lunedì 29 maggio 2017

Recensione 'Morte di una moglie perfetta' di M.C. Beaton


Benvenuti nel mio angolino virtuale, miei cari lettori! In questo inizio di settimana, voglio parlarvi di un romanzo terminato qualche giorno fa, che mi è stato regalato da una cara amica e collega, e che avevo intenzione di leggere sin dal giorno della sua uscita. Si tratta del primo romanzo, facente parte di una serie, nato anch'esso dalla penna di M.C. Beaton, autrice di diverse saghe di successo (Agatha Raisin e 67 Clarges Street per citarne alcune) sempre edite dalla casa editrice Astoria. Mi sarà piaciuto o no? Lo scoprirete a breve!





Morte di una moglie perfetta
I casi di Hamish Macbeth
M.C. Beaton


Editore: Astoria - Genere: Giallo
Pagine: 175 - Prezzo: 15,00 € - eBook: 8,99€


Alto, magro, capelli rossi, occhi azzurri e ciglia lunghe, Hamish Macbeth sembra (e forse è) pigro, sembra (ma forse non è) confuso, sembra (e forse è) poco ambizioso, più interessato a restare nel suo villaggio con cani, pecore e galline che non a trasformarsi in un poliziotti cittadino in carriera.
Hamish sta pregustando le delizie dell'estate delle Highlands, ma quando l'amata Priscilla ritorna a Lochdubh al braccio di un nuovo fidanzato iniziano i guai, che si intensificano quando nubi di moscerini invadono il paese e definitivamente esplodono quando si trasferisce nel villaggio Trixie Thomas, esempio di domestica perfezione. Ben presto Trixie convince le altre signore a farsi portatrici di pasti sani, a schierarsi contro il consumo di alcol e tabacco e a pulire le case in modo maniacale. Ben presto gli uomini del villaggio insorgono e Macbeth deve risolvere un nuovo crimine: il misterioso avvelenamento della moglie perfetta.



Ho iniziato a leggere il romanzo della Beaton senza sapere assolutamente nulla del suo mondo di parole. Famosa per le altre serie su menzionate io, dal canto mio, non ne ho letta manco mezza. Ho scoperto, ben presto, che si trattava di un'autrice e non di un autore (non so perché ma ero convinta fosse un uomo!) e che alcuni romanzi sono stati scritti sotto pseudonimo (questo è proprio uno di quei casi). M. C. Beaton altri non è se non Marion Gibson, nata McChesney, scrittrice di romanzi rosa e gialli, all'attivo dal 1979, tanto da contendersi il primato di prolificità assieme al nostro caro Andrea Vitali. Pensate che la serie a cui appartiene il romanzo di cui sto per parlarvi è costituita da ben 30 volumi. 

Morte di una moglie perfetta è, in realtà, il quarto romanzo della serie con protagonista Hamish Macbeth. Ora, confesso di essermi chiesta il perché di questo tipo di scelta da parte della casa editrice Astoria, come mai si sia deciso di pubblicare senza seguire l'ordine di lettura. Molto probabilmente, e credo che questa sia la risposta più plausibile, i romanzi non saranno pubblicati nella loro totalità. 

Non posso nascondervi come questa scelta abbia un tantino inficiato sulla caratterizzazione del personaggio per il quale non ci vengono forniti gli appigli descrittivi che pure ci si aspetta di trovare quando si inizia una nuova avventura. Alcuni passaggi vengono dati per scontato così come il rapporto dello stesso protagonista con la tanto amata Priscilla. A darmi una dritta, a chiarificare quel quadro generale mancante, sono state le sinossi trovate online. È bene specificare il trovate online perché la sinossi che troneggia sulla quarta di copertina del romanzo, e che è quella che vi ho riportato nella parte superiore, insieme alle caratteristiche generali della lettura, è ben diversa da quelle che girano in rete e che recitano quanto segue: 

"Il poliziotto Hamish Macbeth ha una trentina d’anni, è alto, magro, ha occhi azzurri e lunghe ciglia, e una grande zazzera di capelli rossi. Le relazioni sentimentali non sono il suo forte, anche se le donne lo attraggono sempre, in particolare Priscilla, figlia di un ricco possidente che lo detesta (lei, dal canto suo, non ne apprezza la mancanza di ambizioni).Vive nella stazione di polizia di Lochdubh, che significa “lago nero” in gaelico, si pronuncia “lochdu” e si trova nelle Highlands. Per meglio mantenersi, alleva un po’ di pecore e galline (nel recinto della stazione di polizia) e coltiva un orticello. A volte pesca il salmone di frodo, per mangiarselo, ma più spesso per darlo in regalo o per corrompere qualcuno. Considerato pigro e sfaccendato da alcuni suoi concittadini, Hamish teme che venga chiusa la stazione di polizia di Lochdubh, ritenuta inutile dal suo superiore e arcinemico ispettore capo Blair, invidioso dei successi che ottiene il suo sottoposto. Anche per questo Hamish spesso viene lasciato fuori dalle indagini e si trova quindi costretto a lavorare ai margini dei canali ufficiali, utilizzando la 'naturale curiosità delle Highlands', la conoscenza dei luoghi e l’istinto."

Dopo questa, per nulla breve, parentesi, che ho ritenuto necessaria per quanti volessero approcciare a tale lettura, vado a parlarvi del romanzo che, nonostante tutto, mi è molto piaciuto. Non mi dilungherò sulla storia in sé, vi basti sapere che la casa dei Willet è stata venduta ai Thomas, una coppia che, sin da subito, colpisce per la sua singolarità, quasi abbia un segreto da nascondere. Agli occhi di Hamish, porteranno senz'altro guai, soprattutto quando Trixie, la moglie scroccona, inizia ad interferire con le vite dei cittadini del villaggio di Lochdubh andando ad influenzare i pensieri delle donne di casa a discapito dei rapporti con i loro mariti. Ben presto, infatti, Trixie verrà trovata morta ed il colpevole sarà da ricercare proprio tra gli abitanti. 

Morte di una moglie perfetta è stato scritto nel 1989 e, temporalmente parlando, anche i fatti narrati trovano posto negli anni '80 (ciò lo si comprende dal riferimento ad alcuni eventi verificatisi nel 1975). Per quanto riguarda, invece, la locazione geografica ci troviamo nelle Highlands scozzesi, la cosiddetta terra dei Gaeli, con paesaggi mozzafiato in cui, a impressionanti catene montuose, si alternano spianate verdeggianti. E questa aria rustica, quasi campestre, si respira non solo nel villaggio ma nel corso di tutto il romanzo: "Il sole picchiava su un paesaggio perfetto. I cottage del Settecento sul lungolago scintillavano, candidi. Le rose profumavano l'aria e sulle acque immobili del lago si riflettevano le colline i boschi e gli scafi a vivaci colori delle barche da pesca".

Il protagonista, Hamish Macbeth, rappresenta uno stereotipo, il classico poliziotto che si trasforma in investigatore. Snobbato dai suoi superiori, per i quali manca di qualche rotella, è un personaggio divertente ed esilarante, radicato con i piedi ben saldi al villaggio di Lochdubh, con nessuna intenzione di fare carriera in città, mentre si strugge d'amore per la cara amica Priscilla che, dal canto suo lo rimprovera di timidezza e ottusità da contadinotto. Grazie alle classiche, fortuite coincidenze, alle soffiate e al sentito dire, l'autrice ricostruisce in maniera impeccabile, e senza lasciar trapelare nulla anzitempo, la pista investigativa. L'indagine, che conquista ed affascina, conduce al colpevole prendendosi quasi beffa del lettore. 

Il romanzo è, a tutti gli effetti, un giallo vecchio stampo. Un giallo in cui l'assassino non sarà il maggiordomo, ma una morte per avvelenamento causata dal non plus ultra dei veleni, ovvero l'arsenico. 

Un romanzo che, con tutta la semplicità e la bellezza della prosa, si legge in un soffio e, soprattutto, di ottima compagnia. Peccato finisca in quattro e quattr'otto, io, dal canto mio, confido in una nuova avventura molto presto!




6 commenti

  1. ooooh, splendida recensione. Già il fatto che sia ambientato nella Highlands scozzesi mi piace molto, il periodo storico non mi dispiace e poi, diciamocelo, i polizieschi vecchio stampo sono i migliori!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo con te su tutto! Proprio per questo spero vengano pubblicati in Italia anche gli altri casi del caro Hamish :)

      Elimina
  2. Credo che ormai lo sappiano anche i muri che io adoro questa scrittrice, infatti il mio blog è infestato di riferimenti alle altre sue serie, ma questo devo ancora recuperarlo e a giudicare dalla tua recensione, credo proprio che mi piacerà.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I miei muri si aggiungono ai tuoi :) Ho adorato lo stile e la storia motivo per cui voglio recuperare tutte le sue serie!!!

      Elimina
  3. forse è la volta buona che comincio a leggerla anche io visto che per il giro di ruota mi è capitata la cover rossa!!1 :)

    RispondiElimina