venerdì 10 giugno 2016

Recensione 'Incubo' di Wulf Dorn


Buongiorno lettori e buon venerdì! Ritorna l'appuntamento con la recensione prima del weekend. Oggi vi parlo di un bellissimo thriller, che avrete capito essere uno dei miei generi di lettura preferiti, facente parte di quella sfera che va sotto il nome di psico thriller, ovvero che ha per protagonista il subconscio umano e quindi la sfera prettamente psichica. 
A tal proposito, ringrazio la casa editrice Corbaccio per la copia omaggio di "Incubo", ultimo capolavoro del maestro del genere, Wulf Dorn.





Incubo
Wulf Dorn


Editore: Corbaccio - Genere: Thriller
Pagine: 300 - Prezzo: 16,90 € - eBook: 6,99€
(OMAGGIO CE) 


Dalla morte dei genitori in un terribile incidente d’auto dal quale è uscito miracolosamente illeso, Simon soffre di incubi spaventosi. Dopo essere stato ricoverato in un ospedale psichiatrico in seguito allo shock, Simon si è stabilito dalla zia insieme con suo fratello maggiore, ma adattarsi alla nuova vita è un compito durissimo, soprattutto da quando Simon è perseguitato da una presenza malvagia che lo spia nel buio, proprio come nei suoi sogni più spaventosi. E forse è proprio questa presenza la responsabile della scomparsa di una ragazza, la stessa che Simon decide di cercare aiutato dalla sua unica amica.





"A volte qualcosa si spezza. Non sentiamo alcun rumore, neppure ce ne accorgiamo. Eppure fa malissimo. È un dolore così violento che ci sembra non passerà mai. Nemmeno tra mille anni."


Basta il tempo di un respiro perché tutto cambi. Un attimo prima sei comodamente seduto sul sedile posteriore della vettura guidata dai tuoi genitori e l'attimo dopo ti ritrovi catapultato nel vuoto, appeso a testa in giù, frenato dalla cintura di sicurezza mentre i vetri schizzano ovunque, le urla si accavallano le une sulle altre, lo sguardo terrorizzato si sofferma sullo spazio circostante e poi silenzio. Solo silenzio. 
Questo è quanto accade a Simon Strode in quello che era sembrato, all'apparenza, un sabato di marzo come tanti. O meglio, questo è quello che lui riesce a ricordare a fatica nell'ospedale psichiatrico nel quale viene ospitato subito dopo l'incidente affinché riesca a riempire quei vuoti di memoria tanto angoscianti.
L'incidente lo ha strappato alla sua routine, alla sua quotidianità, lo ha privato dell'affetto più caro, quello dei suoi genitori, lo ha sradicato da quella che era la sua vita. 
Nonostante l'ospitalità di zia Tilia e il riavvicinamento a suo fratello Michael, il suo punto di riferimento, Simon si sente solo. Anche se poi solo non è perché ci sono gli incubi e i mostri dagli occhi rossi che li popolano a fargli compagnia. 
Ma a Fahlenberg iniziano ad accadere strani episodi, prima la scomparsa della sedicenne Leonie, poi l'aggressione a Melina, la fidanzata di Michael. Qualcuno ha iniziato a mietere le sue vittime, un lupo dai denti aguzzi, un lupo che si aggira per i boschi e che forse non ha finito di scegliere le sue prede. Sarà a questo punto che Simon, aiutato dalla strana ragazza dai capelli corvino di nome Caro, svestirà i panni del codardo e cercherò di fare luce su quanto sta avvenendo.


"Es è come il lupo cattivo delle favole. Finché dai ascolto alla ragione e ai sentimenti, e sai che può diventare pericoloso, non ti farà niente. Ma guai se gli lasci campo libero. Allora ti divora. A volte basta un solo istante. E, se poi non riconosci il tuo errore, le cose peggiorano ulteriormente."


Corteggiavo da tempo immemore Dorn ma non avevo avuto occasione di prendere un suo romanzo tra le mani e dire 'Bene, conosciamoci!'. I miei amici lettori continuavano a ripetermi che la cosa era davvero ingiustificabile: un'amante del thriller non poteva non aver letto Dorn.
A questo punto, complice anche la casa editrice, mi è sembrata un'ottima idea iniziare proprio dal suo ultimo romanzo, una novità dell'ultimo periodo visto che sono solita ripescare prima i vecchi romanzi e procedere in ordine temporale con i successivi. Proprio per questa mia scarsa conoscenza, non avendo letto nulla di suo, non posso operare confronti con i romanzi precedenti ma vi scriverò cosa ne penso di questa lettura da profana.

Devo ammettere che non sono stata subito conquistata da "Incubo", un romanzo dalle tinte fosche, cupe, inquietanti. Ci è voluto un po' perché iniziassi a nutrire i giusti dubbi, iniziassi a provare quelle sensazioni così ambigue e alle quali si vuole trovare una risposta a tutti i costi e per farlo è necessario gettarsi a capofitto nella lettura. Ebbene questo è successo da un certo punto in poi, quando si è raggiunto un picco di tensione non indifferente, al punto tale da farmi divorare il romanzo.
Posso confermare che Dorn è un maestro dello psico thriller, le voci che circolano su di lui sono vere e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. Il romanzo è permeato da un senso di solitudine e di tensione sempre più crescente. Le atmosfere in cui prendono piede le vicende, i luoghi coinvolti, come la boscaglia o il vecchio hotel in rovina, vengono delineate con cura e perizia. Sogno e realtà si mescolano tra loro alla perfezione al punto che gran parte delle scene sembrano così reali da provare paura per lo stesso Simon. 
Efficace la caratterizzazione e l'enfatizzazione dello stesso personaggio e della sua psiche. Simon è un diverso, il migliore della classe in tutte le materie, ma un perdente in qualsiasi attività fisica a causa della sua statura e della sua corporatura. Soggetto alle angherie dei bulli. Prigioniero della sua mente, delle sue paure, delle sue fissazioni. L'ordine matematico è per lui sinonimo di sicurezza, tutto deve avere una propria logica, una propria organizzazione. Il caos non è contemplato. 
In lui affiora spesso il desiderio di ritornare al passato, a quando i suoi genitori erano vivi, a quando la sua famiglia era unita. La paura dell'abbandono è il mostro che gli fa compagnia, così come i mostri che popolano i suoi incubi. Per questo motivo sarà costantemente chiamato a risolvere i conflitti che prendono piede nella sua stessa mente.

Con uno stile sempre più incalzante e ricco di suspense lo scrittore guiderà il lettore attraverso le zone d'ombra della mente umana, quelle zone dove si annidano le paure, le fobie, dove la realtà viene travisata, modificata a piacimento di chi ne è coinvolto perché in romanzi in cui è la stessa mente ad essere la vera protagonista, le cose non sono mai come appaiono. E il punto di forza del suo narrare risiede proprio in questo: indurre il lettore a pensare una determinata cosa e sovvertire ogni logica nell'attimo successivo, quando tutto sembra ormai definito e prossimo alla conclusione. Il punto di vista delle cose è importante soprattutto quando tutto è il contrario di tutto e il finale vi lascerà senza fiato!

Una lettura in cui si parlerà più di sparizioni che di scie di sangue, dove il macabro non trova posto cedendo il passo ai misteri della psicologia, a quelle zone d'ombra che caratterizzano la mente dell'essere umano. Una lettura che consiglio soprattutto a coloro che, come me, non si sono ancora accostati al mondo di Dorn e allo psico thriller.







10 commenti

  1. Se ti è piaciuto questo ti consiglio di leggere tutti gli altri a partire da La psichiatra. E' l'unico che ho letto per il momento ma ho già in attesa tutti gli altri! Incubo compreso.

    http://nientedipersonale.altervista.org/la-psichiatra/

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    1. Ciao Rosaria! Ovviamente dopo questa belle scoperta recupererò anche i precedenti :)
      Vado a leggere la tua recensione!

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  2. Bellissima recensione, benvenuta tra i lettori che amano i thriller scritti da Wulf Dorn :)

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  3. Non vedo l'ora di leggerlo pure io :) Io i suoi romanzi li conosco bene e ho amato follemente La psichiatra.. spero che questo sia all'altezza, dall'impressione che ne hai ricavato tu, credo proprio di si ;)

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    1. Allora attenderò di sapere cosa ne pensi visto che sarai in grado di fare quel confronto che a me è mancato :)

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  4. Mi sembra interessante Anna! Ogni tanto ci vuole, anche se preferisco il giallo classico.
    un saluto da Lea

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    1. Lea! Molto interessante perché coinvolta la sfera psicologica :)
      Te lo consiglio se vuoi approcciare a qualcosa di diverso da solito!
      Un bacione

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  5. Ok lo ammetto non ho mai letto Dorn, ma se volessi attingere dalla libreria del mio papy, li avrei tutti lì a disposizione. In questo periodo io e questo genere non abbiamo feeling, ma la tua recensione entusiastica mi obbliga a metterlo in lista per l'autunno magari!

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  6. di questo autore ho letto LA PSICHIATRA e mi piacque molto, anche INCUBO mi attira, prima o poi... lo leggerò! :))

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