martedì 31 gennaio 2017

Recensione 'Il metodo della fenice' di Antonio Fusco





Il metodo della fenice
Antonio Fusco


Editore: Giunti - Genere: Giallo
Pagine: 229 - Prezzo: 12,90 € - eBook: 7,99€


Novembre, il mese dei morti e della pioggia. Una telefonata anonima sveglia la centrale di Valdenza alle prime luci dell'alba. Il commissario Casabona, che per via di uno scontro con sua moglie da un paio di giorni dorme in questura, è il primo a precipitarsi sul posto: sotto il vecchio ponte di Campanelle, ai confini del bosco dove vive appartata la misteriosa comunità degli Elfi, viene rinvenuto il corpo di una giovane donna, nudo e parzialmente carbonizzato. Un compito facile per la Scientifica, perché nelle vicinanze emergono subito indizi utili all'indagine. Troppi e troppo in fretta, pensa Casabona. Tanto più che il presunto colpevole viene trovato di lì a poco: in fondo al lago, al volante della sua auto; annegato in seguito a quello che risulta un banale incidente. Ma Casabona non ci sta: il suo istinto gli dice che dietro la storia delle due vittime - lei entraîneuse in un night club, lui pornoattore di fama locale - si nasconde qualcosa di molto più torbido. Qualcuno sta cercando di insabbiare verità scomode che premono per venire alla luce. E qualcuno vuole vedere il fuoco della vendetta ardere sino in fondo, perché è solo dalle ceneri che si rinasce a nuova vita. Per sciogliere il mistero, Casabona dovrà affondare le mani nel ventre molle della provincia italiana, dove l'unica cosa che conta è l'apparenza, eppure niente è come appare. Un'esperienza così sconvolgente e accecante da indurlo a dubitare persino dei suoi affetti più cari.




E adesso come si fa? Letta e gustata fino all'ultima pagina anche la terza indagine che ha per protagonista il commissario Casabona, avverto già una mancanza. 
Se non conoscete la scrittura di Fusco ed il suddetto commissario vi invito a recuperare i precedenti romanzi dei quali vi ho ampiamente parlato nelle rispettive recensioni e che vanno letti nel seguente ordine: "Ogni giorno ha il suo male" e "La pietà dell'acqua".

Come ogni giallo che si rispetti, un nuovo omicidio scuote gli animi della centrale di polizia di Valdenza. Una telefonata anonima annuncia il ritrovamento di un cadavere, una giovane donna, sconosciuta, sotto il vecchio ponte di Campanelle. Nel giro di qualche giorno il caso sembrerà risolto, anche allo stesso lettore. Tutti gli indizi portano all'unico colpevole possibile, anch'egli ritrovato morto presumibilmente per suicidio, nulla potrà essere messo in discussione, tutto quadra tranne il movente.
Ed è proprio basandosi su questo tassello, che come ci ha insegnato lo stesso Casabona, non può assolutamente mancare nella risoluzione di un'indagine, che emergeranno bugie su bugie, segreti su segreti che porteranno ad una verità sconvolgente. Una verità strettamente connessa ad avvenimenti del passato.


"Il senso della realtà è negli occhi di chi la osserva, commissario. Ma la vista si può ingannare, e non solo. Il diavolo ha riempito il mondo di trappole per sciocchi. La verità non è quasi mai quella che appare e non è per tutti."


Ancora una volta incantata dal modo di narrare dell'autore e dalla semplicità del suo stile, ho letto il romanzo in pochissimo tempo. 
Come già siamo stati abituati con le precedenti indagini, anche in questa nuova avventura il commissario Casabona sarà chiamato a fare i conti con omicidi che si intrecciano al passato, a testimonianza del fatto che il male ha radici molto profonde e difficili da eradicare, che, alla stessa maniera di un contagio, si diffondono dalla vittima a coloro che la piangeranno in una frazione di secondo, il tempo necessario a commettere l'omicidio.

Il protagonista indiscusso è, ancora una volta e soprattutto, come è giusto che sia, il commissario Casabona. In questo romanzo viene costantemente messa in luce la sua sfera familiare e come la nuova indagine rappresenti una via di evasione per il personaggio. Il rapporto con la moglie è andato via via deteriorandosi. I continui litigi, le incomprensioni e l'assenza di dialogo hanno contribuito a quella rottura che lo ha portato ad allontanarsi da casa per qualche tempo. Casabona si è abituato al dolore, il fallimento non lo ha colto impreparato perché, come lui stesso dirà, "...con il tempo, le aspettative si ridimensionano...". Ma questo sarà anche il banco di prova per il protagonista che si troverà a dover affrontare, forse, la scelta più difficile della sua vita.

La parte giallistica è, come di consueto, molto curata anche se bisogna seguire attentamente le varie piste per non cadere in confusione. 
Una novità riscontrata nello stile narrativo ed organizzativo del romanzo è la presenza di capitoli, che si alternano alla storia di base, che hanno per protagonista quello che viene appellato come 'il colpevole'. Interessanti le scene descritte dal suo punto di vista che permettono al lettore di entrare nel vivo della storia e che lo portano sia ad interrogarsi sulla collocazione temporale delle stesse, che sull'identità di tale personaggio.

Devo confessarvi, però, che questo ultimo lavoro mi è piaciuto un filino meno dei precedenti, non ne sono stata coinvolta a pieno. Tuttavia l'ho vissuto come un completamento, una sorta di cerchio che si chiude e, forse, giunge a conclusione. Tutto ciò suffragato dall'epilogo che potrebbe far presupporre anche la fine della serie.
Ecco, io spero (e quasi supplico Fusco!) di essermi sbagliata ed è per questo motivo che, insieme alle mie colleghe book blogger che come me hanno amato questa trilogia, mi accomodo sul famoso muretto, in attesa di una nuova avventura. Se non avete ancora conosciuto il commissario Casabona, credo sia giunto il momento. Io, intanto, vi tengo il posto!




4 commenti

  1. Anche se ho letto uno solo dei tre romanzi per ora, Fusco è già una certezza, confermata dalla tua opinione positiva. Il male ha radici molto profonde e difficili da eradicare... Bellissimo passaggio della tua recensione, che avevo chiaramente sentito nel romanzo che ho letto. A presto Anna.

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    1. Vero Cuore, come dici tu Fusco è una certezza e ora non mi resta che attendere e ben sperare! A presto ;)

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  2. È piaciuto anche a me :D come ti dicevo nella scorsa recensione, mi manca da leggere il primo libro della serie.

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    1. Da recuperare assolutamente! In una scala di gradimento, il primo, è quello che mi è piaciuto di più in assoluto per cui dovresti leggerlo quanto prima per avere il quadro generale :)

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