venerdì 15 dicembre 2017

Recensione 'Ritratto di donna in cremisi' di Simona Ahrnstedt





Ritratto di donna in cremisi
Simona Ahrnstedt


Editore: Sperling&Kupfer - Genere: Narrativa Rosa
Pagine: 433 - Prezzo: 19,90 € - eBook: 6,99 €


Stoccolma, 1880. È una sera di dicembre e la città è come incantata sotto una coltre di neve. Nel foyer luccicante del Teatro dell'Opera, gremito di dame in abiti eleganti e gentiluomini dell'alta società, un uomo e una donna si incontrano. Lei è Beatrice Löwenström, dai meravigliosi capelli rosso fuoco e il viso spruzzato di lentiggini, una ragazza volitiva e ribelle che mal sopporta le rigide convenzioni borghesi degli zii con cui vive. Lui è Seth Hammerstaal, lo scapolo più discusso della città, con un debole per le belle donne e per le regole da infrangere. Un incontro fuggevole, eppure destinato a cambiare per sempre due vite. Perché quella sera nasce la più travolgente passione che la fredda Stoccolma abbia conosciuto: da allora le strade di Seth e Beatrice si incrociano più volte. Seth è incantato dall'intelligenza di Beatrice, una donna che non assomiglia a nessun'altra, e Beatrice spaventata e insieme sedotta da quest'uomo affascinante e inaffidabile, che non ha mai vissuto secondo gli schemi. Lungo le vie scivolose per la brina, dinanzi alla baia ghiacciata scintillante di luci, tra convegni notturni e passeggiate in carrozza, si consuma così un amore segreto, e per questo ancor più bruciante. Ma su Beatrice sono già stati fatti progetti e conclusi accordi che non includono né la libertà, né la felicità e tantomeno Seth... Traboccante di passione, con il passo ammaliante di un classico, "Ritratto di donna in cremisi" è un'indimenticabile storia d'amore.



Recensione

Nell'ultimo periodo, in fatto di letture, ho iniziato ad alternare alle novità anche titoli pubblicati già da qualche tempo, con l'intento di smaltire un po' di arretrati che giacciono, impolverati, sugli scaffali della mia libreria. Il libro della Ahrnstedt fa parte di questa categoria e devo ammettere che mi ha fatto molta compagnia durante lo scorso weekend.

Appartenente al genere romance, che si riflette in quella che è la caratteristica peculiare, ovvero la narrazione di una storia d'amore con tanto di intrighi e macchinazioni, il romanzo in questione presenta alcuni aspetti formali e strutturali propri della fiaba, che si riflettono nella caratterizzazione dei personaggi che svolgono un ruolo ben preciso nel contesto narrativo. Oltre al fatto che è corredato di una serie di sfumature che lo rendono molto vicino al genere storico, soprattutto per ambientazioni.
La storia, in effetti, prende piede nel freddo nord: siamo a Stoccolma nel 1880, e ci racconta, come ogni romance che si rispetti, una storia d'amore alquanto travagliata.

In una società in cui le donne devono accettare che è l'uomo a sapere cosa sia meglio per loro, in quanto mente pensante della donna stessa, Beatrice Löwenström, rappresenta l'eccezione alla regola. Diciottenne dai capelli rosso fuoco e dal viso cosparso di efelidi, orfana di entrambi i genitori e per questo cresciuta dallo zio paterno insieme ai cugini Sophia ed Edvard, Beatrice ha un carattere ribelle, mal sopporta le rigide convenzioni borghesi e si dedica allo sviluppo culturale del proprio intelletto nonostante sia, appunto, una donna. Proprio per questo motivo viene educata dallo zio a suon di verga, quello stesso zio che, a causa di problemi economici, venderà la verginità di sua nipote al conte Rosenschiöld promettendogliela così in moglie. Beatrice, all'oscuro di questo accordo, si imbatterà nello scapolo più discusso della città, Seth Hammerstaal, innamorandosene e venendo, a sua volta, ricambiata.

Come accennato precedentemente, gli elementi fiabeschi sono ravvisabili nella caratterizzazione dei personaggi. Colta, istruita, raffinata, sognatrice dall'eloquio pungente, Beatrice è l'eroina femminile del romanzo e, come tale, colei cha va incontro al pericolo. A lei si interfaccia Seth, uomo solitario, scaltro, ricco ed affascinante. Uno scapolo ambito, capitalista spregiudicato che costruisce i suoi successi sui fallimenti altrui e che svolge, nella vicenda, la funzione di eroe coprotagonista. Saranno i loro punti di vista a farla da padroni nel corso della narrazione. Ovviamente non poteva certo mancare la matrigna con le due sorellastre: la prima, impersonata da una figura maschile, lo zio della fanciulla, e le seconde dai due cugini, Sophia per la buona ed Edvard per la cattiva. Così come ritroverete l'antagonista, il cattivo, i cui panni saranno indossati dal grottesco e ripugnante conte Rosenschiöld. Manca sicuramente l'elemento magico ma non le fatine che, impersonate da diverse figure secondarie, aiuteranno la protagonista nella sua impresa. 

Strutturalmente parlando, l'intreccio della storia è tra i più semplici e i più scontati. Le strade dei due protagonisti tenderanno ad unirsi e separarsi continuamente, in balia di forze avverse, fino al famoso lieto fine perché, è innegabile, ce lo si aspetta dall'inizio e, come è giusto che sia, si viene accontentati. Nonostante si riesca ad intuire sin dal principio cosa accadrà nel corso della lettura, il romanzo coinvolge totalmente il lettore e si lascia leggere con fluidità, complice anche uno stile semplice, caratterizzato da periodi brevi e dalla giusta quantità di descrizioni, e le carismatiche figure che calcano la scena. Violenza e sentimenti sono spesso esplicitati in maniera abbastanza evidente ma il livello di sangue, nel primo caso, e di erotismo, nel secondo, non turbano affatto il lettore.

Spesso, quando si parla di romance, si pensa solo ed esclusivamente al carattere romantico del libro e al fatto che non possano essere affrontati temi importanti o particolari. Nel caso specifico così non è perché, tra feste da ballo, corsetti troppo stretti e acconciature alla moda, si concede ampio spazio ad una tematica storica molto importante come il ruolo ricoperto dalla donna nel 1800. La donna vista come un essere che non può dedicarsi al lavoro intellettuale perché causa di indebolimento, più della mancanza di cibo, e di malattie. Il suo è un ruolo passivo, deve onorare il marito e la casa altrimenti non potrà essere felice.

Un romanzo che è una miscela di ingredienti come la passione, il tradimento, l'inganno, l'ingiustizia e il riscatto. Un romanzo godibile e di compagnia quando si vuole staccare la spina o quando, semplicemente, si vuole provare qualcosa di diverso!

2 commenti

  1. Letto qualche anno fa, sotto altri auspici, non mi ha entusiasmata particolarmente; ricordo anche una scena particolarmente cruenta ad un certo punto, che mi ha fatto storcere il naso. Felice che tu invece l'abbia apprezzato. :)

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  2. Anche a me ispira parecchio; spero l'anno nuovo di leggerlo anch'io :)

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