lunedì 3 settembre 2018

Recensione 'Il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey' di Mary Ann Shaffer & Annie Barrows


Buon primo lunedì di Settembre lettori! Come promesso il blog oggi riapre i battenti, dopo una lunga pausa estiva, ed io sono pronta a lasciarvi le mie impressioni su ogni singola lettura. 
Oggi vi racconto di un romanzo dal titolo che è un po' uno scioglilingua e del quale, sicuramente, avrete sentito molto parlare nell'ultimo periodo (per via della trasposizione cinematografica sulla piattaforma Netflix). Non vi anticipo nulla di più ma vi invito a proseguire con me...





Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey
Mary Ann Shaffer & Annie Barrows


Editore: Astoria - Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 283 - Prezzo: 17,00 € - eBook: 9,99 €


È il 1946 e Juliet Ashton, giovane giornalista londinese di successo, è in cerca di un libro da scrivere. All'improvviso riceve una lettera da Dawsey Adams - che per caso ha comprato un volume che una volta le era appartenuto - e, animati dal comune amore per la lettura, cominciano a scriversi. Quando Dawsey le rivela di essere membro del Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, in Juliet si scatena la curiosità di saperne di più e inizia un'intensa corrispondenza con gli altri membri del circolo. Mentre le lettere volano avanti e indietro attraverso la Manica con storie della vita a Guernsey sotto l'occupazione tedesca, Juliet scopre che il club è straordinario e bizzarro come il nome che porta. Una commedia brillante (anche se nel corso della narrazione emergono tradimenti, bassezze, vigliaccherie) che parla di amore per i libri, di editori, scrittori e lettori, e poi di coraggio di fronte al male, di lealtà e amicizia, e di come i libri ti possano salvare la vita.



Recensione

Il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey è un romanzo a misura di lettore, una celebrazione del potere dei libri, quel potere capace di unire persone tanto diverse tra loro, di intessere legami di amicizia duraturi, affinché tutti si sentano parte di un unico grande Club del Libro.
I libri sono trampolini di lancio verso nuovi mondi, finestre aperte su altre epoche, vie di fuga dalla realtà. I libri sono gli amici che scegliamo di avere con noi nel momento del bisogno, ancore di salvezza capaci di infondere coraggio nelle ore più buie, proprio come avviene ai personaggi di questa storia.

Il romanzo, della Shaffer prima e della Barrows dopo (nipote che l'ha aiutata nella stesura finale quando ormai la zia era impossibilitata dalla malattia), racconta di distruzione, di guerre che non finiscono mai, che siano fisiche o mentali, di resistenza, di amicizia, di coraggio, di forza di volontà, di voglia di vivere, di libertà, di emancipazione. Ve lo confesso, non mi aspettavo di trovare tutto ciò.

È il 1946 e il Secondo Conflitto Mondiale, terminato solo da pochi mesi, ha lasciato dietro di sé strascichi di distruzione sotto forma di macerie e vite da riscostruire in tutta l'Europa. A Londra, dove si cerca di ritornare alla quotidianità a ritmo di swing, Juliet Ashton, giornalista e scrittrice diventata famosa proprio durante il periodo della guerra grazie alla raccolta di articoli pubblicati sotto lo pseudonimo di Izzy Bickerstaff, sta raccogliendo i cocci di quanto rimasto con l'intento di trovare, tra un tour promozionale e l'altro, l'ispirazione per un nuovo libro.
Un giorno le giunge una lettera inaspettata. Un tale, di nome Dawsey Adams, la contatta dopo aver trovato il suo nome con annesso indirizzo in un libro di Charles Lamb ed essendosi appassionato al mondo di questo autore le domanda se sa indicargli dove acquistare altre sue opere. Inizia così una fitta corrispondenza tra i due destinata ad arricchirsi di voci sempre nuove: sono quelle dei membri del Club del libro e della torta di bucce di patata, scrivono da Guernsey, una delle Isole del Canale della Manica, ed hanno molte storie da raccontare, a cominciare dal nome bizzarro scelto per il loro club di lettura.

Sono proprio gli scambi epistolari a rendere questo romanzo unico nella sua perfezione. Temevo che una tale scelta potesse influire non solo sulla narrazione ma anche sul livello di attenzione ed invece mi sono goduta a pieno ogni singolo momento, letteralmente catapultata sull'isola di Guernsey, tra i pascoli ondulati che terminano sulla scogliera, baciata dal sole, distesa su verdi prati disseminati di fiori selvatici, mentre l'aria si riempie del profumo del mare e della frutta ormai matura. 

È in questa cornice bucolica che prende sempre più piede il racconto dell'Occupazione tedesca, un passato che non è tanto lontano e i cui segni si ripercuotono in ogni singola parola contenuta nelle lettere ricevute da Juliet. Si tratta di aneddoti ed episodi che vedono coinvolti i diversi personaggi: pescatori, fattori, allevatori, agricoltori. Uno sguardo a tutto tondo mirabilmente ricostruito proprio grazie all'ausilio di figure pittoresche le cui tinte delicate fanno breccia nel cuore del lettore. Irrefrenabile la voglia di saperne di più, pagina dopo pagina, lettera dopo lettera. Si arriva ad un punto di confidenza tale da avere la sensazione di conoscerli da sempre.

Tra tutti ho grande simpatia per il solitario e taciturno Dawsey, colui che ha rotto il ghiaccio e ci ha silenziosamente invitati a fare un salto sull'isola con la sua prima lettera; la stessa protagonista, Juliet, una donna moderna che si è realizzata da sé senza sentire l'esigenza di convolare a nozze per "sistemarsi"; infine Elizabeth McKenna, uno spirito indomito, libero e con una grande forza d'animo. Il suo, forse, è il personaggio più bello e ricostruirne la storia è davvero emozionante.

Con una scrittura attenta e limpida come acqua di fonte Il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey ci fa strada tra gli orrori del passato e, soprattutto, tra quello che resta. Ci racconta di donne e di uomini coraggiosi; della sofferenza che da solitudine si trasforma in unione e, nonostante tutto, permette ai sentimenti e alle emozioni di sbocciare; di un gruppo di lettura che diventa un rifugio, un angolo di libertà dal quale osservare il proprio mondo per immergersi in nuovi.
Se anche voi volete entrare a far parte di questo bellissimo Club, sorridere ed emozionarvi, non vi resta altro da fare che prendere un battello postale e raggiungere un'isola e una storia che sapranno donarvi davvero tanto come la bellezza della semplicità.

16 commenti

  1. Conosco poco questa casa editrice, purtroppo, ma questo è un romanzo che voglio moltissimo. Ho messo da parti il film, infatti, ma rimando la visione, in attesa di procurarmi Shaffer-Barrows. :)

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    1. Confesso di conoscerla molto poco anche io, credo che questo romanzo sia il secondo titolo, pubblicato da loro, che leggo.
      Hai fatto bene a mettere in pausa la visione del film anche perché, eccetto qualche piccolo adattamento, la pellicola è davvero molto fedele :)

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  2. Mr Ink ha scritto ciò che volevo scrivere io :) con un solo appunto, sono già in prenotazione in biblioteca per questo romanzo. spero solo arrivi presto!

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    1. Ciao Chicca!
      Spero anche io che arrivi presto perché sono sicura che non ne resterai delusa, tutt'altro :)

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  3. In questo caso, sono una voce fuori dal coro: il libro - sarà per lo stile epistolare oppure perché,forse, non era il momento giusto -, non l’ho apprezzato particolarmente. Il film invece mi è piaciuto molto, merito di un’atmosfera british resa perfettamente e del cast stellare (sebbene non ami Lily James e Huisman, li ho trovati adeguati). Sono però contenta che, per questa volta, le nostre opinioni divergano. 😊

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    1. Il bello dell'essere lettori :)
      Devo confessare, però, che anche il film mi è piaciuto molto. Uno di quei casi in cui la trasposizione cinematografica, seppur con delle lievi differenze, non si discosta molto dal romanzo scritto ;)

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    2. :) Ciao, io lo sto leggendo adesso e...non riesco proprio a farmelo piacere. Faccio proprio fatica ad andare avanti e sto anche cominciando a sopportare poco questa protagonista tanto frivola e poco "post-guerra". Così sono venuta in cerca di qualche recensione, sperando di trovare una chiave di lettura che mi aiuti a ritrovare slancio. Vo
      Ho visto il film - carino - ed ho voluto leggere il libro. :( Però neanche io, come Cecilia, riesco ad apprezzarlo...

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  4. Io ho trovato che il film, per quanto piacevole, appiattisse un po'lo spessore del romanzo. Il film mi sembra appunto appiattito sulla storia d'amore e sembra sorvolare alcuni aspetti che mi hanno colpita di ù nel romanzo. Detto ciò, io l'Astoria la adoro! Mi piace la loro politica d i dare spazio a autrici nel mare editoriale prevalentemente al maschile! Mi piace che pubblichino classici e anche libri moderni. Mi piace Agatha Raisin! Li comporerei tutti se potessi. Comunque se ti è piaciuto questo, prova Fattaccio Napoletano di un'autrice esordiente, Alessandra De Martino. (E no, non lavoro per la Astoria!)

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    1. La serie della Raisin vorrei iniziarla da un po'. Intanto ho cercato e segnato il titolo che mi hai consigliato, lo acquisterò sicuramente perché molto nelle mie corde :) Grazie!

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  5. Ciao e bentornata! Sei ripartita con uno dei miei libri del cuore.
    Per quanto riguarda il film concordo con Lisse.
    A presto Lea

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  6. Mi è piaciuto assai questo romanzo. E io amo gli epistolari. Felice che abbia appassionato anche te :-)

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    1. Ero un po' restia, inizialmente. Non sempre una tale tecnica narrativa mi soddisfa ed invece mi sono ampiamente ricreduta, in questo caso :)

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  7. Cara Anna,
    è un piacere rileggerti e sono contenta che sia proprio con questo libro. Anche a me è piaciuto tanto: Shaffer e Barrows hanno creato qualcosa di davvero perfetto. è quel genere di libro che ti fa venir voglia di preparare in fretta la valigia e partire subito per Guernsey. Ogni personaggio ha qualcosa da dire e soprattutto da dare: ho ammirato la loro complicità e la capacità di sopravvivere all'orrore della guerra. Temevo che gli epistolari non mi piacessero, ma in questo caso è stato un quid in più: una storia di lettori per i lettori, non poteva non piacermi!

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