lunedì 7 novembre 2016

Recensione 'Il giardino dei fiori segreti' di Cristina Caboni


Buon lunedì miei cari lettori! Siamo a novembre, una nuova settimana inizia ed io voglio accogliervi nel mio angolino con la recensione di un libro che definirei meraviglioso e, nonostante tutto, tale aggettivo è comunque riduttivo. Fino ad ora non avevo letto nulla di Cristina Caboni, mi ero ripromessa più e più volte di recuperare ma tutto si è sempre concluso con un nulla di fatto. Ecco perché, quando ho scoperto che un nuovo romanzo era in uscita non ho saputo proprio resistere. Ringrazio la casa editrice Garzanti per la copia omaggio e per avermi permesso di scoprire, anche se con molto ritardo, un'autrice come poche. Vi chiedo scusa per la prolissità della recensione ma è uno di quei casi in cui le parole non sono mai abbastanza. Buona lettura!




Il giardino dei fiori segreti
Cristina Caboni


Editore: Garzanti - Genere: Letteratura rosa
Pagine: 356 - Prezzo: 16,90 € - eBook: 9,99€
(OMAGGIO CE)


Londra, Chelsea Flower Show, la più grande mostra di fiori del mondo. Sotto gli archi carichi di rose, Iris Donati è felice: fra le piante si sente a casa. Una casa vera, quella che non ha mai avuto, perché fin da piccola ha vissuto in giro per il mondo sola con il padre. Mentre si china per osservare meglio una composizione, Iris rimane paralizzata. Si trova di fronte due occhi uguali ai suoi. Gli stessi capelli castani. Lo stesso viso. La ragazza che ha davanti è identica a lei. Viola è il suo nome. Anche lei ama i fiori e i suoi bouquet sono fra i più ricercati di Londra. Tutte le certezze di Iris crollano in un istante. Quella ragazza è la sua sorella gemella. Sono state divise da piccolissime, e per vent’anni nessuna delle due ha mai saputo dell’esistenza dell’altra. Perché? Ora che sono di nuovo riunite, Iris e Viola devono scoprirlo. Il segreto si nasconde in Italia, a Volterra, dove sono nate. Tra viali di cipressi e verdi declivi, sorge un’antica dimora circondata da un giardino sconfinato. È qui che i Donati vivono da generazioni. Ed è qui che Giulia Donati, la loro nonna, le aspetta. Solo lei può spiegare davvero perché sono state separate e aiutarle a trovare il sentiero giusto per compiere il loro destino. Iris e Viola non lo sanno, ma ogni coppia di gemelle della famiglia, da secoli, ha un compito da svolgere per salvaguardare la sopravvivenza del giardino. Devono imparare cosa significa prendersene cura, e soprattutto devono capire il suo grande potere: quello di curare l’anima. Ma c’è un mistero che affonda le radici nel passato della famiglia Donati, e che sta uccidendo il giardino.




Vi siete mai domandati cosa provereste se, in un mattino qualunque, di un giorno qualunque, vi imbatteste in due occhi identici ai vostri? Se scendendo lungo la curva del viso incrociaste prima lo stesso sguardo e poi lo stesso sorriso? Questo è proprio quello che avviene alle due protagoniste del romanzo: Iris e Viola. 
Smarrimento e sconcerto, credo che siano i termini più esatti a descrivere i sentimenti che si rincorrono nel loro animo. Due sorelle, per di più gemelle, separate sin dalla più tenera età in seguito ad una scelta, del tutto egoistica, operata da parte dei genitori. Quella stessa madre e quello stesso padre creduti morti a seconda dei casi. Eppure, nonostante il dolore, nonostante il rancore, sarà il richiamo in una terra sconosciuta come l'Italia, dove affondano con prepotenza le radici del loro passato, che le porterà a comprendere "...che non tutto quello che accade ha un significato immediato. Spesso è parte di qualcosa che si deve compiere e solo dopo, una volta concluso, acquista un senso".

Questo è un romanzo che racchiude in sé la bellezza delle voci delle donne. Sono loro le protagoniste indiscusse. Un avvicendarsi di generazioni, un continuo salto tra passato e presente, tra ricordi e segreti. Un'alternanza di capitoli in cui saranno voci diverse a raccontarsi, voci che nella loro singolarità ci permetteranno di avere un quadro d'insieme, quasi corale. Entreremo nella vita delle giovani protagoniste, nei loro mondi che, irrimediabilmente, dovranno incontrarsi. In taluni casi lo faremo in punta di piedi, in altri prepotentemente.

Iris è la prima voce alla quale ci aggrappiamo nel corso della lettura. In lei alberga un forte senso di vuoto, da non confondere con la solitudine, piuttosto con l'avvertire una mancanza. Un dolore sottile, il peso di una malinconia con il quale convivere. Ci sono giorni in cui quel malessere si trasforma in tristezza vera e propria ed è necessario attendere l'arrivo della notte per dar vita a quella voce dentro di lei che la spinge a prendersi cura delle piante. È proprio quello il momento in cui i suoi giardini prendono vita nelle diverse zone della città. Quasi come una ladra si accinge a realizzarli interpretando un bisogno che prima era solo suo, ma che, con l'andare del tempo, coinvolge anche altre persone e questo segna un vero e proprio cambiamento nel suo modo di pensare. Lei quel bisogno lo traduce in fiori, profumi, piante, quelle stesse piante che lei salva dall'abbandono, intrise di storie da raccontare. 
La sua controparte è Viola, una ragazza cresciuta dando retta alle proprie illusioni pur conoscendo la verità delle cose. Il suo passato è fatto di ombre, di silenzi, di vuoti che la portano a credere di non averlo mai veramente avuto. Lei che si afferra con tutte le forze ai torti e ai dolori perché li ritiene necessari ad indicare la strada da percorrere. A differenza di Iris non è capace di chiedere scusa né tanto meno di perdonare perché significherebbe andare avanti, rimettersi in gioco, e ciò richiede ottimismo e coraggio, qualità che non possiede. Aveva sempre vissuto con sua madre, erano sempre state solo loro due, si bastavano. Come sua sorella, anche lei si esprime attraverso l'arte floreale realizzando composizioni. La sua vena artistica, a differenza di Iris, è espressione di sé stessa piuttosto che dei bisogni altrui. 

Insieme intraprenderanno un viaggio che le condurrà alle origini, in una villa fuori Volterra, una villa resa immortale dalle piante che ne hanno preso possesso, da un giardino in disfacimento, un giardino che rappresenta una sorta di personificazione, e per tal motivo indicato spesso col pronome 'lui', con un potere da riscoprire e riportare alla luce: ascoltare i segreti di chi è capace di confidarsi, prendersi i dolori e le malinconie per restituire sorrisi e speranze. Sarà proprio la dualità e l'unità delle gemelle a fare la differenza in tal senso. 


"Esiste sempre la speranza. Le cose non avvengono tutte secondo regole matematiche. Alcune sono uniche, speciali. Così quello che finora è andato in un modo cambia all'improvviso. E diventa altro. È la vita. La cosa importante è saperlo, correre il rischio."


Sono stata folgorata, ammaliata dal modo di scrivere della Caboni, dal suo stile ipnotico, dal modo di raccontare e di porsi con il lettore. Una sorta di dialogo che permette di sentirsi nella storia, incatenati a quelle pagine con la sola voglia di ricostruire ogni cosa, presente, passato e futuro inanellandoli nel giusto ordine. 

Sublime ed efficace la caratterizzazione dei personaggi, così come la ricostruzione del rapporto tra le gemelle fatto di scontri e di rifiuti più che di legami. Due mondi geneticamente simili ma completamente diversi per quello che è stato il loro vissuto. Avrebbero dovuto sostenersi a vicenda in quanto avevano subito lo stesso torto mentre in realtà lo affrontano in solitudine. Ancora, il rapporto con nonna Giulia una donna austera ma allo stesso tempo fragile come "...una pianta nata da poco o un fiore destinato a vivere solo poche ore...", o quello conflittuale con i genitori, con quel padre che è considerato un ladro di tempo, di occasioni, di sentimenti, di emozioni, di vite intere.

Importante la cura dei dettagli, lo studio alla base di un'arte, quella del giardinaggio, che richiede le giuste conoscenze: a tal proposito ho molto apprezzato le introduzioni ai vari capitoli. In ognuna di esse sono racchiuse generalità e curiosità di diverse specie di fiori e piante.
Il romanzo è un continuo ancorarsi al passato, un passato ricco di storie, di segreti, di dolori e di sofferenze da riportare alla luce per poter pensare ad un futuro migliore. E quel fardello, quel segreto che pesa come un macigno ne impregna ogni singola pagina. Se ne percepisce il peso rigo dopo rigo, emozione dopo emozione, silenzio dopo silenzio perché è il non detto che uccide. 

Un romanzo in cui si parla di rifiuti, di scelte egoistiche. Un romanzo in cui non sbocceranno solo le protagoniste, ma anche il lettore, proprio per la miriade di emozioni provate, emozioni che avvertirete sotto la pelle, nella pancia, nel vostro cuore ed è per questo che non posso che consigliarvene la lettura. Imbattersi in un romanzo del genere è davvero un dono.





16 commenti

  1. Nel leggerti così entusiasta del libro mi hai fatto nascere un'esigenza!A portata di mano avrei i due libri precedenti. Che faccio? Parto dalle prime opere o salto direttamente a questo?
    un saluto da Lea

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    1. Lea, io sono una fan delle prime opere in quanto, generalmente, parto dagli albori! In questo caso sono partita dalla fine ma se tu hai a disposizione i precedenti buttati su quelli. Credo possano essere all'altezza di questo, in teoria lo stile è sempre quello ;)

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  2. Wow, sembra davvero una lettura meravigliosa *_*
    L'ho già in wishlist, ma mi hai fatto venire ancora più curiosità, mi affretterò a recuperarlo :)

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  3. ho conosciuto questa autrice grazie al suo precedente libro la custode del miele e delle api che mi era piaciuto molto. è stata ospite nella biblioteca della mia città diversi mesi fa io purtroppo causa impegni inderogabili non sono riuscita ad incontrarla. questo libro mi interessa molto ne ho sentito parlare benissimo e di certo lo leggerò il prima possibile.
    gran bella recensione Anna. a presto

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    1. Grazie cara! Che disdetta non poter partecipare agli eventi con gli autori (dalle mie parti manco a pagarli!). Magari ti rifai proprio con il tour di questo romanzo :)

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  4. Anna questo romanzo ti ha completamente catturato! Io della Caboni ho letto solo Il sentiero dei profumi e se devo dirti che mi ha fatto impazzire nooo, è stata una lettura scorrevole e piacevole per passare qualche ora in compagnia di una gradevole storia, questo il motivo per il quale mi spinge a non leggere questo romanzo! Ma, c'è un ma, la tua recensione mi ha completamente spiazzata, bellissima, invoglia a leggerlo ... e ora sono in difficoltà ma del tuo pensiero mi fido quindi per i momento lo segno e guardo la Caboni con occhi diversi, grazie!!!

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    1. Che grande responsabilità essere l'ago della bilancia! A me, come hai ben compreso, è piaciuto moltissimo. Non avevo parametri di riferimento con le precedenti opere per cui mi ha proprio conquistata :) Comunque ho intenzione di recuperare i precedenti e ti saprò dire qualcosa in più su "Il sentiero dei profumi" ;)

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  5. Ciao Anna sono in una fase respingente per quanto riguarda certi tipi di letture, del resto c'è un momento per tutto nella vita. Un romanzo così è una certezza ma io mi trovo in un periodo sperimentale, in cui sto cercando di trovarmi, quindi per ora passo, ma da tempi avevo adocchiato il libro precedente, le api mi affascinano molto. Complimenti, la passione con cui hai parlato di questo romanzo è palpabile. Un abbraccio

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    1. Cuore, ti auguro che questo periodo di sperimentazione sia per te soddisfacente e carico di nuove scoperte. D'altronde sperimentare è la cosa più bella, anche in campo letterario, per cui mi incuriosisce molto il tipo di percorso che stai perseguendo. Un abbraccio!

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  6. Ciao Anna!! ma che bella la tua recensione, son proprio curiosa di leggere questo libro! ;)

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  7. non conosco l'autrice e non ero neanche tanto incuriosita da questo, ma le tue parole mi hanno fatto cambiare idea!

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  8. Ciao Anna, l'ho terminato proprio ieri pomeriggio, conoscevo già questa autrice che ha sempre dato il massimo. Forse le sue trame non farebbero per me, però scritte da lei diventano magiche. Non so come spiegarlo meglio. Ha un'abilità pazzesca di intrecciare personaggi, storie e segreti che è unica. I due precedenti sono molto belli, questo ancora di più. Recuperali tutti!

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    1. Cara Baba! Scoperta davvero per caso e ne sono stata piacevolmente colpita. Ora è quasi d'obbligo recuperare i precedenti :)

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