martedì 13 giugno 2017

Recensione 'I medici. Una dinastia al potere' di Matteo Strukul


Buon martedì lettori! Oggi vi accolgo nel mio angolino, con indosso i panni di #bancarellablogger, per parlarvi di uno dei sei romanzi finalisti del Premio Bancarella 2017. Il tempo scorre, siamo ormai agli sgoccioli di questa meravigliosa avventura, ed è giunto il momento di calarci tra le pagine di un romanzo storico, un romanzo incentrato su un'intera casata, quella dei Medici.




I Medici
Una dinastia al potere
Matteo Strukul


Editore: Newton Compton Editori - Genere: Romanzo Storico
 Pagine: 352 - Prezzo: 9,90 € - eBook: 2,99€

FINALISTA PREMIO BANCARELLA 2017


Firenze, 1429. Alla morte del patriarca Giovanni de’ Medici, i figli Cosimo e Lorenzo si trovano a capo di un autentico impero finanziario, ma, al tempo stesso, accerchiati da nemici giurati come Rinaldo degli Albizzi e Palla Strozzi, esponenti delle più potenti famiglie fiorentine. In modo intelligente e spregiudicato i due fratelli conquistano il potere politico, bilanciando uno spietato senso degli affari con l’amore per l’arte e la cultura. Mentre i lavori per la realizzazione della cupola di Santa Maria del Fiore procedono sotto la direzione di Filippo Brunelleschi, gli avversari di sempre continuano a tessere le loro trame. Fra loro c’è anche una donna d’infinita bellezza, ma dal fascino maledetto, capace di ghermire il cuore di un uomo. Nell’arco di quattro anni, dopo essere sfuggito a una serie di cospirazioni, alla peste e alla guerra contro Lucca, Cosimo finirà in prigione, rischiando la condanna a morte. Fra omicidi, tradimenti e giochi di palazzo, questo romanzo narra la saga della famiglia più potente del Rinascimento, l’inizio della sua ascesa alla Signoria fiorentina, in una ridda di intrighi e colpi di scena che vedono come protagonisti capitani di ventura senza scrupoli, fatali avvelenatrici, mercenari svizzeri sanguinari.



Primo capitolo di una trilogia, "I Medici. Una dinastia al potere", come ci dice lo stesso autore nelle note conclusive, è incentrato interamente sulla figura di Cosimo il Vecchio che, nel secondo romanzo, lascerà il posto a Lorenzo il Magnifico e, nel terzo ed ultimo, a Caterina de' Medici. 

Sullo sfondo di uno dei periodi di maggior splendore per l'Italia, il Rinascimento, saremo guidati alla scoperta dell'ascesa di una delle famiglie più importanti e famose, nonché protagonista indiscussa e promotrice della vita artistica, culturale, spirituale e scientifica del suo tempo. 
In questo romanzo si parla di padri che lasciano il passo ai figli, e di figli che, sentendosi non all'altezza dei propri avi né del cognome che portano, vogliono dimostrare a tutti i costi di meritarlo.
Si parla di cospirazioni, di tradimenti, di segreti, di guerre, da una parte quelle prive di condotta onorevole e basate esclusivamente su trucchi per portare a casa la pelle, dall'altra quelle la cui strategia è studiata a tavolino perché "...le battaglie son vinte ben prima di essere combattute".

Tra intrighi e lotte di potere, Cosimo e suo fratello Lorenzo, alla morte del padre, si troveranno catapultati in una realtà a volte sconosciuta, nella quale dovranno guardarsi le spalle costantemente sia dagli alleati che dai nemici. Due personaggi che ci vengono presentati con fattezze estremamente umane: Cosimo e Lorenzo, protagonisti indiscussi, sono uomini e come tali esseri non perfetti e non incapaci di scelte errate o avventate. Accanto a loro vengono sapientemente tratteggiate figure secondarie tra le quali ho apprezzato grandemente Contessina, molto meno scialba e insulsa del personaggio a cui, forse, siamo stati abituati dalle trasposizioni cinematografiche, una donna di carattere, follemente e devotamente innamorata di suo marito. 

Devo ammettere che, almeno nella prima parte del romanzo, sono stata piuttosto rallentata nella lettura perché è stato alquanto difficile barcamenarsi tra tutti i personaggi, effettivamente presenti sulla scena o solo nominati, in modo da comprenderne le relazioni parentali e le varie alleanze. Superato questo step, grazie anche alla scrittura di Strukul che ha saputo ben dosare le parti prettamente storiche e quelle romanzate creando quel mix perfetto che non annoia il lettore, il romanzo si legge in un soffio. Quello che colpisce è la proprietà di linguaggio dell'autore, uno stile che si confà al tipo di genere affrontato e al periodo storico in cui è ambientata la narrazione. Trattandosi di una trilogia, capirete bene come sia importantissimo il lavoro di ricerca alla base (cosa che trovo stupefacente!), al quale si accompagna anche la scelta di un taglio narrativo ben preciso, ovvero l'utilizzo di una modalità a quadri, ad archi temporali, che permettono di coprire un periodo storico più ampio. Il romanzo, infatti, si apre nel 1429 e, con un alternarsi di voci narranti, ci conduce fino al 1453.

In ultimo le descrizioni precise ed evocative che fanno sentire il lettore al fianco dei personaggi, ad assistere allo scenario che, quasi magicamente, si dipana davanti ai suoi occhi. 
Il romanzo è ricco di battaglie così vive e reali da lasciar percepire, a chi legge, le sensazioni dei guerrieri, il dolore, la paura, al punto tale da credere di essere sul campo. 
Assoluta protagonista, poi, la Signoria fiorentina con le sue opere d'arte e l'atmosfera tutta rinascimentale che si respira pagina dopo pagina.

Un romanzo dal ritmo incalzante e ricco di colpi di scena, appassionante per le diverse storie che prese nella loro singolarità si interconnettono alle altre in un quadro più grande e generale. Ogni cosa non è lasciata al caso ma attentamente ponderata nel corso di tutta la narrazione. Consigliato sia agli amanti del genere sia a coloro che non hanno alcun legame con il romanzo storico, provare per credere!




10 commenti

  1. Ciao!! Amo molto gli storici se sono in vena (ultimamente no XD) ma il Rinascimento.... boh.. mi ha sempre attratto come arte ma mai come ambientazione per i libri... però la tua recensione mi fa quasi quasi cambiare idea :)

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    1. Piacevole scoperta anche per me! Diciamo che sono più abituata agli storici ambientati nel 1800 quindi avevo qualche riserva all'inizio :)

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  2. la ricerca dietro questo libro deve essere stata veramente immensa. Come sempre sei bravissima a esporre le cose

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  3. Ne ho sentito tanto parlare ma ancora non mi sono convinta. Non amo molto i romanzi storici anche se con qualche titolo letto in passato mi sono dovuta ricredere. Questo, lo ammetto, mi intriga... e lo metto in lista!

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    1. Felice di averti intrigata. Io proseguirò sicuramente con i successivi :)

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  4. io ne sento solo parlare bene, però ancora non mi sono decisa a leggerlo. mi sa che aspetterò l'inverno :D

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  5. Il genere è tra i miei preferiti, quindi prima o poi... sarà mio! Però effettivamente in questi mesi estivi prediligo letture più"leggere" ;-) tutti sti nomi di personaggi richiedono troppa concentrazione :-D

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    1. Vero! Infatti credo di proseguire, con le letture successive, verso l'autunno ;)

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