lunedì 18 settembre 2017

Recensione 'Ogni nostra caduta' di Dennis Lehane





Ogni nostra caduta
Dennis Lehane


Editore: Longanesi - Genere: Thriller
Pagine:418 - Prezzo: 18,60 € - eBook: 9,99€
(OMAGGIO CE)


Rachel Childs ha tutto ciò che aveva sempre desiderato. E sta per perdere ogni cosa. Dopo anni di studio e duro lavoro, mossa costantemente da un animo indagatore, Rachel riesce a diventare una giornalista di successo. Donna tormentata e imprevedibile, ha ancora addosso il peso di un'ingombrante figura materna, insieme al mistero mai risolto sull'identità del padre. Ma ha raggiunto un equilibrio e la sua vita procede felicemente. Fino al crollo. A seguito di un'umiliante crisi di nervi, traumatizzata, si ritrova a vivere come una reclusa, abbandonata da tutti. È un evento inatteso in una sera di pioggia a stravolgere profondamente la visione che Rachel ha di se stessa, oltre che la sua vita privata. Un incontro con un uomo che torna dal suo passato e che l'aiuta a risollevarsi dal baratro in cui è prigioniera. Ma proprio quando si sente di nuovo sulla vetta, Rachel scopre di trovarsi in realtà sull'orlo di un precipizio ancora più spaventoso. Attirata in una trama intessuta nell'inganno, Rachel dovrà trovare dentro di sé la forza per affrontare le sue più grandi paure e accettare verità che non avrebbe mai potuto immaginare.


Dennis Lehane è un grande autore, su questo non c'è ombra di dubbio, ma il nostro incontro non è stato dei migliori. Trovo molto difficile, infatti, parlarvi di questo romanzo perché, a dirla tutta, mi sono trovata di fronte ad un tipo di lettura, e quindi di storia, ben diversa da quella che mi aspettavo.
Sono trascorsi un paio di giorni da quando ho voltato l'ultima pagina proprio perché sentivo l'esigenza di dover fare il punto della situazione per potervene parlare in maniera esaustiva.

Cominciando dal principio, il romanzo si apre in una maniera tale da suscitare nel lettore grandi aspettative per il prosieguo: "Un martedì di maggio, quando aveva trentacinque anni, Rachel uccise suo marito con un colpo di arma da fuoco. Lui inciampò all'indietro con in volto una strana espressione di conferma, come se si fosse sempre aspettato che prima o poi lei lo avrebbe fatto...".
Questa, almeno, era la mia idea di base. Le cose poi si sono evolute in maniera alquanto sorprendente, sì, ma in senso negativo.
Lo stralcio che vi ho proposto fa parte del prologo e va ad anticipare un avvenimento che nel libro troveremo ma ben oltre la metà. A questo punto sorge spontaneo chiedersi cosa ci sia prima di arrivare a tale episodio. Ebbene, strutturalmente parlando, il romanzo è diviso in tre grandi sezioni, prologo escluso: Rachel allo specchio 1979 - 2010; Brian 2011 - 2014; Rachel nel mondo 2014.

Nella prima parte l'intento dell'autore è quello di raccontare e far conoscere al lettore la protagonista attraverso il suo vissuto. Rachel è una personalità molto complessa, stretta nella morsa del senso di perdita generato dall'abbandono del padre e con un rapporto con la genitrice, non solo estremamente complicato, ma sempre sul punto di essere messo in discussione. Alla morte della madre, Rachel deciderà di ritrovare suo padre grazie all'aiuto di un investigatore privato, Brian, quello stesso Brian che ritroveremo successivamente in quella che è la parte centrale del romanzo. Sebbene l'intento sia quello di inquadrare al meglio la figura di Rachel, spiegando al lettore le cause alla base di quel trauma così radicato in lei e influente sulle scelte future, questa sezione intimista, che va a scavare nell'animo umano, diviene estremamente prolissa tanto da potersi considerare una sorta di premessa senza fine. A mio avviso tutti questi dettagli potevano essere inseriti, ad esempio con digressioni temporali, in quella che poi è la storia vera e propria che prende piede nelle sezioni successive. Così facendo, invece, è successo che alla fine del romanzo ho avuto l'impressione di aver letto due storie diverse, con ritmi diversi e completamente scorporate l'una dall'altra.

Nella seconda e nella terza parte il romanzo subisce, poi, una vera e propria trasformazione diventando, agli occhi di chi legge, molto più interessante. Ciò è sicuramente dovuto al passaggio da un ritmo lento e piatto, ad uno serrato e sempre più incalzante. Non manca nemmeno l'azione, tra morti, inseguimenti e sparatorie che, tuttavia, sfiorano l'inverosimile, il surreale, tanto che il romanzo indossa i panni dell'action thriller, più pensato per il grande schermo che per la lettura.
Questa è anche la sezione in cui emerge quella domanda attorno alla quale ruota l'intera costruzione della vicenda, e cioè se conosciamo fino in fondo le persone che ci stanno accanto e come cambia il nostro atteggiamento nei loro confronti quando scopriamo che non sono quello che pensavamo. 

Come avrete intuito il romanzo non mi ha convinta. L'ho trovato piuttosto strano, lacunoso e confuso. Si poteva tagliare molto, accorpare le informazioni e rendere il tutto più omogeneo, più armonico. Ho sempre avuto la sensazione che la scrittura sia stata pensata per la trasposizione cinematografica e questo, in un modo o nell'altro, influisce e non poco. Bisogna ammettere, però, che Lehane è in grado di scandagliare minuziosamente l'animo umano attraverso quella che è una vera e propria indagine psicologica. Ciò che funziona grandemente, infatti, sono proprio i diversi personaggi e la loro umanità. Direttamente o indirettamente, svolgono un ruolo chiave all'interno del narrato. Saranno loro a cadere e, nonostante tutto, a trovare il coraggio e la forza di rialzarsi.






12 commenti

  1. Come sai anch'io ho trovato il romanzo sbilanciato e lacunoso. A me peraltro è piaciuta di più la prima parte, per quanto lenta, l'action movie finale mi ha fatto abbastanza ridere (e non dal divertimento!). Riproverò a leggere Lehane , magari scegliendo qualche titolo più noto.

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    1. Ecco, sicuramente bisogna dargli un'altra chance con qualche titolo più vecchio :)

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  2. Ciao, ti invito a partecipare al mio GIVEAWAY, in palio una copia cartacea de "La ragazza senza ricordi" di Frances Hardinge.

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  3. Ciao! Ultimamente non sto leggendo thriller, vado quasi solo di fantasy e poco altro. Però la trama e la copertina di questo mi hanno conquistata per cui credo proprio che lo segnerò almeno in WL!

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  4. Conosco l'autore di fama, ma non ho ancora letto nulla di suo. Il genere mi piace molto, ma credo che inizierò da qualche titolo più vecchio.

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    1. Ora come ora mi sento anche io di consigliarti di iniziare con qualche altro titolo :)

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  5. stamattina ho letto e commentato anche la recensione di Tessa. siete tutte e due vicine come idee ed io ho avuto la conferma che non leggerò questo romanzo!

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    1. Vero, io e Tessa abbiamo un pensiero molto simile ed è per questo che, forse, dovremmo approcciarci a qualcosa di precedente :)

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  6. Io invece non lo conoscevo, ma non nascondo mi piacerebbe molto leggere questa storia ☺

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    1. Magari a te piace, sai che ogni lettore la pensa in modo differente quindi provaci :)

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  7. Ummm... a leggere la tua recensione sembra che la cosa più bella del libro sia la copertina. Che, per la cronaca, mi ha subito stregato. Tutto il contrario la trama invece..

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