venerdì 5 maggio 2017

Recensione 'E le stelle non stanno a guardare' di Loredana Limone





E le stelle non stanno a guardare
Loredana Limone


Editore: TEA - Genere: Letteratura Italiana
Pagine: 382 - Prezzo: 10,00 €


Tanti sono gli avvenimenti che scombussolano le giornate di Borgo Propizio e dei suoi numerosi abitanti, come la sempreverde zia Letizia, indaffarata a gestire la latteria insieme a Belinda, nipote acidina; le due sorelle Mariolina e Marietta, con il loro teatrino di litigi e riappacificazioni; l'amabile Ruggero, rozzo-che-piace; Dora, più pettegola che giornalaia; il maresciallo capo Bartolomeo Saltalamacchia... Con a capo il sindaco Rondinella, il paese sfoggia una nuova zelante giunta, il cui assessore alla Cultura, il nevrotico professor Tranquillo Conforti, incarica Ornella di organizzare un evento per l'inaugurazione della biblioteca. Sì, perché il paese ora vuole la sua biblioteca civica. E dovrà essere un evento speciale, o meglio spaziale, addirittura un festival letterario, sotto le luccicanti e propizie stelle del borgo. Be', non sempre propizie. Le chiacchiere ricominciano il giorno in cui giunge Antonia, una forestiera dai boccoli ramati, che porta un misterioso bagaglio interiore. Scappando da se stessa, è alla ricerca di un luogo dove curare l'anima, tanto da decidere che lì organizzerà la propria vendetta d'amore. Una vendetta contro chi? E perché? Quale che sia il motivo, è un piatto che andrà servito freddo. Ma Antonia non sa che Borgo Propizio ha il dono di cambiare la vita di coloro che varcano la sue mura merlate.




Parlarvi di Borgo Propizio è un po' come tornare a casa. Per la verità, ho da tempo progettato di preparare armi e bagagli e rifugiarmi in codesto luogo ameno e dalle tante sfumature bucoliche. Magari aprire un piccolo negozietto lungo le viuzze che conducono al cuore dello stesso o ancora una piccola libreria dagli scaffali impolverati popolati da antichi volumi. Ma basta svelarvi i miei progetti, è tempo che vi racconti di questa seconda ed entusiasmante avventura.

Protagonista indiscusso, come già avevamo avuto modo di constatare nel primo romanzo, è il Borgo, un luogo "...incontaminato, incastonato in una collina di frutteti e di vigneti, sotto un cielo sempre limpido grazie alla brezza di pendio e avulso dalla frenesia della modernità...". Borgo che ha visto la nascita di una nuova amministrazione comunale con a capo il sindaco Felice Rondinella, il ritorno all'antico splendore (Casteluccio compreso), fino all'ampliamento a fondovalle. L'agenzia Viaggi Propizi non è mai stata tanto oberata di lavoro; la latteria "Fatti mandare dalla mamma", gestita da Belinda e zia Letizia, continua a sfornare deliziose crostate alla crema dolce di ceci e bicchieroni di latte alla vaniglia; l'Hotel Rimembranze ed il ristorante annesso sembrano essere tornati agli antichi fasti grazie anche al ritorno del figliol prodigo. Borgo Propizio splende di una luce nuova, una luce che ammanta e conquista al punto tale da esigere l'organizzazione di un festival dal titolo altisonante ed evocativo: Sotto Stelle Propizie

Con Loredana Limone alla regia, ed una macchina da presa sempre in movimento, il romanzo si tramuterà in un vero e proprio sceneggiato le cui sfumature virano dalla commedia, alla tragedia, al giallo, fino a toccare le vette del romantico. 
Ci imbatteremo in nuove storie, in cambiamenti repentini ed improvvisi, amori corrisposti ed altri di mera facciata. Ritroveremo i borghigiani che tanto amiamo, autoctoni o trapiantati: Dora, che non ha perso colpi nel suo essere pettegola; Ornella, alle prese con l'organizzazione del famoso festival; zia Letizia, che spera ancora di poter incontrare il Grande Musicante; Mariolina che, a causa della vita coniugale ha abbandonato il Borgo per trasferirsi a casa di Ruggero in compagnia dei suoceri ottuagenari; Marietta che soffre per la lontananza della suddetta e spera di incontrare, a sua volta, l'amore della sua vita. Ma ne conosceremo anche di nuovi. 
Tra tutti, il personaggio che ho più amato è stato quello di Antonia, una donna in fuga da se stessa e con la disperazione dipinta sul viso. Una donna che si rifugia a Borgo Propizio, un luogo che, con la sua geografia ed il suo accogliente calore, le permetta di dimenticare la sua storia e i tasselli di un doloroso puzzle amoroso in cui Amore fa rima con Dolore. Un amore folle, un amore quasi malato che invece di costruire, rende tutto macerie.

Ed è proprio grazie ad una prosa accogliente ed uno stile che coccola e avvolge il lettore, attraverso l'alternarsi di un coro di voci, vere e tangibili, che si raccontano, che resteremo incantati dalla capacità dell'autrice di presentarci storie comuni, di paese, ma sopratutto di farlo con delicatezza e velata e tagliente ironia.
Un romanzo che, ancora una volta, lascia nel lettore un senso di tranquillità, di serenità. Un romanzo che profuma di buono, un po' di solitudine ma anche di armonia, quella che regna sovrana e che si manifesta attraverso il famoso motto 'L'unione fa la forza!'.

Se vi siete già imbarcati in questa avventura saprete, come me, che Borgo Propizio saprà riaccogliervi come un porto sicuro, se invece siete nuovi e avete tutta la voglia di partire, non vi farà mai sentire degli estranei, anzi, saprà coccolarvi e conquistarvi come pochi romanzi sanno fare!





8 commenti

  1. Niente, questo rimane in assoluto il mio capitolo preferito tra i quattro ambientati al Borgo!

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    1. Io li ho adorati entrambi i primi due però questo ha una marcia in più, è vero!

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  2. Questo libro anche a me ha dato un senso di ritorno a casa!

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  3. Ciao Anna!
    Non c'è nulla da fare: devo proprio recuperare questa serie!!! :D

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    1. Assolutamente sì e, tra l'altro, preparati a diventarne dipendente :)

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  4. Sempre in viaggio gradito quello per Borgo, vedrai nel terzo capitolo ti aspettano delle sorprese forti! Io attendo l'uscita del quarto con ansia :-)

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