Titolo: Ah...Ahh...Ahhh
Autore: Nuwanda
Editore: Genesis Publishing
Pagine: 52
Prezzo eBook: 2,99€
Trama: Doppio Senso è una piccola città dove le strade sono tutte a senso unico. Qualcuno, arrivando da fuori, sarebbe portato a pensare che si possa solo entrare ma non uscire, invece, la circolazione scorre tranquilla e, prima o poi, la strada per andare a In Mona, il paese vicino, la trovano tutti.
Nella sala conferenze della biblioteca comunale è in corso la presentazione del libro di Armando Bentivoglio, un noto scrittore sui generis con monomanie bizzarre. Il romanziere, a un certo punto, decide di scrivere sulla lavagna una frase ricca di significati e che possa contenere un’emozione: “Ah… Ahh… Ahhh”. Basta una semplice parola, pronunciata in modo diverso, a suggerire sensazioni di piacere o di dolore, secondo l’interpretazione del lettore, in grado di andare oltre il volere dello stesso autore. La differenza tra “il come si scrive” e “il come si legge”. Il ritrovamento di un cadavere richiederà la presenza del commissario Loquace, un poliziotto dai metodi alquanto singolari.
Un turbinio di battute e dialoghi caustici, spesso inconsapevolmente comici dei vari protagonisti, caratterizzerà in maniera originale le varie scene, creando un surreale collage di schegge impazzite. Una parody comedy all’italiana con le sue nevrosi e le sue megalomanie grossolane e i suoi personaggi grotteschi non meno suggestivi.
Come avrete potuto capire dal numero di pagine di cui è composta l'opera, si tratta di un racconto breve auto conclusivo, ma l'intento dell'autrice sarebbe quello di farne una serie.
Se siete interessati all'acquisto potete trovarlo in vendita nei migliori eBook Store.
Su gentile concessione dell'autrice vi pubblico un estratto del romanzo. Noi ci leggiamo alla prossima segnalazione ;)
'Bentivoglio, mi può spiegare il titolo del suo libro?''Ma un libro non va spiegato, va letto.''Intende il significato di: Pochi conoscono la morte?' interviene Mirko stirando gli angoli della bocca in una smorfia compulsiva.'Sì, certo.''Quindi, lei l’ha letto?' continua Armando con un certo puntiglio.'Io sono un giornalista preparato, che cosa crede? Ho reso famosi i più grandi artisti e su di lei sto preparando un articolo niente male.''La ringrazio. Un po’ di pubblicità in più non guasta mai. Mi fa simpatia la sua caparbietà, le voglio lasciare uno scoop sul mio libro.''Dica, dica pure.''Morire è semplice, ci riescono tutti, ma pochi conoscono la morte… intendo tra i vivi» aggiunge Armando, leggendo una certa perplessità sul volto di Fattobene.'Sì, nel libro si esamina proprio quest’argomento.''Certo, in fondo lei lo sa bene avendolo letto, ma è stato sottointeso che io non posso morire.''Che cosa sta dicendo? Ha per caso scoperto un elisir che la rende immortale?''Per caso? Adesso è lei che dubita delle mie capacità.''No, ci mancherebbe. Mi esponga questa notizia sensazionale.''Io sono uno scrittore e gli scrittori non muoiono mai. I miei libri mi terranno vivo tra la gente. Io conosco la morte: non è nulla.'
Ricollegandosi al film l'attimo fuggente e alla celebre citazione tratta dallo stesso, "Rispettando lo spirito di appassionata sperimentazione dei nostri poeti, rinuncio al mio nome. D’ora in poi chiamatemi Nuwanda", l'autrice ha scelto questo pseudonimo che rievoca uno spirito: i capi indiani d'America si facevano dipingere il simbolo di Nuwanda, un fulmine, sul petto per esprimere la propria forza. Il termine Nuwanda significa infatti: un fulmine che illumina il buio della notte.
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