Meglio sole che nuvole
Jane Alison
Editore: NN Editore - Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 264 - Prezzo: 18,00 € - eBook: 7,99 €
Pagine: 264 - Prezzo: 18,00 € - eBook: 7,99 €
"Si diventa ciò che si era destinati a essere; si diventa ciò che si è realmente. Non volevi essere di pietra? O di vetro, o di cromo?" J, la protagonista di questo libro, nel mezzo del cammin della sua vita ha deciso di congedarsi dall'amore. Il suo matrimonio è fallito, non ha figli, e l'ultimo incontro con Sir Gold è stato un disastro, così come i tentativi di ritrovare le sue vecchie fiamme. J torna allora a Miami, ai cieli blu della città di vetro, agli orizzonti sfarzosi della baia dì Biscayne, e si prende cura di un gatto e di un'anatra malandati mentre osserva i bizzarri inquilini del suo grattacielo e traduce brani di Ovidio. Le eroine delle Metamorfosi, trasformate dall'amore in piante, pietre o mostri, la guidano alla scoperta dei suoi sentimenti e nella ricerca di uomini da amare solo con la fantasia. Finché un giorno, scrutando il balcone del ventiduesimo piano, vede una donna dalla chioma biondo platino che lascia cadere qualcosa nel vuoto... Con una scrittura poetica e sensuale, Jane Alison racconta di una donna delusa dagli uomini, che esplora le terre instabili del cambiamento e della solitudine per riprendere in mano la sua vita e accettare, finalmente, il suo desiderio di amare ed essere amata.
Recensione
"E forse questo è sufficiente. È sufficiente avere ricevuto un po' d'amore, un tempo. Anche se non ha funzionato a lungo. Forse è sufficiente averne ricevuto in passato, e adesso vivere solo con i suoi frammenti, e non c'è proprio niente di male se dedichi l'amore che ancora ti resta a un vecchio gatto o a un'anatra, ai pochi cari amici, a tua madre. Sull'arca non tutti sono in coppia."
Quella di J, la protagonista di questo romanzo, è una storia dalle tinte ordinarie. A quante donne, più raramente uomini, spinte da cocenti delusioni, non è mai passato per la mente di congedarsi dal sentimento amoroso?
Ed è proprio questo il punto di partenza da cui prende avvio l'intera narrazione che non perde di vista, mai, un'altra parola chiave: cambiamento.
Sotto il cielo di Miami, luccicante come vetro e corredato di bianche nuvole pulsanti, circondata da cartelloni pubblicitari che inneggiano a ricorrere alla chirurgia estetica per un qualche ritocchino, nell'ordinarietà della sua quotidianità, stesa a bordo piscina o con un binocolo tra le mani, pronta a spiare nelle vite dei vicini, J riflette sulla sua di vita.
Traduttrice di professione, con un matrimonio finito alle spalle e gli ultimi trent'anni passati a vagabondare tra le braccia di svariati uomini di cui Sir Gold rappresenta l'ennesima e reiterata delusione, J si trova in quella fase della vita in cui è giunto il momento di fare bilanci e tirare le somme. Quel momento in cui si ha la sensazione di star diventando sempre più simili alla propria madre, con zero prospettive e la paura dell'ignoto. A farle da spalla un gatto, un'anatra, l'intramontabile spirito di Ovidio che rivive attraverso le eroine delle Metamorfosi (liberamente riadattate ai tempi che corrono) e un lacerante senso di solitudine con il quale imparare a convivere.
Meglio sole che nuvole è un romanzo al femminile, narrato dalla prospettiva di J. Un raccontarsi senza peli sulla lingua, senza il bisogno di nascondersi dietro al famoso dito che nulla cela alla vista, preda dell'intensa vita immaginaria che rende caratteristico il suo personaggio ed in balia delle fantasie più inconfessabili, con quella leggera punta di erotismo che non guasta.
La metrica ovidiana si riflette nel ritmo dato alla narrazione e nella costruzione sintattica. Le parole si rincorrono, l'una dietro l'altra, nel tentativo di agguantarsi. I segni di interpunzione non hanno la forza di interrompere le frasi, i pensieri. C'è un tacito invito rivolto al lettore a cogliere il non detto, a leggere tra le righe, quasi fosse impellente il bisogno di raccontare più del necessario.
Non una vera e propria storia, se ne ravvisa una leggera parvenza sottotraccia, quanto uno spaccato di vita quotidiana. Non un susseguirsi di accadimenti e salti temporali, quanto un'analisi introspettiva, una riflessione che rende il suddetto romanzo una lettura non adatta a tutti.
L'assenza di una storia a tutti gli effetti fa sì che l'attenzione del lettore sia calamitata dal personaggio di J. Attraverso i frammenti di un matrimonio finito, uno di quelli in cui la resa ha preso il sopravvento sul sentimento d'amore, e con i suoi occhi a farci da navigatore verremo catapultati nel mondo di J, nella sua quotidianità, nei suoi pensieri e in quella sorta di dialogo muto con l'ultima delle sue conquiste, Sir Gold.
J è arguta, ironica, riflessiva. J conquista con il suo essere donna, con tutti i pro e i contro che caratterizzano il gentil sesso.
Trattandosi di un romanzo autobiografico, l'autrice è riuscita a descriversi e analizzarsi in maniera cavillosa. Nelle diverse sfumature che la connotano ogni donna potrà ritrovare una parte di sé, riconoscersi e rivelarsi con le proprie paure, le proprie mancanze e i propri desideri.
Fare i conti con il passato, guardarsi indietro, non è mai facile, soprattutto se si è giunti nel mezzo del proprio cammino quando la strada che si prospetta dinanzi è sicuramente più breve di quella che si è percorsa. Ed è mentre ci si prende una pausa dalle scarpinate intense, in precario equilibrio, che la vita accade.
Meglio sole che nuvole è una lettura molto diversa da quella che mi aspettavo, venata di umorismo a tratti, più seriosa in altri. Una lettura che stimola la riflessione e che, nonostante una protagonista matura, le vale da formazione, perché nella vita c'è sempre da imparare, soprattutto a come riprendere in mano le redini della propria esistenza.
Per quel che mi riguarda, a distanza di giorni, non ho ben chiaro quanto mi sia piaciuto questo romanzo. So per certo però che, voltata l'ultima pagina, rimane la forte affezione per J.
Ciao Anna! Aspettavo il tuo pensiero su questo romanzo e penso proprio che non lo leggerò! Ho già avuto esperienza con un libro come lo definisci tu "non adatto a tutti" quindi nonostante la tua accurata recensione non mi va di rischiare. Diciamo che in estate poiché ho meno tempo per leggere prediligo letture che rientrano nella mia confort zone letteraria. Bella come sempre la recensione.
RispondiEliminaUn abbraccio Rosa
Ciao Rosa, ti ringrazio :)
EliminaOvviamente sì, se ritieni che non possa soddisfare il tuo gusto personale non ti dissuaderò. Buone letture ;)
Non conoscevo questo libro, sembra interessante, ma non mi sbilancio...
RispondiEliminaFammi sapere se decidi di leggerlo :)
EliminaPurtroppo, a me non è piaciuto proprio. L'ho trovato pretenziosissimo, anche se molto ben scritto.
RispondiEliminaRomanzo molto particolare, senza dubbio. Lo stile è davvero ottimo, concordo ;)
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