lunedì 9 gennaio 2017

Recensione 'Ogni giorno ha il suo male' di Antonio Fusco






Ogni giorno ha il suo male
Antonio Fusco


Editore: Giunti - Genere: Giallo
Pagine: 237 - Prezzo: 12,90 € - eBook: 4,99€


La sonnacchiosa cittadina toscana di Valdenza è sconvolta dall'omicidio di una donna. Il cadavere viene ritrovato in casa, nella camera da letto, steso per terra in una posizione inusuale. Si pensa subito che la vittima sia l'affittuaria dell'appartamento, una giovane professoressa del sud, e l'assassino il preside della scuola, con cui da qualche mese intratteneva una relazione clandestina. ripensando alla scena del crimine, però, troppe cose non convincono il commissario Casabona. I suoi sospetti sono confermati da un secondo omicidio, questa volta nella piazza del Duomo. Un fiuto infallibile, vent'anni di "mestiere" non dietro una scrivania ma per la strada, una struggente comprensione dell'animo umano, anche il più perverso, Casabona si convince che i due omicidi siano firmati dalla stessa mano. Un'intuizione che condurrà lui e la sua bella collega Cristina Belisario su una pista molto pericolosa.




Sapete, non riesco a fare a meno di sorridere. Questo perché prima di iniziare a scrivere la recensione del romanzo di cui sto per parlarvi, ho riletto quella di un altro lavoro di Antonio Fusco, scritta sempre da me, ma a Maggio. Cosa è cambiato? Il modo in cui mi sono accostata a questa lettura rispetto alla precedente. La scorsa volta avevo timore, mi ci sono avvicinata in punta di piedi, un po' come Indiana Jones, in avanscoperta. Questa volta sono stata così decisa da sceglierla come prima lettura dell'anno, certa di aprirlo in bellezza, e per questo devo ringraziare anche la mia cara amica Laura che mi ha regalato, per Natale, l'intera trilogia con protagonista l'ormai famoso commissario Casabona.

Ed arriviamo così al punto fondamentale. "Ogni giorno ha il suo male" è il primo romanzo facente parte della suddetta trilogia che io ho iniziato a leggere partendo dal secondo volume (trovate la recensione qui). Certo non ho rispettato l'ordine temporale a causa di una sfida di lettura ma mi era bastato quel primo approccio perché ne fossi completamente conquistata al punto da voler recuperare anche l'opera di apertura, colei che ha chiarito ogni cosa, mettendo ordine al quadro generale, focalizzando quelle piccole mancanze che, nonostante tutto, non avevo comunque avvertito.

Come avrete compreso dalle generalità, il romanzo appartiene al genere giallo e, come ogni giallo che si rispetti, è condito da tutti quelli che sono gli ingredienti caratteristici ed essenziali: una catena di omicidi efferati che si intrecciano a casi del passato, un'indagine costruita con dovizia di particolari, un assassino che considera il suo agire una diretta conseguenza dell'incapacità della polizia di ritrovare il bandolo della matassa, un movente che rappresenta un sentiero sì sconnesso, ma che, se percorso nella giusta direzione, porterà alla risoluzione del caso.
Un romanzo che si presenta per quello che è sin dalle prime pagine. Una voce potente come la storia narrata, una storia di vendetta, accompagnata dal classico stile di Fusco, fluido, scorrevole ed essenziale. 


"Penso che questo lavoro si possa fare in due modi: cercando una verità oppure cercando la verità. Attenzione all'articolo. Se ti affezioni a una tesi rispetto a un'altra, se incominci a credere troppo nelle tue intuizioni, finisce che confezioni una verità prestabilita nella tua mente. Allora leggi gli indizi in funzione della tua tesi e scarti quelli che non combaciano con quella. Non riesci più a essere critico, a dubitare. Questo è un male. Perché solo attraverso il dubbio si arriva alla verità."


Trattandosi del primo capitolo di quella che poi è diventata una trilogia, si ravvisa, inciampando sulle singole parole, una vera e propria presentazione del personaggio.
Un Casabona molto umano, capace di ritrovare l'armonia nel paesaggio che lo circonda, capace di apprezzare le piccole cose che caratterizzano la sua terra, quei luoghi che fanno da sfondo alla vicenda ma, prima di tutto alla sua esistenza.
Tuttavia egli è un commissario e come tale è chiamato a individuare il male e smascherarlo. Cresciuto professionalmente tra i delinquenti di strada, appare una persona diretta, schietta, alle volte irruenta. Un investigatore di razza che si lascia prendere dalla sfida, che ha bisogno di assimilare l'essenza dei drammi nei quali si imbatte, coglierne le sensazioni, farsi suggestionare dal dolore, dall'atmosfera lasciata dalla morte stessa come uno spettatore che, lavorando d'immaginazione, cerca di ricostruire ogni singolo tassello. 
Un uomo che crede fermamente nel valore della famiglia al punto da considerare inaccettabile l'idea di lasciar crollare tutto. Questo, nonostante debba fare i conti con una donna che ha la cosiddetta sindrome da nido vuoto e che manifesta trasmettendo un senso di angoscia e solitudine sul marito. Una coppia, la loro, dai contorni sempre più sbiaditi.

Ho apprezzato molto la scelta dell'autore di dare la giusta importanza a quella che è la famiglia, non solo come sfera affettiva ma come spaccato del vissuto del protagonista. Ciò contribuisce a creare una vera e propria analisi a tutto tondo con tutte le sfumature caratteriali e personali che lo formano in quanto uomo, padre e marito.

Tutti questi aspetti, uniti all'epilogo finale che è una vera e propria corsa contro il tempo che porterà al trionfo per qualcuno e alla tragedia per qualcun altro, mi hanno fatto apprezzare grandemente questo romanzo, più della mia precedente lettura, nonché secondo capitolo. Ecco, magari voi iniziate a leggere tutto nel giusto ordine che è meglio!



14 commenti

  1. Seguirò il tuo consiglio. Sono sempre alla ricerca del giallo che mi soddisfi e non posso certo tirarmi indietro.
    un caro saluto da Lea

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    1. Lea, sono sicura che ti piacerà. Fusco ha un modo di raccontare semplice sì ma coinvolgente! Bacio

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  2. ecco io magari lo inizio, me lo sono comprato! Adesso ho ancor più voglia

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  3. Anch'io ho letto il secondo e devo dire che Casabona mi garba assai. Prima o poi dovrò recuperare questo e il successivo. Bacioni

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    1. Assolutamente sì, tra l'altro sono sicura che proverai la stessa sensazione di completezza del personaggio una volta che avrai recuperato il primo capitolo :) Baci

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  4. Concordo con fratello, questa recensione è veramente superlativa! Felice di averti reso un "servizio", ma soprattutto di averti resa felice!

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  5. Figurati io ho iniziato la serie dal terzo, poi ho letto il secondo e mi manca solo questo xD penso proprio che dovrò recuperare! Quei due mi erano piaciuti molto :D

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    1. Ecco, diciamo che procedi all'indietro :D Se ti sono piaciuti gli altri due anche questo ti conquisterà. Si tratta di una sorta di presentazione del personaggio che, comunque, hai già avuto modo di apprezzare :)

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  6. Anch'io come te sono partita dal secondo capitolo che mi era piaciuto un sacco! Adoro il genere noir, e trovo che Antonio Fusco, uomo di giustizia nella vita, abbia assolto alla grande il suo compito tessendo una trama di grande fascino e mistero. Non ho resistito e ho recuperato gli altri due e dalle tue coinvolgenti ed esaustive parole, credo che impazzirò anche per il primo capitolo, senza provare fastidio dalla lettura disordinata. Mi arricchisco sempre leggendoti :-)

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    1. Cuore, posso assicurarti che il fastidio per l'errato ordine di lettura è l'ultima cosa che proverai. Si tratta, come sai, di storie autoconclusive quindi nessun problema. L'unico aspetto riguarda il personaggio o meglio la sua presentazione. Se avessimo iniziato nel giusto ordine avremmo avuto un quadro molto più nitido :)

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  7. io di fusco ho letto la pietà dell'acqua e ne ho buonissimo ricordo, poi presa da tanto altri libri non ho continuato. devo rimediare :D

    ormai tra Rocco (schiavone ) Giuseppe (Lojacono) eccetera eccetera gli italiano mi stanno conquistando sempre più

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    1. Evviva i commissari tutti italiani :)
      Rimedia assolutamente, non te ne pentirai!

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