venerdì 30 dicembre 2016

Un anno se ne va...




Miei cari lettori, oggi è il giorno, quello in cui tirare le somme dell'anno uscente. Potevo esimermi dal farlo? Certo che no!
Il 2016 è stato un anno di sperimentazione, di accostamento a nuove letture, a nuovi generi, a nuovi autori. A mondi che non credevo potessero essere tanto vicini al mio. Questo è stato anche un anno intenso, coinvolgente, vero per quanto riguarda il blog e per questo devo ringraziarvi singolarmente perché senza di voi io non sarei qui!
E pensare che lo scorso anno, di questi tempi, avevo tutta l'intenzione di chiudere bottega e ritirarmi nel mio piccolo mondo di lettrice, un mondo che, badate bene, è ancora qui, intatto, ma molto più ricco di emozioni ed esperienze vissute direttamente.

In questo anno sono cresciuta un po', e non parlo solo di età anagrafica, ma di crescita spirituale, intellettuale, emozionale. Mi sono conquistata il mio posto con fatica e sudore, cercando di gestire al meglio questo mio piccolo spazio nella blogosfera. Intessendo legami in primis con le mie colleghe book blogger (parola che ancora mi suona strana!), persone che sanno dare la carica giusta al momento giusto (e che non nominerò perché loro sanno di far parte di questa cerchia), con altri lettori, con le case editrici, che ringrazio per la stima e la fiducia reciproche, ed infine con gli autori dei romanzi che leggo. Appunto, gli autori, quelli che ci fanno vivere nuove storie sulla pelle attraverso le loro parole, che sanno farci emozionare, piangere, gridare, sorridere, il tutto in una frazione di secondo. 
Quegli stessi autori che, fino a prima che iniziassi questa mia avventura, credevo lontani anni luce da me, che fossimo separati da un abisso insormontabile, quasi come se si trovassero comodamente seduti sulla cima dell'Olimpo, alla pari delle divinità greche, irraggiungibili. Quest'anno ho scoperto, invece, che sono persone comuni, proprio come me o come te che leggi, con una caratteristica ben precisa, che poi è quella che fa la differenza: sanno dare il giusto peso alle parole, sanno raggiungere il senso più profondo dell'essere, sanno dare voce a tutte quelle storie che vanno a trovarli, a bussare nella loro testa come vecchi amici, per regalarle a noi lettori, per farci sognare attraverso le loro vite.
È grazie a loro, vicini e lontani, nel luogo e nel tempo, che esistono i lettori!

In questo 2016 mi sono sentita così pronta e coinvolta, da organizzare anche una challenge di lettura, The Hunting Word Challenge, che accompagnerà tutti i partecipanti (che sono tanti, e per questo vi ringrazio) per tutto il 2017. Come sempre incrocio le dita e spero che tutto vada per il verso giusto!

Ed ora ecco la parte che un po' tutti aspettate, quella in cui fare un bilancio delle letture. Il 2016 è stato anche un anno ricco di pagine inchiostrate, di emozioni forti e coinvolgenti. Avevo fissato una meta di 100 libri su Goodreads mentre ne ho letti solo 70, ma va benissimo così, non credo di aver mai letto così tanto e ho tutto il nuovo anno per riprovarci.
Ora, nonostante avessi organizzato un'apposita sezione del blog dedicata al libro del mese, nella quale inserire mensilmente la lettura migliore, quella che mi aveva conquistato più di tutte, in modo da proclamare il romanzo vincitore in assoluto, sono rimasta a fissare quelle dodici copertine con un'unica domanda: "E adesso?".
Sì perché ci sono romanzi che, nonostante non siano presenti in quella selezione, hanno segnato irrimediabilmente il mio io lettrice, quella parte insaziabile ed instancabile che tanto mi caratterizza. Allora ho deciso di proporre una piccola selezione di letture del cuore, quelle che avranno sempre un posto speciale nella mia biblioteca; accanto ad ognuna troverete un piccolo stralcio della mia recensione. 






"...sono stata così coinvolta da questa lettura da sentirmi parte integrante al punto tale da voler dialogare con loro, sapere cosa stava accadendo, cosa stavano pensando. Prendere tra le mani quel libro faceva parte della mia routine e quando è giunto il momento di riporlo sullo scaffale io mi sono sentita persa.
Sì, si tratta di una storia d'amore clandestina, ma è così vera, autentica e, soprattutto, complicata, da portare il lettore a riflettere su alcune questioni e a porsi delle domande..."















"...un romanzo dalla trama originale, divertente ed intrigante, dove nessun elemento è lasciato al caso ma occupa un posto ben preciso all'interno del quadro generale. Una lettura che insegna e nella quale si intravede una morale di fondo che vale per la protagonista ma anche per tutti noi: il successo di una persona non si misura dai traguardi raggiunti bensì dagli ostacoli superati..."











"...leggere Lorenzo Marone equivale a prendere il largo, a lasciarsi condurre attraverso quelle che sono le imperfezioni della vita così imprevedibile e contraddittoria. Equivale a compiere un viaggio, non solo tra le pagine inchiostrate, ma un viaggio interiore, spirituale. Un viaggio verso quella che è la vita. La vita vera. E allora, per affrontare al meglio la traversata, sarebbe opportuno recuperare un bagaglio vuoto e molto capiente affinché sia possibile stipare tutto quello in cui ci si imbatterà nel lungo, meraviglioso e malinconico cammino. La mia valigia, devo ammetterlo, non era completamente vuota. In un angolino risiedeva la paura. La paura di non provare determinate emozioni, di restare immune al fascino della scrittura di Lorenzo ma, ovviamente, così non è stato e quella stessa paura è volata via a partire dall'incipit..."








"...i protagonisti del romanzo ci appaiono come delle voci, delle pennellate di colore che si posano su di una tela candida, prima delicatamente poi in maniera sempre più insistente, fino ad imbrattare quella stessa tela con quello che è il loro vissuto, un vissuto dirompente. Il tono di lei sempre brillante, divertente, spontaneo si contrappone a quello di lui, formale, distaccato, apparentemente freddo fino a quando non si raggiunge uno stato di intimità tale da far sì che quello stesso tono diventi più carezzevole da parte di entrambi. Gli autori sono in grado di raccontare con maestria le ferite, i dubbi, le malinconie di un sessantenne e di come Adeline gli insegnerà che dopo un grande dolore si possa ritornare in superficie, si possa ritornare a respirare..."








"...con uno stile particolareggiato, ricercato, raffinato, quasi sospeso nel tempo, proprio come ciò che racconta, conosceremo storie e personaggi che sanno emozionare. In alcuni punti, nel corso della lettura, ho dovuto fare delle pause perché le emozioni che si provano sono tante e di difficile descrizione. Ogni personaggio di cui si parla ha una propria personalità forte, sicura, al punto tale da andare al di là della carta. Si tratta di figure da toccare con mano, voci che si raccontano e che sanno emozionare, che sanno stare sulla scena, riempiendo un determinato tempo ed un determinato spazio e la bravura della scrittrice risiede proprio nella sua capacità di far rivivere uomini e donne che la storia ha dimenticato..."









"...questo è il romanzo dei segreti, delle mezze verità, delle verità personali che ognuna delle figure coinvolte svilupperà per proprio conto per cercare una spiegazione, del non detto, del taciuto. 
Questo è un romanzo in cui si parla di famiglie, allocate sui diversi gradini della scala sociale ma con la smania di espugnare le fortezze per trarne i propri vantaggi, per attuare quella scalata a cui tutti ambiscono. 
Questo è un romanzo in cui anche la servitù ricopre un ruolo di rilievo, tanto da diventarne i protagonisti, da tradire i propri padroni riesumando gli scheletri custoditi gelosamente negli armadi dietro lauti compensi, perché è il denaro che permette di appartenere 'al bel mondo'..."








"...una vera e propria chicca tra i romanzi storici. Un romanzo molto maturo, per stile, per concretezza dei fatti narrati e per costruzione dei singoli personaggi. 
Tra tutti, è indubbio, spicca la figura del protagonista ed il percorso di evoluzione, per nulla scontato e mai banale, al quale viene sottoposto. Un uomo dall'espressione tanto controllata, imperturbabile, ma dietro la quale si agita un mondo di emozioni; un uomo che preferisce avere delle occupazioni piuttosto che passare intere giornate a deprimersi; un uomo che considera ogni essere vivente suo pari, che non permette alla diversa appartenenza sociale di rappresentare un ostacolo insormontabile; un uomo che passerà dal forte senso di solitudine e di distanza dagli altri, dall'incapacità di scendere a patti con gli stessi, all'essere nuovamente in grado di amare..."








"...un romanzo come pochi. Un romanzo che lascia nel lettore un senso di tranquillità, di serenità. La bravura della scrittrice risiede nel raccontarci in maniera semplice, con leggerezza ed ironia, scene del quotidiano di quella che è la vita di borgo. Ma il suo è anche uno stile ad effetto in quanto in grado di stupire il lettore con una serie di personaggi ed eventi che mettono il buonumore. Ecco, la sensazione di felicità è quella che la fa da padrona durante tutta la lettura. 
Leggere del borgo e di chi lo abita diventa una necessità, una costante. Scatta una insaziabile voglia di voler fare armi e bagagli e partire col proprio fagotto alla volta della piccola cittadina, di trasferircisi su due piedi. Ci si sente dei borghigiani a tutti gli effetti..."








"...il cuore pulsante del romanzo è Arthur Pepper con la sua palpabile evoluzione, così come il cambiamento interiore che lo accompagna ogni qual volta incontra una persona o ascolta una storia. Lui che non vuole essere il vedovo di Miriam, che non può essere definito dalla condizione che lo caratterizza in seguito alla morte della moglie.
Un romanzo intimo, dalle tinte delicate, gentili, un romanzo che inneggia alla vita, alla riscoperta di se stessi, alla bellezza delle piccole cose e soprattutto all'amore incondizionato, quel sentimento che muove il mondo intero..."












"...ci sono romanzi che ti mettono a loro agio, ti parlano, ti investono di profumi, emozioni, sensazioni, ti abbagliano con la loro bellezza e tu sei lì che, quasi senza scampo, perché in verità scampo non ne vorresti, ti lasci conquistare, ti lasci persuadere a proseguire, fino a quando non ti rendi conto di esserne diventato completamente dipendente. 
E poi ci sono storie, storie che hanno bisogno del buio e del silenzio, storie che solo dopo il giusto tempo potranno essere narrate e questo Bianchini dimostra di saperlo fare, e lo fa nel rispetto di tutte le figure, principali e non, che calcano meravigliosamente la scena. Ognuno di loro trova il proprio spazio, la propria collocazione..."








"...Rocco Schiavone è un personaggio e, quando uso questa parola intendo un Personaggio, con la maiuscola. Schietto, diretto, pungente, intollerante ed attaccabrighe. Un attento osservatore, uno alla mano, uno dal quale c'è sempre da imparare. Un poliziotto corrotto, violento, che odia il suo lavoro, che si sente sporco ogni volta che chiude un caso, come se fosse lui l'assassino, consapevole, però, di non poter semplicemente toccare l'orrore senza farne parte. 
Un duro dal cuore tenero, un personaggio al quale, nonostante tutti i difetti possibili ed immaginabili, il lettore non può far altro che legarsi, non può far altro che lasciarsi conquistare..."








"...l'infusione è un'esperienza unica, totalizzante, ricca di fascino. È la precisione dei gesti, la perizia dei dettagli che fanno dell'infusione un vero e proprio rituale. Un rituale in cui due parti, apparentemente estranee, si incontrano e si fondono, diventando, magicamente, un tutt'uno. Una miscela di profumi che stuzzicano l'olfatto e di sapori che accarezzano le papille gustative, per di più dotata di una propria delicatezza al pari della scrittura di Roberta Marasco. 
C'è poi, tra le regole per la preparazione del tè, la seconda infusione, quella che prende il posto della prima e che riguarda tutte quelle foglie che hanno bisogno di più tempo per aprirsi e sprigionare il loro vero sapore. Un po' come questo romanzo che, ipoteticamente diviso in due parti, rappresenta alla perfezione la prima e la seconda infusione. Un inizio in sordina per poi esplodere in una miriade di colori, profumi, sapori ed emozioni..."






Una carrellata emozionante e che riassume alla perfezione il mio anno letterario!

Cosa mi aspetto dal 2017? Che abbia molto delle cose belle di quello uscente e un po' meno delle cose brutte, in fondo credo che un po' tutti auspichiamo a questo. Che sia un anno all'insegna della lettura, di belle letture magari, di sperimentazione, di accostamento a nuovi generi, a nuove pennellate di colore su carta. Un anno che sappia arricchire il mio bagaglio non più vuoto, che possa colmare le distanze che mi separano dalle mie colleghe, in modo da poterci vedere finalmente in carne ed ossa, un anno di nuove amicizie, sorrisi e di progetti personali. Un anno tutto da vivere!
Ecco il mio augurio per voi, che mi seguite da sempre o che siete solo di passaggio: vivete intensamente il vostro 2017. Auguri!!!




Noi ci rileggiamo la prossima settimana
 con le prime recensioni dell'anno,
Buon 2017!!!






24 commenti

  1. Belle letture davvero, Anna! Alcune le condividiamo, altre non mi hanno entusiasmata tanto quanto te (Io che amo solo te, Cade la terra), altre le ho segnate.
    Mi fa piacere vedere Ross tra i preferiti, io non l'ho inserito perché sono in pari con la serie TV britannica e l'aver visto, prima che letto, ha influenzato il mio giudizio.
    Buone letture e buon anno! :)

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    1. Cara Cecilia, il bello dell'essere lettori! Alcune letture le condividiamo, altre meno però in un modo o nell'altro si prendono una parte di noi!
      Buone letture a te e buon anno :)

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    1. Buon anno a te Eliza! Non immagini quanto mi è costato fare questa lista :D

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  3. Ciao cara Anna,
    molte letture le abbiamo in comune. Cade la terra lo devo segnare, la Marasco mi attende....per De Silva ci devo pensare.
    Mi hai tenuto compagnia con la tua prosa elegante e fluida e ti auguro il meglio per questo 2017, soprattutto di continuare ad essere quella che sei perché mi piaci moltissimo. <3
    Un bacione da Lea

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    1. Lea, ti ringrazio di cuore!
      La nostra è una stima reciproca e ti prometto che nel 2017 non cambierò di una virgola <3
      Un grande bacio e buon anno!

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  4. che bei libri!!!! ed anche qualcuno in comune :)
    Tanti auguri cara anna Rita ci rileggiamo presto. felice anno nuovo

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  5. Ciao Anna! La Marasco è la prima della lista delle mie prossime letture, poi Arthur e Cade la terra. Per le altre concordo con te su Erri, il Borgo, Manzini e il vulcanico De Silva!
    Un bacio e a ritrovarci nel 2017 con tante meravigliose letture!

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    1. Attenderò il tuo parere sui titoli segnati, cara Stefi. Mi piace sempre conoscere diversi punti di vista soprattutto se si tratta di letture che ho particolarmente amato! Buon 2017! Un bacio grande :)

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  6. Purtroppo non ne ho letto nessuno di questi, ma L'uomo che inseguiva i desideri sembra bellissimo! 😊
    Auguroni di buon anno!

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    1. Non posso che consigliartelo, una lettura che ti ammalierà per la sua dolcezza! Felice anno nuovo :)

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  7. Bella lista, letture interessanti, qualcuna in comune, altre le segnerò per il futuro. Ti auguro un anno nuovo pieno di soddisfazioni! te le meriti, il tuo è un angolino che mi piace sempre visitare :)

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  8. Ciao Anna! Ottimo il tuo anno da bookblogger, complimenti.
    Hai affrontato letture che conosco bene e che anch'io in passato ho considerato tra le migliori.
    Buon nuovo anno, resta te stessa senza condizionamenti che vai alla grande!
    Un abbraccio Frà

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    1. Grazie Cuore, resterò sempre me stessa anche in questo nuovo anno!
      Un grande abbraccio e felice 2017! :)

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  9. Auguroni di buon anno cara, ti mando un grandissimo abbraccio con il cuore <3

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