mercoledì 20 luglio 2016

Recensione 'Belgravia' di Julian Fellowes




Belgravia
Julian Fellowes


Editore: Neri Pozza - Genere: Letteratura Internazionale
Pagine: 414 - Prezzo: 18,00 € - eBook: 12,99€
(OMAGGIO CE)


1815, Bruxelles. Tre giorni prima della battaglia di Waterloo che decreterà la caduta dell’impero napoleonico, la Duchessa di Richmond dà un ballo di gala per celebrare il coraggio del Duca di Wellington e dei suoi ufficiali, posti a difesa della città assieme all’esercito prussiano. Poco dopo la mezzanotte, arriva la notizia che l’esercito di Napoleone ha superato la frontiera e gli inglesi lasciano la festa per riunirsi alle truppe. A Sophia Trenchard, i cui genitori James e Anne Trenchard si sono arricchiti enormemente durante la rivoluzione industriale e sono entrati da poco nei salotti buoni dell’alta società, della guerra non interessa granché. Lei pensa solo a Edmund Bellasis, figlio ed erede di una delle famiglie più importanti della Gran Bretagna. Ancora non può sapere che quella notte accadrà un evento che cambierà per sempre il resto della sua vita... Venticinque anni dopo, nel 1840, i Bellasis, conti Brockenhurst, vivono a Belgravia, un nuovo quartiere di Londra costruito a un passo da Buckingham Palace. Un formidabile progetto realizzato da James Trenchard, che nel frattempo si è dato alle costruzioni. Ma se la vita della nobiltà sembra trascorrere serena, tra agi e pettegolezzi, tra i servitori gira voce di un segreto sconvolgente, un segreto che avrebbe a che fare con un ballo e con l’orfano che, da qualche giorno, si aggira nelle case dei potenti.





Quando il corriere si è presentato alla mia porta dicendomi che c'era un pacco da firmare mi ci sono fiondata con quella sensazione strana, quasi di speranza. Quando ho intravisto il famoso pacco tra le sue mani e ho sbirciato il nome della casa editrice avrei voluto, nell'ordine, abbracciare il corriere, strappare l'involucro e saltellare per casa perché avevo già intuito quale fosse il contenuto. 
Cosa ho realmente fatto: ho salutato il corriere augurandogli buon lavoro senza abbracciarlo, ho aperto con cura il pacchetto conservando l'involucro tra i cimeli di una book blogger e infine ho saltellato per casa (sì questo l'ho fatto!).
A tal proposito vorrei ringraziare la casa editrice Neri Pozza per la copia omaggio di quello che ritengo essere un capolavoro, ma, trattandosi di Fellowes, posso dire che non avevo dubbi in proposito.

Balli di gala, carrozze, vesti fruscianti e alte uniformi costituiscono quello che per me è un vero e proprio sentirsi a casa. So di essere nata nell'epoca sbagliata e spero tanto che una mia antenata abbia vissuto una vita del genere, tuttavia credo di essermi dilungata abbastanza per cui vado al sodo.

Con Belgravia siamo di fronte ad un romanzo che si muove su due registri temporali e in due luoghi ben distinti: 1815 Bruxelles, 1841 Belgravia, un nuovo quartiere di Londra costruito a due passi dalla residenza reale. Ad essere precisi il primo periodo è fine a se stesso, occupa la prima trentina di pagine, e funge da introduzione a quello che poi sarà il romanzo vero e proprio e alla storia che ha da raccontare.
Quindi, epoche diverse, luoghi differenti ma stessi personaggi, ad eccezione di qualcuno, cosa che non ho molto apprezzato ma che si è rivelata necessaria per imbastire tutto il resto e dare corpo alla struttura del romanzo. 
Da una parte troviamo i Trenchard, la famiglia di Sofia, il cui padre è molto ricercato nella comunità mercantile perché è colui che rifornisce l'esercito di vettovaglie ed è anche colui che, facendo un cambio di rotta, nella seconda parte del romanzo abbraccerà il settore edile compiendo la tanto agognata scalata sociale; dall'altra i conti Brockenhurst, la famiglia di Edmund Bellasis. Un amore osteggiato da ambo le parti, due famiglie che non potrebbero essere più diverse tra loro ma accomunate da un segreto sconvolgente, un segreto che ha le fattezze del giovane Charles Pope. 


"Nient'altro importava, non più. Lei lo amava. E lui la ricambiava. Gli aveva conferito il titolo di innamorato. Non gli serviva sapere altro. Se gli avesse spezzato il cuore, ne sarebbe valsa la pena, anche solo per quel breve interludio. Non poteva prevedere cosa sarebbe accaduto, ma amava, riamato. Per il momento doveva bastare."


'Belgravia' è il romanzo delle gelosie, dei tradimenti, degli scandali e, soprattutto, dei colpi di scena e sarete mirabilmente guidati nei meandri più segreti della nobiltà londinese proprio grazie allo stile dell'autore: solido, corposo, altamente descrittivo, che ben si adatta all'epoca temporale e alle vicende raccontate ma che richiede una certa attenzione da parte del lettore. 
Quello che accade ai protagonisti, che, badate bene, sono tanti ed ognuno con un ruolo preponderante e ben definito, è simile a quanto avviene quando un filo di perle si spezza: i grani, che simboleggiano le loro vite, si spargono sul pavimento e nulla ha più senso. Bisogna ritrovare il primo e ricominciare ad infilare con pazienza. Questa credo sia la metafora che meglio rende, da un punto di vista rappresentativo, il romanzo. Il lettore è chiamato a rimettere insieme quei pezzi, quelle mezze verità di facciata.
Ovviamente, proprio durante questa ricostruzione, si imbatterà in una serie di personaggi che non sono solo tratteggiati, sono ben costruiti, sono delle creature pensanti, con caratteri forti, e ad ognuno di loro è dedicato il giusto spazio tanto che possiamo sentirne le voci.

Ho apprezzato molto la capacità narrativa di Fellowes e il suo voler aggiornare il lettore con un'alternanza di parti discorsive che lo mettono al corrente di quanto avvenuto durante quel salto temporale che ci conduce dal 1815 al 1841.

In definitiva, questo è il romanzo dei segreti, delle mezze verità, delle verità personali che ognuna delle figure coinvolte svilupperà per proprio conto per cercare una spiegazione, del non detto, del taciuto. 
Questo è un romanzo in cui si parla di famiglie, allocate sui diversi gradini della scala sociale ma con la smania di espugnare le fortezze per trarne i propri vantaggi, per attuare quella scalata a cui tutti ambiscono. 
Questo è un romanzo in cui anche la servitù ricopre un ruolo di rilievo, tanto da diventarne i protagonisti, da tradire i propri padroni riesumando gli scheletri custoditi gelosamente negli armadi dietro lauti compensi, perché è il denaro che permette di appartenere 'al bel mondo'.

Un romanzo consigliato soprattutto a chi ama muoversi nelle epoche passate, a chi ama respirare il profumo di antico, a chi ama le saghe familiari e i segreti che le caratterizzano.







22 commenti

  1. Confermo: Maestà saltellava, la sentivo io da qui!!! Questa sarà la mia prossima lettura, visto che Lorenzo si è messo in mezzo e mi ha deviata verso i lidi ravennati di Brizzi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Così come odi le bestemmie, odi anche le mie gioie :)
      Sai che te le consiglio, te ne ho già parlato, per cui non vedo l'ora che anche tu ti immerga tra le pagine di questo romanzo!

      Elimina
  2. Quando si parla di Fellowes, nel bene e nel male, ci sono sempre. Belgravia non ha deluso, chissà che non ne tragga uno sceneggiato dei suoi. Adesso vedo di recuperare Snob e Un passato imperfetto nell'attesa dello show americano. Anch'io, purtroppo, sono nata nell'epoca sbagliata. ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In casi come questi vorrei possedere una macchina del tempo, agghindarmi a festa, nel rispetto dei costumi dell'epoca ovviamente, e danzare sulla pista da ballo in un fruscio di vesti e alte uniformi. Bello sognare! :)

      Elimina
  3. Wow Anna che voglia mi hai fatto venire di entrare in questo mondo, in questa storia.. Anche io, come te, amo questa epoca storiche e le ambientazioni che ne derivano.. Segno ;)

    RispondiElimina
  4. Bellissima recensione! Non conoscevo questo romanzo, ma vola nella mia wishlist! ^^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Adele! Una recensione molto sentita per omaggiare un romanzo molto coinvolgente :)

      Elimina
  5. un genere che mi piace molto! lo avevo adocchiato, mi sa che devo procurarmelo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Angela! Assolutamente sì perché, per noi amanti del genere, si tratta di una bellissima lettura :)

      Elimina
  6. Ho adorato "Downton Abbey" e ho messo gli occhi su "Belgravia" sin dal primo momento che l'ho visto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E ti confermo che i tuoi occhi ci hanno visto giusto quindi non puoi non leggerlo! Anzi tienimi aggiornata ;)

      Elimina
  7. Eh eh eh. Quando comincio a pensare "No, dai, questo qui possiamo anche scartarlo", che succede? Arriva Anna Rita con il suo 4,5 su Goodreads e io so già che è la mia fine.
    E poi? E poi niente, vengo qui e trovo la Londra ottocentesca, personaggi ben costruiti e una trama solida. E io da un libro non chiedo niente di meno. Insomma ... diciamo che prendo atto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Rosa, mi sa che proprio quando ti decidi a scartare un libro appaio io che, guarda un po', lo consiglio :D Quindi prendi atto perché ne vale la pena!

      Elimina
  8. DEVO asolutamente colmare questa lacuna, necessariamente! *_*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quel devo così incisivo mi piace molto! Il mondo di Fellowes ti attende :)

      Elimina
  9. Felice di leggere la tua bella recensione. Mi confermi che è una bella lettura! il romanzo è sul mio comodino, in attesa.

    RispondiElimina
  10. La recensione mi è piaciuta molto e ora ho ancora più voglia di leggere questo libro!
    un saluto da Lea

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Lea, un romanzo super consigliato per tornare indietro nel tempo, ad usi e costumi di un'epoca meravigliosa :)

      Elimina
  11. Ciao Anna! Questo romanzo fa centro! Amo questo genere, il periodo storico è quello che preferisco, i salti temporali anche, insomma devo solo acquistarlo!!! Bellissima recensione, è sempre un piacere leggerti!

    RispondiElimina
  12. Questo libro dovrà attendere nella mia libreria, ho appena concluso La Pietra di Luna ambientato in quell'epoca, sto partendo e ho voglia di letture che sanno di mare, di viaggi e di incontri, lo leggerò al ritorno.
    La tua recensione preannuncia una lettura molto intrigante :-)

    RispondiElimina