiudizio privo di fondamento ed eccomi qui a chiedere scusa non solo alla scrittrice ma, e soprattutto, a Vani, per non aver creduto in lei a priori e ringraziarla per essersi vendicata così abilmente.

A questo punto posso addentrarmi in quella che è la mia opinione post lettura vera e propria. Si dice che un abile fotografo sia colui che riesce a catturare in uno scatto tutte le emozioni e i sentimenti provati in un determinato momento, o ancora che sia colui in grado di cogliere l'essenza delle persone in un gesto, uno sguardo o un semplice sorriso che le rappresenti. Ecco Silvana Sarca, Vani per gli amici, ovvero la protagonista del romanzo di cui vi parlo, ha questo super potere: riuscire ad inquadrare una persona al primo sguardo, a colpo d'occhio per essere precisi! Una giovane donna in grado di leggere dentro, di superare la scorza esteriore dell'essere umano e raggiungere il suo cuore, la sua anima, mettendo a nudo ogni più piccola sfaccettatura. Ma Vani, oltre a questo super potere, ne possiede un altro quasi di pari importanza. Proprio il connubio tra queste due caratteristiche rende Vani quella che è, ovvero Vani. Questo secondo super potere riguarda l'elevata padronanza di linguaggio, lessico e sintassi che fa di lei la migliore ghostwriter in circolazione. Esatto, ho detto proprio ghostwriter e levatevi quella faccetta stralunata, della serie 'Ma cosa vai farneticando?', perché ogni lettore che si rispetti sa di cosa sto parlando. Da traduzione il termine significherebbe "scrittore fantasma" ed effettivamente è proprio l'incarnazione del ruolo della nostra protagonista: Vani è colei che scrive per gli altri, intendendo sia coloro che di professione non fanno gli scrittori ma hanno tutta l'intenzione di pubblicare un libro, sia coloro che, nonostante siano definiti tali, hanno quel che viene comunemente definito il blocco dello scrittore, rappresentato dalla classica pagina bianca sulla quale il colore nero ha davvero difficoltà ad imprimersi, o ancora coloro che sono troppo impegnati per prendere posto davanti ad uno schermo ed iniziare a digitare parole.
Ebbene, Vani è proprio la scrittrice che lavora dietro le quinte, la donna che soccorre tali personaggi lasciando che siano loro ad apporre il nome in calce a quella che, per la maggior parte, è farina del suo sacco. Tuttavia, durante la narrazione, vi renderete conto di come le qualità di Vani siano tali da far sì che anche la carriera da profiler, al fianco della polizia, sia una ipotesi da contemplare e prendere seriamente in considerazione.
Ma Vani chi è? Vani è uno dei personaggi più riusciti, tra tutti quelli che troverete nel romanzo; una donna di carattere, cazzuta per intenderci (e lo dico anche se non si potrebbe, ma è l'unico termine che renda l'idea!), una donna dalla quale dipende il futuro di molti, casa editrice e scrittori, indipendentemente da quello che si dica e si pensi. Ma Vani è anche molto altro, dietro quel ciuffo ribelle, dietro il suo look molto dark dove il nero è il colore predominante, nasconde un animo sensibile e sincero, un animo provato dai cattivi rapporti con la famiglia e sopratutto con la sorella Lara, la figlia perfetta, l'opposto di lei. Una giovane donna che non ama il contatto con la gente, che non si fida degli altri e che non permette a nessuno di entrare nella sua vita e che forse si fiderà proprio delle persone sbagliate. Vani è un personaggio dalle mille risorse, che risplende di una luce propria ed ammaliante da qualsiasi angolazione la si osservi.


"Peggiorerà e finirai per non fidarti proprio per niente e proprio di nessuno, se qualcuno non si prenderà la briga di dimostrarti, possibilmente al più presto, tipo adesso, adesso che ancora puoi impararlo, adesso che sei ancora abbastanza giovane e malleabile da imprimertelo nelle ossa, che a volte ci si può anche fidare. Che fidarsi va bene. Che non deve necessariamente andare poi tutto a puttane."


"L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome" si presenta come una lettura piacevole e scorrevole, una lettura che vi porterà ad essere sempre più curiosi man mano che procederete, pagina dopo pagina. Una lettura che, come ha dichiarato la stessa autrice nella bellissima intervista a chiusura del romanzo, può essere pensata come una grande scatola nella quale i lettori potranno trovare tutte le cose che li affascinano di più e, sopratutto, una commistione di generi letterari, inaspettati per la verità, ma che fanno tutti capo al filone del giallo. Un romanzo fresco, brillante con una sfumatura di velata ironia, ricco di spunti di riflessione. Una caratterizzazione dei personaggi molto più che riuscita tant'è che mi sono ritrovata molto spesso a parlare con loro e ad imprecare anche contro di loro come se fossi al loro fianco, come se mi bastasse allungare una mano per battere sulla loro spalla e dire 'Ma cosa combini?'. 
Una delle figure che, al pari di Vani, ho amato è quella del commissario Berganza che incarna alla perfezione il ruolo del detective: ruvido di natura, burbero e schietto nei modi ma anche colto e raffinato. Stretto nel classico impermeabile, che gli regala quel tocco in più, quello charme che lo fa assomigliare ulteriormente al commissario tipo, quello di cui si legge nei libri noir, facendo sì che il lettore resti affascinato dalla sua persona.
Alice Basso è davvero molto brava. Con la sua scrittura veloce, tagliente ed incalzante, ci guiderà nella vita della protagonista e di tutte le comparse presenti, ci spingerà ad osservare il mondo di cui si parla attraverso gli occhi della stessa Vani, andando oltre le apparenze e mettendo in luce gli aspetti più segreti degli esseri umani. 
In definitiva una lettura più che consigliata e della quale non vedo l'ora di leggere il seguito, cosa che avverrà molto presto a quanto pare!






21 commenti

  1. Ho apprezzato moltissimo il personaggio, che a mio parere è il 90% del libro, la storia l'ho trovata troppo semplice paragonata al personaggio, in ogni caso fantastico lo stile della Basso e senza dubbio anch'io leggerò il seguito!
    Recensione esaustiva come sempre.

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    1. Ti ringrazio Cuore! Inevitabilmente ci si affeziona a Vani e non vedo l'ora di leggere quale sarà la sua nuova avventura :)

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  2. Bella recensione entusiasta Anna! Anch'io ho apprezzato molto questo libro per la sua ironia e la sua freschezza, ma soprattutto adoro Vani, che non vedo l'ora di ritrovare.
    Ciao ciao, Stefania

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    1. Infatti io avevo letto la recensione sul vostro blog e vi avevo chiesto di non menarmi perché non avevo ancora conosciuto Vani. Ho rimediato :)

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  3. Libro che già da tempo è in wishlist.. :) in effetti anche io se non avessi letto tutti i commenti positivi su questo libro, l'avrei snobbato.. Per cui grazie per la recensione che mi ha chiarito ancora di più le idee su questa storia assolutamente da non perdere :)

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    1. Tranquilla, classico pregiudizio del lettore! A questo punto credo che, alle volte, dovremmo concedere qualche chance a quei libri che proprio non ci ispirano, magari ci stupiscono ;)

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  4. So che tempo fa ho piagnucolato sulle crisi che mi vengono dopo una recensione entusiasta, però ... accidenti, quanto mi rende felice leggerne una! E' come se un poco poco poco avessi condiviso anch'io un pizzico di quella gioia e ti ringrazio per questo, Anna.
    E poi ormai il danno è già fatto da tempo: Vani, sappi che sei in lista d'attesa!

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    1. E Vani non può che esserne felice! Ti saprà conquistare come solo lei sa fare. Ovviamente aspetto di sapere cosa ne pensi :)

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    2. Ehhhh povera Anna, ne hai dovuto aspettare di tempo prima di scoprire cosa ne avrei pensato io di Vani. Anche se poi la risposta era abbastanza scontata. Vani si ama. Punto.
      Quello di cui adesso sono curiosa di sapere nel secondo libro è come evolverà il triangolo amoroso: tra lei e Berganza si vede che c'è una certa affinità e una grande stima reciproca, ma, almeno per ora, non riesco a immaginarmeli come coppia.

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  5. Io l'ho letto sotto l'ombrellone in due giorni! Dovrei dire divorato.
    Ho lo stesso tuo problema con libri che hanno nel titolo o in copertina librerie, biblioteche ecc, comunque alla fine mi faccio sempre fregare. In questo caso possi dire "per fortuna".
    Un saluto da lea

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    1. Ciao Lea, fortunatamente è stata una fregatura positiva per entrambe :)

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  6. Ciao! Proprio ieri sera ho finito di leggere questo libro!! Devo scrivere la recensione, ma purtroppo sarà ben diversa dalla tua... A dire il vero vani non mi è piaciuta per niente.. È tantomeno le innumerevoli parolacce :(

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    1. Ciao Erin, mi spiace non ti sia piaciuto il romanzo e il personaggio di Vani, però credo che il bello del confronto tra lettori e recensioni sia proprio quando si hanno pareri discordanti. Ognuno apprezza in maniera diversa determinate sfaccettature. Passerò a leggere la tua opinione. Un abbraccio :)

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    2. Il confronto è senz'altro una bella cosa! Non posso che concordare con te!! ;)
      Per sabato ho intenzione di pubblicare la recensione!
      Spero non ti faccia rizzare i capelli, e che forse l'ironia di qualche frase riesca a strapparti un sorriso!

      Per ora mi sono limitata a pubblicare la recensione di "Raccontami di un giorno perfetto".
      L'ho trovato bellissimo!! se ti va passa a dare un'occhiata alla trama!
      A presto! :)

      http://stoffedinchiostro.blogspot.it/

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  7. Io ho adorato Vani e il suo carattere brusco così come ho adorato lo stile pulito e scorrevole di Alice Basso, non vedo l'ora di avere tra le mani il seguito!! :)

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    1. Ciao Sara!! Concordo con te, non vedo l'ora che arrivi maggio :)

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  8. Se non fosse stato per La Libridinosa, io non mi sarei cacata di striscio questo libro. Sinceramente il titolo e la copertina non mi ispiravano ma per la challenge, dovevo leggerlo e..... gioia e tripudio! Mi sono innamorata <3

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    1. La Libridinosa dovrebbero farla santa subito, mi ha fatto scoprire romanzi che non avrei preso in considerazione o che non mi sarei cacata di striscio, come hai detto tu :D

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  9. L'ho divorato in un paio di giorni e ho chiuso l'ultima pagina a malincuore. Era da tanto tempo che un libro non mi sorprendeva e coinvolgeva così intensamente. La protagonista è proprio un personaggio fuori dalla norma ed è proprio per questo che mi è piaciuta così tanto.

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  10. L'ho divorato in un paio di giorni e ho chiuso l'ultima pagina a malincuore. Era da tanto tempo che un libro non mi sorprendeva e coinvolgeva così intensamente. La protagonista è proprio un personaggio fuori dalla norma ed è proprio per questo che mi è piaciuta così tanto.

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  11. Ho pensato la tua stessa cosa della copertina e infatti anche io stavo per non comprarlo, per fortuna mi sono fermata in libreria e ho iniziato a leggere le prime pagine...e da lì non mi sono più fermata. Quando hai conosciuto il personaggio di Vani non hai sentito mentalmente i suoi insulti per tale copertina? Io sì :P

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